- Capitolo 1° -
The human and the crow
Era giunto il momento.
La morte stava per venirmi a prendere, il suo messo dalle ali nere stava giungendo per accompagnarmi nel mio gelido inferno di disperazione.
Io lo attendevo davanti alla finestra, illuminato dalla luna sembravo già un fantasma.
Avevo vissuto come uno spirito errante, ma sempre alla ricerca di qualcosa.
Avevo sprecato la mia vita alla ricerca della vendetta verso mio fratello, ma alla fine non l’avevo trovata, avevo trovato solo dolore.
Dopo aver perso ogni cosa non mi resta che lasciarmi alle spalle il mondo.
Piume di corvo.
Questo era stato il messaggio, l’indizio che mi faceva capire che era ormai giunta la fine.
Sentii un battito d’ali.
Mi voltai.
Sorrisi.
Sembrava uno scherzo, i suoi occhi erano del colore del cielo, quel cielo che da ora in poi non avrei più ammirato, sotto di cui non avrei più camminato.
Lo guardai.
Come poteva una creatura tanto bella essere il messaggero della morte?
Occhi azzurri, biondi capelli che incorniciavano un viso d’angelo, stupendo.
Quelle ali nere, non sembravano appartenergli.
“Sei tu Sasuke Uchiha?”
“Sì, sono io”
“Oggi tu morirai”
Il suo viso sembrava triste, come se non volesse, come se fosse costretto a portarmi via da questo mondo.
Ormai era giunta la mia fine.
Ma c’era un non so che di comico in tutto ciò.
Avevo cercato per tutta la vita qualcuno d’amare, qualcuno per cui combattere, per cui poteva valer la pena morire e alla fine mi ero innamorato dell’uomo che mi avrebbe ucciso.
Se avessi avuto un ultimo desiderio come i condannati, avrei chiesto di poter stare con lui, solo per un’ora, solo per dire che qualcosa di buono nella mia vita c’era stato; ma non c’è un ultimo desiderio per chi muore con disonore come me.
Forse lui aveva capito i miei pensieri, o forse era solo una mia impressione sbagliata.
Pretesi il mio ultimo desiderio, non mi importava se era un errore.
Mi avvicinai, presi il suo viso tra le mani e lo baciai.
Ricambiò quel bacio.
Forse era solo un favore, forse gli facevo solo pena.
Calde lacrime sentii scorrere sulle mie mani.
L’angelo nero stava piangendo, stava piangendo per me.
“Ora puoi portarmi via” Dissi
Ma lui non parlò, non smise di piangere.
Io avevo sofferto a causa delle persone, ma anche lui era solo una fragile creatura con un compito troppo grande. Soffriva ogni volta che portava via qualcuno da questo mondo.
Era troppo puro e gentile per questo lavoro così ingrato.
“Non si può sfuggire alla morte” Sussurrò tra le lacrime.
Era vero, potevi sfuggire da tutto ma alla fine era sempre la morte che ti trovava, ovunque.
“Va bene”
E in un battito d’ali mi portò via.
grazie a chi mi è vicino...
se avete voglia lasciate un commento, grazie
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Your Shin
E scrivine altre, che sei davvero brava!
E' scritta anche a meraviglia! Complimenti!^^
-Sakura-