ADESSO BASTA!
- Capitolo 1° -
Eh no!
Adesso basta!
Sono stufa!
Stufa!
Ma proprio tanto!
Oserei dire stufa marcia!
Ma voglio dire, perché la gente non pensa prima di aprir bocca?
Spero veramente che tra di voi non ci sia nessuno che si chiama Francesco o Francesca...
No, non per razzismo.
E' solo che sono arcistufa di questi due nomi!
Come?
Non capite dove stia il problema?
Beh, effettivamente non avete tutti i torti...
Prego, sedetevi qui accanto a me...
Gradite una tazza di caffè?
Tea? Biscotti?
No?
Una caramella allora...
Nemmeno?
Ok, come volete... Non insisto...
Dicevamo?
Ah sì, che non ne posso più!
Non è giusto!
Ma voglio dire, perché diavolo quello svampito di Dante ha voluto scrivere la sua Divina Commedia, canto V dell'Inferno? Avete presente? Quello dell'uragano con dentro personaggi storici come Cleopatra?? Sì, dai, quello di Paolo e Francesca!
Ancora non capite dove stia il problema... Certo che siete proprio delle zucche dure!
Allora, il mio ragazzo si chiama Paolo... E tutte le volte che dico a qualcuno con un minimo di preparazione in letteratura italiana il suo nome, mi sento rispondere: "E Francesca?".
Come cosa c'è di male?
Io non mi chiamo Francesca!
Io sono Laura!
Laura!
L-A-U-R-A!
E non mi va che il mio ragazzo sia sempre associato al nome di un'altra.
E poi non parliamo di Francesco! Quel poeta fallito che non ha avuto nulla di meglio da fare in tutta la sua vita che scrivere poesia a tale Laura... Il Petrarca insomma!
"Erano i capei d'oro a l'aura sparsi"?
"Chiare, fresche e dolci acque"?
Avete presente? Beh, sentite, se non sapete chi è siete proprio dei begli ignoranti!
Come cosa c'entra? Ascoltate cosa mi è successo l'altra sera, poi ne parliamo.
Io e il mio amore abbiamo deciso di andare a fare un giro sul lungolago per poter festeggiare il mio trenta e lode all'esame di microbiologia soli soletti, senza l'inopportuna presenza dei nostri rispettivi amici. Stavamo passeggiando tranquillamente abbracciati (e non pensate subito male!), quando la nostra idilliaca serata è stata interrotta dall'incontro con Davide, un mio amico. Dopo esserci sincerati che entrambi eravamo in perfetta salute, nonostante ci fossimo visti la sera prima, il terzo incomodo si è reso conto che lui ancora non conosceva il mio ragazzo.
Voglio dire, sono quasi due anni che ci sto insieme e non mi ha ancora regalato l'anello?
Cosa? Come che c'entra?
Oh, che sbadata! Sapete, è un lapsus freudiano...
E se non sapete chi e Freud, guardate sull'enciclopedia!
Dicevo, si è accorto che lui ancora non conosceva la mia dolce metà, così ha deciso di presentarsi in maniera, secondo lui, molto originale e simpatica: "Ciao, io sono Davide... E tu devi essere Francesco, quello che le ha scritto poesie per una vita..."
Non l'avesse mai fatto!
La fredda risposta del mio amore è stata: "Sono Paolo e non scrivo poesie..."
Andatosene Davide, abbiamo ripreso la nostra camminata, ma al posto di un ragazzo sembrava di avere in parte un baccalà surgelato.
Mentre eravamo sulla strada del ritorno, finalmente la mummia si è decisa a parlarmi. Ha esordito con un gelido: "Simpatico, Francesco?"
Io non capivo a cosa si riferisse, così gli ho chiesto: "Chi?"
"Quello delle poesie..." mi ha risposto.
A questo punto, sono scoppiata a ridergli in faccia.
Ma vi rendete conto? Va bene che a ingegneria non si studia letteratura, ma a tutto c'è un limite!
"Guarda che stava parlando di un poeta morto mille anni fa!" ho tentato invano di fargli notare.
Ah, la cultura: questa sconosciuta!
Fatto sta che alla fine sono dovuta andare a casa a prendere un libro di italiano del liceo per fargli vedere che effettivamente Francesco Petrarca era un poeta morto e sepolto secoli or sono e che quindi era impossibile che io lo avessi anche solo intravisto per strada.
Permettetemi di esplicarvi meglio cosa è successo: mi sono dovuta sorbire una scenata di gelosia verso un tizio morto da un sacco di tempo!
E poi, voglio dire, fosse accaduto che Laura e Petrarca avessero per lo meno combinato qualcosa... Invece no, lui le ha scritto sonetti per una vita e non ci ha guadagnato nemmeno un misero bacio, cosa che non si direbbe invece per gli altri due piccioncini: nel girone dei lussuriosi li ha mandati, quell'imbecille di Dante!
Altro che "galeotto fu il libro e chi lo scrisse"!
Maledetto fu il sommo poeta!
Che poi, diciamocelo, Francesca il mio Paolo non lo vorrebbe nemmeno! Una castellana colta e intelligente di sicuro non si abbasserebbe a stare con un tizio che pensa che il massimo dell'eleganza sia portare scarpe da ginnastica nere con le stringhe fuxia! E che non sa nemmeno chi ha scritto il Canzoniere!
No, non credo proprio...
Sicuramente lei ha gusti più raffinati e, come dire, vetusti...
Che dite? Che la mia gelosia allora non ha senso?
Effettivamente potreste anche avere ragione...
Però mettetevi nei miei panni...
Cosa vuol dire che tutti insieme non riuscite ad entrarci?
Ok, ho capito... Anche voi siete svegli forti, eh?
Ma che significa che almeno voi non vi perdete in stupide scenate di gelosia verso mucchietti di polvere e cenere?
Si vede che non capite: è una questione di principio!
No, aspettate! Non andate ancora via! Lasciate prima che vi dica una cosa...
Io amo Paolo, e non lascerò che nessuna Francesca me lo porti via, chiaro? Quindi giù le mani!
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quando ti rivolgi ai lettori è fantastico, e poi scrivi benissimo davvero!
Complimenti ^_^