ANTEFATTO - Capitolo 1° -
Cosa faresti se un quaderno con poteri sovrannaturali piovesse dal cielo? Lo raccoglierei. Cosa faresti se questo quaderno potesse uccidere una persona scrivendone il nome sulle pagine? Lo vedrai.
Shinigami
"Ryuk, che stai facendo? Lo sai che il capo non vuole che tu ti diverta con i Ningen." L'interpellato sorrise. I suoi denti piccoli e aguzzi diedero un morso ad una mela rossa e succosa. "Questo sarà l'ultimo." "Avevi detto la stessa cosa per quell'altro [N.d.A. Dopo il volume XII, è uscita in Giappone una One-Shot con tema Death Note, dove il nuovo possessore del Quaderno è uno "stupido ragazzino" che viene subito scoperto dalla polizia; lo Shinigami si riferisce a quest'ultimo.] , lo sai che il capo poi non te ne darà altri, se li sprechi tutti, vero?" Ryuk annuì ed estrasse dalla tasca una penna stilografica ed iniziò a scrivere le istruzioni sulla coperina interna del Quaderno. Staccò nuovamente un morso dalla mela e continuò il suo lavoro. Quando ebbe finito, si avvicinò al pozzo che collegava il mondo degli uomini con quello degli Shinigami. Ryuk sorrise di nuovo. Pian piano il quaderno gli scivolò dalle mani e cadde dentro il pozzo. "Ops. Mi è caduto. Che sbadato che sono." sussurrò. Si girò, rimise la penna in tasca e ne estrasse un pezzo di carta. Lesse a voce alta: "Sayonara, ...Yagami ...Raito". Il Dio della Morte ebbe un Flashback momentaneo. Si rimise il pezzo di carta nella tasca ed aspettò, seduto nella sua sedia, i trentanove giorni prestabiliti.
Terra
"Mamma mia che tempo di merda" Il ragazzo dagli occhi azzurri e sfolgoranti capelli biondi si girò di scatto. "Cugi." "Ah?" rispose quell'altro. Il ragazzo più grande era disteso sul divano dei suoi nonni. Non era molto alto, aveva occhi neri e capelli castani. "Dimmi Simo, sono qui, non scappo" continuò ironico. "C'è un quaderno nero per strada" Il cuore del ragazzo si fermò di colpo. Un gemito lo pervase. "Forse ti è caduto mentre venivi qui. Te lo vado a prendere." "NO!!" Urlò. Si tappò la bocca. "Vado io, non preoccuparti". Continuò. Il giovane usci dalla porta che accennava a piovere. -Simo ha solo dodici anni, non ha seguito il Caso, mi sembra naturale.- pensò. Si chinò, prese il quaderno. Tirò un sospiro di sollievo. "E' andata" disse con un filo di voce.
Nota d'Autore: In questa Fictions, il personaggio principale sarei io, dato che soffro di protagonismo xD. Mi andava l'idea di far vedere che tutti abbiamo potenzialità, ed io, che scrivo la mia prima Fic, spero di essere tra quelli.
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