LOVE'S ESSENCE
- Capitolo 1° -
NANA: Love’s Essence
Il rumore dell’accendino risuonò nelle tenebre della notte fonda e la sua fiamma illuminò per pochi istanti il viso di una bellissima ragazza. La sigaretta che aveva alle labbra s’accese e il suo odore acre, insieme al fumo denso, le fece fare una smorfia di disgusto. Decisamente le Black Stones non erano le sigarette adatte a lei, ma non poteva farci niente, erano le sigarette della sua band...e, diciamocelo, Nana Osaki avrebbe fatto di tutto per la sua band. Il fiume davanti a lei scorreva tranquillo, per fortuna non c’erano state piogge troppo insistenti per quell’estate, altrimenti non avrebbe potuto starsene seduta tranquillamente sulla sponda.
Il ritmico rumore dei passi di qualcuno dietro di lei ruppe l’atmosfera fin troppo silenziosa. Riconobbe le scarpe col tacco dell’amica ormai persa...ma forse...forse c’era ancora una speranza, forse...
“Se solo non fosse tutto così complicato” pensò Nana “Se solo Takumi non si fosse intromesso, rubandomi la Mia àncora, rubandomi la Mia...”
-Nana- disse la ragazza dietro di lei sorridendo tristemente -Sono contenta che tu mi abbia chiamata-
“Contenta o sollevata?” chiese mentalmente ad Hachico “Contenta o solamente sollevata del fatto che con la scusa di vedermi tu sia potuta uscire dalla prigione creata dalle braccia di quell’uomo che dici d’amare?”
-E io sono contenta che tu abbia accettato, Hachi- rispose poco prima di soffiare una nuvoletta di fumo grigiastro.
Hachico si sedette accanto a Nana. Non troppo vicino da poterla sfiorare con un braccio, ma abbastanza da sentire il suo profumo.
-Come va con la band? Fate progressi? L’altro giorno vi ho visti in televisione-
“Non parlare così...non parlare del più e del meno come se non fosse successo niente...come se non ci fossimo mai perse. Tanto lo sento, lo sento il tono con cui mi parli...così falsamente caldo. Non cercare di riparare tutto, non faresti altro che peggiorare le cose”
Volle dirle quello che pensava, ma appena si voltò gli occhi di Hachico le riempirono i suoi di lacrime, e disse solo -Mi manchi, Nana-
“Mi ha chiamata Nana” pensò Hachico.
Sorrise e s’immerse negli occhi di Nana, quelli che a volte potevano diventare duri e spietati, e invece ora sembravano due nere stelle che non riuscivano più a ritrovare la via per tornare a casa.
Hachico si alzò in piedi e osservò il cielo. Nana la osservò e le venne in mente una dolce bambina che, con gli occhi sbarrati guardava l’orizzonte a chiedersi come ci si poteva sentire così piccoli. S’alzò anche lei.
-Oggi la luna è piena- disse Hachico.
Qualcosa di caldo e morbido sfiorò la sua mano. Guardò Nana e s’accorse che le aveva preso la mano. Era così calda, come quella di Nobu, ma più dolce.
Sorrise e, l’abbracciò. Questo Nana non se lo sarebbe mai aspettato. Dopo alcuni secondi rispose all’abbraccio, aggrappandosi alla maglietta dell’amica come se si stesse aggrappando alla vita stessa. Qualcosa le bagnò una spalla e intuì che Hachico stava piangendo.
Un miscuglio di emozioni contrastanti le invasero il cuore...
Tristezza...Malinconia...Paura...Rabbia...
Amore.
“È questa la vera essenza dell’Amore, Nana? È questo che si prova quando ami qualcuno? Io non ho mai provato niente del genere per nessuno”
“È questa la vera essenza dell’Amore, Nana? È questo quello che si prova quando ami qualcuno? Io non ho mai provato niente del genere per nessuno”
-Perché è tutto così difficile, Hachi? Perché è Così doloroso?-
“Non ho mai saputo cosa risponderti...neanche adesso che ti guardo cantare invocando il mio nome sui palchi di tutto il mondo...
Neanche adesso che ti guardo dalla luna, senza poterti abbracciare.
Senza la tua mano nella mia...
Ma ti aspetterò, Nana, ti aspetterò fino alla fine...fino alla fine di tutto.”
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Complimenti, ben scritta... Molto suggestiva l'immagine iniziale della fiamma dell'accendino... E spettacolo la citazione delle Black Stones!
Complimenti! ^__^
Aspetto il prossimo lavoro,
Anna