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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: LA ROSA E LA VIOLA
Genere: Drammatico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: syra44 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/11/2008 15:00:02

Sakura aveva perso tutti i suoi amici. Tranne una. "Lei". Ma ora che anche "lei" l'ha lasciata, che cosa le resta? [Sakura&Ino-friendship]
 
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LA ROSA E LA VIOLA
- Capitolo 1° -

Disclaimer: I personaggi citati non mi appartengono, ma sono proprietà di Masashi Kishimoto; questa fanfiction non è stata scritta a scopo di lucro.

Titolo: La rosa e la viola
Autrice: Syra44
Genere: Introspettivo, Malinconico
Avvisi: One-shot
Personaggio principale: Sakura
Personaggi secondari: Ino, Shikamaru, Choji, Inoichi, Nuovo personaggio



Te ne sei andata. Così, come un debole soffio di vento.
Non posso ancora credere a quello che vedo. È tutto… così inverosimile! Non è possibile che anche tu te ne sia andata! Per colpa di questa sciocca guerra senza significato, ce ne stiamo andando tutti, uno dopo l’altro.
Prima Kakashi-sensei. Poi Tsunade-hime. E Naruto e Sasuke sono morti in duello, l’uno ucciso dall’altro. E io non ho potuto fare nulla per salvarli. Li ho visti morire tra le mie braccia.
Sembrava che il mio cuore non volesse smettere di piangere… troppe morti e troppo dolore tutto insieme… non riuscivo a reggerlo.
Ma tu c’eri sempre, pronta a risollevarmi con i tuoi sorrisi, a tendermi la mano nelle tenebre in cui ero caduta.
Poi, la notizia. Te ne eri andata anche tu. Come tutti gli altri. Mi hai lasciata sola.
Come farò senza di te, ora, eh, Ino-chan?


Pioveva.
Il cielo grigio e il freddo intenso creavano un’atmosfera cupa, da oltretomba.
Una gran folla di persone, vestite di nero, stavano davanti ad una lapide, ascoltando un uomo che parlava: - Questi per Konoha sono tempi duri, e questi sono giovani eroi caduti per difendere la loro casa e le persone che amano… -
Ma Sakura non ascoltava. L’unica cosa che riusciva a fare era fissare la lapide, e, soprattutto, il punto dove era inciso il nome della sua migliore amica: Yamanaka Ino.
Ino… alla fine… te ne sei andata anche tu…
Sakura non piangeva. Non ci riusciva. I suoi occhi avevano già versato troppe lacrime.
Ma il suo cuore sanguinava come non mai. Perché se ne era andata l’unica persona che era riuscita a spezzare la barriera che aveva eretto dalla morte dei suoi compagni; non voleva più soffrire, e col tempo si era allontanata da tutto e da tutti. Più volte aveva tentato di raggiungere le persone che amava, sorpassando quegli effimeri confini tra la vita e la morte, ma alla fine, tutto sfumava in un nulla di fatto. E lei pensava una cosa sola.
Sono debole.
Ma poi, un giorno, Ino era venuta a cercarla. E, come per magia, era riuscita a far penetrare il sole in quel buio perpetuo in cui si era rinchiusa, aprendo la gabbia di un uccello che ormai aveva perso la speranza di poter volare.
Le aveva dato la forza per andare avanti. E, anche se niente era più come prima, lei aveva provato lo stesso a rinascere.
Per te, Ino-chan.
Ma ora che anche la sua luce se n’era andata, che cosa le rimaneva?
Ino-chan… perché te ne sei andata anche tu senza salutare?
Non è stato bello da parte tua…
Al mio fianco Choji piange senza ritegno, come un bambino… Shikamaru cerca di consolarlo, ma anche lui non riesce a trattenere le lacrime che gli rigano il volto… ti volevano molto bene, Ino-chan… entrambi fissano la lapide, come me. Con la differenza che loro reagiscono, Ino-chan… io, invece… sono così vuota, adesso.

Inoichi era poco lontano. Sembrava invecchiato di cent’anni. Cercava di essere forte, anche se non ci riusciva molto bene. Ma ci provava. E portava per mano…
… la tua splendida bambina, Ino-chan. Che fissa senza capire le bare di fronte a sé. Sicuramente non capisce che non vedrà mai più la sua mamma…
- Nonno… perché hanno chiuso la mamma lì dentro? Nonno, perché ora seppelliscono la mamma? Come farà ad occuparsi del negozio, se la seppelliscono lì sotto? Nonno, fai qualcosa… -
Inoichi non resistette. Scoppiò in lacrime, inginocchiandosi al fianco della nipote, la mano a coprire il volto disperato. Shikamaru e Choji fissarono la scena, cominciando a piangere più forte. Entrambi si avvicinarono ai due, al padre che era costretto ad assistere al funerale della figlia e alla bambina che fissava con le lacrime agli occhi la bara della mamma che veniva seppellita insieme ad altre trenta ai piedi di una lapide di pietra, su cui erano incisi i nomi degli eroi caduti in quell’agguato.
Sakura non resistette più a quella vista. Si voltò e cominciò ad allontanarsi, ma mentre se ne andava i suoi occhi incontrarono quelli della bambina.
Ino-chan…la tua piccola Inomi…sta piangendo…
Sakura si avvicinò al gruppo. Dolcemente, tese la mano alla bimba e disse: - Inoichi-san… la prego, mi permetta di portare Inomi via di qui… -
Lui la fissò stralunato, ancora troppo confuso per rispondere a parole, e lentamente annuì. Shikamaru e Choji la fissarono riconoscenti, ma lei non si fermò a guardare le loro reazioni. Aveva occhi solo per la piccola, che afferrò saldamente la sua mano e si fece condurre lontano da lì.
Come ti somiglia, Ino-chan… è uguale a te da piccola, tranne che per gli occhi… scuri come quelli del suo papà…
- Sakura-san… - la piccola le rivolse titubante la parola – davvero la mamma se ne è andata per sempre? -
Già, Ino-chan. Davvero te ne sei andata per sempre? Davvero non ti vedrò più?
- Lo sa, Sakura-san… - continuò Inomi – la mamma diceva che io ero la sua piccola viola. Io ero il suo fiore. Anche lei era un fiore della mamma, vero? -
Cosa?
- Cosa? -
La bimba, per la prima volta in quella mattina, sorrise: - La mamma diceva che lei, quando eravate piccole, era la sua rosa. Lei l’aveva annaffiata con amore, però poi l’aveva lasciata al suo destino, perché il fiore doveva imparare a cavarsela da solo. Ma lei è andata a cercarla quando si è resa conto che la sua rosa stava appassendo. Non è bello? Siamo entrambe i fiori della mamma. –
Sakura immediatamente si fermò.
Ero davvero il tuo fiore, Ino-chan?
Mi hai annaffiato con amore…
Mi hai lasciato andare per farmi crescere…
Mi hai salvato quando rischiavo di appassire…

Poi fissò la piccola.
Ora tocca a me prendermi cura della tua viola, Ino-chan.
- Vieni, Inomi-chan. Adesso la zia Sakura ti porterà al negozio della mamma e ti insegnerà il significato dei fiori… -

Dall’alto, il giardiniere può sorridere tranquillo: la sua rosa è cresciuta, ed è diventata la più bella del giardino.






Piccolo spazio dell’autrice:
Beh, che dire… sono un po’ giù al momento, ma anche nei momenti più brutti vedo sempre un raggio di speranza…è quello che vorrei esprimere con questa fic.
Naturalmente un tributo a Sakura ed a Ino: adoro il loro rapporto di amicizia, è molto singolare e anche vero, al di là di tutto.
Spero che lasciate un commento per sapere cosa ne pensate.
Ringrazio chi ha lasciato un commento alla mia prima One-shot “Kizuna”:
- Hanamei
- Reds92
La vostra Syra44

 
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VOTO: (4 voti, 4 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 4 commenti
umisan - Voto: 16/06/09 11:45
E' splendida! Hai un grande talento!
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naruto-niichan - Voto: 27/11/08 13:31
..bellissima, davvero....mi sono anche commossa..complimeti, davvero brava!
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gwen-chan - Voto: 26/11/08 19:07
molto bella, sembra quasi una poesia. Brava
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

hanamei - Voto: 26/11/08 15:53
...bellissima anche questa...suona come una poesia,mi piace soprattutto che tocchi come tema la speranza...brava, davvero...
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