CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -
Spero che il mio racconto possa piacervi...Buona lettura :)
"Chi lo avrebbe mai detto che la mia vita sarebbe iniziata a 26 anni, sino a quell'età non ero nessuno, poi un giorno, un normalissimo martedì mattina, iniziando il mio turno nella caffetteria letteraria, nel centro di una cittadina vicino Somerset, tutto cambiò, al suono della porta che si aprì"
Non ero molto fortunata, però, di questo non mi ero mai lamentata , ho sempre pensato che molta altra gente fosse in condizioni simili o peggiori alle mie e grazie a ciò riuscivo a vivere...
Finì il liceo, non con ottimi voti, nella norma, con alcune lacune in matematica...A scuola non ero molto popolare, anzi, nessuno si accorgeva della mia presenza, a parte due mie compagne di corso... Sophie e Kally...
Venivamo escluse, ma insieme vivemmo delle fantastiche avventure, la maggior parte delle quali, furono dettate dalla nostra immaginazione fanciullesca, cosa che le nostre coetanee persero troppo presto...
Sophie era una ragazza riservata, intelligente le piaceva molto la scuola e studiare in particolare la storia, spesso si innamorava di ragazzi misteriosi e dalla doppia personalità... Nonostante le sue storie d'amore naufragavano o non salpavano proprio, non perdeva la speranza...Avrebbe trovato l'anima gemella, ci sarebbe stato il lieto fine...
Kally era diversa da Sophie, molto più istintiva e pazza, non amava la scuola, infatti in sua compagnia tagliai diverse lezioni, però anche se le cose non andavano nel verso giusto, Kally non si lasciava sopraffare, sul suo viso compariva un sorriso, capace di farti dimenticare tutte le ingiustizie ricevute....
E poi c'ero io... Che dire di me... Credevo che la vita fosse un libro d'avventura, dove i protagonisti dopo mille difficoltà, con l'aiuto dei loro più cari amici, riescono a superare ogni cosa, perchè no, trovando l'anima gemella, dalla quale non saranno mai separati, vivendo per sempre felici e contenti... Si fra loro 2 io ero quella ridotta peggio...L'eterna sognatrice...
Dopo il liceo, ognuno prese strade differenti, tranne noi, restammo unite, perchè tutte avevamo bisogno delle altre....
Sophie doveva lottare contro l'autorità della madre, quest'ultima non le permeteva di crearsi una vita, voleva, anzi, esigeva che la figlia le stesse vicino per sempre...Inoltre, Sophie, aveva delle difficoltà economiche, del nostro gruppo era quella ridotta peggio... Continuava incessantemente a cercare lavoro, cosa che non arrivava...Dimagrì moltissimo in poco tempo,a causa dello stress...Poi ad un tratto sembrò che la fortuna stesse girando, 16 mesi dopo la fine del liceo, trovò un lavoro e tutto si sistemò...Anche il rapporto con la madre migliorò enormemente...
Kally, economicamente parlando, non se la passava male...Sfortunatamente era un po' cagionevole di salute...Trovò diversi lavori, ma non appena il contratto scadeva la licenziavano, credendo che le numerose assenze, giustificate con motivi di salute, fossero solo delle scuse per non lavorare... I genitori di Kally, non le facevano pesare la situazione, anzi, cercavano continuamente di rassicurarla...Poi un giorno, trovò un impiego e incontrò un datore di lavoro che capì perfettamente la sua situazione...Il giorno in cui il contratto scadde, lo rinnovò...Kally, fra tutte era quella che se la passava meglio...
E poi io... La mia famiglia non navigava nell'oro, però ci amavamo e questo conta più dei soldi... Tutti abbraccianti contro le brutture del mondo, con degli ideali e dei valori...Ma nonostante fossimo tanto affini, nessuno capiva che in me qualcosa non andava... Mi mostravo sorridente e spensierata, ma non sembravano capaci di leggere dentro ai miei occhi...Molti anni prima, specchiandomi, i miei occhi luccicavano, erano vivi...Adesso sembravano cupi, vuoti...Il motivo era che io stessa era vuota, buia e sola...molto sola...
Alla sera trovavo difficoltà ad addormentarmi, i pensieri mi sovrastavano, un' ombra fredda con le sue mani invisibili mi strangolava, impedendomi di respirare...OGNI FOTTUTA SERA... E a loro, questo non interessava...
Dopo l'incontro con i miei genitori e i miei fratelli, che ritornavano a casa dopo un'estenuante giornata di lavoro, mi ritiravo in camera a piangere, piangere e piangere...Silenziosamente per evitare che potessero sentire e magari, pormi domande... Sarei potuta uscire dalla mia stanza, con gli occhi rossi e gonfi per via del pianto, ma nessuno di loro, avrebbe capito...
Quella a cui questo non importava minimamente era mia madre, pronta sempre a sputarmi sentenze, non sarei mai stata al suo livello, io a suo cofronto ero nettamente inferiore...Da lei non esigevo niente, volevo solo che mi rivolgesse qualche frase per incoraggiarmi, non le ho mai sentito dire "Tu Vali", mai, in tutta la mia vita non ha mai detto una cosa del genere...Al contrario, mi ha sempre allontanato...Se, in questo esatto momento andassi da lei, urlandole in faccia tutto il mio dolore, sarebbe capace di girarsi dalla parte opposta, fingendo di non sentire niente...Dando a me la colpa di tutto...ODIO QUESTA VITA...
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Ciao a tutti, mi auguro che il primo capitolo vi sia piaciuto e spero di ricevere molti commenti...Mi scuso per gli eventuali errori, non appena avrò del tempo, lì correggerò ...
Ciao buona giornata :)
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