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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: TRA LE MIE BRACCIA
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Autore: giugg galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 31/12/2008 21:04:45

Luna e Marco. Io e lui. non è il primo capitolo ma una parte...
 
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EHMMM
- Capitolo 1° -

Dormiva a pancia in su. Teneva in ciascun braccio un pupazzotto. Erano grandi e le loro zampe erano grandi come le sue mani. Il viso era appoggiato a uno di questi esseri pelosi. Le gambe divaricate coperte dai pantaloni di tuta neri. Indossava una felpa rossa e il cappuccio era appoggiato appena al capo. Respirava affaticato. Il suo respiro sembrava sempre pesante e faticoso. La bocca socchiusa mostrava appena i denti bianchi. Le due estremità si incurvavano leggermente in un sorriso. I capelli spettinati, i ciuffi della frangia cadevano un po’ sulla fronte e un po’ su un occhio. Luna lo vedeva bellissimo. Vedeva bellissimo il pallore della pelle e le occhiaie violacee. La luce sofferente e allo stesso tempo allegra e coraggiosa nei suoi occhi. I suoi capelli e le sue mani. Le sue guancie e il suo collo. Le fossette che si creavano quando parlava o rideva. Il suo sorriso enorme e dolcissimo e il suo naso perfetto. Le lacrime di aria che versava, così invisibili che solamente gli angeli sapevano portare via. La ragazza non sapeva se tornare a casa e ripassare dopo o fare un passo avanti e avvicinarsi. La calamita la attirava, non poteva voltarsi e andarsene. Arrivata su un fianco del letto si sporse in avanti per poterlo vedere meglio. Sorrise. Prese dalla tasca del giubbotto il cellulare e gli fece una foto. La salvò, sorrise di nuovo guardandola e rimise via il cellulare. Si sedette, attenta a non fare alcun rumore, di fianco a lui. Il suo sguardo passò oltre il peluche che stava tra lei e lui. Sorrideva da sola. Non sapeva perché. Non resisteva. Voleva spostare quei ciuffi dalla fronte e baciarlo proprio li. Si voltò un momento cercando di resistere. Pensò ad altro. Cercava di liberare la mente del suo ricordo, di quel viso così dolce e del suo profumo. Non ci riusciva e si girò di scatto. In fretta e furia si avvicinò, scostò i capelli e lo baciò. Ma qualcosa andò storto. Tutta la sua impazienza aveva fatto si che il suo giubbotto creasse rumori indesiderati. Appena se ne accorse cercò di alzarsi dal letto e allontanarsi ma lui aveva aperto gli occhi. La sua mano mollò il pupazzo e afferrò quella di lei.
-ciao…- disse svelta lei cercando di far finta di niente. Mollò la mano.
-che sta succedendo?- chiese lui guardando i suoi peluche stranito e ancora totalmente assonnato.
-dormivi…-
-grazie dell’informazione…-
-e che ti devo dire?-
-mi hai baciato…- suonava un po’ come una domanda ma non lo era.
Non sapeva se negare o annuire. Scelse la prima cosa che le passò di mente. –ci siamo baciati altre volte…-
-credo di si…- affermazione confusa.
-e allora che vuoi da me?- confusa anche lei. Gli voleva chiedere “ ci sei o ci fai”? ma fortunatamente stette zitta.
Scosse la testa e buttò giù dal letto i poveri pelosi. La prese per il fianco e se la avvicinò quasi sopra di lui.
-non hai caldo con questo giubbotto?-
-naaa…- e portò le mani davanti al petto riparandosi ancor di più. Lui sorrise e con le sue calde mani la prese e avvicinò maggiormente il suo viso contro il proprio. Il suo respiro caldo e affaticato la cullava. Si sentiva coccolata. Chiuse gli occhi. Lui ne approfittò e posò le sue labbra in quelle di lei.
-mmm…burro cacao al gusto di fragola…-
-ciliegia…-
-ciliegia…-
La sua mano affusolata e magra si avvicinò ai suoi occhi serrati e spostò il ciuffo che cadeva con un onda nella guancia. Lo portò dietro l’orecchio.
-canta…-
-perché…?- si sentiva appena l’interrogazione.
-di si…-
Quel momento era talmente delicato che non poteva che sussurrare. La canzone era formata da semplici “na na na” ma era bellissimo. La melodia era “wherever you will go”. La mano, dalla guancia, scese fino alla cerniera che la fece scendere. La baciò ma la voce non si fermava. Le tolse il giubotto e le sorrise. Lei ricambiò e richiuse gli occhi. Arrossiva dalla vergogna. Fino a quel momento il passaggio da amici a fidanzati non si era sentito moltissimo ma ora le cose sarebbero cambiate. La ragazza sotto era vestita a strati per cui non sarebbe stata una cosa facile e veloce, almeno l’inizio. Cominciò dalla felpa, passò alla maglietta e infine alla canottiera scoprendo il reggiseno coloratissimo. Indossava ancora i jeans e le scarpe. Lui ora abbassò lo sguardo per un momento. Prese il telecomando dello stereo e premette play…”the voice within” di Christina Aguilera. Tolse la sua felpa e rimase con una canottiera bianca. Le fece segno che doveva toglierla lei. Scosse il capo. Non voleva. Lui le sorrise e lei lo fece. Seguì il comando. Prese l’estremità inferiore, nel bordo, e la alzò coprendogli il viso e gliela tolse.
-grazie…-sussurrò lui. Il suo petto magro dava visibili segni della malattia. Lei non ci fece caso e appoggiò i pugni sopra di esso. Si abbassò e si posò tutta sopra di lui. Il viso attaccato a quello del giovane e le sue braccia passarono sotto la schiena abbracciandolo. Il suo viso delicato, la sua pelle morbida, il suo respiro, il suo sussurro, il suo sguardo, il suo profumo…non li avrebbe dimenticati mai.
Lentamente volarono via anche pantaloni, scarpe, calzetti…
Lui prese un bordo del lenzuolo e lo alzò coprendosi. Li avvolgeva il freddo lenzuolo in quel freddo inverno. Li avvolgeva il loro caldo amore formando una calda melodia che li cullava. Avvolti in un turbinio di sensazioni ed emozioni fecero l’amore. La loro prima volta. La prima volta insieme. Insieme.
Quando finirono lei aveva perso l’uso della parola. Era perennemente zitta. Non lo guardava negli occhi e gli stringeva forte la mano. Lui gli accarezzava i capelli e gli massaggiava delicatamente con un dito la schiena. Si addormentò. Quando lui se ne accorse scese piano dal letto, andò in bagno e si rivestì. Scese le scale e velocemente salì in macchina e corse via veloce.
Dopo pochi minuti lei si svegliò. Il suo sonno era stato piuttosto leggero e non si era nemmeno resa conto di essersi addormentata. Girò il volto pensando di trovare quello di lui ma non lo vide. Era frastornata e alzò la schiena per vedere se era da qualche parte nella stanza. Fu così che lo vide sbucare di corsa dalla porta. Le rivolse un sorriso enorme. Lei abbassò lo sguardo e ricambiò.
-ho pensato che fossi affamata…-le disse camminando verso lei. –così ho fatto una corsa in pasticceria e guarda che t’ho portato…tatatadan!! Brioche al cioccolato!!!- e le mise il vassoio sotto il naso.
Lei odorò e gli sorrise guardandolo negli occhi… -grazie…-
-ah figurati…- le rispose tutto allegro e contento. –aspetta aspetta…apri la bocca…-
-ma dai…-
-sst! Apri la bocca…- le disse. Lei l’aprì e lui le fece dare un morso alla brioche. Lei ne staccò un pezzo facendo colare la cioccolata bollente. Lui velocemente diede un morso al pezzo da cui stava per scendere la cioccolata bloccando la caduta.
-mmm buonissima…grazie…-
-mi hai già ringraziato…ora ringraziami in un altro modo…- e avvicinò le sue labbra a quelle di lei. Lei accettò di donargli un po’ del cioccolato che aveva ancora nelle labbra e lo baciò.
-mmm…squisita…- disse lui sorridendo con gli occhi.
-si…-abbassò lo sguardo. Si riferiva a lui. Era lui che era squisito…
-hai bisogno di qualcosa?-
-potrei farmi una doccia?-
-certo madmoiselle…-
-ok…grazie…- e cercava, allungando il braccio che aveva libero mentre l’altro teneva il lenzuolo per coprirsi, di afferrare i vestiti.
Lui rise e staccò il lenzuolo dal letto coprendola meglio.
-ora puoi andare…-
-grasssie…- e se ne andò coperta dal lenzuolo bianco formando dietro una lunga coda, come uno strascico…

 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
kyo250 - Voto: 31/12/08 21:25
ciao! complimenti veramente giugg! la fanfic è molto coinvolgente dolce e romantica...spero che aggiungerai presto nuovi capitoli! continua così! ^__^
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