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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: .MOSTRO.
Genere: Horror, Drammatico, Dark, Introspettivo, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: applecandy galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/09/2008 16:13:57

SongFict, Meds Placebo. " Stringi e dilania le tue fetide carni, mostro."
 
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- Capitolo 1° -

MOSTRO




SongFict Meds-Placebo


Ticchetta nervosamente con il dito contro la tempia destra.
Dov'è? Dov'è andato a finire?
Batte, batte, prima o poi gli tornerà in mente.
Batti batti, e il ricordo tornerà.
Il colpo sulla tempia è sempre più pesante, al primo dito se ne aggiunge un secondo,
per poi sostituire il tutto con il palmo, sempre più violentemente.
«Dov'è... dov'è... devi sapere dov'è. Devi.
Picchia il palmo sempre più forte, sempre con più velocità.
Chiude l'arto a pugno, per poi continuare quella violenta ricerca di ricordi.
«DOV'È? DOV'È?
Respira affannosamente, picchiandosi sulla tempia rossa scalfendosi le nocche,
senza curarsene, continua a colpire.

Ero solo, in caduta libera
facendo del mio meglio per non dimenticare
cosa mi è successo
cosa ci è successo
cos'è successo mentre ho lasciato che scivolasse via


Lascia scivolare il braccio al suo fianco.
Gli duolono tutti i muscoli del braccio, tanto è durata da dolorosa ricerca.
E le nocche si sono spaccate, dopo aver tumefatto la tempia del ragazzo.
Cerca di muovere le dita doloranti, e un po' di sangue ,dagli spacchi che scalfiscono la pelle
fredda e tesa, scivola fuori.
«No!
Non può sanguinare.
Non può sanguinare.
«Se esce del sangue, hai fatto del male. Se esce del sangue, hai fatto del male.
Bisbiglia mentre cerca di tamponare il liquido amaro con la maglietta.
Ma quegli spacchi tornano ad inumidirsi di rosso.
Preso dal panico chiude fra i denti il pugno della mano, mordendolo forte.
NON DEVE SANGUINARE NON DEVE SANGUINARE!

ero confuso dai poteri che ci sono
dimenticando nomi e facce
i passanti mi guardavano
come se potessero cancellarlo


Il sapore metallico continua a fluire, sempre sempre più, proprio come quella notte.
Stringe più forte fra i denti la carne gelida.
Come quella notte. Cos'è successo quella notte?
Calcando i denti dritti con più foga.
Cosa ricordi oltre al sangue?
Tanto sangue.
Cosa ricordi oltre al fatto che fluiva?
Scorreva così velocemente.

baby, hai dimenticato di prendere le tue medicine?
baby, hai dimenticato di prendere le tue medicine?


E gli occhi si facevano bianchi, e gli occhi si facevano opachi vero?
Sangue, sangue che corre, sangue che scappa.
E le palpebre tremavano vero?
Sulle tue mani, sui tuoi vestiti, sulla tua pelle.
Boccheggiava no?
E non finiva più. Continuava a fluire sempre amaranto.

ero solo, fissavo da sopra il davanzale
facendo del mio meglio per non dimenticare
ogni sorta di gioia
ogni sorta di allegria
e la nostra eroica promessa


Se esce del sangue, hai fatto del male. Se esce del sangue, hai fatto del male.
Correva, correva! Fra le tue avide dita.
Se esce del sangue, hai fatto del male. Se esce del sangue, hai fatto del male.
Sgorgava, sgorgava! Della profonda ferita.
Se esce del sangue, hai fatto del male. Se esce del sangue, hai fatto del male.
E tu toccavi la carne morbida, e tu toccavi la carne lacera.

quanto contava per noi
quanto contava per me
e le conseguenze
ero confuso, dagli uccelli e dalle api
dimenticando se lo intendevo

Stringi fra i denti quel sapore amaro, stringi fra i denti il tuo che non avrà mai il suo sapore.
Ti portavi le mani alla bocca.
Che era così denso.
Sporcandoti il viso.
Che era così buono.
E sotto di te continuava a sgorgare.

baby, hai dimenticato di prendere le tue medicine?
baby, hai dimenticato di prendere le tue medicine?
baby, hai dimenticato di prendere le tue medicine?
baby, hai dimenticato di prendere le tue medicine?


Così ri introducevi le dita nella ferita.
Il ricordo fa male. Stringi fra i denti la tua oscena carne.
E ingordo le riportavi alla bocca.
Stringi, così che possa fluire anche il tuo di sangue.
Per poi tornare ad allargare la ferita traboccante.

e il sesso e le droghe e le complicazioni
e il sesso e le droghe e le complicazioni
e il sesso e le droghe e le complicazioni
e il sesso e le droghe e le complicazioni


Stringi e dilania le tue fetide carni, mostro.
Era così oscenamente sfamante il suo sapore.
Dilania le tue ferite, e lascia scorrere il tuo lurido sangue, mostro.
E anche se ancora il suoi occhi si ribaltavano non importava.
Affonda i tuoi disgustosi denti nella pelle gelida, mostro.
Continuavi ad affondare le dita in quella fonte di mieloso tiepidume.

baby, hai dimenticato di prendere le tue medicine?
baby, hai dimenticato di prendere le tue medicine?
baby, hai dimenticato di prendere le tue medicine?
baby, hai dimenticato di prendere le tue medicine?
baby, hai dimenticato di prendere le tue medicine?
baby, hai dimenticato di prendere le tue medicine?

ero solo, in caduta libera,
facendo del mio meglio per non dimenticare






Non so chi possa essere il protagonista pur avendola scritta io, so solo che Non è un vampiro, è solo un pazzo.
Spero apprezziate



Applecandy

 
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VOTO: (3 voti, 5 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 5 commenti
applecandy 25/09/08 19:47
Grazie *-*, sono felice che ti sia piaciuta ;)
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mayaka - Voto: 25/09/08 15:39
a me è piaciuta,mi ci è voluto un po' ma l'ho capita,sei strabiliante :)
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applecandy 24/09/08 23:24
"Scusa un attimo, che lingua stai parlando?" chiesi

"Non è esattamente una lingua straniera: parlo una lingua che solo tu ed io possiamo capire.

Esiste una lingua così per tutti. Non scherzo. Esiste una lingua diversa per te e

un'altra persona, una per te e tua moglie, una per te e la tua

ex, una per te e tuo padre, un'altra per te e un tuo amico."

"E se le persone sono in più di due? Come funziona questa storia della lingua?"

"Se si è in tre, c'è una lingua per quelle tre persone, e se se ne aggiunge un'altra,

la lingua cambia di nuovo. Ho osservato a lungo questa parte della città e anche tu hai fatto lo stesso.

Di persone così ce ne sono un'infinità e io con te e loro parlo una lingua

che solo chi ha la stessa distanza da sè e Tokyo possono capire. Ma se al tuo posto

fosse seduta una simpatica vecchietta che vive da sola, userei

una lingua che sa di solitudine. Con un uomo che sta per andare

con una puttana, una lingua che sa di desiderio. Tutto qui."

"E se ci fossi io, la vecchietta, il tipo che va a puttane e tu?"

"Quanto la fai lunga! Comunque anche in quel caso parlerei una lingua

che riguarda le vite di questa quattro persone a caso, un lingua

capace di esprimere lo spirito di queste quattro persone qui e adesso."

"Va bene, mi arrendo."



Banana Yoshimoto - Lucertola -Giovani Sposi


Cito la Banana per dire solo questo:

Magari parliamo due lingue differenti ;)
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realvampires91 - Voto: 24/09/08 21:50
eeeemmmmm...... con tutto rispetto non credo di averla capita molto... cioè... è ben fatta... ma sembra che nemmeno tu l'abbia capita... ciao
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cececca - Voto: 24/09/08 21:47
sinceramente oltre a non aver capito chi è il protagonista sinceramente non ho capito nè la trama nè dove va a parare...scusa ma questi generi non li capisco... (?????????????????)
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