PROLOGO
- Capitolo 1° -
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*ANGEL'S OF DARKNESS*
PROLOGO
*Prima Piuma...
... Prima Lacrima*
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~§~ ZONA IMPRECISATA DELLO SPAZIO TEMPO ~§~
"Per Chronoss e per tutte le divinità dello Spazio Tempo, ma perché dobbiamo fare la ronda ad una stupida zona dell'universo, da cui non passa assolutamente nessuno?" sbuffò una giovane figura femminile, afferrando in mano il suo Kris (1), cominciando a brandirlo con velocità, quasi volesse squarciare l'aria
"Kia" la sgridò una figura molto più grande, ma altrettanto femminile "… è il nostro compito… e noi dobbiamo eseguire gli ordini di Chronoss e del consiglio" le ricordò per la millesima volta i suoi compiti. La giovane Kia si sedette su di un grosso pietrone per terra, arricciò le labbra, palesemente scocciata, ed appoggiò i gomiti sulle ginocchia.
"non mi piace questo compito allora!" esclamò con una vocetta da bambina dell'asilo. Le quattro donne accerchiate attorno a lei scoppiarono a ridere "… io mi sono sempre aspettata che la vita delle Guerriere Sailor fosse frizzante, piena di nemici e pericoli… io voglio sconfiggere cattivi, portare la pace nell'universo… non stare qua a fare la guardia alla Zona Proibita, in cui veramente non succede nulla"
"Presto Kia, molto presto verrà anche il tuo momento, non temere" mormorò con un'incrinatura fredda nella voce, una figura dietro alla bella Kia
"Maestà…" sussurrò in risposta Kia
"… hai solamente 12 anni, arriverà presto anche il tuo momento. Dai solamente, tempo al tempo… non voler bruciare le tappe troppo presto, o non assaporerai al massimo in gusto agrodolce della vita" continuò, mentre accarezzava la testolina rossa della giovane guerriera dodicenne.
"Parole sagge, maestà… cercatelo di farlo capire voi a questa testona che bisogna solamente attendere e il proprio momento arriva… Siete un'imperatrice cosmica capace, maestà, ora capisco per quale motivo il popolo vi ha eletto e vi ha fatto indossare la Stola Argento ed Oro che può solamente detenere chi ha in sé il potere Imperiale. Siete una Regina e una Custode giusta, maestà. Sono fiera di essere nata sotto il vostro regno, e di poter avere il potere sufficiente per proteggerVi" esclamò la più anziana tra le Guerriere.
L'imperatrice, com'era stata soprannominata dall'anziana Sailor, abbassò tristemente lo sguardo, permettendo alla frangia dorata di coprirle le iridi azzurro chiaro, mentre stringeva forte nella mano destra, la lunga asta di un bastone dorato, morbidamente scolpito, nella cui sommità recava uno splendente cristallo a molte punte, che di tanto in tanto variava colore assumendo una tonalità più chiara, o più scura.
"Sailor Hyperion…" disse rivolgendosi alla guerriera più anziana "… sono onorata che Voi siate così fiera di me… e per quanto queste parole mi possano rendere orgogliosa, il mio animo non è altrettanto calmo" mormorò sistemandosi meglio la lunga stola argento ed oro sulle spalle "… non ricordo quand'è stata l'ultima volta che ho potuto riposarmi senza essere svegliata nel cuore della notte, da chicchessia… non ricordo quand'è stata l'ultima volta in cui mi sono recata a trovare persone che non vedo oramai da una vita… non ricordo e basta. Per quanto sia orgogliosa delle Vostre gentili parole rivolte a me, non auguro a nessuno una vita simile alla mia… neppure al mio peggior nemico" concluse con un sospiro più intenso, mentre si allontanava lentamente, iniziando una lunga e silenziosa passeggiata lungo la muraglia che proteggeva la Zona Proibita.
"Hype…" sussurrò Kia avvicinandosi alla guerriera più anziana "… ma la maestà, quanti anni ha?" chiese, incuriosita
"17 tra due settimane" mormorò in risposta la vecchia Guerriera, osservando il passo cadenzato 'dell'Imperatrice'
"eppure… ho come l'impressione che sia molto più vecchia, guardala non dimostra 17 anni! Sembra infinitamente più vecchia…" esclamò ancora la giovane ragazzina.
"tempo fa sentii un gruppo di Guerriere di 'Livello Aura', dire che quando una Custode, diventava Imperatrice non sentiva più il trascorrere del Tempo. Ricordi lo spirito di Sailor Cosmo? Lo spirito dell'ex Custode che abbiamo visto al Consiglio Tempo fa?" domandò mentre la bambina annuiva "… si dice che lei fosse una delle Guerriere che combatté durante la 3 Guerra Cosmica Della 2 Era dell'universo. Al fianco di Selene, la regina del Moon Kingdom, il regno della Luna che cadde per colpa di Chaos e di Metallia, e al fianco di Crystal, la Custode cosmica di quegli anni. Si dice che lei, Sailor Cosmo, fu una delle poche a sopravvivere a quella Guerra… quando spirò Crystal, il Consiglio decise di dare a lei il potere di governare l'universo… ma nel frattempo Chaos decise che era arrivato il momento giusto di attaccare Selene e Il Moon Kingdom, e così anche lei morì nel tentativo di salvare Selene e di proteggere la piccola erede al Trono. Sì dice che Sailor Cosmo morì ad 41 anni, ma il suo spirito ha le fattezze di una giovane donna di 18, ecco perchè ti dico che per un Imperatrice gli anni non contano… il tempo passa, ma nulla scalfisce la loro giovinezza"
"ma Hype… se non sbaglio il Moon Kingdom fu distrutto centinaia di anni fa, adesso siamo nella Terza Era Dell'Universo, Cosmo è morta centinaia di secoli fa… come ha fatto a regnare come fantasma sino ad adesso?"
"semplice Kia, poiché nessuno era disposto a prendersi un compito del genere. Nessuna custode cosmica era ancora nata, fino a che la nostra Nuova Imperatrice non ha compiuto 16 anni, nessuno sapeva se fosse destinata o no al potere universale… tu non capisci… ma il potere Cosmico e il più potente potere presente in tutto lo Spazio Tempo. La nostra Imperatrice regna non solo su questa Dimensione, ma su tutte le atre, un solo suo sbaglio può portare al cambiamento di tutta la storia UNIVERSALE… ecco perché sembra così vecchia e stanca… perché ha sulle spalle un intero Spazio-Tempo su cui governare. Ha il peso di tutti gli universi sulle spalle!" esclamò concitata mentre Kia fissava sorpresa le spalle della Custode cosmica, quasi preoccupata perché esse si piegassero "… è un peso così grande per una ragazzina di 17 anni, e il Consiglio non le rende niente più semplice… nulla… povera bambina… è così sola benché sia al comando dell'universo… così sola!" esclamò mentre una lacrima trasparente desiderava solamente rompere la protezione delle ciglia e scivolare.
"non compatirla" esclamò decisa una voce dietro Hyperion "… lei questo non lo sopporta!" concluse dura, seguendo la custode cosmica
"Diamon!!" gridarono in concomitanza Kia e Hyperion
"Esattamente" mormorò fredda stringendo con una mano l'elsa blu della sua spada.
"… lascia stare la custode… vorrà rimanere sola" disse Kia avvicinandosi alla nuova arrivata.
"vieni qua Kia" mormorò Hyperion prendendo la ragazzina per un braccio, e avvicinandola a sé. "non fidarti mai di… di… quella… non riesco ancora a capire come la custode riesca a sopportare la sua presenza…"
Sailor Diamon sentì quelle parole e sorrise amaramente.
Poi s'incamminò verso il luogo in cui si era diretta L'Imperatrice Cosmica.
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"Desideri nasconderti anche da me?" mormorò con voce contrita Sailor Diamon, facendo un altro passo in avanti, verso il bordo del dirupo su cui stava la custode cosmica.
"… solo se tu non desideri la mia compagnia" fu la risposta che ottenne dalla donna, ergo ragazza, che era in piedi sul bordo di un dirupo, da cui era possibile dominare l'universo.
"sai bene che io desidero la tua compagnia…" sussurrò avvicinandosi di qualche passo "… Serenity" concluse chiamandola con il suo vero nome, con quel nome che riportava alla memoria, tanti, forse troppi ricordi.
"Serenity…" disse colei che portava sulle spalle la stola Argento ed Oro, assaporando il suono che quel nome le produceva sulle labbra "… Serenity" mormorò ancora, mentre quel leggero sospiro si riempiva d'acuta amarezza.
"è il tuo nome, Custode" le ricordò Diamon, con una vena ironica nella voce.
Serenity, poiché quello era il nome dell'Imperatrice Cosmica sorrise ironica, mentre una rabbia sorda le faceva piegare gli angoli delle labbra in un ghigno di dolorosa sfrontatezza.
"io non sono Serenity" disse osservando la lunga asta che aveva in mano, mentre il cristallo a molteplici punte brillava appena come se avesse percepito il rifiuto per quel nome.
"… o meglio… vorrei non essere Serenity. Farei di tutto per non esserlo. Di tutto. Ma lo sono e non posso fare nulla per modificare questo stato di cose. Io SONO Serenity, ed anche se non vorrei, lo sono e devo accettare ciò che sono" mormorò mentre il cristallo a molteplici punti emetteva una bassa luce dorata ricca di sfumature azzurre, che scemavano in un blu e successivamente in viola chiaro. Serenity sospirò mentre con la punta delle dita della mano sinistra sfiorava un ciondolo a mezza luna di cristallo bianco perlaceo, che teneva al collo, quasi fosse un importante cimelio di famiglia.
"non hai ancora trovato quello che cerchi?" domandò Sailor Diamon indicando il ciondolo di cristallo perlaceo che l'Imperatrice portava al collo.
"… No" mormorò rassegnata L'imperatrice "… non ho ancora trovato quello che cerco. E forse mai lo troverò… ma il mio cammino e lungo ed arduo.. forse lo troverà… forse prima di trovarlo mi rassegnerò al mio destino e smetterò di cercare qualcosa che non mi è dato di trovare. Non so La vita è fatta di battaglie; vittorie e sconfitte la costellano, chissà se la battaglia portata da questo simbolo sarà un trionfo o una disdetta… questo non mi è proprio dato saperlo. E poi come si dice sul mio pianeta 'chi vivrà, vedrà', ed immagino che questa frase sia una grande verità, non trovi anche tu, Diamon?" domandò la Custode, mentre il cristallo a molteplici punte si illuminava ed assumeva il vivo colore del sole.
"sì, indubbiamente il detto è una gran verità, non avrei mai immaginato che gli abitanti del pianeta da cui tu provieni, fossero tanto… ehm… 'saggi'?" mormorò arricciando le labbra.
"a volte si dimostrano anche loro, 'saggi'" rispose con lo stesso tono Serenity.
Un lungo istante di silenzio riempì l'aria, mentre una leggera brezza spirava da nord.
"tira un vento che sa di cambiamenti, Angel, è un vento strano, oserei dire lo stesso che un anno fa mi ha portato ad essere ciò che sono diventata… forse contiene un significato implicito questo vento… forse vuole dirmi che è giunto il momento…"
"… il momento, di fare che cosa, Serenity?"
"ovviamente di tornare a casa"
"COSA?!?!?!" gridò Sailor Diamon sorpresa.
"sì Angel, manco da troppo tempo dalla Terra, non voglio che i Terrestri pensino che La Custode si sia dimenticata di loro… la Terra, benché molti nell'Universo se ne sono volutamente scordati, dopo anni ed anni è entrata a far parte dell'Universo, e come tutti gli altri Pianeti è sotto la giurisdizione del Consiglio, e quindi, indirettamente sotto la MIA giurisdizione. È poi è casa mia… la mia esistenza l'ho vissuta su quel pianeta, calpestando quella Terra, è giusto che sia io ad occuparmene… ma non adesso, ritornerò sulla terra tra 2 settimane… Illusion, Helios, ho promesso al custode dei Sogni che sarei passata per aiutarlo a risolverlo il suo piccolo problema con il Cristallo D'oro"
"capisco… quindi questo è solamente un arrivederci? Non ci abbandonerai per sempre, vero?" domandò Angel piena d'aspettativa, anche se non voleva farlo vedere.
"esattamente, Angel, è solo un arrivederci, a meno che tu non accetti di essere mia ospite sulla Terra, per un periodo relativamente breve…"
Angel, aka Sailor Diamon storse il naso, disgustata "sulla Terra? Forse… ci penserò… ho milioni di cose da fare in questo periodo" biascicò non del tutto convinta.
Serenity sorrise… poi si voltò verso la guerriera dietro di lei e mormorò "Riferisci te la mia decisione a Chronoss. Digli che se in queste due settimane mi troverà ad Illusion, ed immediatamente subito dopo sulla terra, a Tokyo. Ricordagli di disturbarmi solo se strettamente necessario… ciò che ho da fare ad Illusion sarà un lavoro molto stressante, e potrei litigate pesantemente con lui, com'è successo l'ultima volta. Lo farai?"
"premettendo il fatto che io non sono la postina di nessuno, e non porto messaggi a nessuno per nessuno, neppure se a chiedermelo e L'imperatrice stessa, dato che sei mia 'amica', farò quest'immenso piacere" disse ironica, mentre un ghignetto le disegnava le belle labbra.
"oh quale immensa fatica, Diamon. Si dia il caso che se non esegue questo mio ORDINE" iniziò con tono fintamente imperioso "… la punta metallica del mio stivale con tanto di tacco a punta alto dieci centimetri, si andrà a piantare con perfezione minimale, nel suo bel didietro, spedendola dove solo io so. Quindi è pregata di eseguire" concluse con un sorrisetto cattivo.
"Tsk" fu la risposta di Diamon, che si voltò dando le spalle a Serenity.
"alla prossima Diamon" mormorò L'imperatrice.
… Ma quando Sailor Diamon si fu voltata per ricambiare il saluto, dell'Imperatrice Cosmica, non vi era più minima traccia…
"… alla prossima"
~§~ CONTINUA ~§~
Note D'autrice: Per quanto io sia impegnata in questo periodo (e vi giuro che lo sono), la voglia, il bisogno di scrivere, per vostro enorme "gaudio", non mi ha ancora abbandonato. Sono la prima a sapere di avere in sospeso parecchie, storie, che presto (almeno lo spero) verranno concluse, ma niente e nessuno mi potrà mai separare dalla mia prima fanfiction; e sto ovviamente parlando di "SAILORMOON E IL CRISTALLO UNIVERSALE", ha veramente secoli questa fanfiction, e io personalmente rileggendola a molti anni di distanza mi sono veramente vergognata di averla pubblicata, l'idea dal mio punto di vista era molto buona, ma il tutto era sviluppato in maniera troppo infantile e strampalata, io stessa, rileggendo dei pezzi mi sono accorta che molte parti erano ed ancora sono particolarmente scadenti ed incomplete, e così oggi, in un pomeriggio afoso e umido di Giugno, mi sono decisa a ripostarla, ovviamente rivista e corretta, stessa cosa succederà ben presto alla maggioranza delle mie storie che verranno rivisitate per diminuire la mia vergogna, nel presentarvi schifezze del genere. Probabilmente per chi ha letto "SAILORMOON E IL CRISTALLO UNIVERSALE"; e "ANGEL'S OF DARKNESS", questa fanfiction prenderà una piega alquanto diversa, seguendo però il filone centrale di tutta la serie.
Adesso vi saluto
Un KiZz kIzZ
Eos
(1) Kris = pugnale dalla lama serpeggiante.
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