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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Tenchi Muyo
Titolo Fanfic: MIHOSHI CENERENTOLA
Genere: Commedia, Comico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: yennis84 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/12/2008 19:59:12

La pasticciona del gruppo versione Cenerentola... in chiave moderna!
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

******PREMESSA:
Eccomi ritornata con l’ennesima fan fiction…
Questa volta i personaggi di TENCHI MUYO saranno protagonisti della storia di Cenerentola… versione moderna! Ed anche insensata…
Forse ho fatto Mihoshi più svanita del solito e Ryoko ed Ayeka più litigiose del solito… Ma è questo il loro lato che mi piace!
Mihoshi è la protagonista, Tenchi il principe conteso, suo padre Nobuyuki e il nonno Yosho sono i suoi consiglieri e… il resto lo scoprirete voi.
Buona Lettura!
****************************************


Questa storia è ambientata in un lontanissimo e poco conosciuto paese pacifico di nome Tentenchi. Vi regnava un giovane principe di nome Tenchi, quello che si può definire uno “scapolo d’oro”. Era la meta irraggiungibile di tutte le ragazze di quel paese, nessuno esclusa. Il genere di fidanzato che tutte vorrebbero: bello, pieno di fascino, ricchissimo ma anche molto generoso, dolcissimo, sensibile ma anche forte e coraggioso all’occorrenza, amava la natura e lo studio… il classico bravo ragazzo, insomma.
Dopo un paio di anni di giri all’estero per accrescere la sua cultura, era tornato nella sua amata terra. Per festeggiare il suo rientro aveva organizzato una grandiosa festa nella più bella e rinomata discoteca del paese, la Diamantika! Ed era invitato chiunque volesse andarci.
L’annuncio era stato sbandierato da tutte le fonti di comunicazione esistenti. Secondo i gossip più feroci si disse con forte insistenza che era tornato perché stava cercando una ragazza per… accasarsi?!
Le donne del paese erano avvisate!
La guerra era esplosa!
La caccia al suo cuore era iniziata!

Intanto in una casetta come tante altre… No, non era proprio come tutte le altre. La conoscevano tutti per un motivo particolare. Vi risiedevano tre graziose sorelle, due delle quali sembravano che dovessero passare l’esistenza a litigare per qualsiasi cosa.
-Heyyyyy!!!!- urlò Ryoko bussando con insistenza e con tutta la sua forza la porta del bagno, manco fosse scoppiato un incendio. –Insommaaaaa!!! Sei in bagno da ore!!! Vuoi deciderti ad uscire da lììììììì?????!!!!-
-Non ci penso nemmeno!!!!- le sbraitò Ayeka. –Ti rendi conto di quanto tempo ci vuole per farsi bella? Questi capelli hanno bisogno di essere spazzolati accuratamente! E poi li devo renderli luccicanti! Questo è un giorno fin troppo importante e lo sai anche tu!!!-
-Sì sì, hai detto così anche l’ultima volta che sei uscita con quel tipo del paese vicino!!! Finisce sempre così: alla fine te ne esci fuori con la tua acconciatura di sempre e quella faccia da triglia che ti ritrovi!!!-
Ayeka furiosa e spazientita spalancò la porta per dirle il fatto suo. Ne uscì con i capelli tirati indietro con le forcine e con un’orrenda maschera di bellezza sul volto.
-Sempre meglio della tua!!!- ringhiò.
-Fammi capire… vuoi uscire così?- sghignazzò. –Ottimo look per attirare gli zombie!-
-TU!!! Come osi criticare la mia potente maschera di bellezza!!! Sappi che una volta che l’avrò tolta avrò il più bel viso che si sia mai visto fra tutte le ragazze esistenti in circolazione!!! E il principe Tenchi avrà gli occhi soltanto per me!!!-
-Credi davvero che lui sia così superficiale da scegliere una ragazza perché è bella? Di sicuro sceglierà una ragazza dalla personalità forte e determinata… per farti un esempio ME!-
-Lo dici solo per invidia perché sai che non potrai mai e dico mai competere con la mia bellezza esteriore! Sei totalmente priva di fascino! E poi tu non hai mai avuto tanti ammiratori quanti ne ho avuto io!!!!-
-È naturale che ti cercavano: è perché fanno parte della tua stessa specie. Le oche starnazzanti come te!!!-
-COME OSI DARMI DELL’OCA, STUPIDA SCARAFAGGIO!!!!-
-TACI BEFANA! È LA VERITÀ!!!-
-TACI TU, STREGA!!!-

L’altra sorella si chiamava Mihoshi. È un tipo ottimista e un po’ sopra le righe… no, diciamo abbastanza sopra le righe. Al contrario delle sorelle non le piaceva litigare, è un tipo a cui piaceva prendere con filosofia qualsiasi cosa. Ed era la più dolce delle altre.
Stava spazzando il pavimento al piano terra e quindi non era coinvolta nel trambusto che si scatenava al piano di sopra. Da terra raccolse una lettera. Proveniva dal sindaco.
-Wow, quale onore! Il sindaco in persona! Chissà, forse vuole invitarci a pranzo!- si disse.
Con un sorriso sulle labbra la aprì.
Il sorriso si spese all’istante.
Conteneva una denuncia per “disturbo della quiete pubblica”e il solito invito a “cercare di darsi un contegno per il rispetto dei vicini”!
Di nuovo!
Inutile chiedersi il motivo.
Mihoshi tornò a sorridere.
-Beh, se non altro queste lettere ci aiuteranno ad accendere il fuoco!- e lo lanciò in direzione di un angolo dove erano ammucchiate altre centinaia di lettere come quelle! La ragazza una volta aveva pensato che se continuava a riceverne tante, avrebbe avuto buone possibilità di entrare nel Guinness dei Primati! Già, una campionessa di una bella collezione di lettere di denuncia! Ma le sorelle avevano detto che era una trovata a dir poco che stupida. E poi se le riceveva non era certo per merito suo. E aveva abbandonato l’idea senza troppi dispiaceri.

Le due ragazze scesero le scale con un bel completo da discoteca, facendo un tale casino come elefanti in fuga.
-È inutile che vieni! Lo dico per te: sta a casa se non vuoi sfigurare in sua presenza, Ryoko!-
-Lo dici perché hai paura di competere con me!!!-
-PAURA IO?! IO NON HO PAURA!!! Anzi, sono pronta a sfidarti!!! Tanto lo so che alla fine avrà occhi solo per me!!!-
-E io l’accetto volentieri! Non vedo l’ora di vedere la tua faccia sconvolta quando deciderà di fidanzarsi con me! Sarà un evento memorabile!-
-O il MIO momento memorabile!-
-Andate in giro, vero? Potrei venire pure io?- intervenne Mihoshi.
-NO!- dissero all’unisono.
-MA PERCHÈÈÈÈÈ???!!!!- cominciò a piangere.
-Stiamo andando in discoteca e fra un minuto arriverà l’astronave Ryo-ohki per portarci via e tu non sei ancora pronta! Possibile che ti sia dimenticata di che giorno è oggi?!- fa Ayeka.
-Stai qui e tieni d’occhio la casa!- fa Ryoko.
-Non è giusto, non è giusto, non è giustoooooooooo!!!!-
MIAAAAAOOOOOO!!!!
Le ragazze aprirono la porta.
Fuori ad attenderle c’era il gatto-coniglio trasformato in astronave.
-Noi andiamo, fai la brava.-
- Non è giusto, non è giusto, non è giustoooooooooo!!!!-
E Mihoshi assisté impotente le sorelle che partivano a tutta velocità.
Chiuse la porta.
Fiumi di lacrime uscirono dai suoi occhi.
-(sing) Non è giusto (sob) io non sapevo che ci fosse (sing) festa da qualche parte (sob). Mi hanno lasciato qui da sola (sniff).-
Ad un tratto smise di piangere.
-Hey, e chi l’ha detto che non debba per forza divertirmi pure io? Piangere non serve a niente! Io posso fare quello che voglio! Sono padrona di me stessa! Anch’io passerò una serata come si deve a dispetto di tutti!-

Un’ora dopo.
>Oh, Ridge! Penso proprio che per me sia giunto il momento di morire.<
>No… no… non devi dire così…!<
Mihoshi aveva trovato il suo modo per trascorrere una “piacevole” serata. Aveva tirato fuori una pila di dvd, preso la sua poltrona preferita, pop corn, aranciata e fazzoletti e si era piazzata davanti al televisore. Stava guardando precisamente la 27647847° di Bruttiful, parodia di chi sapete voi.
Era ancora lì che piangeva! Ma voleva passare la serata sempre a piangere quella lì?!
-Povera Taylor! (snif) Sta morendo tra le braccia di Ridge! (snif) Sarebbe la quinta volta! (snif) È una scena così straziante! (snif) Non voglio che Brooke le porti via il marito! (sob sob)-

DLIN DLON!

-Hanno suonato! Chi potrà mai essere a questa ora?-
Mihoshi decise di vedere chi si trattasse. S’avviò alla porta, ancora con gli occhi lucidi e il fazzoletto in mano.
L’aprì.
-Buonasera!-
Era una graziosa ragazzina con i codini azzurri. Le stava sorridendo con affetto.
-Ciao a te, piccola! Serve qualcosa?-
-Piacere! Io sono una fatina buona! Mi chiamo Sasami! Sei triste vero? Sono venuta qui per risolvere il tuo problema!-
-Sei veramente una fata?!- la guardò sbalordita.
-Ma certo che sì! Sta a vedere. Questo è uno dei poteri della magica Pretty Sammy!-
Estrasse la bacchetta. Agitandola ne uscì una scia luccicante che si trasformò in tante farfalle lucenti che pian piano si dissolsero.
-Wow…- commentò.
-Visto?- sorrise Sasami. -Comunque venendo a noi, sono giunta fin qui da lontano per aiutarti. Hai il viso triste, vero? E so anche il perché!-
-Davvero? Lo sai veramente?-
-Certo, lo deduco anche dal fatto che sei da sola in casa. So tutto, è così ovvio. E sono qui giunta per avverare il tuo desiderio!-
-Woooow!- esultò Mihoshi! –Grazie, sei un angelo!-
-Devi dire “Pampulu pimpulu paripampù: io vorrei…” e di quello che vuoi. >Beh… scusate se ho preso in prestito quella formula… Nota dell’autrice<
-Ok, ora lo faccio:…

Poco dopo.
All’esterno…
-Uffaaaa!!! Ma quanto ci mette Sasami ad uscire e a darmi l’ok?! Non c’è molto tempo…!
Washu uscì dalla macchina.
Finalmente vide Sasami uscire di casa… col morale sotto i tacchi.
Washu decise di raggiungere la ragazzina.
-Sasami cosa c’è?-
-Ho finito il mio potere…- disse agitando la bacchetta.
-Beh, l’importante è che quella Mihoshi sia pronta…-
-Quando le avevo detto di aver capito il problema del suo malumore, pensavo che riguardasse alla festa e quindi pensavo che i nostri motivi coincidevano…-
-Ma insomma, che è successo? Dai, andiamo dentro e parliamole.-
-Inutile…- mormorò Sasami, pensando di aver fallito la sua missione di “fatina buona”.
Washu la porta, seguita dall’amica.
Dall’ingresso si sentì rumori di… spari.
E vide Mihoshi alle prese con un gioco per la Play.
-Beccati questo e questo e questo!- disse agitando su e giù il joystick.
-Sta… giocando?!...- domandò a Sasami mentre guardava esterrefatta l’altra.
-Hai presente l’ultimo gioco che sta avendo ancora un enorme successo mondiale per le vendite, ovvero “Bruttiful: The game –Uccidi o seduci”? Ecco, ha richiesto proprio quello. Ora è nei panni di una certa Taylor che tenta di uccidere una tale Brooke…-
-Ok, ok… ci penso io. Lei mi serve!-
Washu si ricompose e si avviò a passi spediti verso la giocatrice.
-Scusa, ho bisogno di parlarti… dov’è la cucina?-
-La cucina è di fianco all’ingresso, prima delle scale. Perché me lo chiedi?- le disse senza staccare gli occhi dal televisore.
-Perché tu verrai con me!- la prese per un braccio e poi la trascinò via.
-Noooo!- si lamentò Mihoshi. –Proprio adesso nooooo!-
-Tranquilla… potrai vendicarti di Brooke o Stephanie o di chi vuoi un’altra volta. Ho bisogno di te!!!- disse categoricamente.
Giunte in cucina Washu cominciò a parlare.
-Mi presento, sono la fata Turchina, la fata dalle grandi menti geniali!-
-Ma scusa… tu non hai niente di turchino…!-
Lei per poco non cadde.
“Uff… ma perché me lo dicono tutti?!” –Turchina è il cognome. Chiamami Washu allora…-
-Comunque io voglio le prove!-
-Ok, ok… mi sembra giusto fare chiarezza. Le prove sono nelle mie parole e nei fatti. Io e Sasami siamo delle fate express, fate viaggiatrici che fanno dei favori agli altri. Sasami è la fata che usa la magia vera e propria come hai potuto vedere. Invece la mia unica magia sta tutta nel cervello e nelle mie mani. In altre parole sono un genio! Tutto chiaro?-
-Io voglio delle prove più concrete!-
Washu la guardò più confusa.
-Che prove vorresti?-
…….
-Grazie, ora so che stai dicendo la verità.- le sorrise.
-… Lo sai che sei la prima persona che mi abbia mai chiesto la carta d’identità?- disse riprendendosi scocciata il documento. –Comunque sia non c’è molto tempo e ho bisogno di un favore. Prendi questa borsa, c’è l’abbigliamento completo per andare in discoteca, cambiati in fretta e andremo al Diamantika! Doveva dartela Sasami, ma hai sprecato il desiderio.- e le porse una borsona.
-Eh?! Come mai tutti stasera vogliono andare in discoteca?- si chiese.
Washu la guardò sgranando gli occhi e spalancando la bocca.
-Vuoi dire che tu… non sai che giorno è oggi???!!! Oggi che il principe Tenchi festeggia il suo ritorno in paese e tutte sono lì a scannarselo… e tu non lo sapevi??!!-
-No!- disse semplicemente.
“Ora capisco perché è stata l’unica ragazza della zona che ho trovato. Non so se devo ancora considerarla una “fortuna”. Ma non posso farci niente, è la mia unica chance e devo giocarmela.”
-Prendi la borsa e cambiati al più presto. Poi ti dirò tutto quello che dovrai fare…- disse solamente.
Mihoshi corse a cambiarsi.
Ritornò in cucina. I vestiti le calzavano a pennello e anche le scarpe erano stupende.
-Ti sta tutto benissimo!- commentò Washu. –Ora ti dirò il resto: io farò un favore a te e tu farai un favore a me e saremo pari.-
-Ma che strano…- ci pensò Mihoshi. –Di solito le fate realizzano i desideri degli altri senza chiedere nulla in cambio!-
-Sì vede perché quelle fate non dovevano preoccuparsi per la disoccupazione!!! Hai presente la crisi che c’è in giro??!!- sospirò. –Comunque sia devi riuscire a parlare col principe e poi dovrai consegnare una delle tue scarpe. Ma avrai tempo solo fino alle 11 perché passerò a prenderti per riportarti a casa.-
-Certo che la tua è una strana richiesta… dovrei dargli una scarpa… Più o meno somiglia alla storia di Cenerentola!- osservò.
-Già, in effetti ha cose in comune.- ammise Washu.
-Solo che Cenerentola doveva rincasare a mezzanotte!-
-E beh… anch’io avrò dei limiti, non ti pare?!-
-Dato che devo farti questo favore, che ricompensa avrò io?-
-Cara mia, grazie a me avrai ottime possibilità di sbaragliare la concorrenza e aggiudicartelo tu il cuore del principe, no?- sorrise.
-Ma il principe non è esattamente il mio tipo.-
Washu la guardò. Quella ragazza la faceva stupire di continuo.
-Vuoi dire che… Tutte lo vogliono conquistare e tu… sei l’unica esistente immune al suo fascino?!-
-Certo. Perché? Cosa c’è di così strano?- la guardò interrogativa.
Washu si riprese.
-Oh vabbeh… Lasciamo perdere. Comunque sia hai ottenuto il gioco che hai chiesto a Sasami, no? Possiamo dire che l’affare è stato concluso.-
-Però da quello che ho capito si tratta di una cosa molto importante e hai molto bisogno di me. Quindi anche la ricompensa dev’essere piuttosto sostanziosa!-
“Ma come avrà fatto a diventare così arguta all’improvviso?!” pensò la fata. –Del tipo?-
-Potresti farmi incontrare Ridge di Bruttiful!-
-Cheeeee?!-
-Mi va bene anche Thorne!-
-Hey, non sono mica la fata dei miracoli, IO!- “Accidenti, devo escogitare qualcosa per cavarmi da quest’impiccio. Bisognerebbe agire d’astuzia… Uhm… Trovato!”
La lampadina si accese.
-A proposito, ora che mi è venuto in mente, ho sentito dire che il principe è un lontano cugino di uno degli attori della tua soap, precisamente di Rick! Se riuscirai a ottenere le simpatie di Tenchi, potrà darsi che lui te lo farà conoscere, alla quale a sua volta ti farà conoscere il resto del cast e…-
-D’ACCORDO; CI STO!!!!- gli occhi di Mihoshi brillarono come diamanti. –Dai, cosa stiamo aspettando? Dobbiamo andareeeeeee!!!-
-Benissimo! Seguimi!- esultò soddisfatta Washu. “Mi ha fatto penare ma alla fine ci è cascata come un pollo. Mi sa che presto dovrò cominciare a cercare una controfigura di Rick ed è qui la parte difficile…”
Arrivarono alla porta d’ingresso.
-Hey Sasami! Noi usciamo e tu intanto tu sorveglia la casa, va bene?-
-Cosa hai detto?- chiese la ragazzina staccando gli occhi dalla consolle. –Stavo giocando.-
“Un’altra vittima del business” pensò sconsolata Washu –Ho detto che noi usciamo e tu resta a guardare la casa!- “Mi sa che dovrò cercare anche un dottore…” aggiunse mentalmente.
Le due uscirono.
-Niente male…- commentò Sasami.

-Ecco a voi la mia macchina super accessoriata di mia invenzione! Si chiama Superspeedcar!- disse orgogliosamente a Mihoshi.
Mihoshi era meravigliata.
-Un gran bel bolide! Mi ricorda quello di Batman!-
-Vero?!-
-Però sarebbe stato bello anche se fosse stata la carrozza a forma di zucca trainata dai cavalli come quella che aveva Cenerentola.-
-Ah, ma in quanto alla zucca non devi preoccuparti! Anche in questa storia c’è una zucca… vuota!- disse Washu dando un colpetto sulla testa dell’altra. –Su, forza… Sali!- e la fece accomodare sul sedile posteriore. –Mancano solo cinque minuti all’inizio! Ed essere puntuali è una regola d’oro!-
-Ma sono troppo pochi! La discoteca è distante 3 km! Non ce la faremo mai!-
Washu si mise sul posto guida.
-Quei 3 km li faremo in 15 secondi! Sta a vedere!- schiacciò un bottone sul cruscotto. –Amore, portaci al Diamantika, con la massima urgenza!-
-Ai suoi ordini!- disse una maschile voce metallica, che sarebbe dell’auto stessa.
I motori si accesero e fecero scattare i missili a propulsione e… VIA!
Dopo aver infranto qualsiasi regolamento stradale, tanto che nemmeno l’autovelox riusciva ad inquadrare qualcosa, arrivarono a destinazione nel parcheggio della discoteca.
-Eccoci qua! 15 secondi esatti! Il mio genio intellettivo non sbaglia mai! Tutto bene lì dietro?- soddisfatta si girò verso Mihoshi.
Lei era lì che traballava vertiginosamente e aveva gli occhi a spirale.
-Ohi ohi…-
-È solo questione di abitudine!- minimizzò Washu aprendole la bocca e facendole ingoiare una pillola per il mal d’auto. –Ora ti sentirai meglio!-
La pillola ebbe l’effetto sperato.
-Vai e divertiti! E ricordati, ti aspetto qui alle 11! Sii puntuale!-
Mihoshi scese dall’auto e guardò l’altra che se ne stava andando a massima velocità.
-Bene! E ora andiamo!- s’incoraggiò.

Appena aprì le porte della discoteca e venne investita da rumori troppo assordanti per i suoi gusti.
Nell’attesa che il principe facesse il suo ingresso, avevano già avviato la musica a tutto volume e un’infinità di luci scaturite da una gigantesca sfera di cristallo. Anche le altre ragazze, si parlerà di un centinaio, si stavano scatenando in ogni modo. C’è chi nell’attesa ballava, chi si vantava con l’altra per il vestito migliore o per l’acconciatura, o chi stava litigando con chi. E a proposito di litigio, Mihoshi da lontano riconobbe le sorelle.
-Almeno io mi prendo cura della pelle del mio viso e ho un trucco sempre fresco e delicato!!!- sbraitò a voce alta Ayeka, visto il volume troppo alto della musica.
-Vorrei vedere se penserà lo stesso quando vedrà cosa c’è sotto tutti quei chili di fondotinta di cui ti sei spalmata addosso!!!- disse di rimando Ryoko.
Mihoshi si tappò per qualche secondo le orecchie.
-No, decisamente è troppo assordante questo posto… Ma non posso nemmeno andarmene… Anzi, visto che sono qui potrei bere l’aranciata a fiumi!- sorrise per l’idea geniale avuta. L’aranciata le piaceva da morire! –Dunque… vediamo… ah! Il bar è laggiù, a destra!-
Si mise al banco.
-Heilà! Barman!- urlò.
Sopraggiunse la barista Kiyone.
-Ciao!- le urlò. –Cosa vuoi prendere? Un toast? O un panino?-
-Vorrei da bere!-
-Alcolici o analcolici?-
-Aranciata! Non posso bere alcolici o altre cose forti!-
-Devi prenderla in quegli altri tavoli!- le indicò col dito in una zona poco distante. -Si beve alla spina, devi prenderla da uno dei barili che ci sono sopra! Ma stai attenta, i banchi di sinistra sono gli analcolici e quelli di destra gli alcolici! E poi sono già segnati dall’etichetta, non puoi sbagliare!-
-Grazie!- urlò Mihoshi.
Cominciò ad avviarsi verso i banchi col bicchiere in mano, quando improvvisamente la musica cessò.
Era l’ora x dell’entrata in scena del principe che tutte aspettavano.
Le luci dei fari dalla sala si spostarono al palcoscenico, illuminando l’ingresso di Tenchi seguito dai suoi fedeli consiglieri, un uomo di mezza età, Nubuyuki, e un anziano ma vitale di nome Yosho.
-WOOOOOOW!!! È TENCHI!!!! QUELLO È TENCHI!!!!- esultarono le ragazze. Quelle che nell’attesa erano rimaste in fondo alla sala si precipitarono come furie, tanto da essere riuscite a spintonare la povera Mihoshi che finì a terra, giusto sotto un banco dei barili.
-Ahi… accidenti…!- si massaggiò la testa dolorante. Si alzò per vedere il famoso Tenchi ma riusciva a vedere distintamente il suo volto da dove era. –Dunque quello è il principe…- disse bevendo il contenuto che si era versata nel bicchiere.
Un gruppo di guardie del corpo facevano da barriera, in modo tale che nessuna potesse salire sul palco. E ne avevano un gran daffare!
Il principe di Tentenchi prese il microfono e iniziò a parlare.
-Buonasera a tutti! Prima di tutto volevo ringraziare tutti voi per essere venuti ad accogliere il mio ritorno! Mi fa piacere sapere che nutrite un grande affetto nei miei confronti e io stesso ne sono lusingato! Grazie di cuore!-
Le ragazze si scatenarono con frasi del tipo:
-Tenchi! Tenchi! Mi chiamo Reika, piacereeeeee!!!!-
-Sono Karumi!!! Dai, esci con meeeee!!!-
-Sono una tua grande faaaaan!!!!-
-Tenchiiiiiii!!!! Ti piacciono le rosse, verooooooo????!!!!-
Tenchi si spaventò da quell’improvvisa invasione di voci capaci di far tremare l’intero edificio. Lui le guardò con un brivido lungo la schiena. Si sentiva una bistecca circondata da orde di lupi affamati… Non s’immaginava di essere diventato una specie di rubacuori e quelle ragazze erano pronte a saltargli addosso da un momento all’altro! Il pericolo era certo…
-Ehm… ehm…- mormorò imbarazzato.
Nobuyuki gli si avvicino e gli parlò piano.
-Non sapevo che avesse così tanto successo con le ragazze, figliolo.-
-Eh eh… nemmeno io!-
-Cosa pensa di fare? Chiedo all’autista di accendere la macchina e ce la filiamo?-
-Non sarebbe una bella cosa piantare tutte in asso! Facciamo finta di niente, ok?-
-TENCHIIII!!! TI AMOOO!!!-
Altre urla si propagavano intorno.
“Non sarà molto facile fare finta di niente…!” pensò nervoso. –Ehm… grazie per il vostro… sostegno! Ora vi rilascio alla festa! Divertitevi!-
Divenne di nuovo buio, la musica ritornò e le luci si riaccesero nella sala.
Le ragazze si accorsero che il palcoscenico era deserto: il principe aveva approfittato per defilarsi e gli altri lo avevano seguito.
-Nooooooo…!!!- mormorarono sconsolate.
-Hey, ma tanto deve tornare, no? Avevano detto che andava in cerca della sua sposa!-
-Già hai ragione!-
-Ho visto che stava tremando…-
-Il principe è evidentemente timido… chi l’avrebbe mai detto?-
-A me piacciono un casino anche i timidi!!!-
-Anche io, anche io!!!-
-Dai, pensiamo a divertirci finchè non torna!!!-
-Sììììììììì!!!!-
E le ragazze ripresero a ballare.
E Mihoshi riprese a bere.

Intanto in una stanza privata della discoteca…
Tenchi richiuse di scatto la porta alle sue spalle.
-Naggia… me la sono vista brutta!- disse sollevato dal pericolo scampato.
-Principe, ma che ha fatto? Il suo comportamento non è stato decoroso nei confronti delle ragazze, del proprietario di questa discoteca e soprattutto nei suoi!-
-Yosho, si rende conto che quelle ragazze mi avrebbero messo le mani addosso?!-
-Comunque sia, le ricordo l’altro motivo della sua festa. È stato invitato al ricevimento nel lussuoso palazzo di Lord Brendon e deve scegliere la ragazza che l’accompagnerà! Quindi non può assolutamente tirarsi indietro per nessun motivo, capisce?-
-Vorrei… vorrei vedere lei al mio posto…- mormorò.
-Ora stia qui a riposarsi e quando si sarà ristabilito torneremo in sala a fare l’annuncio!-
-D’accordo…- disse poco convinto.

Era passato del tempo e la festa intanto proseguì.
Mihoshi continuò a bere.
-Quest’aranciata è buonissima!- commentò.-Non ne avevo mai bevuta di così buona! Solo che mi fa sentire strana, chissà perché. Forse la barista lo saprà, anzi, vado proprio a chiederglielo!-
Giunse al banco.
-Baristaaaaaaa!!!-
Kiyone sopraggiunse.
-Ciao! Hai visto anche tu il principe? Niente male, vero?-
-Senti, volevo chiederti una cosa! Potresti svelarmi l’ingrediente segreto che ci avete aggiunto nell’aranciata? Complimenti, è buonissima!-
-Ingrediente segreto?!- la guardò incredula. –Non aggiungiamo niente di strano alle bevande!-
-Bugiarda! Non me lo vuoi dire, è così!-
-Dammi un attimo il bicchiere!- e Mihoshi glielo porse. Kiyone annusò il contenuto per bene. Prese un colpo. –Quanti ne hai bevuti, scusa?- chiese nervosa.
-Boooh… non ricordo… saranno cinque o sei…-
Kiyone sbiancò.
-No!!! Questa non è aranciata!!! È un punch super-extralcolico!!! Se ne dovrebbe berne solo uno!!!- spaventata farfugliò su uno dei cassetti del banco, trovò un barattolo di pillole e ne prese una. –Dai… prendi questa!!! Fai presto, prima che…-
Troppo tardi.
Mishoshi sentì una piacevole sensazione che le stava invadendo il corpo.
Com’era potuto accadere lo sbaglio? Semplice: la ragazza era stata spintonata nei banchi dei barili sbagliati e fra tutto il trambusto che si era creato, non si era preoccupata di leggere le etichette che nonostante la poca luce se le potevano leggere. Era convinta che stesse proprio prendendo il barile dell’aranciata!
La metamorfosi era iniziata!
La ragazza piegò la testa verso il basso. Poi l’alzò lentamente. Girò la testa alla sua sinistra. Il suo sguardo inespressivo cadde su delle ragazze che stavano ballando sui cubi.
-Fate largo gente! Arriva SuperMihoshi!!!- ruggì.
-No, aspetta…- i tentativi di Kiyone di fermarla furono vani.
Mihoshi corse ad una velocità supersonica che travolse le altre ragazze. I cubi disponibili erano già occupati, ma lei non demorse e spinse via una delle occupanti e come se niente fosse cominciò a ballare a ritmo di musica.
-Sìììììì!!!! Yeeeeeeaaaaaaaah!!!!-
-Hey tu!!! Ma come ti permetti???!!!- si lamentò la ragazza spintonata fuori.
-Io posso eccome!!! Sono la super guerriera Mihoshi!!! La regina dei cubiiiiiii!!!!- e dopo aver lanciato il suo grido di battaglia, saltò in un altro cubo dove c’erano altre ragazze, le spinse via e si mise a ballare. Fece lo stesso con gli altri cubi.
-Hey tu!!! Ma chi ti credi di essere???!!! Vieni giù se hai coraggio di affrontarmi a quattr’occhi!!!- si lamentò un’altra ragazza.
-Giusto!!! Veditela anche con me!!!- fece eco un’altra ancora.

La musica si abbassò di nuovo fino a spegnersi. Le ragazze furono costrette a sospendere qualsiasi tentativo di vendetta per accorrere ad assistere l’entrata del principe. Le luci illuminarono solo il palcoscenico.
Mihoshi continuava a ballare anche in assenza di musica. O meglio, ballava e canticchiava la canzone “Vamos a la playa”. Beh, tanto nessuno la vedeva e né le davano ascolto. Occhi e orecchie erano solo per Tenchi.
E Tenchi entrò molto nervoso.
Nobuyuki gli venne vicino.
-Vedrà che la camomilla farà il suo effetto. Si fidi!- gli sussurrò.
Le ragazze esultarono.
-TEEEEENCHIIIIIIIII!!!!-
“Speriamo bene.” si augurò.
E dopo essersi piazzato al centro del palcoscenico, prese il microfono.
-Ehm… Salve di nuovo…-
-WOOOOOOOOOOOH-
Tenchi cominciò a sudare. Le ragazze parvero più agguerrite di prima!
E intanto Mihoshi ballava.
-Ehm… grazie ancora. Ora è giunto il momento di spiegarvi il motivo per cui ho organizzato questa festa… ehm… Sto cercando una ragazza a cui dovrò chiedere una cosa importante… ehm…-
-TEEEEENCHIIIIII!!!! Ci sono qua io!!! Sarò io la tua ragazza!!!-
-No, io!!!-
Il principe pensò che la camomilla non sia servita.
-Ehm… io non ho ancora deciso chi sarà… avrei bisogno di valutare…-
Si scatenò subito un bel battibecco fra tutte le ragazze.
Ryoko ed Ayeka erano piazzate in prima fila, davanti ad una guardia del corpo.
-Eeeeek!!! Si è fermato a guardare me!!! Lo leggo nei suoi occhi che mi ha scelto me come sua fidanzata!!! Sapevo di avere una bella reputazione con i ragazzi!!!- si vantò una ragazza vicino a loro.
Ayeka la guardò con odio. -Ti sbagli, aveva guardato me! Sarò io la sua sposa!!!-
-Non è vero!!! Era me che guardava!!!- fece una dietro di lei.
-Ti piacerebbe, eh? Sogna, mia cara, sogna!!!-
-Dimmi perché dovrebbe voler una che quando parla sembra il verso di un’oca!!!-
-Zitta cornacchia!!!-
-Eheheheh!!!- rise Ryoko. –Hai visto? Avevo ragione a darti dell’oca! L’hanno capito anche gli altri!-
-Come osi criticarmi, scimmiona!!!- e ingaggiò una bella lotta con la sorella, cominciando a tirare una la bocca dell’altra.
E intanto Mihoshi ballava.
Tenchi aveva udito spezzoni di parole.
“Fidanzata? Sposa? Oddio, queste ragazze hanno frainteso. Io non sono venuto qui per queste intenzioni… devo chiarire la situazione…” –Ehm… questa ragazza dovrà…-
-Hey voi due! Niente risse qui dentro! Calmatevi o ci penserò io, va bene?!- disse una guardia del corpo infastidita.
Le sorelle lo guardarono con sguardo omicida.
-STA ZITTO TU!!!- dissero all’unisono sferrandogli un potente pugno sul muso che gli pestò gli occhiali e lo fece cadere. In questo modo erano riuscite a creare un varco tra loro e il palcoscenico!
-ALL’ATTACCOOOOOOOOOO!!!!!- le imitarono tutte le altre.
Le guardie del corpo furono tutte K.O.
Le ragazze cominciarono a scavalcare il palco.
Tenchi si spaventò.
-SCAPPIAMOOOOOOO!!!- disse ai suoi consiglieri.
Fuggì da una delle uscite laterali del palcoscenico, seguito dai suoi fedeli e inseguiti da qualche metro di distanza da un centinaio di ragazze agguerrite.
-TEEEEENCHIIIIII!!!!! DOVE VAI???!!!!-
Tutto questo mentre Mihoshi continuava a ballare.
La discoteca aveva corridoi che sembravano labirinti e altre sale da ballo. Tenchi pensò che forse le avrebbe seminate facilmente.
Tutto questo mentre Mihoshi cantava a squarciagola, tenendo una bottiglia come se fosse un microfono.
-ROCK YOUR BODY NOOOOOOOOW…. ROCK YOUR BODY NOOOOOOOW. BACK STREET BACK ALL RIGHT!!!!-
Tenchi continuava a correre e nascondersi.
Tutto questo mentre Mihoshi imitava Yattaman.
Tenchi dopo essere stato scovato per l’ennesima volta, continuava a fuggire.
Tutto questo mentre Mihoshi si avventurava nei corridoi per cercare un bagno ancora ubriaca e stordita.
-Ma dov’è il baaaaagnoooooo?!-
Tenchi che veniva dalla parte opposta la urtò perché era girato dall’altra parte.
-Ouch!- fecero entrambi.
Tenchi ci riprese ed aiutò a rialzarla.
-Scusa, non ti avevo visto… Tutto bene?-
Mihoshi aprì gli occhi e riconobbe il principe.
I suoi occhi s’illuminarono.
“Oooooh! Che ragazzo gentile, mi ha aiutata a rialzarmi! Nessun altro si era mai comportato così cavallerescamente con me!”
Ma prima che potesse fare qualsiasi cosa…
-ECCOLO!!! È LAGGIÙÙÙÙÙÙ!!!!-
Le ragazze lo avevano trovato e la fuga riprese.
Mihoshi assisté alla scena e si chiese se non si fosse trattata di una maratona.
“Non gli ho dato la scarpa…ma che ore sono? Le 10 e 50?! Devo sbrigarmi, Washu mi starà aspettando…” e brancolando tornò indietro verso la sala.
Entrò e vide che sul palco c’era solo uno dei suoi consiglieri che aveva il fiatone.
“Ideona! Visto che è difficile parlare col principe basterà parlare con uno vicino a lui e dargli la scarpa. E a sua volta parlerà con Tenchi! Sono un genio!”. Una volta tanto…
Dall’entra opposta del palco soggiunse di corsa Yosho.
-Nobuyuki! Nobuyuki! Hai visto il principe? L’ho perso di vista!-
-Anf... anf… nemmeno io lo so.-
D’un tratto le porte d’ingresso si spalancarono e vi entrò di corsa il principe.
-Oh, ma che colpo di fortuna!- esclamò Mihoshi.
-Nobuyuki! Yosho! Presto, filiamocela!!!-
-Principe si sbrighi!!! Salti su e fuggiamo fuori!!! Abbiamo ordinato all’autista di accendere l’auto!!!-
La terra tremò sotto i piedi.
-TEEEEENCHIIIIII!!!-
A pochi metri di distanza le ragazze lo stavano inseguendo.
-Signor principeeeeee! Scusi un attimo!-
Ma dato il fracasso non riusciva a sentirla e né poteva farmarsi.
-Uffa… non ho molto tempo! E poi devo ancora andare in bagno!!!-
I suoi occhi su posarono sui cubi e le venne un’idea. Non era molto distante da essi e ancora brancolando li raggiunse e salì su un cubo. Sfilò la scarpa sinistra.
Tenchi cominciò a scavalcare il palco e i due accorsero per aiutarlo.
Le guardie del corpo ripresero i sensi e si prepararono a fare da barriera.
Mihoshi si mise in posizione di lancio.
Le ragazze lottarono contro la barriera.
Mihoshi tirò la scarpa verso il palco.
-Vai scarpa! Atterra ai piedi di quello più anziano!-
Tenchi posò i piedi sul palcoscenico.
-Ecco! E ora andiamo!
STONK!
La scarpa colpì proprio la testa del principe che svenne per il colpo subìto.
-Principe!- esclamarono entrambi.
Le ragazze non se ne erano accorte e perciò continuarono a lottare.
-Nobuyuki, presto! Aiutami a portarlo fuori!- e intanto se lo caricò sulle spalle.
-Subito!- fece lui. I suoi occhi caddero sulla scarpa che aveva colpito il principe. Decise di prenderla. E insieme uscirono da una porta secondaria.
-Ce l’ho fatta!!! SuperMihoshi ha compiuto la missione!!!-. Era talmente euforica da fare la danza di vittoria che per poco non cadde dal cubo.
Scese e s’avvio verso l’uscita.

Intanto in macchina del principe.
Tenchi si svegliò.
-Ma cosa…?!-
-Oh, principe! Si è svegliato! Non si preoccupi, siamo al sicuro!- disse Nobuyuki.
-Già, ma alla fine la festa è stata un fallimento! Ora dovremo trovare un altro modo più sicuro per tutti noi di trovare la ragazza giusta! E non c’è molto tempo!- disse Yosho.
Tenchi si massaggiò il punto dolorante della testa.
-Ahi…-
-Principe! Deve sapere che in discoteca c’era chi stava attentando alla sua vita! Non sappiamo chi sia stato, dalla confusione non si era riuscito a capire! Ha usato questa scarpa! Oh, che gesto ignobile nei suoi confronti!!!-
Il principe guardò la scarpa che aveva in mano Nobuyuki. Era una scarpa da ginnastica nera con una striscia laterale verde. Spalancò gli occhi dallo stupore.
-Ma questa scarpa è…-

Intanto Mihoshi ancora brancolante raggiunse Washu al parcheggio.
-Hey!!! Ciao fata Turchina!!!-
Washu la vide arrivare senza una scarpa, ma volle avere lo stesso dei accertamenti.
-Allora… com’è andata?-
-Missione compiuta!!! La scarpa è stata spedita al destinatario!!! W la guerriera SuperMihoshi, la regina dei cubi!!!- esultò trionfante e si mise a ballare.
“Ma quanto avrà bevuto?” fu il pensiero del genio. –Sei stata brava! Adesso entra.-
Mihoshi smise di ballare ed entrò.
Washu si mise al posto di guida.
-E ora tutti a casa! Ma sarei proprio curiosa di sapere come ci sei riusc…- si era girata per guardarla e si era bloccata. Mihoshi era lì, beata che dormiva come un sasso.
-Ok, ho capito… me lo dirai domani…- “Accidenti, quella tipa è una sorpresa continua!”

Il giorno dopo tutto il paese di Tentenchi era in fermento.
I centri estetici erano pieni di appuntamenti, i cosmetici erano andati a ruba e anche… le calze ed i calzetti.
Colpa dei notiziari del mattino. Avevano annunciato che il principe, che aveva indetto una conferenza stampa, era alla ricerca della ragazza che aveva partecipato alla festa in discoteca quella indetta da lui. Intendeva rintracciare la giovane che aveva “perduto” la sua scarpa da ginnastica, aggiungendo di doverle parlare di una cosa molto importante. L’appuntamento si sarebbe svolto alle 4 dentro il teatro cittadino. Prima di finire l’annuncio avevano mostrato la foto della scarpa.
L’opinione femminile era divisa a metà.
C’è chi pensava che fosse soltanto una trovata pubblicitaria per stabilire quale ragazza avrebbe scelto. Infatti: ci mai era tanto stupida da perdere una scarpa?
Dall’altra parte c’era chi non si faceva tante domande né problemi: si sarebbero spacciate per le proprietarie della scarpa e basta!
E venne il gran giorno.
Anche Ryoko ed Ayeka erano pronte ad andare. Quest’ultima si era attrezzata ben bene: un’ora in una bella vasca calda e profumata, oli essenziali da applicare sulla pelle e per la cura dei piedi si era dipinta le unghie (bleah) e poi se le era limante.
“Ma che senso ha se deve provare la scarpa con i calzetti?” aveva pensato una disgustata Ryoko.
E poi erano partite con Ryo-ohki trasformato in astronave.
Mihoshi invece le aveva già precedute con Washu. Era venuta quando le sorelle stavano facendo ben altro.
-Heilà! Ciao Mihoshi!- aveva detto raggiante. –Come va? Innanzitutto volevo dirti che sei stata grandiosa! Non è andata esattamente come avevo stabilito, ma le cose hanno preso inaspettatamente una piega molto interessante! Su, corri a cambiarti e andiamo al teatro! È il tuo gran giorno! Hai una possibilità di vittoria che supera il cento per cento e sai perché? Perché sei l’unica che puoi calzare quella scarpa!-
E quindi eccola lì, in uno dei posti in quarta fila con uno zainetto arancione sulle spalle.
La sala era piena di ragazze pretendenti.
-Saranno tutte le ragazze che c’erano l’altro giorno in discoteca!- disse Nobuyuki al principe. Erano nascosti dietro le tende e stavano spiando. –Hanno approfittato della situazione per trarne vantaggio!-
-Ma stavolta noi abbiamo calcolato tutto nei minimi dettagli e non dobbiamo preoccuparci di niente, eccetto di scegliere la ragazza. Possiamo stare tranquilli.- affermò Yosho.
-Eh…eh…eh…- Tenchi fece una risatina nervosa.
Avevano scelto accuratamente: il teatro cittadino era considerato luogo di rispetto e quindi esigeva un massimo contegno. E in caso di un’altra invasione, perché non si può mai sapere, aveva quasi raddoppiato la sicurezza. E aveva fatto anche altri accorgimenti.
Erano scattate le quattro, quando entrò in scena Kiyone, colei che aveva fatto da barista in discoteca. Prese il microfono e parlò.
-Bene, ora potremo iniziare. Silenzio in sala, gente! Abbiamo fatto questo annuncio con la speranza che la proprietaria della scarpa si facesse viva. Magari è venuta e si trova tra di voi. Ovviamente non possiamo capire chi sia e quindi in caso di… sovraffollamento abbiamo stabilito un metodo precauzionale per fare le cose con una certa regola. Ora entrino le persone incaricate a consegnare i biglietti!-
Vennero un paio di ragazzi con dei grossi scatoloni in mano, forati nel mezzo che dovevano passare di fila in fila.
-Dentro quei scatoloni ci sono dei biglietti numerati.- spiegò –Dovete prendere uno a testa. Dopodichè sarò io a pescare i numeri uno alla volta dentro la ruota che potete vedere alla mia sinistra. Dirò il numero che è uscito e la presunta proprietaria della scarpa dovrà salire le scale e provare la scarpa davanti al principe e ai suoi fedeli! Chi la calzerà alla perfezione sarà la fortunata!-
I ragazzi passarono in ogni posto ed ogni ragazza prese il proprio numero. Ayeka pescò il 17 (“Speriamo che non porti davvero sfortuna!” si augurò), Ryoko il 65 e Mihoshi l’84.
Il principe Tenchi entrò con i suoi consiglieri e si piazzò davanti al posto dove le ragazze dovevano provare le scarpe, in mezzo alla sala.
Le ragazze appena lo videro sospirarono e i loro occhi cominciarono a brillare! È tutto ciò che potevano limitarsi a fare!
“Spero che la fortuna mi assista!” fu uno dei tanti pensieri in comune.
-Ora cominciamo!- disse Kiyone e s’incamminò col microfono verso la ruota.
Giunta lì, la girò ed estrasse un numero.
-Numero 12!-
Una bruna si alzò e giunta a destinazione provò la scarpa. Niente, non ci entrava bene.
Fu il turno di un’altra.
-Numero 44!-
Toccò ad una tipa con le trecce che stringeva un talismano che portava come ciondolo al collo. La provò ma la scarpa le stava larga.
“Accidenti a chi mi ha venduto questo affare!!! Quasi quasi mi faccio restituire i soldi!!!” pensò con rabbia.
Poi toccò ad un’altra, e poi ad un’altra ed ad un’altra ancora. Ma niente. Anche Ryoko ed Ayeka provarono e fallirono. “Lo sapevo che mi portava sfortuna!!!” pensò quest’ultima.
E andò avanti così per una buona mezz’ora.
Era tutto così noioso e lento che Mihoshi se ne approfittò per dormire.
-Zzzzzzz!-
-Numero 84!-
Niente.
-Ho detto numero 84! Otto-quattro!!! C’è?-
Mihoshi fu scrollata dalle sue vicine di posto.
-Eh?... Uh?-
-Cretina! Dormire in un momento del genere! Ti hanno chiamato, lo sai?!- disse una.
Mihoshi spalancò gli occhi e si alzò in piedi.
-Eccomi! Sono io! Ora vengo!-
Le sue vicine la guardarono perplesse.
Appena si avvicinò, Kiyone la riconobbe all’istante.
“È quella strana tipa…”
Anche Tenchi la riconobbe.
“Ma lei è…”
Mihoshi sotto gli occhi dei controllori infilò la scarpa che ovviamente le calzò senza problemi. Come aveva detto la fata, nessun’altra poteva farlo.
-Le calza! Le calza perfettamente! Abbiamo trovato la ragazza giusta!!!- esultò Nobuyuki dopo lo stupore iniziale.
Il pubblico rimase a bocca spalancata.
-Ma non è possibile…-
-Siete sicuri che sia proprio lei?!-
Mihoshi si girò tranquillamente a guardarle.
Aprì lo zainetto, tirò fuori l’altra scarpa e la mostrò a tutti.
-Se non ci credete, guardate! Ho portato l’altra scarpa…-
E nessuna delle altre ragazze parlò più!
I consiglieri esultarono.
-EVVIVA EVVIVA!!! Abbiamo trovato la ragazza giustaaaaaaaa!!!-
-Complimenti ragazza mia!- Yosho si commosse fino alle lacrime. –Abbiamo deciso che sarai tu la ragazza che accompagnerà il principe al ricevimento di Lord Brendon! Occielo, come sono commosso!-
Le ragazze ormai avvilite si alzarono e si avviarono all’uscita con la testa china e il passo da zombie. E in poco tempo la sala fu deserta.
Finalmente Tenchi parlò.
-E così sarai tu colei che mi accompagnerà al ricevimento! Non immaginavo che la scarpa appartenesse alla ragazza con cui mi sono scontrato ieri. Ti confesso che ciò mi ha sorpreso non poco. Il destino è davvero strano, vero?- sorrise.
-Eheheh… Infatti pare proprio che sia così!- disse imbarazzata e lusingata.
-Senti, dovrei chiederti una cosa.-
-Dica pure!-
-Volevo sapere se…-
Mihoshi era eccitata.
“Cosa vuole chiedermi?! Un giro nel suo palazzo? Una cena? Oppure un incontro col suo famoso cugino? Oh sì, sì, sì!!! Ti prego dimmelo!!!”
-Mi diresti dove hai preso queste scarpe?-
La ragazza si stupì della richiesta.
-Eh?-
-Devi sapere che quando ero all’estero ho sentito parlare di queste scarpe, ne parlavano molto bene e mi erano anche piaciute. Purtroppo erano anche in edizione limitata e non avevo fatto in tempo a comprarne un paio dato il tutto esaurito. Allora, dove le hai trovate visto che ormai sono diventate leggendarie?-
Mihoshi per tutta risposta girò la testa per guardare Washu, l’unica presente in sala.
Lei le sorrise a trentadue denti e le fece il segno della vittoria.

E da quel giorno furono tutti felici… o quasi!
Il principe Tenchi divenne il testimonial ufficiale delle scarpe Geopt, le scarpe speciali che impedivano ai piedi di puzzare, tenevano i calzetti puliti e profumavano i piedi. Un’invenzione speciale che ebbe il suo successone!
Mihoshi non solo si divertì al ricevimento ma incontrò anche l’attore che interpretava Rick o chi gli somigliava.
Ma quella che da tutta questa storia che ne trasse maggiore vantaggio (e profitti) fu l’inventrice di quella linea di scarpe, la fata Turchina!

FINE!

****************************************
Finito!
Ringrazio coloro che hanno seguito questa lunga storia! Sentiti ringraziamenti a coloro che una volta hanno commentato le mie precedenti! Vi rinnovo a farlo: per chi non volesse perdere l’abitudine, può continuare a farlo col fermo posta!
E ora chiudo!
Alla prossima!

Yennis84.

 
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