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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Saiyuki
Titolo Fanfic: LE ILLUSIONI DEL SACRO DEMONE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: war galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 22/05/2003 22:42:38 (ultimo inserimento: 30/08/03)

boh... e` la sintesi migliore!
 
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- Capitolo 1° -

LA SILENTE

NEL VERDE INVETRIATO DELLA SIEPE
E DELL'EDERA
E DI FRAGOLE NON COMMESTIBILI
I GIGLI SONO BIANCHI; RWEMOTI, ESTREMI.
AH, SE FOSSERO I NOSTRI CUSTODI.
SONO BARBARI
(Stan Rice)

Il mio trono di oro e pietra...
Ridicolo...
I miei gioielli e gli abiti maestosi...
Ridicoli...
Le divinità minori attorno a me...
Ridicole...
La mia assoluta immobilità...
Ridicola...
E tutti quei fiori bianchi...
Barbari.
Selvaggi.
Straneri.

Mille anni.
Sono passati mille anni da allora.
Da quando ho smesso di parlare, di muovermi e di interessarmi al Mondo Celeste e ai suoi abitanti...
Da allora ho sempre e solo ascoltato.
Il canto dell'IO.
Perchè qui, esiste solo l'Io, smisurato e immenso che si autoesalta...
E' semplicemente...
Ridicolo.

Il Principe Dio della Guerra...
Nataku.
Il più forte abitante del Mondo Celeste, la leggenda vivente... Colui il cui nome scatenava il terrore nelle genti...
Che ne è di lui?
Da cinquecento anni giace immobile, bambola priva di vita, vuoto e patetico spettatore nel Mondo Celeste...
Nei suoi occhi dorati, il nulla
Sul suo viso da ragazzino, il nulla.
Nella sua mente, il nulla.
Nel suo cuore, il nulla.
La sua anima... Perduta.

Dov'è ora la tua arroganza, la tua superbia, il tuo orgoglio, Nataku?

Uhm?

Questo è ancora più ridicolo.
Io non sono come lui.
Il mio silenzio, la mia immobilità, la mia apatia è una scelta volontaria, non l'annientamento del mio essere a causa di qualcun altro.
Dalla mia posizione osservo. Il susseguirsi degli avvenimenti, le scelte di un sovrano che non si ricorda più come si governa... La noia che pervade questo mondo di pace.

Sha Gojio
Son Goku
Genzo Sanzo
Cho Hakkai
Kanzeonbosatusu

Sognamo sogni,
noi,
così diversi
eppure così uguali...
Sognamo sogni,
sui nostri guanciali di pietra,
e il movimento è mera
illusione della carne.
Per le divinità,
nulla cambia.
Col passare dei secoli diventiamo sempre
più simili alla nostra vera essenza.
Solo questo.
Ho osservato il dipanarsi degli eventi,
ho contrastato il mio fato,
ho spezzato le catene del Destino
con le mie stesse mani...

Ho fatto un sogno.
E' follia o forse...
La morte.

Che faccia farebbero quelle sciocche divinità se mi vedessero ora?
Tutto sommato non me ne importa nulla.

La silente.
Che nome idiota! Io non sono muta, ma non ha senso parlare ai sordi. Ecco tutto. Perchè ormai gli abitanti del Mondo Celeste sono questo e altro ancora. Sono anche ciechi. Purtroppo però non sono muti. Ed è stata la loro voce, che mi ha trattenuta fino ad ora. Il loro continuo e perpetuo cicaleggiare che mi ha sempre fermata dall'andarmene...
Solo curiosità...
Per vedere fin dove si fosse arrivati.
O forse, futile tentativo di comprendere...

Che cosa amavi tanto di loro?

Però adesso...
La curiosità, che Homura, il nuovo Principe Dio della Guerra ha destato in me è più forte di tutte le altre voci.
Anche della sua, che non odo più da mille anni.
Che non sentirò mai più o forse... La sentirò attraverso le mie parole, attraverso le mie corde vocali, quando mi deciderò a parlare di nuovo.
SE parlerò di nuovo.

Homura...

Come uno schiocco di dita davanti al mio naso... O forse... E' solo che Homura me la ricorda tanto...

La Silente...
Forse il mio nome non è così sbagliato, mentre senza produrre il minimo rumore mi allontano dal mio trono. Dormono tutti. I corridoi del castello sono deserti, siamo in pace, non ha senso avere un esercito a difesa di quel luogo. La mia immagine viene riprodotta da uno specchio, messo in un angolo. Mi soffermo un solo attimo a guardarmi, persona straniera ai miei stessi occhi. Sono immutata da secoli, eppure da allora è come se io stessa non mi riconoscessi mai completamente.
Indubbiamente sono miei i capelli castani, sono miei quegli occhi, uno azzurro e uno dorato e... Il sorriso mi incurva le labbra. Era tantissimo che non sorridevo così ironicamente. Il chakra scarlatto sulla mia fronte è sfregiato. Chiaro simbolo di espulsione dalla grazia divina. Perchè la colpa che ho commesso io, di mia volontà, mi rende peggiore di un demone...
Entro in una stanza. Cambio i miei abiti, con qualcosa di più comodo e comune, poi lacero il mio abito bianco e rosso in tanti brandelli di stoffa...

Mondo, sto arrivando!

NDWar : Questo capitolo mi è uscito di getto, dopo una giornata di stress allucinante. Si vede che ho i neuroni in corto circuito... Pazienza!
 
Continua nel capitolo:


 
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