LA BELLISSIMA PRINCIPESSA
- Capitolo 1° -
Allora, questa favola, chiamiamola così, è una specie di regalo di compleanno per colei che è nata esattamente 12 ore dopo di me!
Cassatina mia adoratissima, questa è tutta per te!
Tantissimi auguri di buon compleanno!
Ti voglio un panettone di bene, non dimenticarlo mai!
[e visto che è finito l'unico giorno dell'anno in cui sono più vecchia di te, non potrai nemmeno più darmi della decrepita!]
Besos Sissy
LA BELLISSIMA PRINCIPESSA
C’era una volta una bellissima principessa.
Un giorno, la bella principessa, venne a conoscenza dell’esistenza di un arte marziale (o disciplina affine) e decise di intraprendere la strada che l’avrebbe portata ad aumentare la sua… la sua… predisposizione alle “carezze”!
Dopo una piccola scaramuccia, in cui fu coinvolto anche il suo principe azzurro, le cose sembravano procedere per il meglio, tutto come nelle favole: prati fioriti, farfalle svolazzanti, uccellini canterini, cerbiatti e coniglietti che ti aiutano nelle faccende domestiche, nanetti che ti offrono il loro letto come giaciglio… o forse questa è un’altra storia?
Ma una minaccia apparve all’orizzonte!
Un terribile orco? No!
Un terribile drago? No!
Un’orda di zombie assassini affamati? No!
No! No! No! E ancora no! Niente di tutto questo offuscava le giornate radiose della bella principessa!
La minaccia era ben peggiore!
Qualcuno, che come la principessa, era venuto a conoscenza di quella disciplina e che desiderava conoscerne i segreti!
Vedendo minacciato il suo regno, la principessa decise di passare all’attacco!
Eresse una barriera invisibile tra la sua nobile figura e il nuovo arrivato, ma niente sembrava fermare quello strano individuo venuto da molto molto lontano!
Che fosse dotato di poteri magici? Sì! Nelle sue vene scorreva una magia potente e antica: la faccia tosta!
Nessun attacco verbale della dolce pulzella sembrava scalfire la sua dura corazza… o forse si trattava semplicemente di scarso intelletto?
La situazione si era fatta insostenibile. A niente servivano le parole dolci del suo principe azzurro! Vani erano i tentativi della sua dama di compagnia di placarle l’animo!
Solo una cosa l’avrebbe resa felice: l’annientamento totale del suo nemico!
Fece preparare un ring, dove avrebbe sfidato quell’oscuro cavaliere.
Un giudice imparziale, buon amico della dolce principessa, fu incaricato di arbitrare quello scontro che si sarebbe concluso solo con la morte di uno dei partecipanti.
Il suo principe azzurro, fuori dal ring, tifava per la sua bella con: trombette, striscioni, pon pon colorati, vestito di tutto punto con la divisa da cheer leader (ovviamente indossata sopra l’immancabile armatura).
Anche la fedele dama di compagnia si trovava ai bordi di quel “palco”, armata di fumogeni, manganelli, bottiglie di vetro rotte, abilmente nascoste sotto le vesti. Un passamontagna nero, ovviamente firmato, regalo della sua padrona, completava la figura dell’ancella.
La tensione era palpabile!
I due avversari si scrutavano dai loro angoli.
Un attimo di silenzio in cui il tempo sembrò fermarsi… e l’incontro del secolo ebbe inizio!
Fiumi di sangue scorrevano.
Il povero principe azzurro, spaventato dall’idea di rimanere vedovo ancor prima del matrimonio, saltellava da una parte all’altra, con le mani sugli occhi, sbirciando amabilmente dalle fessure delle dita.
La giovane dama aveva dato fondo al suo arsenale e ora l’aria era invasa di fumo, il pavimento del ring cosparso di cocci di vetro e fondi di bottiglia, dalla sua boccuccia di rosa uscivano improperi verso quel cavaliere oscuro che aveva osato minacciare il regno della sua amata principessa, e per incoraggiare la sua datrice di lavoro si era lanciata in una serie di coretti da stadio che mai furono uditi pronunciare da una docile pulzella.
La sconfitta dell’orrido fu schiacciante.
La bellissima principessa fu portata in trionfo per tutto il suo reame.
E vissero tutti felici e contenti!
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è solo una messa per iscritto di una scenetta che abbiamo immaginato io e la protagonista. doveva diventare un fumetto, ma siccome la mia capacità di disegno non arriva più in là degli omini stilizzati, mi sono dovuta arrangiare così.