- Capitolo 1° -
HALOA A TUTTI!!!COME POTETE BEN NOTARE IO E LA MIA MENTE CONTORTA CI SIAMO SEDUTE QUI ED ABBIAMO COMINCIATO A SCRIVERE UN'ALTRA FAN FICT SU SAIYUKI. NON HO LA MINIMA IDEA DI COME SALTERA' FUORI QUINDI LEGGETTE... E CHE DIO VI CONSERVI STRANO...
RICORDI AZZURRI
E' UNA BELLA GIORNATA.
ULTIAMENTE IL CIELO E' SEMPRE LIMPIDO, AZZURRO.
A ME NON PIACE.
PREFERISCO LA PIOGGIA.
I GIORNI IN CUI PIOVE MI SENTO UN PO' PIU' FELICE, ALMENO UN POCHINO DI PIU'.
IO ODIO IL CIELO AZZURRO.
AZZURI ERANO I SUOI OCCHI.
AZZURRI I SUOI CAPELLI.
AZZURRE LE SUE LACRIME.
QUESTO CIELO NON MI PIACE, MI FA RICORDARE LEI.
RICORDO ANCORA COME FOSSE IERI:
ERA UNA LIMPIDISSIMA GIORNATA DI AGOSTO, PROPRIO COME OGGI.
A QUEL TEMPO LA VITA MI SORRIDEVA, COME UNA PURA FANCIULLA.
COME MIO SOLITO, MI RECAI AL BAR.
QUANDO LA VIDI NON PENSAI A NULLA.
MI AVVICINAI PER CERCARE DI CONOSCERLA.
MA ERA TROPPPO LONTANA DA ME, AVEVA GIA' LA FEDE.
TORNAI INDIETRO CON IL CUORE DISTRUTTO.
ME NE ERO INNAMORATO, MA LEI ERA OCCUPATA.
LA VITA A VOLTE, ANCHE SE DA UN LATO TI SORRIDE, E' SEMPRE LI' PRONTA A PUGNALARTI.
DA QUEL GIORNO NON LA RIVIDI PIU', O ALMENO FINO A QUALCHE MESE DOPO...
QUEL GIORNO IL SOLE SPLENDEVA ALTO NEL CIELO.
CAMMINAVO SERENAMENTE.
E LA RIVIDI.
ERA SEDUTA SOTTO DI UN'ALBERO.
VESTITO SEMPLICE.
CAPELLI DI UN AZZURRO INCANTATORE.
OCCHI TRISTI E MALINCONICI, MA COMUNQUE BELLI.
MI AVVICINAI, QUESTA VOLTA.
"MI SCUSI SIGNORINA, VA TUTTO BENE?" DISSI.
LEI ALZO' LO SGUARDO VERSO IL MIO.
QUANT'ERA BELLA.
SI ALZO' DI SCATTO E MI ABBRACCIO' PIANGENDO A DIROTTO.
NONOSTANTE LEI FOSSE DISPERATA, IO NON FACEVO CHE PENSARE A QUANTO FOSSE DOLCE.
"OH...MI SCUSI, NON AVREI DOVUTO" MI DISSE TIMIDAMENTE.
"MA NO SI FIGURI" RIBATTEI.
"E' CHE SONO SOLO MOLTO TRISTE".
"LA POSSO AIUTARE IN QUALCHE MODO?" CHIESI GENTILMENTE.
"MI POTREBBE GENTILMENTE FARE COMPAGNIA PER UN PO'?".
"MA CERTO, LA PREGO, MI RACCONTI COSA E' SUCCESSO".
"BE'..ECCO...VEDE...CIRCA UN MESE FA MIO MARITO E' DECEDUTO PER CAUSE SCONOSCIUTE".
"SONO DESOLATO".
"E..ORA MI SENTO COSI' SOLA..."
"SA UNA COSA? IO SO BENE COME SI SENTE, PURE IO HO PERSO UNA PERSONA CARA".
"AH, MI DISPIACE".
"VEDE, NON SE NE DEVE DISPIACERE, IO POSSO BEN CAPIRE CHE IN UN PRIMO MOMENTO LE POSSA SEMBRARE IMPOSSIBILE TIRARE AVANTI, MA VEDRA' CHE UN GIORNO TROVERA' LA FORZA PER FARLO" DISSI IN TONO PATERNO.
"LA RINGRAZIO MOLTO SIGNORE, LEI E' VERAMENTE UNA PERSONA MOLTO GENTILE".
"GRAZIE".
IL GIORNO DOPO CI RINCONTRAMMO.
NON SO COME, MA FINIMMO CON IL FARE L'AMORE.
RICORDO ANCORA LE SUE MANI CALDE E VELLUTATE CHE SFIORAVANO IL MIO CORPO...
LA SUA PELLE CANDIDA CHE TOCCAVA LA MIA...
CI AMAMMO.
COLEI FU LA PRIMA RAGAZZA CHE AMAI, E ANCHE L'ULTIMA.
IL GIORNO DOPO MI CONFESSO' CHE QUELLA VOLTA, NON STAVA PIANGENDO PER L'AMARA FINE DEL SUO CONSORTE, MA PER LA SUA IMMINENTE MORTE.
CANCRO.
TRE SETTIMANE DOPO SI SPENSE.
NE RESTAI AMMUTOLITO.
E' STATA LA PRIMA RAGAZZA CHE ABBIA MIA AMATO.
AMAVO I SUOI OCCHI.
AMAVO I SUOI CAPELLI.
AMAVO IL SUO CORPO.
AMAVO LA SUA INNOCENZA.
E TUTTO QUESTO LO AMO ANCHE ADESSO.
SONO PASSATI TRE ANNI, E LA AMO TUTTORA.
SE FOSSE VIVA MOLLEREI TUTTO E ANDREI DA LEI.
"HEI GOIJO, COSA FAI LA' IMBAMBOLATO? GUARDA CHE SI PARTE" GOKU MI STA CHIAMANDO.
MI GIRO.
VOLTO LE SPALLE A QUEL CIELO AZZURRO CHE MI TORMENTA.
"STO ARRIVANDO SCIMMIA".
MI LASCIO DIETRO IL PASSATO CHE NON PUO' TORNARE.
MA UNA COSA OGGI L'HO CAPITA:
LA VITA A VOLTE TI GIRA LE SPALLE E TI LASCIA CADERE INESORABILE NEL BARATRO DELLA MALINCONIA.
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