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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: BLOODY MOON- TI OSSERVO
Genere: Azione, Avventura, Erotico, Fantasy, Soprannaturale, Dark
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Lemon
Autore: yuyuyuyuyu galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/10/2008 15:33:32 (ultimo inserimento: 07/10/08)

una fanfic su bloody moon :)
 
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- Capitolo 1° -

Ti osservo.
Ti osservo dalla penombra della camera, uno spiraglio di luce sfuggito alla scure ti illumina leggermente gli occhi chiusi, leggermente contratti x l’inconscio fastidio, il respiro regolare, quasi inesistente, la pancia leggermente scoperta a mostrare la cicatrice, che maledetta sembra volermi sbeffeggiare xchè lei può toccare il tuo corpo, può attraverso, può sentirne la consistenza.
Sbuffo, la sigaretta malamente poggiata sulle labbra, potrebbe cadere da un momento all’altro, ma sinceramente non me ne importa, sono troppo concentrato sulla tua figura, elegante e rozza, diabolica e angelica allo stesso tempo, opposti quanto il colore dei tuoi occhi.
un sussurro esce dalle tue labbra, un leggero suono simile al sibilo di un serpente, ma mi basta per farmi stare all’erta, mi alzo in piedi, lentamente, per procurare meno rumore possibile anche se non ti sveglieresti comunque, hai sempre avuto un sonno pesante.
Spengo la sigaretta sul antico mobile di legno poco pregiato vicino al letto, non preoccupandomi minimamente di quello che potrebbe dire il proprietario dell’albergo, dato che è già l’alba e partiremo fra poche ore. Mi siedo sul letto e ricomincio a guardarti, se fossi a conoscenza di questa mia debolezza sicuramente ti prendesti gioco di me o probabilmente ti atteggeresti come fai tuo solito, dicendo che è normale che un umano di poca importanza come me rimanga abbagliato dalla tua bellezza innata e dalla tua incredibile eleganza. Ma saresti realmente felice di questo? Oppure diventerebbe per te nient’altro che un fastidio? un nuovo filo alla ragnatela del nostro legale, che pian piano, giorno dopo giorno diventa sempre + intenso, instancabile, impossibile da gestire.
La tua mano si muove istintivamente, nel sonno, si contrae per un attimo fortemente, come uno schizzo di rabbia, le nocche diventano quasi bianche, poi la rilasci insieme al tuo respiro che ritorna regolare, accarezzo piano con la punta delle dita quella mano ora rilassata, così bianca e liscia, dalla forma elegante e lunga, poi lo sento, il tuo respiro, che mi accarezza piano, che mi sfiora come un tacito invito a un pericoloso tabù al quale presto, non riuscirò più a sottrarmi.
Mi avvicino lentamente a quelle labbra, cercando di assorbire il + possibile dentro di me il tuo profumo, così candico e puro, simile a quello di un fiore sconosciuto.
mi blocco, pochi mm e potrei finalmente sentire il tuo calore, pochi mm…mi allontano, prendo la giacca e le sigarette ed esco a passi svelti dalla camera, scendo le scale ed esco, il contatto con il freddo gelido mi fa provare un brivido per tutta la schiena, talmente forte da farmi tremare.
Riprendo il pacchetto di sigarette, accendo la quarta della giornata e la tengo malamente tra le mani mentre guardo distratto la neve che lentamente cade ricoprendo tutto ciò che le capita a tiro di bianco.
Passo una mano tra i capelli, sorrido sfrontato, questa volta è stata davvero difficile, ogni giorno lo è sempre di piu, sembra che ora non riesca + a vivere senza di te hyar. Ci sei riuscito, era questo che volevi vero? Volevi che io non riuscissi più a fare a meno di te, che ti cercassi in ogni singolo momento, che non riuscissi + a staccarmi dal tuo viso, dalla tua voce flautata, dalle tue inutili lamentele.
-ragazzo- mi giro, pensando che stesse parlando con me, un signore di una certa età, con i capelli bianchi e la lunga barba incolta si incammina a passi svelti verso un ragazzo poco distante da me, i capelli rosso chiaro, gli occhi piccoli e decisi mentre scioglie le redini del cavallo e si affretta a salire.
-aspetta glaudius ti prego- gli urla ancora il vecchio sperando che il tono della voce sconsolato possa in un certo modo distogliere il ragazzo dai suoi pensieri, ma quest’ultimo sembra non sentire nemmeno la sua voce e ordinando al cavallo in una lingua sconosciuta di partire, si dirige a tutta velocità verso la a ovest.
Il vecchio rimane con la mano alzata, gli occhi si fanno velocemente lucidi, si lascia cadere sulla neve gelata, lasciando libero un lamento disperato. Mi avvicino, a passi svelti, agganciando un braccio intorno alla vita dell’uomo per non farlo totalmente cadere, sembra totalmente privo di forze, lo sguardo il alto, completamente assente, le pupille dilatate.
-ehi, tutto bene? Forza cerchi di alzarsi- gli dico cercando di aiutarlo, inutilmente dato che si lascia a peso morto su di me, improvvisamente, come risvegliato da un incubo mi afferra con tutta la forza possibile la manica del braccio, mi guarda, gli occhi decisi e minacciosi, il respiro irregolare forse a causa dell’eccessivo freddo.
-t..ti prego..salva mio nipote..lui..non sa quello che sta..facendo-
Gli occhi di nuovo lucidi, la mano sul mio braccio che trema fortemente
-lui…pensa solo e unicamente..a lei.., lui..non può..farcela..- un improvviso colpo di tosse gli impedisce di continuare, gli porgo velocemente un fazzoletto che accetta senza troppe storie, quando lo allontana dalla bocca, una macchia di sangue copre completamente la facciata del fazzoletto.
-venga, la porto dentro, non è salutare per lei stare qua fuori sulla neve- gli dico riprovando, senza poca fatica, di alzarlo. Finalmente si aiuta con le mani e riesco a portarlo all’interno dell’albergo, dove lo faccio sedere su una sedia di legno accanto al bancone.
È ancora presto ed è tutto chiuso, cerco nelle tasche il pacchetto di sigarette, non lo trovo, sbuffo, probabilmente devo averlo lasciato cadere nella neve per riuscire a prendere il vecchio al volo, non ho voglia di andare a riprenderlo.
-sei uno straniero non è così- sposto la mia attenzione a quell’insolito vecchietto, da quel che indossa sembrerebbe un frate ma gli anelli d’oro e d’argento che tiene alle dite tozze e corte farebbero pensare a tutt’altro.
La mia attenzione cade in particolare sul ciondolo argentato con rifiniture di topazio, semi nascosto ora dalla mano dell’uomo, che lo sfrega come se fosse un potente amuleto.
-no, non sono di qua- sussurro abbassando lo sguardo, come distratto da altro.
-capisco...tu non sai niente quindi..- dice con tono triste e malinconico ma come se non vedesse l’ora di raccontarmi e descrivermi minuziosamente tutto l’accaduto, peccato che io non ne sia affatto interessato.
-no, mi dispiace non ne so niente, ora se non le dispiace vado a chiamare il mio compagno di viaggio, dobbiamo partire e siamo già in ritardo-
- non le interessa sapere cosa sta succedendo? La avverto, potrebbe interessare anche a lei-
Inconsciamente cerco ancora nella tasca le sigarette, nonostante sappia benissimo che non ci sono
-la ringrazio, ma non c’è niente di cui io abbia bisogno al momento, a parte le mie sigarette- dico dandogli le spalle mostrandogli per un attimo un fugace sorriso.
-dicono che sia una donna bellissima…lei, che dimora in quella foresta, la foresta di Balcaraz- con la voce di un narratore, mi guarda con sorriso leggero e candido, lo sguardo attento, nella mano destra il ciondolo viene accarezzato senza sosta.
-una donna?- chiedo, non che il fatto che ci sia una donna di mezzo di importi piu di tanto, ma la testardaggine di lui mi inizia leggermente a incuriosire.
-si…un elfa..dagli occhi viola e i capelli argentei…bellissima più di una dea, stupenda piu di ogni cosa esistente nel mondo terreno e non. Uomini e uomini si sono imbattuti all’interno di quella foresta per poterla avere come loro sposa, ma..-
-ma nessuno a mai tornato dico bene?- dico rimettendomi a sedere sull’alto sgabello leggermente scricchiolante.
-esatto-
-non sembra altro che una stupida leggendo del luogo-
-anche io la pensavo così fino a poco tempo fa, ragazzo, ma posso assicurarti che è tutt’altro che una stupida leggenda, io la ho vista, con i miei occhi, la bellissima elfa…-
Alza lo sguardo verso il soffitto, in memoria di quella splendida creatura, e per un attimo la mano smette di fregare il ciondolo, per poi ricominciare in modo ancora più frenetico quando abbassa lo sguardo verso di me.
-mio nipote…glaudius..lui la ha vista, e se ne è subito innamorato, è impossibile, impossibile esserle indifferente…lei..è meravigliosa-
-quando la ha incontrata?- gli chiedo con fare poco interessato, lui sorride sfrontatamente felice che gli abbia fatto una domanda
-4 anni fa, lei a quel tempo era ancora libera, ora invece, imprigionata...imprigionata l’hanno…quei mostri disgustosi..-
Le luci illuminano la stanza automaticamente, segno che ormai è mattino. Il riscaldamento si accende.
-non sei interessato a lei? Mi sembri un ragazzo robusto, potresti vincere e averla tutta x te-
-è davvero così bella come dici?-
-meravigliosa più dell’oro di tutto il mondo, stupenda più dell’eterna giovinezza…-
-mi stai raccontando tutto questo perché vuoi che riporti indietro tuo figlio non è vero?-
Sbarra gli occhi, ma li richiude poco dopo per poi sorridere amaramente.
-mio nipote è ormai tutto quello che mi rimane in questa vita, se dovesse vincere contro quei mostri allora resterebbe per sempre con l’elfa nel bosco e io non potrei mai piu vederlo, al contrario se dovesse perdere come tutti gli uomini che si sono inoltrati nella foresta, verrebbe ucciso…-
Mi rialzo in piedi, la voglia di fumare è troppo forte, ma ormai la neve fuori avrà totalmente coperto il pacchetto caduto, ora come ora farei prima a comprarne uno nuovo.
-dove si trova la foresta di Balcaraz?- una luce attraversa gli occhi dell’uomo mentre mi spiega le direzioni per giungerci. Intanto sento i tuoi passi frenetici e le tue impecrazioni, segno che ti sei svegliato, compari dopo pochi secondi alla porta e mi guardi con sguardo furioso
-servo maledetto! Hai una vaga idea di che cavolo di ore sono?? Dovevamo essere partiti da qui almeno 2 ore fa-
Mi passi avanti con tutta fretta, mentre ti siedi malamente sulla poltrona davanti alla finestra spazzolandoti i capelli con una attenzione e una leggerezza completamente in contrasto con il tuo stato emotivo.
Rivolgo la mia attenzione di nuovo sull’insolito vecchio davanti a me che ormai è totalmente colpito dalla tua figura.
-ma..è..un elfo-
FINE 1 CAPITOLO
 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (1 voto, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
yuyuyuyuyu 06/10/08 18:54
xDDDDD mi dispiace purtroppo è il mio stile di scrittura che fa un po' schifo xDD devo perfezionarlo, cercherò di migliorare, non sei la prima che me lo dice °w° grazie tanto per aver letto e soprattutto x aver commentato, cercherò di postare il prima possibile °w°
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anna1983 - Voto: 06/10/08 17:30
La trama è molto buona, azzeccatissime le descrizioni che ti permettono quasi di provare la stessa ammirazione del protagonista e i suoi stati d'animo.
Purtroppo la lettura risulta "turbata" da abbreviazioni, errori di battitura qui e là, incoerenze nella punteggiatura e qualche pecca grammaticale.
In attesa del seguito! :)
Anna
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