- Capitolo 1° -
Ho un nome, ma per tutti sono cio che ho inventato.Mi chiamano scrivano.
Si, ho inventato la scrittura,non l' ho fatto per vanità o per desiderio di gloria,solo per utilità.La mente dell' uomo ha perso da tempo la facoltà di concepire l' infinito,e da quando è diventato civile tutto cio che fa, lo costringe ad una riflessione.
Non voglio attribuire la mia invenzione ad un lume divino,l' ho fatto per un qualcosa di molto piu mortale.
Vivo in un epoca in cui tuttoè ricordato come racconto ec osi ogni cosa può essere messa in dubbio.Sacra è la legge della " mia parola contro la tua" per cui chi ne ha autorità decide a piacemento dell'esistenza altrui.
Non vi è la necessita di tribunali per mancanza di atti da consultare,non si reclamano merci acquistate e poi scoperte scadenti perchè non esistono ricevute,gli amori durano il tempo della passione;non esistono lettere che tolgano gli imbarazzi e aprano i cuori,i saggi si limitano ad essere cantastorie.Tutto funziona così, per sentito dire.
Ho sentito parlare dell' esistenza simbolica dell' uomo, una teoria secondo cui ogni persona è la meta di un simbolo e la sua vita puo dirsi felice solo quando dopo un estenuante ricerca ritrova la sua meta complementare.
Mi ha portato a riflettere sulla mia invenzione;che si tratti soltanto della trasposizione delle essere umano al di fuori di se?In fin dei conti mi sono servito di simboli a cui io stesso ho dato forma, suono e significato.Farà comodo all' universo intero,ma l' ho pur sempre inventata io,come potrà esistere l' oggettività se lo strumento di cui si serve per giustificarsi,è stato inventato da me?
Diavolo solo ora mi accorgo del guaio che ho combinato, volevo partorire una figlia e invece ho creato una madre.La madre delle incomprensioni, in quanti dovranno morire per una dichiarazione notificata?Quanti amori finiranno per la volontà di essere messi per iscritto? Quanti uomini scompariranno tristi per aver scritto la loro vita e non averla vissuta?
HO condannato l' uomo all' infelicità...diavolo che casino.
I.L.
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