SEMPLICEMENTE DIVERSO - Capitolo 1° -
Salve a tutti e a tutte...! Sono tornata con una nuova fanfic ma di genere completamente diverso ma non perdiamoci in discorsi inutili... Questa fanfic non parla dei Tokio hotel ma in particolare di Bill e Tom Kaulitz...loro non mi appartengono e non lo faccio a scopo di lucro. Tutte quello che narrerò non esiste ed è solo frutto della mia mente contorta. Ci saranno alcune frasi che avrò preso da altre fanfic perchè sono troppo belle... AVVERTIMENTO IMPORTANTE! questa fanfic è TWINCEST se non vi piace il genere non leggete... E' la seconda fanfic ma la prima twincest quindi non sono particolarmente brava a scrivere e poi sono francese quindi perdonatemi gli errori ortografici... questo è tutto grazie e buona lettura...
********************************************************************
Semplicemente diverso…
No. Questa proprio non mi va giù. Perché cavolo ci siamo trasferiti, me lo chiedo ogni minuto e secondo della giornata. Perché siamo partiti da Berlino (città coi fiocchi, bisogna ammetterlo) per trasferirci in questa città perduta della quale per’altro non ricordo nemmeno il nome. Lote… no. Lochiete… no…nemmeno questo. Ah si… Loitsche. Nome di merda come la città. Io la odio, la odio, la odio questa cazzo di città...! Ok siamo arrivati da nemmeno…mmm…dieci minuti ma ciò non toglie che la odio con tutto me stesso. Non vi dico la faccia dei vicini quando sono sceso dalla macchina…che c’è mai visto un ragazzo con i dread, e i vestiti un pochino più larghi del solito…? No…? Ti pareva; qui sembra di stare all’epoca di mio nonno. Ma mi sembra che l’unico incazzato nero qui sono io. La mamma, appena si è fermata è corsa nella nuova casa. Sicuramente aveva bisogno del bagno…; io glielo avevo detto di non bere cosi tanta camomilla…qui i ruoli si sono invertiti… Gordon, il nuovo marito di mamma, è andato direttamente a presentarsi ai quei rompipalle dei vicini. E chi cazzo se ne frega di conoscerli quelli…! Grazie al cielo c’è Bill. Bill è il mio fratellino, gemello. Sono di soli dieci secondi più grande di lui. Bill è… semplicemente…Bill. Non ci sono parole per descriverlo. Adesso è in macchina …ancora. A lui le novità non sono mai piaciute…mai. Per il semplice motivo che è diverso da tutti i ragazzi. Lui è dolce, ingenuo, spensierato e …unico. Abbiamo entrambi quindici anni, all’età di dodici anni si è tinto i capelli biondo cenere in nero. Avreste dovuto vedere il suo sorriso guardandosi allo specchio subito dopo la tinta. Angelico. Poi piano piano il suo stile si è mutato, trasformato…aggraziato. Adesso si mette magliette aderenti, cosi come i pantaloni. Ah! E si trucca anche. Ma io dico che qualunque cosa si metta è comunque la persona più bella esistente al mondo. Credo di sapere cosa state pensando. Forse sono troppo adorante nei confronti di Bibi. Forse l’avete capito. Io sono innamorato pazzo di mio fratello. Me ne sono reso conto a undici anni e da allora mi porto il mio peccato sempre appresso. E’ sbagliato amare il proprio fratello. Lo so. Lo so ma non posso farci niente. So benissimo che amarlo significa incesto, sbaglio, crimine…! Ma non posso fare altro che mandare a fanculo tutte queste regole e amarlo come nessun’altro farà a questo mondo. Né mamma, né Gordon, neanche una donna o un uomo potrà amarlo come lo amo io… perché è impossibile. Fisicamente impossibile. Mi avvicino all’auto… sta fissando le case vicine dal finestrino chiuso Dio, quanto sei bello. -Bill ?- visibilmente la mia voce lo ha risvegliato dai numerosi pensieri che lo assalivano. Si gira verso di me e mi sorride debolmente. Rispondo al sorriso ma non mi inganna, io vedo che è triste. -Bill… qualcosa non va…?-Chiedo preoccupato. Lui scuote dolcemente la testa. -No Tomi…tutto bene è solo che- Sospira guardando di nuovo fuori dal finestrino ancora una volta…i suoi occhi vagano sul paesaggio. poi si rigira verso di me. -E’ solo che mi mancherà Berlino…e…non so se qui mi accetteranno, sai sono cosi diverso…-Sospira dolcemente. Lo guardo con un piccolo sorriso. Entro nella macchina gattonando, gli scompiglio dolcemente i capelli. Ridacchia debolmente e gli prendo la mano per trascinarlo fuori dalla macchina. Si guarda intorno come perso, stringe più forte la mia mano, si avvicina lentamente a me e nasconde il viso nell’incavo del mio collo; sospira e il soffio provocato sposta leggermente i miei dread. Si stringe ancora più forte a me senza lasciarmi la mano e io gli passo un braccio dietro alla vita e lo attiro a me. Lo guardo dolcemente. Quante cose vorrei poter fare… Vorrei poterlo guardare incessantemente negli occhi e perdermi in loro; Vorrei poterlo guardare sorridere senza dover abbassare lo sguardo per paura di essere scoperto…vorrei accarezzare la sua pelle calda…vorrei poterlo stringere forte…vorrei baciare il suo viso le sue mani le sue labbra non una volta ma tante infinte…vorrei potergli dire “ Ti voglio bene “…vorrei poter dirgli quello che il mio cuore grida in silenzio… ti amo.
|
|
FolLiNa
marty-tom
MI DISPIACE TANTISSIMO E GIURO CHE FARO' DI MEGLIO NEL PROSSIMO CAPITOLO
Grazie
FolLiNa