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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: ...AND JULIET
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: farnesev galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 25/05/2003 13:25:29

fic che parla di un personaggio da me inventato ad alabasta, justice, della sua guerra, della suo dolore
 
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- Capitolo 1° -

la daga sul fianco, il cielo che sembra crollare in un tuono assordante, l'aria si sposta, forte, troppo forte, barcollo, cado, mi rialzo, non riesco a staccare gli occhi dal cielo, non riesco a staccare gli occhi dalle nuvole di fumo che si addensano sulla piazza, nessuno si muove, tacito armistizio di qualche istante, nessuno capisce quello che sta succedendo, nemmeno io, la spada sul fianco, lentamente ricomincia il brusio, rumore di ferro, grida, estraggo la daga, pesa come non aveva fatto mai, la stringo in pugno, la piazza è un tumulto di corpi, di spari, di sangue e lacrime, le mie, gli occhi fissi al cielo, il fumo si è diradato, il cielo limpido, vuoto, sconfinato vuoto, come se non fosse successo mai nulla, non grido, non ne ho la forza con un gesto di stizza mi strappo gli occhiali dalla testa, le lenti scure volano a terra, rotolano nella polvere, sento qualcuno che grida dietro di me, mi sferra un colpo, non reagisco, non ne ho la forza, la lama mi ferisce al fianco, cado di nuovo, sono morta, pochi attimi di silenzio, rumore di ferraglia, una mano mi prende la spalla, sono morta
- Justice! dannazzione svegliati! - una voce, un amico, Jami, mi aiuta ad alzarmi, si fa strada, mi porta fuori dalla piazza, non rispondo, non reagisco...

Era stata un esplosione fortissima a infrangere tutto quello in cui avevo fino ad allora creduto, ogni speranza di futuro... i viali del palazzo erano silenziosamente deserti per gran parte della giornata, mi aggiravo come un ladro in casa di sconosciuti... ogni tanto Re Cobra passava e mi accennava un sorriso, sembrava quasi che per lui non fosse cambiato nulla.
Chaka era venuto a cercarmi fino a Yuba, la fresca oasi che era diventata il mio rifugio, mi aveva trovata che scavavo la sabbia per cercare tracce di me stessa in quella terra
"mi ha chiesto di prendermi cura di te..." aveva detto soltanto, e io come una bambina ero scoppiata a piangere tutte le lacrime che avevo trattenuto, facendomi piccola fra le sue braccia.
scivolavo fra le stanze toccando le pareti con il palmo aperto della mano, a sentire le venature della pietra, a riabituarmi a quei passi che prima percorrevo sempre con la sua ombra a fianco, la sua ombra nella mente...
Pell era morto, il peso della sua croce di marmo lo sentivo sulle mie spalle, lo sentivo sotto i miei occhi con le lacrime che ogni giorno si accavallavano senza scendere, lo sentivo nei passi che rimbombavano al posto delle risate, lo sentivo nel cortiletto vuoto, quando non mi veniva voglia di recitare, di leggere i miei versi...
Chaka passava nel corridoio in quel momento, non ho più il coraggio di guardarlo come prima, lo sento che si avvicina
- Justice - parla piano, come per svegliarmi, alzo la testa e abbozzo un sorriso - come ti senti oggi? - ha dei fiori in mano
- meglio... - la domanda e la risposta sono le stesse ogni giorno, poi lui sospira
- vuoi venire? - scuoto la testa
- non ce la faccio... - e invece vorrei parlargli, ma c'è quel prato verde ben curato che mi separa da lui, quelle aiuole fresche, quelle croci, non riesco a guardare quelle croci senza essere assalita dai sensi di colpa. Scuoto la testa - davvero, non ce la faccio - Chaka muove lo sguardo fuori dalla finestra
- come vuoi - la rassegnazione negli occhi. Intimamente siamo uguali, lui ha perso un amico, io l'uomo che amo, mi fermo a pensare, metto la mano nella tasca, gli porgo un libretto
- lasciagli questo -
- cos'è? - lo prende tra le mani, non lo guarda, non lo sfoglia, mi porta rispetto
- Romeo e Giulietta... i miei appunti - mi guarda perplesso, gli sorrido - è stato quando ho recitato Romeo... abbiamo fatto l'amore dietro il teatro dopo lo spettacolo - Chaka abbassa lo sguardo ma sotto la carnagione scura leggermente arrossisce, poi rialza la testa, fiero, gentile
- lo farò Justice... - cala il silenzio, Chaka muove un passo, fa per andarsene poi si ferma, si volta - Pell ti ha amata anche dopo la tua partenza... - le sue parole arrivano come un pugno nello stomaco, forse voleva dirmelo da giorni, forse voleva dirmi solo questo, scuoto via le lacrime
- grazie - fa un cenno col capo, si allontana.

ad Alubarna c'è sempre il sole... ma non fa più paura come prima, ad Alubarna ogni tanto piove, e piove in tutto il paese, nei corridoi di palazzo c'è ombra, le persone adesso sorridono...
guardo di nuovo fuori dalle grandi vetrare, Chaka si abbassa sulla lapide di Pell
...un giorno riuscirò a recitarteli io quei versi, ma cerca di avere pazienza, ti sento ancora troppo vicino, sento ancora troppo forte il calore delle tue mani per stare in piedi senza piangere davanti alla tua tomba
e se Justice non piange mai, sicuramente non lo farà davanti a te

Occhi, guardatela un’ultima volta,
braccia, stringetela nell’ultimo abbraccio,
o labbra, con un bacio puro
suggellate un patto senza tempo con la morte
che porta via ogni cosa.
Eccomi o amore (beve) O fedele mercante,
i tuoi veleni sono rapidi: io muoio con un bacio.

Quel che fu una promessa non sarò io ad infrangerla... un giorno sarò Amleto, nel più cupo dei suoi lutti, un giorno diventerò per te il principe danese, il pazzo, il genio, il disperato... Romeo esce dal suo abito amore mio, Romeo sarà la tua sposa per sempre

Eccomi o amore
O fedele mercante,
i tuoi veleni sono rapidi
Così, in un bacio, io muoio...
 
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