LA SCOMMESSA
- Capitolo 1° -
Capitolo uno
Erano ormai le otto e mezza quando Ginny chiuse il libro di aritmanzia e spense la lanterna della biblioteca. Dalla sala grande provenivano le voci allegre dei compagni. A quelle risate la ormai sedicenne s’incupì ancora di più.
Eppure sembrava che non ne avesse affatto bisogno, la scuola andava bene, la cotta per Harry le era passata, ma sentiva dentro di se una nuova sensazione, mai provata prima.
Le accadeva quando vedeva o pensava ad una persona in particolare; Draco Malfoy.
Ginny si sentiva fortemente attratta da quel ragazzo con gli occhi grigi e freddi, ma allo stesso tempo provava repulsione per la strafottenza che aveva Draco nei confronti di tutti. Continuava a ripetersi che era un Malfoy, ma non poteva fare altro che eccitarsi quando lo incontrava nei corridoi.
Uscendo dalla biblioteca si avviò con passo saltellante verso il dormitorio dei grifondoro.
Svoltato l’angolo incrociò lo sguardo proprio del serpeverde e non poté fare a meno di avere un colpo al cuore.
Draco superò la ragazza e si diresse verso i sotterranei. Giunse nella sala comune dei serpeverde.
Pansy Parkinson lo avvicinò sussurrandogli all’orecchio che aveva una cosa da mostragli. Draco la seguì nel suo dormitorio. La ragazza si tolse la camicetta rimanendo in reggiseno, fece un cenno malizioso al letto, dove poco dopo erano già sdraiati insieme.
Lui portò la sua meno sul suo seno, la fece scorrere sulla schiena fino al sedere, la ragazza cominciò a massaggiargli il pene, mentre i loro respiri erano sempre più pesanti ed irregolari. Dopo 15 minuti Malfoy ebbe un orgasmo. Continuarono ancora per un po’, poi Draco si rivestì e tornò di sotto.
C’era solo Flitt che giocherellava con la manica della divisa.
-Ehi! Malfoy, allora la Parkinson ci ha riprovato con te?-
-Credo di si, comunque non deve fregarti quello che faccio io a letto con quella ragazza- sibilò
-Che linguaggio raffinato, io preferisco chiamarla troia che vuole che tu glielo metta dentro-
-Tanto non succederà mai…-
-Vuoi continuare ad usarla solo quando ti fa comodo?-
-Sì tanto cosa vuoi che me ne importi di lei-
-Dici così solo perché è l’unica che ti si fila, scommetto che non riuscireti a portarti a letto la Granger-
-Forse la Granger no, perché è troppo occupata a studiare e poi mi farebbe anche schifo andare con una mezzosangue gabbana e per di più zannuta-
-Allora la Weasley, lei è una purosangue…- propose Flitt.
-Sì va bene se riesco a portarmela a letto in una settimana tu diventi il mio schiavo…-
-Se non ci riesci sarai tu a diventare il mio schiavo-
I due si strinsero la mano, dopodiché Malfoy si alzò ed andò a dormire, pensano al modo per adescare la Weasley.
Intanto nel dormitorio dei grifondoro Ginny pensava a lui, a Draco, si chiedeva com lei piccola sedicenne poteva piacere a lui, così grande e quasi uomo. Continuava a chiedersi come poteva essersi innamorata proprio di Draco Malfoy, il figlio del loro più grande nemico.
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