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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: MegaMan: NT Warrior (Rockman EXE)
Titolo Fanfic: MEGAMAN.EXE AXESS 'SPRINT'
Genere: Sentimentale, Azione
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: kura92 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 18/09/2008 19:28:38

questa è la mia prima ff su MegaMan, ma questo Manga mi ha davvero presa...è bellissimo! ATTENZIONE: ci sono personaggi inventati!
 
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CAPITOLO-1
- Capitolo 1° -


avvertenze: i nomi di tutti i personaggi sono quelli originali (giapponesi) ma quelli di Blues e RockMan li ho messi nella versione italiana e aericana (mi piacevano di pi!XD) credo che Mariko-sensei sia un pò OOC ma sta a voi giudicarlo...commentate in tanti, ho bisogno di sapere che apprezzate per continuare e, nel caso non vi piacesse, mi farebbe cmq piacere saperlo...detto questo vi lascio alla storia.



CAPITOLO-1


<<Netto-kun!>>
Dal piccolo computerino portatile poggiato sulla scrivania MegaMan chiamava il suo operatore da ormai più di dieci minuti, ma sembrava che quest'ultimo non avesse alcun intenzione di svegliarsi. Se ne stava a dormire in una posizione assolutamente sconsigliata per chiunque ma che, per lui, sembrava stranamente comoda. Sicuramente stava sognando qualcosa di davvero molto interessante, considerando il sorrisino che aveva stampato sul viso e il fatto che contiuava ad urlare, arrivando persino a surclassare la voce di MegaMan. Il piccolo NetNavi non poteva che guardarlo, perplesso, sperando che prima o poi sentisse la sua voce e, magari, si decidesse ad aprire gli occhi. Anche perchè se avesse continuato a dormire in quel modo avrebbe sicuramente fatto tardi a scuola (non che questa fosse una novità per lui) qualcosa, però, diceva al Navi in blu che questa volta, diversamente dal solito, Mariko-sensei non sarebbe stata molto clemente.
<<Netto-kun, devi svegliarti o farai tardi un'altra volta...Netto-kun>>
I ripetuti richiami non servirono a molto neanche questa volta...nessuno sembrava in grado di svegliare il giovane Netto quando dormiva in quel modo...tranne, forse, una bella NetBattler.
MegaMan guardò l'orologio virtuale accante a lui, ormai si erano fatte le 8.10...sarebbe arrivato in ritardo anche se qualcosa l'avesse miracolosamente svegliato.
D'improvviso, come se qualcuno avesse ascoltato le preghiere mentali del Navi in tuta blu, Netto cadde rumorosamente dal letto. Svegliadosi.
<<ahii!Ough!>>
continuando a massaggiarsi la testa, che aveva sbattuto nella caduta, il bambino si avvicinò a carponi alla scrivania afferrando il piccolo PET blu e avvicinandolo al viso...strinse gli occhi per vedere meglio l'orario segnato sullo schermo (ancora mezzo addormentato).
MegaMan non potè trattenere un sospiro. Il suo Net-Operatore non sembrava avere la minima voglia di cambiare le sue pessime abitudini mattutine.
<<Netto-kun sono le 8.10 se non ti muovi arrivarai tardi...ancora>>
A quella semplice frase, ormai quotidiana nella vita del giovane Netto, il ragazzo sgranò gli occhi mostrando bene il loro acceso color nocciola <<COSA?>>
saltò in piedi e, più veloce che potè, iniziò a vestirsi. Indossò i soliti pantaloncini neri, la maglia bianca con toppe nere sui comiti e il gilet arancione. Mentre ancora cercava di allacciarsi il PET alla cintura, scese in cucina alla velocità della luce...facendo addirittura vibrare le pareti. Haruka guardò il figlio avventarsi sulla tavola imbandita, sorridendo. Non si perse in inutili parole, conoscendo bene le abitudini del figlio e sapendo che era già in un enorme ritardo.
<<'giorno mamma>> gridò Netto, ingurgitando tutto ciò che gli capitava a tiro (commestibile naturalmente)
<<buon giorno tesoro>> rispose tornando ad armeggiare in cucina.
<<vado mamma>> ancora con una fetta di pane tostato in bocca ed un'altra in mano, Netto uscì di casa, agganciando i pattini alle scarpe e schizzò via verso la scuola.
<<buona giornata e mi raccomando fai attenzione>>

---

Netto correva veloce per le strade di Dentech, diretto alla ACDC Elementary School, speranzoso ancora del fatto di poter arrivare in tempo.
Speranze che svanirono al suono ancora lontano della campana che annunciava l'iniziò imminente delle lezioni. Non era mai arrivato così in ritardo in vita sua, e Mariko-sensei non l'avrebbe mai perdonato.
<<Accidenti! Non arriverò mai in tempo così...MegaMan avresti dovuto svegliarmi prima!>> aumentò ancora la velocità, ma sembrava ormai troppo tardi...già intravedeva i professori che chiudevano i cancelli scolastici.
<<ma è quello che ho fatto Netto-kun! Però era come se tu non mi sentissi...come tutte le mattine>>
<<avresti dovuto urlare ancora più forte, allora>>
<<non scaricare su di me le tue colpe Netto! E corri invece di parlare a vanvera>>
<<è quello che sto facendo>>
Non sapeva neanche lui come, e sinceramente neanche gli interessava, ma riuscì ad arrivare al cortile proprio mentre i professori lo stavano chiudendo. Lo scavalcò con un salto acrobatico e lanciò un'occhiata all'orologio che spiccava sull'edificio scolastico, le 8.40. non poteva più neanche sperare nella solita, semplice romazina. L'aveva combinata davvero grossa...e sapeva bene che Mariko-sensei si sarebbe arrabbiata più del solito, non che il solito non fosse già abbastanza per lui. Schizzò su per le scale ed arrivò in classe.
Ansimando e sotto gli occhi sbigottiti dei compagni Netto si sedette al suo posto, aspettando terorrizzato i rimproveri che, sapeva, sarebbero presto arrivati.
<<Netto-kun>> iniziò la voce chiaramente irritata di Mariko-sensei, mentre si avvicinava a passo lento al banco dove Netto si era appena seduto <<quando ti ho chiesto di essere più costante, non ti ho invitato a continuare ad arrivare in ritardo...questa volta poi peggio del solito Netto. Che non si ripeta mai più>>
<<si, Mariko-sensei>>
la donna dai capelli castani legati in due boccoli studiò il ragazzino ancora un po' poi, proprio come era arrivata, tornò alla cattedra. Netto aspettò che la sua insegnante tornasse al suo posto prima di accendere il computer.
Non si sarebbe mai aspettato che la maestra si sarebbe limitata ad una semplice strigliata...era pronto al peggio del peggio e invece se l'era cavata con una semplice lavata di capo. Non sapeva perchè però...quella terribile sensazione non lo abbandonava ancora. Qualcosa gli diceva che il peggio non era ancora arrivato.
<<bene! Adesso mandatevi per favore i compiti>> ...infatti!
I compiti...lui li aveva fatti?! MegaMan glielo aveva detto e ridetto ma lui gli aveva dato retta...oppure come al solito aveva fatto di testa sua? Si era messo a giocare in rete, affrontando un NetBattle dietro l'altra e alla fine la serata era passata senza che lui se ne rendesse neanche conto...dimenticandosi dei compiti. Però una cosa del genere non poteva certo dirla a Mariko-sensei, se prima se l'era cavata adesso l'avrebbe senz'altro ucciso.
Dal PET legato alla cintura del ragazzino MegaMan potè chiaramente vedere il repentino cambio di colore del suo Net-Op.
<<fammi indovinare...>> iniziò, pacato, avendo già previsto un simile comportamento da parte del suo amico <<...alla fine hai dimenticato di fare i compiti, vero? Io te l'avevo detto Netto-kun>>
Dal banco accanto a quello del bambino, una ragazzina dai capelli fucsia si sporse, così da poter parlare senza farsi sentire dall'insegnante.
<<non hai fatto i compiti neanche oggi Netto-kun?>>
Meiru Sakurai era una vecchia amica d'infanzia di Netto, nonché vicina di casa. Aveva sempre provato qualcosa di molto più profondo per il suo amico speciale, ma il diretto interessato non l'aveva mai capito...troppo concentrato a salvare il mondo da pericolosi Net-Criminali o ha ingozzarsi di carry.
La bambina indossava un gilet blu e una camicetta azzurrina, la gonna rosa e le lunghe calze nere.
<<non è così Meiru-chan, avevo iniziato a farli...ma poi mi hanno sfidato, e allora ho passato tutta la serata a combattere in rete>>si grattò nervosamente la testa, voltando lo sguardo dappertutto stando però attento a non guardare mai in faccia l'amica.
<<io te l'avevo detto di farli prima di iniziare la sfida, Netto!>> sussurrò MegaMan, lanciando un'occhiata torva al suo operatore. Stavano parlando tutti a bassa voce per evitare che la maestra, già arrabbiata, li sentisse e sgridasse.
<<guarda che c'eri anche tu ieri in rete con me...ora sei tu che mi stai scaricando addosso colpe anche tue MegaMan>>
<<sono un NetNavi Netto, è chiaro che non ho rifiutato la sfida...il mio compito era avvertirti che sarebbe stato meglio farli primi, e io l'ho fatto>>
<<ma MegaMan, io...>> prima di poter ribattere qualcosa, Netto fu interrotto dalla voce squillante di Mariko, che si era avvicinata al gruppo con passo felpato. Lo sguardo serio.
<<siete pregati di ascoltare la lezione, sto parlando soprattutto con te Hikari...dopo il tuo clamoroso ritardo>> Netto degludì terrorizzato, Mariko-sensei non lo chiamava mai per cognome, segno che questa volta l'aveva fatta proprio arrabiare.
Sui volti di entrambi i bambini comparve un leggero rossore. Voltarono entrambi lo sguardo, tornando ad osservare i proprio schermi computer, cercando buone parole di scusa nei confronti della maestra.
Certo che per essere passati solo 40 minuti dal suo risveglio o giù di li ne aveva già combinate delle grosse.
<<ci dispiace Mariko-sensei>> risposero in coro.
La donna annuì stancamente.
<<e i tuoi compiti Netto-kun? Sono gli unici che non mi sono ancora arrivati>>
il rossore sul volto di Netto, che aveva cominciato piano ad affievolirsi, tornò più forte che mai...e Netto non potè che pensare che la fine fosse ormai vicina. Dopo tutte quelle battaglie, dopo aver sconfitto la World Three era così che doveva finire? Schiacciato dalla furia omicidia della sua apparentemente calma insegnante?
<<emh..ecco...io>> cerco disperatamente una qualsiasi scusa che potesse stare impiedi in quella situazione, ma la sua mente era completamente vuota.
<<non li hai vero?>> la voce della donna si era fatta un sussuro gelido, mai l'aveva sentita con quel tono e mai avrebbe voluto farlo.
<<li stavo facendo, davvero, ma ha metà...si è rotto il computer>> buttò lì la prima cosa che gli era venuta in mente. Ma si rese subito conto che non era una scusa credibile. Affatto! E la reazione di MegaMan, che aveva preso a scuotere violentemente la testa in segno di resa, non potè che confermare i suoi già forti dubbi in proposito.
<<solite scuse>> mormorò qualcuno alle sue spalle.
Yaito Ayanokouji sfoggiava con orgoglio le sue buffe treccine, la fronte spaziosa e l'elegante vestitino rosso, 4 anni più piccola degli altri ragazzi con la sua intelligenza era riuscita ad arrivare direttamente alla 5.
Tutti sospirarono, Mariko-sensei e Navi compresi. Mentre Netto si faceva piccolo piccolo sulla sedia.
 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
anetta - Voto: 30/12/08 18:07
Molto carina. Sono proprio curiosa di sapere come continuerà. Baci ^O^
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