THE CHIC AND THE SIMPLE
- Capitolo 1° -
-Amore,mangia qualcosa,ti prego. Non puoi andare a letto a stomaco vuoto!- mi supplica mia madre.
Ma non ce la faccio. Sono troppo emozionata per domani.
Dopo tre anni stupendi alle medie,inizia la vera vita,un cambiamento radicale che mi sconvolgerà la sfera del rendimento,degli amici,del look...
Finalmente darò il fatidico "primo bacio",dovrò stare attenta a come vestirmi,mi farò presto delle amiche.
Non vedo l'ora!
Mi corico senza aver mangiato nemmeno un boccone. Domani sarà una giornata da ricordare.
Sono sveglia da circa un'ora,ma non ho il coraggio di scendere dal letto,così decido di riflettere su cosa mettermi.
Dunque,potrei mettermi quel vestito a fiori con il pizzo sulle spalle..la mia nonnina diceva che stavo tanto bene. Vada per quello.
Poi,i capelli:li raccoglierò in trecce,così non mi coprono il viso!
Invece per il mio apparecchio non c'è niente da fare:lo devo tenere ancora per un paio di mesi.
Alle medie avevo molti amici,sia maschi che femmine:dicono che sono molto simpatica e una persona buona.
Nessuno di loro è nella mia scuola purtroppo,ma non mi dispero:li vedrò al pomeriggio.
Finalmente mi decido ad alzarmi:apro il mio armadio e tiro fuori il mio vestito a fiori.
Lo appoggio sul letto e mentalmente mi congratulo con me stessa per la buona scelta.
Scendo i gradini a due a due e mi siedo a tavola. La mamma mi ha preparato una colazione coi fiocchi:cereali,biscotti,latte caldo e una spremuta d'arancia.
Mangio tutto d'un fiato,rischiando di strozzarmi.
-Bambina mia,non mangiare tutto così velocemente,non fa bene alla salute!- mi rimprovera mia madre.
In casa siamo solo io e mia madre:mio padre è morto quando io avevo pochi mesi,quindi non me lo ricordo,ma non passa giorno che mia mamma non mi racconti di lui. Ormai è come se l'avessi conosciuto io.
Mia mamma è una pittrice di strada,ma di sera fa la barista,così capita che a volte torni a casa anche per le 2,3 di notte.
So quando costa arrivare a fine mese,per cui cerco di aiutarla come posso,facendo anche io qualche lavoretto part-time.
-Lo so,mamma,ma voglio arrivare in tempo a scuola!- rispondo con la bocca piena di cereali.
-Non parlare con la bocca piena. Comunque manca ancora mezz'ora all'inizio della scuola!-
Non l'ascolto. Corro in camera con il bicchiere di spremuta. Indosso il mio vestito.
Mentalmente ripeto che è stata un'ottima scelta.
Vado in bagno,mi lavo i denti e mi spazzolo i capelli.
Dopo averli chiusi in due trecce,preparo lo zainetto dove metto il minimo indispensabile per il primo giorno di scuola:diario,astuccio,uno snack e un quaderno.
Inforco gli occhiali e mi precipito giù per le scale.
Poso il bicchiere vuoto sul tavolo e mi avvio verso la porta.
-Amore non stai dimenticando qualcosa?- sorride la mamma.
Mi butto tra le sue braccia e le stampo un bacio sulla guancia.
-Buona fortuna,angelo mio. Poi raccontami tutto.-
-Sicuro, a stasera!- rispondo.
In meno di cinque minuti sono davanti alla scuola. Prendo la piantina della scuola.
Mi hanno detto che sono in prima F. Osservo la piantina,ma non trovo nessuna classe con questa lettera.
Mi avvicino ad una ragazza e la chiamo tamburellandole sulla spalla.
-Scusa..-
Si gira e mi guarda disgustata.
-Cosa vuoi?-
-Stavo cercando la prima F,ma sulla piantina...-
Mette la sua mano davanti alla mia faccia e dica:-Mi stai disturbando,cercatela da sola.-
Detto questo,gira i tacchi e se ne va. Sono letteralmente senza parole: ma chi si crede di essere,una celebrità?
Reprimo il magone che minaccia di uscire,e a testa alta mi avvio alla segreteria.
Mi si avvicina una ragazza:-Ciao,sei nuova vero?-
E' molto carina,ha una folta massa di capelli ricci e un sorriso dolce.
-Sì,e non ho la minima idea di dove andare...- dico cauta.
Dopo l'incontro di prima,non so se ho voglia di un bis.
-Mi chiamo Josephine,ma tutti mi chiamano Giusy...Ti ho visto mentre parlavi con una Chic...Non sentivi la puzza?-
- Mi chiamo Matilde,ma il mio soprannome è Mati...Scusa,che hai detto?- dico strabuzzando gli occhi.
-Vedi,c'è una regola che devi imparare subito-adesso-in questo momento,se vuoi sopravvivere...NON DARE MAI CONFIDENZA AD UNA CHIC!-
-Ce ne sono altre come lei?-
-Assolutamente sì! Questa scuola è divisa in Semplici,di cui modestamente faccio parte,e Chic.. siccome hai già avuto l'onore di conoscerne una,non c'è bisogno che ti dica come sono fatte..-
Giriamo la scuola.
Lei mi spiega tutto il necessario.
Non sono stupida,naturalmente,so già dove vuole andare a parare.
-In conclusione,vorrei che stessi con noi-
-Perchè dovrei scegliere?Cioè..io sono sempre stata amica di tutti..-
-Semplice domanda,semplice risposta,Mati:loro non sono amiche. Fingono di esserlo.
Senza contare che tra di loro c'è un capo, e credimi,se ti imbatti in lei,non c'è via di uscita...Oh,eccola-
Dall'altra parte del corridoio arrivano,a marcia spedita,tre ragazze ed un ragazzo:quella a destra la riconosco,è la ragazza con cui ho avuto l'acceso dialogo,ha i capelli mossi,anche se si vede che non sono naturali,quella a sinistra è una super bionda,ma arriva al fianco di quella al centro.
La ragazza in centro è...assolutamente splendida:un fisico da paura,un viso troppo bello per essere vero,dei capelli favolosi. Il ragazzo che la abbraccia non è assolutamente da meno: è un Dio sceso in terra.
Ha due splendidi occhi e un sorriso da far svenire.
-Quella a destra si chiama Carmela. E' troppo stupida per essere vera.
La ragazza a sinistra è Heidi. E' orrendamente ricca.
Ma come avrai notato,il capo lì è...Regina. Un nome,una garanzia,eh?
Può sembrare stronza,vanitosa,ricca,troia...-
-E non lo è?- dico,già scandalizzata dalla sfilza di parolacce che questa ragazza così carina può far uscire dalla sua bocca.
-Oh no...è molto peggio..molto peggio...
Il bambolotto che vedi avvinghiato a Regina si chiama Mathias. Il più bello della scuola,e il mai conquistato,naturalmente.
E' di proprietà di Regina.-
Suona la campanella.
Decido che è ora di presentarsi in classe.
-Noi mangiamo sul prato a pranzo. La Chic mangiano in cerchio sulle panchine di pietra..Decidi tu con chi stare...-
Ci salutiamo,poi ognuno va nella sua classe.
Tre ore passano troppo veloci,non ho fatto in tempo neanche a pensare dove mi sarei seduta.
Scendo le scale con la testa tra le nuvole,senza accorgermi che qualcuno sta correndo a perdifiato dalla parte opposta.
Il botto è stato tremendo:sono caduta come un sacco di patate.
-Oh,scusa,non l'ho fatto apposta,non ti ho vista..tutto bene?-
Mi aiuta a rialzarmi:sono morta,è sicuro.
Mathias è davanti a me,e mi sta parlando!
"Coraggio Mati,dì qualcosa!"
-Ah...io...i-io...s-sto...-
-Ssssì,ok...ascolta,io devo andare..ci si vede in giro!-
Mi regala uno dei sorrisi più belli che abbia mai visto,poi se ne va.
Mi sono innamorata.
Cammino talmente sulla nuvoletta rosa che automaticamente mi dirigo verso il prato.
-Bene,vedo che hai fatto la scelta giusta!- mi sorride Giusy -Ti voglio presentare un pò di amici...-
Ho conosciuto alcune persone simpatiche,come Guido,il fratello di Giusy,un capellone magrissimo,o Claudio,un ragazzino grassottello,ma di una dolcezza infinita.
Devo ammettere che mi sono proprio divertita a pranzo,ma non mi va di dover scegliere:sarò neutrale come la Svizzera.
Al suono della campanella,prendo il mio zainetto,ed insieme a Giusy,mi avvio verso l'uscita di scuola.
-Sai,Josephine,non pensavo cadessi così in basso. Addirittura una campagnola!-
Ci giriamo insieme:Regina è lì,insieme alle sue cagnoline da riporto.
-Cosa vuoi,Regina? Lasciami stare...-
-Sai,questa ragazzina qua è vestita come mia nonna e...puzza anche come mia nonna...-
Le due ragazze ridono come delle oche,mentre il magone che ero riuscita a tenere sta per esplodere.
-Ma tu ti sei mai vista? Sei una brutta troia!-
-Scusa??-
Mi ricordano molto le ragazze stile hip-hop,quelle che si muovono a scatti con le mani e la testa.
Si avvicina a noi e sussurra:-Attenta,Josephine,stai giocando col fuoco,ti brucerai prima o poi...-
Giusy si finge sconvolta:-Oddio,dove l'hai letto questo questo proverbio? Sul nuovo numero di "kiss me" mese novembre?-
Apre la bocca come se dovesse dire qualcosa,ma la richiude, ripete "questa me la paghi" e poi se ne va con le sue body guard.
Ho un'assoluta stima di Giusy.
-Come..hai fatto..?-
-Dopo un pò ti ci abitui!- sorride lei.
Facciamo un pezzo di strada insieme,poi lei prende l'autobus,mentre io ho solo due minuti a piedi.
Entro in casa:mia mamma non lavora stasera,così la vedo in cucina,indaffarata con i fornelli.
-Ciao amore,come è andata la scuola?-
-Tutto bene-
-Ti sei fatta degli amici?-
-Sì,mammina-
-I compagni sono simpatici?-
-NO,mammina-
Mi rinchiudo in camera,riflettendo a lungo su questa giornata sconvolgente.
"Benvenuta alle superiori,Mati" penso mentre scendo per la cena.
Ci provo..provo a fare una storia inventata con la speranza che qualuno la legga... commentate per favore,sennò mi deprimo!
piccola-chan
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