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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: REDEVIL
Genere: Sentimentale, Avventura, Soprannaturale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Lemon
Autore: helens galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 05/01/2009 23:11:02 (ultimo inserimento: 03/12/09)

sarebbe troppo lungo!! scopritelo leggendo! lasciate un commentino!! ^_-
 
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PRIMO INCONTRO
- Capitolo 1° -

Pensavate di liberarmi di me con una sola fic? Sbagliato!! Ho voluto iniziare anche questa vediamo se riscuote un po’ di successo!! Spero vi piaccia commentate ciauz!!

Un'altra mattinata noiosa come le altre, passata sui libri scolastici, pensò una brunetta affacciata ad una finestra dell'Istituto superiore Ohashi che guardava con aria annoiata la partita di calcio nel campo della scuola.
Sbadigliò sonoramente per poi tornare a guardare il campo appoggiando i gomiti sul davanzale; indossava una camicetta bianca che risaltava le sue forme con un simpatico cravattino verde, una piccola gonna nera, le scarpe anch'esse nere a sandalo con cinturino e calze bianche fino alla caviglia. Se ne stava lì, in silenzio a pensare a nulla, del resto cosa poteva pensare una come lei?...Lasciò la finestra e percorse il corridoio mescolandosi fra gli altri ragazzi.
Se ne stava sdraiato con gli occhi chiusi sotto alla guercia della scuola, era tutto così tranquillo e sereno, da lontano si sentivano le urla delle ragazzine che tifavano le squadre di calcio, mentre lui decise di ritirarsi in solitudine come faceva sempre. SDANG
-Ahi!! chi cavolo è stato?- sbottò il ragazzo dagli occhi ametista irritato di essere stato disturbato, si toccò il punto dolente e osservò vicino ai suoi piedi una mela rossa, capì subito di chi si trattava e alzò gli occhi verso i rami della quercia per scrutare.
-Rei!! è mai possibile restare in pace con te attorno?- sbottò verso i rami, se qualcuno l’avesse visto l’avrebbero preso per pazzo! Parlare con un albero!
Un ragazzo veloce come un felino piombò giù dall'albero assaporando un'altra mela rossa.
-Scusami tanto Kai, non l'ho fatta apposta!- disse divertito dando un altro morso al pomo per poi sedersi accanto all'amico, Kai lo guardava con aria severa ma poi i tratti del suo viso di rilassarono e sorrise lievemente tornando a sdraiarsi mentre Rei gustava la sua merenda.
Era strano come quei due erano diventati amici, era successo tutto per caso. Era notte e Rei girovagava per i quartieri più pericolosi di Tokyo quando fu aggredito da una banda, ce ne erano molte a Tokyo. Era riuscito a tenere testa a tre ragazzi ma arrivarono ben presto i rinforzi e ormai allo stremo delle forze comparve dal nulla quello strano ragazzo dagli occhi di ghiaccio in suo aiuto, e da quel giorno Rei non lo abbandonava mai, si prendeva cura di lui amorevolmente, come una mamma iper-protettiva.. forse anche troppo!!
Entrambi avevano avuto un passato simile, forse era per questo che si erano incontrati, per condividere le stesse sofferenze, per sostenersi a vicenda nei momenti più critici, il destino li aveva fatti incontrare.

All'uscita della scuola Hilary incrociò due ragazzi della sua stessa età,uno dagli abiti orientali e l’altro con il broncio stampato in faccia, si passarono accanto, senza sapere che i loro destini molto presto si sarebbero incontrati.

Tornare a casa la sera era umiliante per lei, Hilary viveva con la zia e il suo compagno, i genitori erano morti in circostanze poco chiare, in un incendio ma non seppe mai il perché fosse divampato e da allora viveva li, in quel appartamento perfetto, una vita perfetta, o almeno tutti dovevano vedere questo.
Lasciò cadere la cartella lungo le braccia, cadde in terra con un suono sordo e si sedette al tavolo coprendosi il viso con le braccia, si sentivano le risatine insulse della zia con il suo compagno, probabilmente stavano di nuovo facendo sesso, che palle..pensò la ragazza ridestandosi un poco, aveva letteralmente dormito durante le lezioni e quando era stata beccata durante l’ora di storia era uscita senza proferir parola, non aveva voglia di andare a scuola ma doveva, non appena avrebbe trovato lavoro se ne sarebbe andata da li, in un luogo tanto lontano dove nessuno l’avrebbe mai trovata.
Entrò in camera, non accese la luce per paura che i suoi “zii” sapessero che era rincasata, era molto tardi aveva partecipato ad un raduno come ogni fine settimana e tornava sempre tardi e stanca, intrattenere i ragazzi stava diventando difficile, quelli le mettevano le mani dappertutto dicendole frasi che se sarebbero stai sobri non avrebbero mai pronunciato. Quasi tutti pensavano che non fosse vergine, o meglio che fosse una puttanella qualsiasi che se la faceva con tutti invece no. Era vergine.
Prese un fazzoletto dal comodino accanto al letto ancora sfatto, per togliersi i residui di trucco, doveva pensare lei alle faccende, sua zia era troppo impegnata a fare altro, che cosa poi non lo sapeva nemmeno lei.
Erano le cinque esatte, tra due ore doveva tornare a lavorare, ogni domenica passava la mattinata in un piccolo bar in centro per racimolare qualche spicciolo in più, qualche sua amica dei raduni le aveva detto che se voleva davvero fare soldi doveva solo mettersi una minigonna e qualcosa di scollato e non avrebbe avuto nessun problema, ma prostituirsi era l’ultima cosa che voleva.
Si passò una mano nei capelli lasciandosi cadere sul letto, molto presto ci sarebbero state le audizioni per la Julliard e voleva assolutamente andarci, anche sua madre era stata una ballerina, poi per un sfortunato incidente passò al teatro dove ebbe grande successo, mentre suo padre era un archeologo e uno studioso senza precedenti, lei voleva essere all’altezza delle lo ro aspettative anche se non l’avrebbero mai vista.
Con questi tristi pensieri si lasciò andare addormentandosi profondamente.

Era stata una serata incasinata come al solito, lattine e patatine sparse ovunque per la gioia di Rei, cercavano di essere il più normali possibili ma a volte si lascavano andare anche troppo.
-Rei vuoi venire a dormire si o no?- sbottò l’argenteo infastidito dalla luce e dai rumori che il suo coinquilino faceva, dopo che tutti gli amici se ne erano andati subito il cinese si era mezzo maschera, guanti e armato di spazzettone aveva iniziato a pulire, era un maniaco dell’igiene e questo a Kai non andava per niente giù!
-Si arrivo o quasi finito- disse indaffarato a finire di lavare i piatti, dopo poco fece capolino dalla porta
-Ah Kai è arrivato questo per te, da tu sai dove- porse all’amico un bigliettino rosso senza alcuna scritta
-Di chi è?- domandò assonnato e frastornato dall’alcol, lo prese a fatica in mano in quanto la vista gli si sdoppiava; non appena lo tocco prese fuoco lasciandogli un marchio sulla mano.
Il cinese sobbalzò rimanendo stupito, chi mai aveva osato sfidare Kai? Il demone rosso?
-Mh..- fu l’unico commento dell’argenteo chiudendo il palmo della mano e riaprendolo intatto come se nulla fosse accaduto..
-Ma Kai..-supplicò invano il cinese, voleva chiedere spiegazioni e sapere chi desiderava tanto la morte.

-Hilary...Hilary svegliati è tardi devi andare a lavorare sfaticata che non sei altro!-
-Adesso mi alzo vecchia bachucca smettila di strillare!!- rispose a tono la ragazza che si risvegliò ancora vestita come la sera precedente, diede un’occhiata alla sveglia, le sette e mezzo, quella carogna l’aveva svegliata perché lei potesse preparare la colazione, iniziava a lavorare alle otto e mezzo.
-Dannata..- bisbigliò aprendo la finestra e dandosi un ultima occhiata alla specchio, sistemò i capelli e cancello le ultime tracce di trucco rimaste dalla sera precedente.
Si avviò in cucina dove sua zia seduta sul tavolo si stava lavorando il compagno, quasi mezza nuda, si interruppe solo un istante:
-Fai due caffè e portarli in camera mia chiaro?- la brunetta la guardò torva per qualche istante annuendo almeno così poteva usare il tavole fare colazione in santa pace senza scene vietate ai minori.
La sua giornata stava iniziando peggio degli altri giorni ma ogni sera pensava che il peggio dovesse ancora arrivare.
-Insomma vieni si o no..?-
-Si arrivo non mi scocciare..!-
L’unica cosa positiva del suo lavoro in caffetteria per Hilary era lavorare con la sua più cara amica, quella che conosceva da una vita, il suo nome era Mao. Arrivata dalla Cina quando era molto piccola con la famiglia a causa del lavoro dei suoi genitori conobbe Hilary perché era la sua vicina di casa, entrambe ricordavano ancora il primo giorno che si incontrarono, erano entrambe molto timide ma divennero immediatamente amiche e nessuno le aveva mai separate.
Mao inoltre era l’unica a conoscenza della vera condizione familiare della brunetta, si era presa la briga di farla venire a vivere a casa sua ma Hilary non aveva mai accettato e sapeva che non era per orgoglio oppure ostinazione, la sua amica non voleva darla vinta alla perfida zia.
Finito il turno le due ragazze decisero di fare qualche giro in centro per poi andare al raduno serale, anche Mao partecipava spesso e volentieri a quelle gare clandestine ma non come la brunetta, ci andava solo per conoscere qualche ragazzo e magari trovarsi un fidanzato e sistemarsi almeno per un po’
-Senti Hilary sei ancora così sicura di non voler venire da me?- glielo chiedeva ogni settimana, sapeva già la risposta eppure ci provava in continuazione, dal canto suo alla brunetta non scocciava che lei lo ripetesse, anzi le faceva piacere che qualcuno si preoccupasse per lei di tanto in tanto
-No..ti ringrazio- rispose prima di accendere una sigaretta
-Lo sai che non voglio che fai certe cose!- sbottò la cinese cercando di togliergli il bastoncino dalla bocca della nipponica con scarso successo, infatti la brunetta era leggermente più alta ma bastava per sfuggirle.
-Ma smettila, ora che ho finito di lavorare non mi scocciare chiaro?- non voleva trattarla male ma la cinese sapeva che lo faceva per tenere alto la sua reputazione da teppista.
Chi l’avrebbe mai detto? Hilary Tachibana ragazza ribelle e mezza sgualdrina, ritenuta da tutti più o meno, che voleva fare una cosa tanto aggraziata come il ballo. L’arte in cui eccelleva senza problemi, anche perché era l’unica cosa che riusciva a fare senza danni. Ma nessuno doveva saperlo, a parte Mao ovviamente.
-Hey Hilary!- era la voce di un ragazzo, stava appoggiato ad un palo della luce insieme ad altri, avevano sicuramente qualche anno in più di lei, le due ragazze si avvicinarono e Hilary si fiondò dal moro che le aveva chiamate baciandolo con passione.
-Andiamo Kusji non vorrai tenertela tutta per te!- sbottò un altro dagli occhi verdi, anch’esso molto attraente –Stasera venite al raduno giù in spiaggia, ci sarà una festa favolosa! Allora?-
Mao parve pensarci osservata da tutti gli altri mentre l’amica ridacchiava tra le braccia del moro..Si certo guardate pure ma da me non avrete niente!..pensò senza cambiare espressione, sapeva che i ragazzi ai raduni oltre alle gare cercavano..sesso, sesso, sesso e ancora sesso..patetico.
-Ma certo che verremo- rispose Hilary staccandosi per qualche minuto tanto per riprendere fiato –Lo sapete che mi mancate tanto durante il giorno- la sua recitazione era spudoratamente perfetta, tanto che ci cascava pure Mao, bastava dare loro qualcosa da bere durante le e partivano soldi a palate.
-Ci vediamo stasera allora-
-Ma dove andate? Non state qui con noi?- piagnucolò uno facendo il viso triste da cane bastonato seguito dagli altri.
-No no dobbiamo andare a comprarci qualcosa di carino per stasera!- la brunetta si allontanò con Mao facendo l’occhiolino ancheggiando in modo provocante trascinando la cinese
-Scusa ma perché devo venire pure io tutte le volte?- sbuffò la cinese che non aveva voglia di musica assordante, stava facendo di nuovo la predica quando si fermò come un ebete a fissare qualcosa di indefinito.
La brunetta non sentendo la solita predica si accigliò per capire cosa potesse averla attirata tanto, dall’altra parte della strada seduti su dei gradini davanti ad un portone di una palazzina stavano due ragazzi tanto belli da non crederci, una bellezza rara, Hilary fu costretta a togliersi gli occhiali da sole per veder meglio a quello che non credeva di vedere e alla cinese scivolò la borsa che fece un sonoro rumore per tutte le cianfrusaglie che conteneva
-Ma porca..-
-Si Mao concordo..- finì la brunetta senza riuscire a muoversi, sembravano preda di un qualche maleficio finché uno dei ragazzi si alzò avvicinandosi alla cinese raccogliendole la borsa.
-Peccato si è un po’ rovinata..- il giovane gliela porse e lei senza battere ciglio la afferrò ma con fatica, tremava dalla punta dei capelli alla punta dei piedi.
-G..gra..graz-
-Grazie infinite- rispose la brunetta con un sorriso mentre Mao restava impalata, lo sguardo del ragazzo di addolcì a quella scenetta imbarazzante, se non fosse intervenuta lei la cinese sarebbe rimasta li come una stupida per tutta la giornata.
-Molto piacere mi chiamo Rei- tese la mano verso Mao che da una gomitata della brunetta parve risvegliarsi stringendola con emozione.
-Mao piacere e lei è Hilary- indicò l’amica senza staccare gli occhi di dosso a quella meravigliosa creatura
-E lui è il mio amico Kai..- disse indicando l’altro ragazzo sulla scalinata, dal viso imbronciato e per nulla interessato.

Rei lo stava guardando come per dirgli “Vieni Kai ho fatto amicizia!” dal tono sicuramente esultante, ma cosa gliene importava a lui di due mocciose viste per strada? Sicuramente la mora l’aveva fatto apposta, da grande uomo galante quale era Rei si conosceva già la sua reazione, sarebbe corso incontro alla damigella raccogliendole il fazzoletto di seta!
Sbuffò osservando la scena, la bruna invece di sorridere era piuttosto seria e lo guardava con aria di sfida, gli sembrava di averla già vista, fece mente locale mordendosi l’unghia del pollice destro.
Ora ricordava, era una di quelle sciocce ragazze che servivano le bevande ai raduni clandestini, c’era stato solo una volta e gli era bastato.
Cerco di individuare in lei un punto debole ma quello che gli apparve lo lascò del tutto perplesso.
Un sorriso di piacere sfiorò la sua bocca, infondo che male c’era a fare amicizia?

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (6 voti, 8 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 8 commenti
Rif.Capitolo: 7
yuri-love - Voto:
09/12/09 16:05
stupenda! =) adesso aspetto il nuovo capitolo!! ciaoo^^
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Rif.Capitolo: 6
yuri-love - Voto:
10/08/09 11:32
wow! diventa via via più bella!! complimenti! non vedo l'ora di sapere come continua! ciao^^
ps: solo una pecca: il mio Yuri fa per l'ennesima volta la parte dell'infame! xD
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Rif.Capitolo: 3
umisan - Voto:
07/08/09 17:55
E'... diversa! Bella però!
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Rif.Capitolo: 4
key91
31/07/09 03:34
uuuuuuuuuuuuuuuh aggiornala in fretta è bellissimaaaaaaaaaaa complimenti!!
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Rif.Capitolo: 4
yuri-love - Voto:
30/07/09 00:34
troppo forte! non vedo l'ora di leggere il seguito! ciao^^
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Rif.Capitolo: 3
diginicky - Voto:
27/07/09 14:48
Wow!!!Continua così e aggiorna presto!
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Rif.Capitolo: 2
daffyna - Voto:
28/05/09 22:08
finalmente hai aggiornato, ormai non ci speravo più, è una fanfic stupenda, veramente intrigante, sono curiosa di sapere come la sirtuazione si evolverà, ma raccomando continua presto, ciao ciao!!
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Rif.Capitolo: 1
cri26
06/01/09 22:54
è bellissima!!! quando ho finito di leggerla sono rimasta senza parole!Kai è più favoloso del solito!
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