torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: D’IMPROVVISO CAPÌ…CAPÌ DI ESSERE RIMASTO COMPLETAMENTE SOLO…
Genere: Drammatico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Autore: yotsuko-hatake galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 05/01/2009 22:12:12

Una breve fic sul rapporto tra Minato e il giovane Kakashi e l'immensa solitudine che avvolse il suo animo al termine dell'attaco del demone volpe...
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
1° CAPITOLO
- Capitolo 1° -

Le nubi si diradarono, schiarendo il cielo e permettendo ai timidi raggi di sole di portare la loro luce e il loro calore sulla terra. Dopo una settimana di pioggia incessante finalmente il villaggio di Konoha tornava a splendere sotto quella fioca luce. Le strade si ripopolavano e la gente era più invogliata ad uscire di casa, a sorridere al prossimo e nessuno negava aiuto a chi lo chiedeva.
Erano tempi difficili quelli: la guerra era cessata da poco, ma piccole guerriglie accendevano ancora l’animo degli shinobi; molte vite si sono spente in quelle missioni e molti hanno pianto i loro cari davanti ad una tomba, portando fiori e pregando per la loro anima…ma non tutti gli shinobi hanno fatto ritorno al villaggio…
Famigliari ed amici non hanno una tomba su cui piangere e depositare fiori, ma solo un nome inciso nelle fredda pietra al quale rivolgere i loro pensieri e le loro preghiere…
Questo è quello che faceva un giovane Anbu ogni giorno…
_ Ciao Obito, come stai oggi? - si sedeva lì, di fronte a quel freddo blocco di pietra e rivolgeva sempre la stessa domanda, anche se sapeva benissimo che nessuno gli avrebbe mai risposto. - Scusami se non sono venuto per un po’, ma il tuo regalo a volte mi causa dei problemi e non riesco a muovermi per una settimana. - disse con un sorriso amaro, rammentando in quali circostanze gli fu dato quel prezioso dono. - È cambiato tutto da quando tu e Rin… - all’improvviso tornò al presente, ma questo lo rattristò ancora di più e le parole gli morirono in gola. - A volte mi sento perso, ma, almeno, c’è ancora il maestro e con lui trovo un po’ di conforto, anche se ogni giorno che passa sento la vostra mancanza…non avrei mai pensato che i tuoi ritardi, le tue scuse, le continue lamentele e le nostre litigate mi sarebbero mancate così tanto… - avrebbe volentieri pianto se fosse rimasto lì da solo, ma alcuni passi sull’erba umida e fangosa impedirono alle lacrime di annebbiargli la vista e bagnargli il viso.
_ Sapevo che ti avrei trovato qui, Kakashi.
Questa voce fece alzare il giovane da terra.
_ Maestro Minato… - si sorprese di vederlo lì.
Oltre che essere il suo maestro Minato era anche il Quarto Hokage e, con i tempi che correvano, era difficile che si allontanasse dal villaggio o dal suo palazzo. Kakashi facendo parte della squadra speciale era un suo diretto sottoposto, e questa situazione non era tanto diversa dal precedente rapporto maestro allievo, ma per entrambi quel rapporto non si era mai allentato, soprattutto dopo gli avvenimenti della guerra che aveva interessato la loro squadra.
Minato conosceva bene Kakashi, era suo sottoposto da quando si era diplomato all’accademia, circa 8 anni fa, ed era uno dei pochi o forse l’unico in grado di comprendere il suo dolore.
Kakashi gli era molto affezionato e per lui non era solo un maestro o l’Hokage, ma aveva assunto una figura paterna, soprattutto da quando suo padre era morto, togliendosi la vita.
L’uomo gli si affiancò:
_ Come stai? - chiese con tono comprensivo.
_ Va tutto bene, maestro. - rispose lui, anche se non era vero ed era evidente.
_ Sei stato una settimana in ospedale, come mai? Complicazioni nell’ultima missione?
_ No, la missione è andata come previsto, ma ho dovuto utilizzare lo sharingan e questo mi ha disabilitato per un po’… - spiegò lui.
Minato gli rivolse uno sguardo comprensivo, di conforto. Sapeva benissimo quanto stesse soffrendo e la cosa peggiore era che non esternava mai le sue emozioni; si teneva sempre tutto dentro e questo, a poco a poco, lo avrebbe distrutto se non fosse cambiato.
Per distrarre il suo allievo e provare almeno a farlo sorridere Minato gli fece una proposta:
_ Che ne dici di venire a cenare da me questa sera? - chiese sorridente.
_ …a casa sua? - Kakashi parve stupito.
_ Sì! A Kushina non dispiacerà, stai tranquillo! - lo rassicurò poggiandogli una mano sulla spalla.
_ Va bene, vengo volentieri … - ammise lui, abbozzando un sorriso.


_ Sono a casa!! - gridò Minato dall’ingresso per farsi sentire dalla moglie che si trovava in cucina. - Avanti, vieni Kakashi. - incitò il ragazzo ad entrare.
_ Ah, alla buon’ora!! - lo rimproverò lei affacciandosi alla soglia della stanza, anche se il suo tono era tutt’altro che offeso. Nonostante la gravidanza era energica come sempre e non riusciva a starsene in casa senza fare nulla. - Guarda che abbiamo un ospite…
_ Lo so…l’ho portato io!
_ Eh? - la donna notò solo allora il giovane. - Oh, ciao Kakashi!
_ Salve. - salutò lui rispettosamente.
_ Allora abbiamo due ospiti…chi è l’altro? - chiese confuso Minato.
_ È nel soggiorno, guarda tu stesso! - gli sorrise la moglie.
Minato, seguito da Kakashi, raggiunse la sala e su una sedia del tavolo apparecchiato per la cena vide l’ospite che gli rivolse un gran sorriso.
_ Jirayia!!! - esclamò il biondo.
_ Spero di non essere un disturbo per il Quarto Hokage! - disse lui in tono ironico.
_ Nient’affatto! È sempre bello averti qui! E non chiamarmi con quell’appellativo, mi fa sentire vecchio! - si lamentò sorridente Minato.
Kakashi era rimasto in disparte, non volendo intromettersi in quella scena, però aveva assunto un’aria meravigliata nel trovarsi di fronte quello shinobi tanto importante.
_ Ah, voi non vi conoscete giusto? - disse avvicinando a sé Kakashi.
_ Eh no! È un tuo allievo? - chiese il Sannin curioso di sapere chi si trovava di fronte. - Anche se la tua faccia non mi è nuova… - aggiunse pensieroso.
_ Kakashi Hatake. - si presentò lui con un lieve inchino di rispetto. Era un jonin molto abile, ma in mezzo a quei due si sentiva quasi inerme.
_ Hatake… - ripeté pensieroso Jirayia. - Aaah, ecco perché mi sembrava di averti già visto! Sei identico a Sakumo! - esclamò sorridendo.
Il ragazzo rimase tra lo stupito e il meravigliato:
_ Lei conosceva mio padre?
_ Certo! Uno dei migliori ninja che abbia mai conosciuto, era anche più forte di me!
Kakashi stentava a crederci. Sapeva benissimo che suo padre era considerato un vero genio ninja, ma non immaginava che di abilità fosse superiore ad un Sannin!
_ Gli somigli solo nell’aspetto o sei in gamba come lui? - chiese sempre più curioso ed interessato.
_ Ha ereditato tutti il suo talento. - intervenne Minato. - Così giovane è jonin e capitano in una squadra Anbu! - disse poggiando le mani sulle spalle e sorridendo con orgoglio.
_ Il merito è anche del mio maestro… - disse lui con modestia.
Anche se non si prendeva tutti i meriti del suo successo, ora Kakashi non si sentiva più tanto inerme come prima, al contrario, si sentiva stimato dal suo maestro.
_ Io non ho fatto nulla! Il merito è tutto tuo! - sorrise l’Hokage.
_ Invece di parlare aggiungi un posto a tavola per Kakashi! - disse Kushina arrivando dalla cucina e pulendosi le mani nel grembiule.
_ Agli ordini! - obbedì lui dirigendosi in cucina.
Era tutto inutile, non si riusciva proprio a toglierli quel sorriso dalla faccia.
_ Ormai non manca molto. - disse Jirayia notando il pancione della donna.
_ Eh no! - sorrise lei, poggiando una mano sul ventre.
_ Sapete già come chiamarlo? - chiese Kakashi con un po’ di timore ma anche una gran curiosità.
La risposta arrivò dalla stanza accanto:
_ Sì. Mio figlio si chiamerà Naruto!
_ Naruto?! - il ragazzo era un po’ perplesso. - Ma non è il nome della pasta del ramen?
_ Ah, non l’abbiamo scelto noi… - rispose nuovamente Minato dalla cucina. - Kushina, qui sta bruciando qualcosa…
La donna raggiunse immediatamente il marito per tentare di salvare la cena.
_ E chi l’ha scelto? - chiese ancora perplesso Kakashi.
_ Sono stato io a scegliere il nome del piccolo, con l’assenso dei genitori ovviamente. - rispose Jirayia.
_ E perché proprio Naruto?
_ Ho voluto dargli il nome del protagonista del mio romanzo. - disse orgoglioso il Sannin.
_ Lei scrive libri?!
_ Certo! - continuò pieno di sé - E hanno anche un gran successo!
_ Di che genere?
_ Ah…ehm, ecco… - l’uomo non sapeva come rispondere. Per fortuna intervenne Minato a salvarlo in extremis:
_ Jirayia, perché non ci dai una mano anche tu?
_ Arrivo subito!! - disse dirigendosi in cucina e ringraziando in silenzio quell’intervento.
Kakashi rimase da solo nel soggiorno e si aggirò un po’ per la stanza, osservando ogni particolare, finchè lo sguardo non si posò su un soprammobile: una fotografia.
Ritraeva lui, il maestro Minato, Rin e Obito. Era stata scattata quando era nato quel team, e ne conservava anche lui una copia, ma evitava il più spesso di guardarla, per non ricordare troppo il passato. Continuava a spostare lo sguardo da Rin a Obito. Parlava ogni giorno con loro, ma vedere i loro volti in quella fotografia era tutta un’altra cosa. Ogni pensiero sparì dalla sua mente e nel vuoto più assoluto si fece avanti un opprimente senso di colpa.
_ Dovevo morire io sotto quel masso, non tu. Non sono nemmeno riuscito a mantenere la promessa che ti ho fatto…non sono riuscito a proteggere Rin…
Minato arrivò alle sue spalle e vedendolo con lo sguardo fisso su quella foto lo cinse in un abbraccio.
_ Hai fatto tutto il possibile per loro e lo sai… - gli disse con conforto.
_ …sì…
_ Coraggio, vieni…la cena è pronta…


Durante la cena Kakashi quasi si scordò dello sconforto provato fino a poco prima. Si interessò subito, anche per distrarsi, agli aneddoti dell’Eremita dei rospi e agli altri argomenti proposti…
_ Sono sicuro che mio figlio un giorno diventerà un grande ninja e sarà amato e rispettato da tutti! - esclamò Minato colmo d’orgoglio, come se la situazione fosse già così.
_ Non ne dubito, essendo figlio tuo… - aggiunse Jirayia.
_ Sì, sì! E avrà anche un ottimo maestro!
_ Questo è da vedere! - soggiunse Kakashi ironico.
_ Che ne sai? Magari sarai tu a fargli da maestro. - disse Minato.
_ Oh, non credo…sono un capitano Anbu, non potrò essere il maestro di un genin… - si affrettò a rispondere Kakashi.
_ Chi lo sa! Non vorrai essere Anbu per tutta la vita spero!
_ Ha ragione, ci sono molte opportunità per un giovane del tuo talento. - aggiunse Jirayia.
Kakashi non aveva mai pensato a quello. Non si era mai posto il problema di fare per tutta la vita il comandante di una squadra speciale. Adesso, però, un dubbio si fece largo nella sua mente: e se diventassi maestro? Sarei in grado di insegnare a tre genin come si diventa veri ninja? E riuscirei a occuparmi di loro?
_ Chi lo sa…si vedrà!! Ahahah! - concluse ridendo a quella nuova idea.
Più tardi:
_ Ora è meglio che vada, ormai si è fatto tardi… - disse Jirayia.
_ Torna a trovarci però, d’accordo?
_ Contaci Kushina! Voglio essere tra i primi a vedere il piccolo Naruto!
_ È tardi anche per Kakashi.
_ Non troppo! - si oppose lui.
_ Avanti, ti accompagno a casa…
_ E va bene…
_ L’invito vale anche per te, Kakashi! Capito? - la donna scompigliò i capelli al ragazzo con fare affettuoso.
_ S-sì…


_ Come ti è parso Jirayia?
Chiese Minato dopo un po’ che lui e Kakashi camminavano in silenzio.
_ Sembra simpatico, ma anche responsabile. Credo sappia prendere le decisioni giuste quando la situazione lo richiede.
_ Sai perché ho voluto che fosse proprio lui il padrino di Naruto?
_ No…perché?
_ Perché è stato come un padre per me…
Kakashi si stupì di quella risposta. Non pensava che l’Eremita potesse essere stato ciò che è per lui Minato.
Si lasciò scappare un sorriso.
_ Per una volta voglio comportarmi come suo padre…
D’improvviso Minato prese Kakashi e se lo mise sulla schiena; in modo da sostenerlo per le gambe e avere le sue braccia intorno al collo.
_ Ah! E-ehi, ma che fa!!?? - Kakashi non riuscì ad opporsi.
_ Ahahahahah!!! Avanti, non lamentarti sempre!
_ Mi metta giù!! - il ragazzo sembrava infastidito, ma non poteva negare che quel gesto non gli dispiacesse affatto. Alla fine si arrese, sapendo che era inutile tentare di convincere il suo maestro a lasciarlo andare e si abbandonò completamente. Poggiò la testa sul lato destro, sul dorso di Minato, lasciandosi cullare dalla camminata dell’uomo. Si sentiva bene, davvero…sentiva il piacevole calore del corpo e l’odore famigliare che gli procurarono un leggero senso di nostalgia. Cinse di più le braccia intorno al collo di Minato, come per abbracciarlo e assicurarsi che non lo lasciasse. A poco a poco la palpebra destra calò sull’iride.
Dopo tanto tempo non era più il giovane prodigio che tutti ammiravano, il genio ninja che tutti invidiavano…era solo un ragazzo come gli altri…un ragazzo che non desiderava altro che un po’ di affetto e attenzioni da parte del padre…e finalmente le ottenne, anche se quell’uomo non era suo padre, ma riusciva comunque a farlo sentire bene, accettato e amato, come non gli accadeva da parecchio tempo.

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (4 voti, 4 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 4 commenti
cipollottahippie - Voto: 18/02/09 16:14
ç.ç
Ti chiamerò Maga della Tristezza,ho deciso!E'la prima volta che leggo una fanfic in cui c'è anche Minato e se sono tutte così,vale veramente la pena di leggerle!Scrivi benissimo,le descrizione dei personaggi sono accurate e l'introspezione non manca mai!Brava^^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

yameta62 - Voto: 06/01/09 15:52
Bella,triste e malinconica ma bella..hai individuato perfettamente il carattere di Kakashi e anche quello di Minato,in entrambi i capitoli..bella fanfic
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

koyuki92 - Voto: 06/01/09 14:34
mamma mia.....mio dio....waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!! che tristezzaaaaaaaa!!!!!!!!!!! xk??? xk scrivi sempre fic così tristi che mi fanno pianegre così tantoooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!! è bellissima cmq....veramente bella! scritta in maniera a dir poco perfetta!!! ( a parte un errore che ho trovato...eh eh eh...^^) cmq davvero...sei fantastica! scrivi da dio!! le descrizioni, gli stati d'animo... tutto è descritto alla perfezione e nn lo dico solo xk sei la mia migliore amica! (xk se una cosa nn mi piace te la dico cmq =P) ma xk sei davvero brava!! una maestra!!! complimenti!!!! fanne altre ti prego!!!! possibilmente non così tristi che poi mi deprimo....ç__ç ciao!!! la tua Allieva!!!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

il-puntino - Voto: 05/01/09 22:34
ciaooooooooooooooooooooooooo!!!
è bellissima!!!!!!!!!!!!!!!!!!! anche se non c'ho trovato poi così tanto gusto a leggerla... mi hai anticipato tutto su msn... cmq bella!^^
va be ciaoooo

w Mileyyyyyy!!!!!!!!!!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: