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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Shaman King
CrossOver: Inuyasha Dragon Ball e miei personaggi
Titolo Fanfic: L'ALLEANZA...
Genere: Sentimentale, Azione
Rating: Per Tutte le età
Avviso: CrossOver, OOC
Autore: sophia-91 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/12/2008 21:52:53

L'alleanza è stata rotta,ma cs è successo davvero??e cs sta x succedere?nuovi e antiki nemici...scste le imprecisioni e...il resto...buona lettura
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

-L’ALLEANZA-
Capitolo 1

Molto tempo fa, in un’epoca dove i demoni e gli sciamani avevano continui scontri, gli umani spesso si trovavano nel mezzo.
Oramai combattevano ovunque s’incontrassero, o meglio scontrassero, queste battaglie duravano da oltre 20 anni. Gli scontri avevano avuto inizio dopo la fine del Torneo degli Sciamani quando, Yoh Asakura, accompagnato da Amidamaru, aveva combattuto contro Hao Asakura, suo fratello gemello, accompagnato dal suo Spirito del Fuoco, questi due sciamani, avevano combattuto fino allo stremo delle forze, ma nonostante avesse partecipato a ben quattro tornei Hao fu sconfitto dal fratello.
Dopo che Yoh fu incoronato Re degli Sciamani il Grande Spirito divenne il suo spirito custode, ma il nuovo Re non abbandonò né Amidamaru, che l’aveva accompagnato e aiutato per tanto tempo, né i suoi amici Len, Horo Horo, Ryu e Lyserg, non abbandonò neanche Anna, la sua fidanzata, e Manta, uno dei suoi migliori amici.
Il nuovo Re con l’aiuto del Grande Spirito aveva evitato il pericolo della Stella della Distruzione e inizialmente aveva collaborato con chi era stato chiamato ad essere il rappresentante dei demoni, Sesshomaru, fratello maggiore del mezzo demone Inuyasha, entrambi i demoni erano figli del potente demone cane che aveva dominato la parte est del territorio per molto tempo. Durante l’alleanza tutto andava bene, gli sciamani aiutavano i demoni e viceversa, questo periodo di pace tra i due popoli portava beneficio anche agli umani che non erano più prede dei demoni.
Dopo la sonora sconfitta per mano del fratello, Hao si ritirò per aumentare i suoi poteri di sciamano e per sfidare di nuovo il fratello finché un giorno ricevette la visita di un demone il cui nome era Naraku.
I due complottarono contro l’alleanza e decisero che alla fine sarebbero riusciti a distruggerla e cosi accadde. Passati cinque mesi da quell’incontro i due misero appunto il loro perfido piano, decisero che Hao avrebbe attaccato Sesshomaru facendogli credere che ad attaccarlo fosse stato Yoh, invece Naraku avrebbe attaccato il Re facendogli credere di essere stato attaccato da Sesshomaru, la sera prima del giorno prestabilito presero gli ultimi accordi e l’indomani misero in atto il loro piano. I due ragazzi furono ingannati e, come previsto, iniziarono a litigare e alla fine decisero di rompere l’alleanza, da quel giorno ebbero inizio gli scontri tra i due potenti schieramenti, che si fecero sempre più frequenti e devastanti.
Un pomeriggio durante una delle sue passeggiate insieme a Rin, Sesshomaru fu attaccato da un gruppo di sciamani molto potenti e il demone per proteggere la ragazzina, uscì gravemente ferito da quello scontro, Rin non sapendo cosa fare chiese aiuto a dei passanti che li portarono al villaggio della Venerabile Kaede dove si trovava anche il gruppo d’Inuyasha il quale viste le condizioni del fratello volle subito vendicarsi, ma Kagome glielo impedì dicendogli che in quel momento era meglio rimanere lì con lui fin quando non si fosse rimesso, Inuyasha fu d’accordo ed entrò nella capanna dove era stato portato il fratello e uscendone solo quando lui ebbe ripreso i sensi e quando lo vide riaprire gli occhi gli venne quasi da piangere, cosa che fece sorprendere il Glaciale Principe dei Demoni che messosi, con fatica, a sedere accarezzò dolcemente il fratellino dicendogli che non doveva preoccuparsi perché lui stava bene e dopo chiese come stava Rin, Inuyasha rispose che lei stava bene era solo preoccupata per la sua salute.
Sesshomaru resosi conto che nella capanna non c’era nessuno al di fuori di loro due annusò l’aria e, con il suo potente olfatto, riuscì a captare solo due odori, il suo e quello del fratello, così capì che Inuyasha, che lui aveva sempre disprezzato, gli era rimasto accanto per tutto il tempo senza far entrare nessuno; inoltre si rese conto che in tutto quel tempo aveva sempre sbagliato con suo fratello e decise di ricominciare da capo il loro rapporto dicendogli piano all’orecchio ”Mi dispiace per tutto quello che ho fatto” udite queste parole Inuyasha a sua volta capì che era tempo di non litigare più e sempre sottovoce disse: ”Non preoccuparti è tutto a posto, pensa solo a guarire”.
Il giorno seguente arrivò al villaggio un emissario del Re degli Sciamani, Amidamaru, che li invitò a seguirlo perché il suo sovrano era venuto a sapere di un complotto contro di loro e quindi li invitava ad andare a palazzo per discuterne insieme.
I due fratelli che ormai si erano riappacificati decisero di accettare l’invito e accompagnati da Kagome e Rin si recarono da lui., mentre Miroku, Sango, Shippo e Kirara sarebbero rimasti al villaggio nel caso si fosse trattato di una trappola e avessero attaccato il villaggio.
Arrivati a palazzo non fecero alcuna domanda, ma si recarono subito da Yoh il quale li informò su quanto aveva scoperto, grazie all’aiuto del Grande Spirito che aveva più volte ripensato all’attacco di Sesshomaru e si era sempre più convinto che ad attaccarli non fosse stato Sesshomaru, ma un altro demone, nello stesso momento Ryu entrò nella stanza completamente affannato per la folle corsa che aveva fatto, per andare ad informare Yoh di una cosa gravissima, Sesshomaru si stava avvicinando al castello con un esercito di demoni, ma non si era accorto che il demone si trovava in quella stanza e quando se n’accorse rimase letteralmente a bocca aperta.
Inuyasha ad un tratto chiese al sovrano se aveva un qualche nemico tanto potente da poter architettare un piano tanto diabolico, egli rifletté sulle parole del mezzo-demone fino a riportare alla mente le parole cariche d’odio e di sfida pronunciate del fratello prima di andarsene: ”Un giorno tornerò e prenderò ciò che mi spetta!” raccontò quindi cosa accadde durante l’ultimo combattimento del torneo, di come lui e suo fratello avevano combattuto strenuamente, fin quando Sesshomaru non chiese ad Inuyasha il perché di quella domanda, egli rispose semplicemente ”Naraku”, quel nome risuonò nella stanza come un fulmine a ciel sereno, Inuyasha iniziò a spiegare quello che evidentemente era successo ”Naraku deve aver visto in tuo fratello Hao un possibile alleato e insieme hanno architettato questo piano per prendere il potere, in fondo è la stessa cosa che ha fatto per dividere me e Kikyo…” detto questo il suo volto si fece scuro e visibilmente triste, Kagome gli si avvicinò, lo abbracciò e gli disse ”E’ tutto passato, non preoccuparti, ora ci sono io con te”.
Dopo il racconto del mezzo demone, Yoh e Sesshomaru capirono di essere stati raggirati e decisero di vendicarsi, quando li vide insieme Naraku riprese le sue fattezze e nello stesso momento arrivò anche Hao, ebbe così inizio la battaglia decisiva.
Le forze in campo si equivalevano, da una parte c’erano Sesshomaru e Yoh, accompagnato dal Grande Spirito, dall’altra c’erano Naraku e Hao, accompagnato dal suo Spirito del Fuoco, mentre i due schieramenti si studiavano Inuyasha decise che era meglio liberarsi dell’esercito che si era portato dietro Naraku, non solo per pareggiare il numero dei combattenti, portandoli a quattro, ma anche perché si stava annoiando a non fare niente, dopotutto faceva parte del suo carattere non rimanere mai fuori da un combattimento, che riguardasse lui o chiunque altro, soprattutto suo fratello con il quale aveva appena fatto pace, non voleva perderlo di nuovo…
Ebbe così inizio la battaglia finale tra bene e male…
Il primo a sferrare il suo attacco fu Sesshomaru che, con la sua potente Tokijin, volle pareggiare i conti con Hao, poi fu la volta di Yoh che, con l’aiuto del Grande Spirito, per mostrare la sua superiorità a Naraku sferrò un potente attacco contro quest’ultimo che, non avendo avuto il tempo per ergere la sua barriera magica fu scaraventato lontano, ma si riprese quasi subito; inizialmente le due parti in campo si equivalevano e per un po’ nessuna delle due prevalse sull’altra, Inuyasha vedendo come si stava evolvendo la situazione decise di intervenire, ma fu bloccato, non solo dal fratello, ma anche da Yoh, infatti, entrambi ritenevano opportuno che fossero loro a combattere e non lui, ma conoscendo il suo carattere Sesshomaru chiese a Yoh se aveva intuito quale fosse il membro più debole dalla parte degli avversari, egli annuì e indicò Naraku, Yoh sapendo che proprio Naraku era il peggior nemico d’Inuyasha e di suo fratello gli fece capire che potevano fare come meglio credevano e così fu, i due fratelli decisero di unire le proprie aure demoniache e, come avevano fatto per sigillare la spada di loro padre, Songa, distrussero la
barriera magica di Naraku e lo colpirono con una violenza tale da neutralizzare completamente la sua aura demoniaca e con l’immediato aiuto di una delle frecce sacre di Kagome fu definitivamente sconfitto, dopo questo poderoso attacco Hao si ricredette, almeno in minima parte, sulla collaborazione tra fratelli e quello tra Inuyasha e Sesshomaru era l’esempio più adatto, dopotutto erano stati nemici fino a poche ore prima.
A questo punto Yoh disse che voleva occuparsi da solo del fratello e la sua decisione fu accolta da tutti senza alcun’obbiezione, ma non ebbe il tempo di finire la sua richiesta che fu travolto dal poderoso attacco scagliatogli contro da Hao, ma grazie all’intervento del suo spirito riuscì, miracolosamente, a deviare l’attacco lontano dal luogo della battaglia.
Il livello dei due contendenti era pressoché uguale, non era possibile fare previsioni su chi avrebbe vinto, ma ad un tratto Yoh abbassò difese ed armi, si avvicinò al fratello, che non sapendo cosa fare rimase immobile, dicendogli: ” Mi dispiace, ma non posso più combattere contro di te perché sei mio fratello e vorrei che tu divenissi mio consigliere e non che tu rimanessi mio nemico, tu sei uno sciamano molto potente, perché metti i tuoi poteri a disposizione del male invece di metterli dalla parte del bene ed aiutarmi a portare la pace su questa nostra terra…” Yoh non riuscì a terminare la frase che un colpo d’inaudita potenza lo sfiorò e Hao rispose a quelle parole con disprezzo ”Già, dovrei mettere i miei poteri al tuo servizio dovrei divenire un tuo schiavo, uno che esegue i tuoi ordini alla lettera, come un cagnolino – più Hao parlava più Yoh s’infuriava e la cosa era talmente visibile che neanche Hao sapeva il perché, ma continuò imperterrito il suo discorso accusatorio – sei uno sciocco se ti credi capace di cambiarmi, io non obbedisco a nessuno, solo a me stesso!”
Yoh non rispose nulla, ma raccolse tutte le sue forze, intimorendo, forse, per la prima volta anche suo fratello, il quale iniziò ad indietreggiare, ad un tratto il Re si fermò e iniziò a dire: ” Smettila di dire solo stupidaggini non intendevo minimamente questo e tu lo sai bene, hai voluto fraintendere per forza come tuo solito, devi smetterla di pensare solo a te stesso, pensa, invece, a tutte le persone che hai fatto soffrire per perseguire i tuoi scopi, ma non solo a loro, anche a me, tuo fratello…”
Le sue parole risuonarono nell’aria per un po’, colme di tristezza e risentimento, mentre parlava le sue forze erano aumentate al massimo, così scagliò il colpo decisivo contro il fratello ed egli non riuscì a deviarlo, anzi fu travolto da quella potenza mai vista, così fu sconfitto, pur rimanendo gravemente ferito, ne uscì vivo solo grazie all’intervento di Amidamaru, il quale era stato incaricato da Yoh in persona di proteggere suo fratello Hao nel caso in cui avesse dovuto scagliare il suo colpo più potente.
Yoh decise di portarlo a palazzo per farlo curare, nel frattempo Inuyasha, Sesshomaru, Kagome e Rin si congedarono e tornarono al villaggio dove li aspettavano, con impazienza, Miroku, Sango, Shippo, Jaken e la vecchia Kaede.
Durante il viaggio decisero di fare una piccola deviazione e di andare alla tomba del padre per fargli vedere che infine il suo desiderio si era avverato, i suoi figli avevano, infine, capito il vero affetto fraterno e avevano fatto la pace decidendo di non combattere più uno contro l’altro.
Evidentemente la loro unione aveva ispirato anche il potente Re degli Sciamani che aveva deciso di provare a riappacificarsi con il fratello e a quello scopo lo aveva trattenuto a forza al palazzo.
Dopo molto tempo passato a stretto contatto, anche se forzato, con il fratello, Hao iniziava ad abituarsi a quel luogo e soprattutto alla presenza del fratello che gli aveva addirittura salvato la vita dopo tutto quello che gli aveva fatto, un giorno Yoh lo andò a trovare: ”Allora come va, vedo che cominci ad abituarti a questa vita più tranquilla…” Hao che negli ultimi tempi lo aveva osservato molto, soprattutto quando ancora non si era rimesso del tutto e lo vedeva tutte le sere passare avanti e indietro davanti alla sua stanza, rispose ”Si è vero. Senti vorrei farti una domanda, per quale motivo fai e hai fatto tutto questo per me, voglio dire, io in fondo volevo solo distruggerti e non avrei esitato di fronte a niente pur di portare a termine lo scopo che mi ero prefissato, invece tu mi hai perfino salvato la vita…” non poté finire la frase che Yoh lo interruppe: ”Ma è naturale, sei mio fratello, non potevo mica lasciarti lì mezzo moribondo – risatina – e in ogni caso non credere, inizialmente non avevo tutti questi buoni propositi, anzi, tutt’altro. Avevo intenzione di fartela pagare per tutto quello avevi fatto, non solo a me, ma anche ai miei amici e a tutti gli altri, volevo farti patire tutte le sofferenze che avevi fatto patire a noi altri – a queste parole Hao si fece scuro in volto – ma poi ho capito che facendolo non avrei fatto altro che alimentare la fiamma della violenza e poi vedendo com’erano cambiate le cose tra Sesshomaru e suo fratello decisi di provarci e... ed eccoci qua, dopotutto la pace è tornata, l’alleanza è stata ristabilita e noi due ci siamo riuniti, non è forse cosi?” Hao annuì senza dire niente.
Le parole del fratello gli fecero capire gli errori che aveva compiuto durante tutta la sua lunga vita, ma soprattutto l’errore più grande, schierarsi dalla parte del male, cosi decise che da lì in poi sarebbe rimasto a fianco del fratello per redimersi da tutto il male che aveva causato, da quelle parole comprese anche che suo fratello era moralmente cresciuto ed era divenuto più saggio e ragionevole.
 
Continua nel capitolo:


 
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