PRIMA PROVA: LA VENDETTA, IL PREPARATIVO.
- Capitolo 1° -
Dopo essermi formato leggendo maestri delle fan-fiction quali naruxhina e yameta62 anch'io, giovane scrittore, mi appresto a lanciarmi in questa avventura sperando che possa piacervi ciò che sto per scrivere. Sperando nella vostra clemenza e in vostri commenti sia positivi che negativi e in critiche che possano essere costruttive. Dopo questo ampio preambolo vi lascio al primo capitolo.
Il ritorno di Naruto non era stato affatto piacevole. Ma almeno poteva assaporare la vendetta, quella stessa vendetta che il suo amico Sasuke cercava e lui non capiva. Finalmente erano faccia a faccia, lui e i cinque Pain rimasti.
Na: "Nonna Tsunade, puoi dirmi qualcosa rigurdo ai nuovi pain?"
Ts: "Posso dirti solo riguardo a quello con i sei piercing sul naso. E' capace di attrarre e respingere gli oggetti ma non può usare il suo potere costantemente, solo ogni cinque secondi, e in quel momento che si deve attaccare."
Appena Naruto fu a conoscenza anche di questi ultimi particolari scambiò due parole con Pà e poi diede il via al piano stabilito con i rospi. Usando la tecnica della moltiplicazione del corpo evocò una trentina di cloni che mandò all'attacco dei vari Pain lui però rimase fermo vicino all'Hokage. Subito i cloni attaccarono cercando di dividere i Pain senza cercare di uccidere il nemico.
Ts: " Ma cosa stai cercando di fare, così non riuscirai mai a vincere."
Naruto allora la guardò e con tutta la calma del mondo le rispose: "Jiraiya ha perso perchè non conosceva il nemico e perchè erano tutti insieme con il nostro piano vinceremo facile."
Tsunade non era molto convinta ma il piano era stato deciso insieme ai rospi quindi qualcosa di buono doveva esserci.
Ormai i Pain erano distanziati tra loro ma non stavano affatto soffrendo gli attacchi dei cloni. A quel punto Naruto chiamò Gamaken e si posizionò con lui al centro della voragine.
Na e GK: "Arte magica: barriera esagonale del rospo"
Subito si alzò da terra una barriera magica composta da due cerchi concentrici, uno piccolo e uno grande quanto la voragine e da sei raggi che dividevano il cerchio in sei spicchi e univano i due cerchi. Al centro del più piccolo cìerano Naruto e Gamaken dentro ogni spicchio un corpo di Pain con circa cnque copie di Naruto, in uno Konan.
Deva-Pain: "Ma cosa sono queste pareti rossiccie?"
Na: " E' la mia barriera, immagina che il terreno sia una torta e che questa torta venga tagliata in sei fette ad eccezione del centro che viene tagliato circolarmente, ecco così è la mia barriera dove le pareti ti impediscono di farti guardare le spalle dai tuoi amici ma non di non vedere la morte che toccherà loro. Un 'ultima cosa le pareti possono essere attraversate solo dai rospi."
L'Hokage era stupita dalla complessità del piano messo a punto da Naruto e anche lei incominciò a pensare che la vittoria era possibile.
Dopo aver diviso i cinque Pain sarà possibile battere il Dio?
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