CAPITOLO 1: BAMBOLINA DI PORCELLANA
- Capitolo 1° -
Mentre tutto scorre
Capitolo 1: bambolina di porcellana
Pioveva…...era da giorno che rimaneva nascosta in quella grotta, mentre la pioggia batteva forte, sovrana in quel paesaggio spento.
Non doveva farsi trovare o per lei sarebbe stata le fine….ma come le era saltato in mente di accettare quel assurda missione? Cosa le era preso? sapeva bene di non aver le capacita per un incarico di quel livello….forse, si rispose lei, forse era per dimostrare agli altri che valgo qualcosa.
Si, voleva dimostrare al mondo, che l’aveva sempre denigrata, quello che valeva…ma allora perché se ne stava rannicchiata in un angolo a nascondersi, sperando che loro non la trovassero?
Passi…..si sentivano dei passi….si stavano avvicinando, doveva assolutamente lasciare qual luogo
“Byakugan”bisbigliò la piccola Hinata l’unica possibilità che aveva di vincere quella pittoresca versione di un pericoloso nascondino era di attivare la sua abilità innata, la stessa abilità di cui nessuno la riteneva degna…erano in due non molto lontani dal masso dietro cui era nascosta
“è qui! Sento il suo Chakra!!” esclamò uno dei due, aveva una voce calda e attraente, ma allo stesso tempo glaciale e distaccata
“sei sicuro Hidan?” domandò il compagno, la sua voce era roca e cavernosa
“Devo scappare....contro di loro non ho nessuna possibilità in uno scontro” pensò la ragazza mentre il panico si impadroniva di lei……ma come farai a scappare, piccola bambolina? ….guarda in che situazione ti sei andata a cacciare, due membri dell’akatsuki sono sulle tue tracce….non hai possibilità….sei solo una piccola bambolina di porcellana, non sei adatta per essere un ninja….
“presa!” ghignò quello che, da quanto aveva capito, doveva chiamarsi Hidan…. L’aveva afferrata per i polsi e l’aveva fatta alzare dalla sua posizione rannicchiata
“ma guarda…una Kunoichi di Konoha”ridacchiò l’altro uomo, ora che lo vedeva bene, notò che aveva il viso coperto da un’ampia maschera nera e aveva le pupille verdi smeraldo incorniciate di nero….. nessuno, neanche i suoi amici l’avevano mai chiamata “Kunoichi”… i primi ad averla riconosciuta come ninja, ironia della sorte, erano stati due Mukenin che, molto probabilmente, l’avrebbero uccisa
“già, ed è anche carina” constatò l’albino esaminandola da vicino…. La ragazza arrossì e abbasso lo sguardo imbarazzata, poi rabbrividì….dal freddo o dalla paura, piccola bambolina? Non ingannarti da sola, lo sai benissimo che stai tremando di paura….come ci si sente a sapere che la propria fine è vicina, eh, bambolina?
“no, no, no….avevi fatto una così bella impressione essendo riuscita a non farti catturare da noi per ventiquattro ore intere, e ti assicuro che il tuo è un vero e proprio record, ed ora ti metti a tremare come una fogliolina?” la schernì il biondo…..ma la stava schernendo sul serio? Eppure nelle sue parole c’era anche qualcosa ….qualcosa di insolito dall’ abituale scherno…
“hai paura?” le chiese Hidan alzandole con delicatezza il mento, costringendola a fissare i suoi occhi purpurei….così belli…..
Le mani di quel uomo, alla vista sembravano così bianche…così fredde…invece emanavano un calore quasi rassicurante
“ho motivo di non averne?” non seppe neanche lei dove trovò la forza di fare quella domanda così non sua, così….quasi innaturale per una bambolina indifesa
L’albino rise
“no in effetti fai bene ad averne, però…..vedi, non ho nessun motivo di farti del male, dopotutto, non hai fatto altro che scappare”
Quelle parole la ferirono più di un kunai, fa male la realtà, vero piccola Hinata? Era tutto vero, tutto così maledettamente vero, non aveva fatto altro che scappare, ma…. Ma non voleva ammetterlo, non avrebbe permesso che quella realtà la sovrastasse! Perché non puoi permetterti un altro fallimento, vero bambina
“NON È VERO CHE SONO SOLO SCAPPATA! NON SONO UN INCAPACE!!!” urlò lei, e avrebbe continuato ad urlare, ma qualcosa, o meglio, qualcuno le impediva di parlare, quel qualcuno era Hidan….la stava….la stava baciando, un bacio freddo e privo di …..privo di tutto, non aveva niente quel bacio, eppure Hinata lo ricambiò…. Si separarono quando i polmoni di entrambi iniziarono ad urlare il loro bisogno d’aria
“ti propongo un accordo—cominciò il biondo—noi per questa volta ti lasciamo andare…ma la prossima volta che ci rincontreremo, dimostrami che non sei un incapace….kakuzu, andiamo!”
I due se ne andarono prima che Hinata potesse dire qualcosa, prima che Hinata potesse pensare qualcosa
Stavolta t’è andata bene, vero piccola bambolina di porcellana?
-perché mi chiami “bambolina di porcellana”?-
Ma perché lo sei….sei fragile come una piccola, tenera, indifesa bambolina di porcellana….che prima o poi qualcuno dimenticherà in una soffitta, se non l’hanno già fatto…. Lo sai che è così…. L’hai sempre saputo
-ZITTA!!-
Perché mai
-tu….tu menti!-
Sul serio? Come pensi che reagiranno tutti i tuoi cari, nel sapere che hai fallito l’ennesima missione
-loro capiranno-
È bello sognare, bambolina…ma prima o poi ci si deve svegliare
Svegliati svegliati svegliati svegliati svegliati svegliati
“Hinata!! Svegliati!!”
Hinata aprì gli occhi, l’improvvisa luce l’accecò per qualche istante, ma capì ugualmente di trovarsi in un ospedale dal forte odore di medicinali.
Lentamente mise a fuoco le pareti bianche e spoglie di una stanza della clinica di Konoha, seduto su di una piccola sedia in legno vi era Naruto, più preoccupato che mai
“è….è stato tutto un sogno?...la missione?.....l’Akatsuki?”
Naruto scosse la testa
“no, la missione l’hai svolta…ti hanno trovata svenuta in una grotta…hai scoperto qualcosa?”
Hinata abbassò il capo perchè non hai scoperto niente…giusto, bambolina?
Naruto non riuscì a nascondere la sua delusione
Visto? L’hai di nuovo deluso…esattamente come quando hai perso contro Neji all’esame di selezione dei Chunin
-è successo 4 anni fa!-
Appunto! In 4 anni sei rimasta una perdente
-no…non è vero….non è vero-
Hinata fu presa da una forte nausea, la testa le girava….tutto girava, era un continuo turbine di forme e colori, sentiva le palpebre pesanti…poi il buoi, l’oblio, la felicità
[…]
“ti propongo un accordo—cominciò il biondo—noi per questa volta ti lasciamo andare…ma la prossima volta che ci rincontreremo, dimostrami che non sei un incapace….kakuzu, andiamo!”
“aspetta!” chiamò Hinata
Hidan si girò verso di lei, sorpreso
“si?”
“sarai tu ad insegnarmi ad essere forte!”
“va bene” disse lui facendo le spallucce
“sul serio?” domandò incredula la Hyuuga, era convinta che il Mukenin non avrebbe mai accettato
“si, sul serio….ma ora devi svegliarti”
“cosa?.......dove posso trovarti…?”
“torna alla grotta, ma ora svegliati!”
“ma…ma io non sto dormendo
“si che stai dormendo!! Hinata! Ti ordino di svegliarti!!”
Hinata aprì gli occhi di controvoglia, aveva capito a chi apparteneva quel irritante voce
“che c’è, padre?”
“sono stanco, Hinata…stanco delle continue umiliazioni che il clan subisce a causa tua…ti darò un ultima possibilità… se fallirai la prossima missione, sarò costretto a diseredarti”
Flashback
la prossima volta che ci rincontreremo, dimostrami che non sei un incapace…
fine flashback
non sono un incapace….non sono un incapace…e allora dimostralo, bambolina, fai vedere quanto vali, fai vedere che sei cambiata…mostra cosa c’è sotto la fragile porcellana!
“sai che ti dico, padre? Non disturbarti…me ne vado io”
Hiashi sgranò gli occhi, ma recuperò quasi subito la sua freddezza
“non ne avresti il coraggio, non sapresti dove andare!”
Si sbaglia! Tu lo sai dove andare! Si, lo so
“non sai quanto ti sbagli! Ti saluto, a mai più rivederci”
Hinata uscì, sotto la pioggia che continuava a battere, con tutta la tranquillità di questo mondo, ignorando i richiami del padre….ora non ti rimane che trovarlo….
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Forza Hinata fai vedere a tutti di cosa sei capace. complimenti acquapura. aggiorna presto mi raccomando.