NESSUNO
- Capitolo 1° -
I° Capitolo
In una buia stanza, la sagoma di una figura si intravedeva appena, tra i raggi della luna che penetravano dall’alto e quelli che riflettevano sul pavimento. Zoro si avvicinò in silenzio, con una mano appoggiata ad una delle sue spade e l’altra appoggiata al fianco.
Zoro: “Sei tu Isabel? La custode…” Isabel: “Non c’è bisogno che continui, sono io la persona che stai cercando”.
Zoro le si avvicinò ed intravide dei lunghi capelli blu ed un ciondolo a forma di farfalla che brillava nell’oscurità.
Isabel: “Fermati spadaccino” Zoro: “…” Isabel: “Risponderò alle tue domande ma non voglio che ti avvicini ancora” Zoro: “Dove si trova Occhi di Falco?” Isabel: “Lo cerchi perché vuoi diventare il migliore battendolo oppure vuoi solo vendicarti per la ferita che ti ha fatto?” Zoro: “Voglio diventare il migliore” Isabel: “E credi di essere pronto? Sei abbastanza forte per combattere con lui?” Zoro: “…” Isabel: “Sei estremamente forte ma…basterà?”.
Zoro rimase in silenzio, come la ragazza. Poi l’intera stanza sembrò diventare più piccola attorno allo spadaccino, la luce calò e Isabel scomparve. Zoro cercò di allungare le braccia per afferrarla, per fermarla, ma non vi riuscì. Poi chiuse gli occhi ed iniziò ad urlare. Quando li riaprì si trovava nel suo letto, avvolto dalle coperte in disordine. Spaventati dalle sue urla, tutti si precipitarono nella sua stanza, tranne Rubber, che continuava a dormire senza problemi.
Sanji: “Cosa succede?” Usopp: “Qualcuno ci sta attaccando?” Zoro: “Tornate a dormire” Nami: “Non dirmi che il temerario Zoro ha urlato per via di un incubo” Zoro: “Ho detto di tornare nelle vostre stanze. Non è successo nulla” Sanji: “Se ti può aiutare vado a prepararti una camomilla”.
Zoro lo guardò con aria di sfida e Usopp, che aveva capito la situazione, prese il biondino per un braccio trascinandolo via. Bibi si avvicinò al ragazzo mentre Nami rimase sulla soglia della porta, con le mani incrociate.
Nami: “Capita a tutti di avere degl’incubi” Zoro: “Come devo dirtelo che non ho avuto un incubo!” Nami: “D’accordo” Bibi: “Forse è colpa del Grande Blu, capita che riporti alla luce delle situazioni che si vogliono evitare trasformandoli in sogni o…in incubi”.
Bibi si alzò e si diresse verso la porta, anche Nami stava andando via quando si accorsero che nelle coperte di Zoro stava avanzando una macchia di sangue. Le due ragazze si avvicinarono a lui.
Bibi: “Ma cosa succede?” Nami: “Si è riaperta la ferita del combattimento…” Zoro: “Si era cicatrizzata” Bibi: “Ma di cosa parlate? Quale combattimento” Nami: “Prima che Sanji si unisse alla nostra ciurma, Occhi di Falco e Zoro si affrontarono ma…Zoro cadde sotto i colpi del suo nemico…che gli fece questa brutta ferita e gli piantò un pugnale vicino al cuore” Bibi: “Incredibile” Nami: “Ora aiutami a portarlo in camera mia, lo medicherò lì” Zoro: “Non importa, con una bella dormita mi riprenderò”.
Nami gli diede uno scapaccione lasciandogli lo stampo delle sue cinque dita sulla guancia sinistra. Lo spadaccino rimase in silenzio anche se in quel momento avrebbe voluto ripagare urlandogli di tutto. Si sentiva debole, stava perdendo molto sangue e le forze ormai lo stavano abbandonando. Bibi e Nami lo portarono in camera di quest’ultima e lo stesero sul letto.
Nami: “Presto…l’occorrente è accanto alla mia scrivania”.
Il giorno dopo, Nami e Bibi uscirono dalle cabine e salirono sul ponte. Rubber era sull’albero maestro con Usopp ed aspettavano di avvistare l’isola di Alabastra, Sanji era rinchiuso in cucina a preparare la colazione mentre di Zoro non c’erano tracce. Bibi pensò che fosse ancora in cabina e non se ne preoccupò, ma Nami sapeva che non era da lui restarsene a letto per così tanto tempo. Era mattiniero.
Sanji: “Ragazzi, la colazione è pronta”.
Tutti si precipitarono in cucina ed incominciarono a mangiare.
Sanji: “Ma…Zoro?” Rubber: “E’…sparito…” Usopp: “E’ strano, viene sempre quando è ora di mangiare” Sanji: “Gli metterò in caldo la colazione”.
Nami prese l’Eternal Pose e controllò la rotta, era giusta. Qualcosa però non la faceva stare tranquilla e subito si allarmò. I ragazzi ritornarono alle loro postazioni.
Nami: “Rubber, vedi nulla all’orizzonte?” Rubber: “No, perché?” Nami: “Qualcosa non mi convince” Usopp: “Un momento, qualcuno si sta avvicinando a noi” Rubber: “Che bello, si combatte” Usopp: “Oh, no…altri pirati?”.
Usopp iniziò a battere i denti dalla paura mentre Rubber era eccitato dall’idea di combattere un po’. Ma Nami era convinta che la sensazione che provava non fosse di pericolo. La nave si avvicinò con una bandiera bianca che sventolava.
Soldato: “Vogliamo parlare con il capitano” Rubber: “Sono io il capitano” Soldato: “Siamo venuti a prendere la principessa Bibi” Rubber: “Ok” Nami: “Smettila di dire stupidaggini. Cosa volete da Bibi?” Soldato: “Siamo i soldati di Alabastra, il regno ha bisogno che lei ritorni sul trono e…” Nami: “E come sapevate che lei è qui?” Soldato: “Informatori”.
Nel frattempo Bibi era uscita sul ponte. Appena vide la nave riconobbe i suoi soldati e si avvicinò felice e sorridente.
Bibi: “Ragazzi…come mi avete trovata?” Soldato: “Principessa, ci hanno informato alcune persone” Bibi: “Cosa succede ad Alabastra?” Soldato: “Il popolo è disorientato, serve il suo aiuto per rimettere le cose al loro posto, se ci vuole seguire” Rubber: “Ma noi eravamo stati incaricati di portarti nel tuo regno. Siamo usciti dalla nostra rotta per portarti nel tuo regno, ed ora ci abbandoni?” Bibi: “Rubber, la nave dei miei soldati è molto più veloce della Going Merry, ho più probabilità di arrivare in tempo a casa. Scusatemi” .
Bibi andò via. Mentre la nave si allontanava, Sanji uscì e vide la ragazza sull’altra nave.
Sanji: “Bibi, dove vai? Bellissima principessa del mio cuore, non puoi abbandonarmi così”.
Sanji scoppiò in lacrime. Il pomeriggio passò così. Zoro ancora non si era fatto vedere e Nami lo andò a cercare in camera sua. Il ragazzo era sdraiato sul letto, con un braccio sulla fronte e l’altro che scendeva lungo il fianco. Aveva appoggiato la maglia sulla sedia e non si era accorto che qualcuno era entrato.
Nami: “Come ti senti?” Zoro: “Mai stato meglio” Nami: “Sei sicuro?” Zoro: “Sì” Nami: “Fammi vedere la ferita. Sai, Bibi è andata via…è tornata nel suo regno con i suoi soldati” Zoro: “Per quale motivo me lo dici?” Nami: “Per parlare, ma con te non si può mai fare quattro chiacchiere”.
La ragazza nel frattempo stava medicando la ferita. Accipicchia, chissà come mai si è riaperta. Eppure si era cicatrizzata ed anche bene. La ragazza passò del cotone sulla ferita facendo gemere dal dolore il povero Zoro.
Nami: “Scusa io…”.
Poi la ragazza si scostò cercando di prendere la garza sulla scrivania ma scivolò sul ragazzo che, prontamente, la bloccò afferrandole le braccia.
Zoro: “Dovresti stare più attenta”. Però, non mi ero mai accorto quanto fosse carina. L’ho sempre vista come un’antipatica che non sa far altro che dare ordini ed invece….
I due rimasero in silenzio. Nami era arrossita ma Zoro non tardò ad avvicinarla a sé rubandole un bacio. All’inizio lei non fece nulla, ma poi strinse tra le mani il viso di Zoro e condivise il bacio. Qualcuno bussò alla porta e i due ragazzi fecero finta di nulla. Nami schizzò in piedi e si ricompose mentre Zoro si tirò seduto. Dalla porta entrò Sanji con un vassoio in mano.
Sanji: “Ehi, ti ho portato quella camomilla di stamattina…” Zoro: “Ti avevo detto che non la volevo”.
Il ragazzo si alzò, afferrò la maglia ed andò via.
Sanji: “Ma che gli prende?” Nami: “Bhè, lo sai com’è fatto!” Sanji: “…”.
La ragazza cercò di far finta di niente. È meglio se Sanji non venga a sapere di quello che è successo. E forse è meglio che non accada più. La ragazza uscì dalla stanza, seguita a ruota da Sanji.
continua...
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