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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: FUORI PIOVE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: mya-kitsune galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/06/2003 18:04:16

see, speriamo solo di non cadere come ogni santa volta nel demenziale!xò è carina dai ps siamo allo shoyo!vai hase cannato!
 
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PROLOGO
- Capitolo 1° -

Mya: Hello guys! Vi trovate di fronte alla mia ultimissima creazione… Sii, niente di speciale… ^///^
Miyagi: Ma se impazzisci per questa tua trovata geniale nella ffc dove alla fin-
Mya: \ _ / Taci mostro! E poi… *O* ma cosa dici mai…! Non è veeeero 9.9. in ogni caso lui ­ è l’ospite di questa mia new fanfic. Sì, non ce n’erano troppi alla disposizione, che volete siamo sotto il periodo di studio intenso, ma lui chissà perché aveva dei buchi pomeridiani, quindi…
Hanamichi:… Quindi un bell’applauso per Hanamichi, il vostro spirito ispiratore preferito^^
Mya: ma che spari, inetto?? Parliamo di cose serie, invece.
Tutti: uuuh, se avete voglia di cose serie e fatte bene, cambiate ffc.
Mya: °°’ … cattivi. In pratica questo fabula narra di un-
Miyagi: oh raga’: leggetevela!
Mya: ^^

FUORI PIOVE

Prologo

Che fissa la sensazione della ressa che ti occulta i sensi, eh? Sarà anche quella superdose che era particolarmente allucinogena…

Tutti: e basta autrice con tutti questi giri loschi, non siamo su Doppio Senso questa vuole finalmente essere una fic seria!
Rukawa: Mission Impossible -_-
Mya: e… ma che pignoli! E poi lasciate che cominci, prima di fare commenti sfrontati non richiesti!

Dicevamo: … Comunque anche senza essere pratici di fiorellini, nuvolette rosa fuori posto e manifestazioni nudiste sui campi di grano appena tagliato, la massa confusionaria e urlante della marmaglia studentesca che esce da scuola e certamente qualcosa da provare. Non tutti i giorni s’intende, la routine diventa noia. Però è un’occasione unica, per esempio, se vi siete da giorni legati al dito qualcosa e dovete vendicarvi di quel tizio che vi ha tirato un cimice in pullman [e notare, gente, che oggi è passato un intero quadrimestre dal fattaccio e lei si limita ancora a fare grrr… ND Aya]: è a dir poco facile tirargli un calcio dritto sugli stinchi in mezzo all’ammasso. Oppure se avete puntato quel bel tizietto/etta che vi trovate sempre sculettare davanti a voi con quelle belle ciapet… anche lì è semplice lanciare una bella svirgola, per una soddisfazione personale si intende! [ß Che porcellina… ND Miyagi – potrei farlo io con quel gnocco del Basettino… ce l’ ho sempre davanti alla fermata, che cammina allegramente sculettandomi davanti come una pornostar… *ç* potrei togliermi la soddisfazione di brincargli la chiappetta sinistra, dicendo:”Cammina, devo andare a casa, io!” ^///- ND Aya – Ecco! Ben detto^^ ND Mya]
In ogni caso il sentirsi senza fiato e con un improvviso attacco di claustrofobia fuori posto, e con ragazzi e ragazze di ogni tipo e frontiera che ti serrano i sensi non è niente male. Questo se siete amanti del masochismo unlimited. Certo se non vi piace stare in mezzo alla gente, bè allora la scuola non fa per voi. E, si sa, neanche se non amate lo studio e pensate che sia roba per alte scuole di filosofia ateniesi, fuori dalla vostra portata e soprattutto dai vostri gusti raffinati. Ma vi tocca, questa è la nota scritta in minuscolo ben nascosta nel contratto della vostra vita da futuri uomini/donne in carriera. Ma nessuno vi ha mai chiesto se invece di fare il magistrato o il chirurgo macrobiotico volete un giorno finire in un centro di recupero per gentaglia. Vabbè, che volete sono queste le condizioni della scuola. Dovere, obbligo… che brutte parole! In pratica nella scuola abbiamo lo studio da una parte e tanti ragazzi che premono all’uscita dall’altra. Non male, se siete affermati positivisti. Diciamocelo: meglio stare a casa a guardare Slam Dunk e kazzeggiare forever!
Ma torniamo alla nostra storia, che narra di ragazzi non troppo fuori dal comune, che sono condannati a fare la vita scolastica, proprio come avete fatto o state facendo voi.
Insomma, in un normale istituto di Kanagawa, e più precisamente lo Shoyo, studenti e studentesse, che sotto l’uniforme hanno un elevato spirito bellicoso, stanno combattendo per raggiungere il più in fretta possibile il cancello e fuggire dal prof. di scienze che stava giusto per assegnare gli esercizi per casa. […devono dire: IL MIO CALTANAAAAA! ND Clau] In mezzo alla folla di belli e composti fuori, ma pervertiti dentro, un alto ragazzo dai capelli ad istrice in catalessi sta camminando seneramente contromano. Poveretto lui, avrà lo sportello per quelli che sono rimasti indietro con le lezioni. [Cooosa? IO non sono ottuso! ND ragazzo dai capelli a punte mal in-gellate – Nessuno l’ ha detto. ND Mya – Io non voglio andare a fare ripetizione. ND quello di prima – E allora perché dovrei farti andare contromano? ND Mya – Perché mi và. ND sempre lui] Okay, il ragazzone non tornava verso la scuola per le ripetizioni, ma perché gli andava. Oh, contento lui. Mentre faceva un giretto per i meandri deserti della scuola, Kazushi Hasegawa sentì un vago languorino. Sicuramente il bar che stava sfornando piadine per gli insegnanti aveva innescato un istantaneo senso di fame da orco in cerca di Pollicino. Il nostro bravo ragazzo entrò nel baretto della scuola per strafogarsi di bontà, ma a cuor leggero! Tralasciamo i particolari poco decorosi della mangiata e proseguiamo dal momento in cui il tizio che stiamo pedinando esce dal bar. Che farà ora il nostro caso umano? Si porta verso la biblioteca, dove potrà navigare su internet dando un’occhiatina alle chat bollenti, o iscrivendosi al fanclub di “I want to be hucker”. Mentre il nostro si sta connettendo, sente però dei passi furtivi che si avvicinano alla porta della biblioteca… Oh no, lo spietato killer degli scaffali! O più semplicemente la vicepreside che lo segherà per averlo scovato in biblioteca nell’orario al i fuori delle lezioni? No… non può essere! Infatti i passi sono accompagnati da un misterioso e tetro rumore, che agghiaccia la mente. Il nostro prode, dopo aver accuratamente chiuso sessione, si nasconde dietro ad un possente scaffale, per poter scorgere “la cosa”. Il rumore stridente si fa sempre più vicino…
Ad un tratto… ecco provenire dagli inferi la voce di Caronte: “Kazushi Hasegawa! Brutto [%&#*] che @ç$£|” ci fai qui??”
“^^’ Oh, scusa Caronte, mi hai spaventato, comunque io ero venuto qui per studiare sui libri dell’esame…”
[9.9 Non sapevo che Hasegawa fosse così intimo con belzebù & Co. ND Miyagi – Eheh…è_é ND Mya]
Il bidello Caronte grugnì, spostando verso di sé la lucidatrice anni ’40 e fissando sospettosamente Hase, socchiudendo gli occhi e arricciando le sopracciglia. [O_o Il bidello Caroooonte?? La lucidatrice anni ’40? Nd Ryo-chan – Yesss^_- ND Mya]
“Comunque mostrami la firma del prof che ti autorizza a venire qui.” Disse il bidello pignolo con cipiglio solenne. Povero, aveva una crisi d’identità e voleva sentirsi autorevole, quando invece si ritrovava con in mano una lucidatrice, passata di moda per giunta!
“Ok vecio! Toh… 6_6 Mhm… tò qua e che sia finita!” rispose Kazushi, ruminando nelle tasche in cerca di qualcosa che non fosse né uno scontrino, né la cartina delle Big Babol, né altre cartine varie…^_-
Che impresa! Finalmooonte tirò fuori dalla tasca un foglietto tutto scribacchiato e glielo porse al gondoliere dei morti.
“Ma che c’è scritto qua?? Pane 1kg, acqua…” disse questi tirando gli occhi.
“Uhm… Macché, quello è l’indirizzo della cartella della prof d’inglese! Infatti dovevo salvarle un file ^^’” disse Hase, arrampicandosi sugli specchi.
“Vabbuò, passi per stavolta, ma pussa via!”

Il nostro beneducato Kazushi, che per salvarsi il culo aveva presentato la lista della spesa facendolo passare per un’autorizzazione della vicepreside (ma il bidello era così gnocco da cascarci) si diresse quindi verso l’uscita della scuola. Credete fosse rimasto traumatizzato dalla voce tenebrosa del bidello furioso che l’aveva trovato nella SUA biblioteca? Macché, anzi era di buonumore dato che internet gli aveva dato prova ancora una volta di possedere cose moooooolto interessanti ^_-

Mente canticchiava tranquillamente fra sé il motivetto “Aerials” dei System Of A Down, con voce grave e tetra, ad Hase saltò in mente che doveva anche passare per la classe del suo amico Fujima. Infatti doveva prendere una cosa che gli aveva detto di aver lasciato in mezzo al libro sotto il banco. Aah, niente roba buona, nient’altro che un foglio del diario, con su scritti i compiti per il giorno dopo. Ma guarda te che roba! Tutta sta epopea per quattro esercizietti! Ah, ecco perché il suo subconscio gli aveva ordinato di tornare a scuola, non per fare quattro chiacchiere col Caronte! E sapete com’è, la maria brucia il cervello… [Ma che *bip, strabip con contorno di superbip* dici??? ND I fanatici del fanclub amici della maria il cui presidente è indovinate chi? Il nostro Hase!]
Il nostro caro stava giusto per andarsene quando il suo occhio languido cadde su una cosuccia malcapestata e buttata come un sacco di scopacchie su un angolo morto del corridoio, vicino all’armadietto del mocho [guarda che non è spagnolo, si scrive con la I! ND Miyagi – Ah, grazie, senza il mio poliglotta di fiducia al mio fianco, non saprei come fare! ND Mya]. “Tò, ma guarda te! Ho trovato il mio libretto scolastico! Ma come, non l’avevo bel che spedito in quel falò di capodanno?” il nostro perplesso Hase, convintocce la maledizione della vicepreside incorporata nel libretto lo perseguitasse senza pietà, si chinò per raccoglierlo e(dato che le fiamme non annientavano la satanica dannazione) farne un bel rotolino e fumarselo. Ma sì, uniamo l’utile al dilettevole! Dopo averlo preso in mano si accorse però che su quel quadernetto non c’erano bruciature né caccole spiaccicate, e quindi non denotava le caratteristiche del suo ex libretto [Allora è stato veramente divorato dalle fiamme purificatrici… @.@ Ohh! ND Hase&Mya infervorati]. Lo aprì. Una fitta serie di ideogrammi di una grafia molto elegante lo investì. “Orco, non ci vedo un emerito cacchio! Vedo tutte macchioline ros-…”
- momentaneo rischio di svenimento x overdose-

*ripresa*

“Ordunque, vediamo se sono ancora capace di leggere…” incuriosito da quel quaderno, un po’ zozzo ma dalle pagine ricche di bei caratteri, si sedette in un angolino e si mise a leggere. Sembrava tanto un diario…


Lun. 13 Sett. XXXX

Caro Diario… anzi perché dovrei defnirti caro? Sei niente più che un bloc notes, un pezzo di carta freddo e insensibile, che non parla … insomma non puoi ne’ancora meritarti l’apellattivo di caro. Sì, sono stanza dentro lo so. Comunque oggi è il mio compleanno, nonché primo giorno di scuola, che bel regalo che mi fa il Ministro dell’Istruzione, eh?Non ho intenzione di fare nessuna festa, dato che non ho voglia di rispolverare i vecchi amici che mi stanno tutti in culo e quelli nuovi… beh mi stanno, dopo solo cinque ore di scuola, già tutti in culo anche quelli. O forse diciamo meglio che sono già stata subito relegata in ultima fila e… sono stata un po’ timidezza, sì lo ammetto non mi sono fatta avanti. Da un lato però nessuno mi ha cagata! O per meglio dire un certo brunetto si presentato, ma credo di averlo squadrato con una faccia un po’ torva. Comunque era caruccio, aveva dei begli occhi dolci. Ma io non mi faccio ingannare da quelli così! Tutti uguali, sembrano tanto carini e poi… eh eh! Tornando al tema della festa, beh in ogni caso non sono portata per il casino dei festini buei. Comunque, dato che credo sarò spesso in preda ai deliri psichedelici provocati dalla buona e vecchia cannabis –scherzo, non fumo, ma sono geneticamente portata ad avere l’aspetto di una cannata- e quindi insozzerò spesso le tue pagine bianche… bè allora sarà meglio che mi presenti. Mi chiamo Satsuko Oda. Che nome comune. Come me d’altronde. Passo sempre inosservata, mi perdo nella massa, mi vesto in modo anonimo, non ho piercing, non ho capelli tinti, non ho un minimo tocco che denoti una certa classe. Niente di tutto ciò. Non ho mai avuto un ragazzo, né tantomeno amiche fidate, a scuola ho sempre avuto una media né alta né bassa. Sono di statura media, ho un peso medio, vivo in una famiglia media… insomma sono intrisa di mediocrità!

Hasegawa stacco gli occhi dal manoscritto, nonostante cominciasse ad interessarsi. Era già in ritardo per gli allenamenti di basket. Mise via il diario, raccolse le sue cose e si avviò.

Mya: Oh oh oh!
Miyagi: questa tua risatina mista tra Anzai e Babbo Natale mi turba assai…
Mya: E allora? Viviamo in un paese democratico e ridacchio come mi pare e piace? Preferisci la sghignazzata selvaggia e demoniaca?
Tutti: No, please, no!
Mya: torniamo a noi, carissimissimi lettori! Che dire? Non vedo l’ora che mi mandiate i vostri commentino sul fermo-posta, o sull’e-mail ovviamente. E fatelo, perché altrimenti il mio spirito galleggerà attraverso le vie virtuali e vi verrà a tormentare… Insomma voglio sapere cosa ve ne pare di questa mia nuova fic. Si, lo so che ne comincio sempre di nuovo e in quanto a terminarle…ahem –faccina imbarazzata-
Miyagi: Già, pare anche a me che qua battiamo un po’ la fiacca!
Mya: Ma scusa, ho un sacco di idee che mi frullano e non riesco a farle fruttare tutte!
Miyagi: E meno male, altrimenti il mondo vivrebbe sommerso dalle tue perverse cazzate!
Mya: Sigh… scrivete… alleviate il mio morale miei fans!

 
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