UNA STRANA RICHIESTA D'AIUTO
- Capitolo 1° -
Era notte fonda, ma nessuno in quel cimitero riposava. In lontananza si udiva l’eco dell’urlo di una ragazza dai capelli rossi, che cercava disperatamente aiuto, ma invano. Niente e nessuno avrebbe potuto aiutarla in quel momento: era sola, abbandonata al suo triste destino. Lui era sempre più vicino, non se la sarebbe fatta sfuggire di mano. I lunghi capelli corvini dell’uomo si lasciavano accarezzare da un venticello leggero e il suo volto cadaverico, alla luce della luna, sembrava illuminato. Indossava una lunga tunica a scacchi bianca e nera, ma le maniche erano corte e lasciavano nuda una parte del braccio per mostrare un tatuaggio a forma di Cavallo, la pedina degli scacchi! Dal gomito fino alla mano era coperto dalla stessa stoffa della tunica e portava degli anelli con pietre preziose. Gli orecchini circolari in oro erano il tocco di classe per quello strano abbigliamento!
Lei correva a perdifiato, ma non voleva farsi catturare: era sicuramente l’ultimo dei suoi desideri! Lui la inseguiva a ruota, senza mai stancarsi. Aveva tempo, non c’era fretta. Poco più avanti c’era l’entrata al cimitero, caratterizzata da un vecchio cancello arrugginito senza più alcun valore, anche se tempo prima era ricco di complicati ornamenti. Le tombe erano ovunque, quel luogo non aveva fine, era un’enorme labirinto! Non ci si poteva nascondere in alcun modo. Ma non si arrese, doveva costudire l’oggetto che le era stato affidato: tutti avevano riposto le loro ultime speranze in lei, non poteva fallire la sua missione! Il suo nemico però, l’aveva ormai raggiunta...
-Stammi lontano!- Disse la ragazza, visibilmente spaventata.
-Tu hai qualcosa che mi appartiene...- Sibilò l’uomo- E sappi che ho intenzione di riprendermelo!
*Se lo attacco lui parerà la mia tecnica senza problemi, se continuo a scappare riuscirà comunque a raggiungermi e stanco di inseguirmi mi eliminerà e mi ruberà le carte! Cosa posso fare?* Pensò lei. Dopo un breve attimo di riflessione, i suoi occhi si illuminarono!
-Idea!- Sussurrò. Incrociò le mani creando diverse composizioni e dopo un po’ urlò - TECNICA DEL RICHIAMO!- La sua voce argentina ebbe l’eco e il “cavallo” cominciò a ridere.
-Pensi di fermarmi con una tecnica così banale?! Mi deludi Koyuki!
-...- La ragazza tacque. Aspettava che la sua tecnica avesse effetto.
-Allora? Dov’è il tuo amico?!- Continuò a ridere.
Una enorme pozza d’acqua si creò tra la distanza che separava Koyuki e l’uomo.
-Cosa...?- Sussurrò lui, ma non poté finire la frase che un gigantesco squalo dalle dimensioni anomale uscì dall’acqua e, cadendo verso terra (e quindi verso di lui), lo schiacciò. Fu il muso della bestia a fare questo. Da sotto esso si poteva vedere del sangue che usciva da chissà quale parte del corpo dell’uomo.
-Ora non ridi più, vero?- Chiese divertita Koyuki.- Non hai neanche notato il fatto che ho utilizzato un metodo diverso per ottenere la tecnica... Mi deludi Kureno!- Disse, riprendendo le parole del nemico.- E’ finita per te.- Concluse.
- C... Che razza di te... Tecnica era quella?- Domandò scioccato Kureno, in fin di vita.
- E’ una strana abilità innata. Non ti dico altro.- Rispose seria Koyuki.- Addio!
- No... Non richiami... La tua... Bestia?
Lei non si preoccupò neanche di rispondergli e se ne andò per la sua strada. Era compiaciuta di ciò che aveva fatto, l’unico suo dispiacere era quello di non poterlo vedere morire. Non aveva tempo per i suoi interessi, doveva portare quella carta al sicuro, era l’unica speranza per il suo villaggio! Tuttavia, dietro a quello sguardo così sicuro e a quegli occhi di ghiaccio, Koyuki celava una notevole sorpresa: era consapevole di essere forte, ma non avrebbe mai pensato di riuscire a confondere e a sconfiggere così facilmente Kureno, uno dei più forti ninja del Paese del Fuoco. Infatti, a sua insaputa, il nemico non era assolutamente stato sconfitto... Il corpo che si trovava sotto allo squalo, non era altro che una marionetta, ideata apposta per sembrare il più realistica possibile ed essere identica alla persona interessata imitandone perfettamente la forma e quindi i movimenti (che erano stati controllati da Kureno stesso). In quel momento l’uomo-pedina era appollaiato comodamente sul ramo di un albero e osservava la ragazza allontanarsi insieme al suo bottino.
-Credi davvero che io possa morire per mano di una mocciosa come te? Beh, ti sbagli di grosso mia cara.- Si avvolse in uno strato di chakra, il cui colore si alternava tra il bianco e il nero... Non se n’era mai visto uno così.- Ma c’è ancora un problema: come ha fatto prima a richiamare quell’enorme bestione? Non ha importanza, per ora. Preparati alla prossima battaglia.- Sibilò, per poi sparire avvolto da quella strana energia.
Al Villaggio della Foglia...
-Fermo! Non ti lascerò andare in queste condizioni!- Urlò furioso un uomo dagli occhi e i capelli (legati con una coda) castani a un ragazzo di circa quindici anni, biondo e con gli occhi azzurri.
-Niente mi può fermare! Ho fatto una promessa e devo mantenerla!- Rispose tutt’altro che tranquillo questi, dimostrandosi cocciuto come sempre. Erano passati tre anni, era cresciuto in altezza, in abilità meno che il cervello: quello era rimasto con la mentalità di un bambino di cinque anni. Negli anni passati la cose non andavano diversamente, tuttavia. Come biasimarlo? Era fatto così...
-Sei ridotto a uno straccio, non hai chiesto a nessuno di accompagnarti e infine... Non hai mangiato neanche UNA CIOTOLA DI RAMEN!- Gli aveva risposto con tono preoccupato il Maestro Iruka.
In quel preciso istante, il pancino di Naruto cominciò a brontolare fortemente! Lui si guardò lo stomaco con aria di uno che era stato tradito e deluso dal suo compagno e alzò lo sguardo, cercando di sembrare indifferente.
-Allora... Che ne dici se ti offro il pranzo oggi?- Propose sorridente l’uomo.
-Mmm...- Si portò il dito indice sul mento, come per pensare e dopo una breve pausa, Naruto corse come un fulmine verso il suo “negozio” preferito e ordinò due ciotole di ramen per sé e per Iruka.
-Sei sempre il solito, Naruto!- E scoppiò a ridere.
Quando finalmente si accomodarono per mangiare il loro meritato pranzo, il Maestro chiese al ragazzo che cosa aveva intenzione di fare appena allontanatosi dal Villaggio. Naruto, che era concentrato a mangiare in tutta fretta il suo piatto, distolse lo sguardo da esso e sempre continuando a mangiare lo guardò negli occhi.
-Si, insomma... Dove andrai?
Finito il suo pranzo, il ragazzo gli rispose esitante:-Ehm... Beh, ecco... Io andrò...
-... Non lo sai.- Concluse l’uomo per lui.
-Ehi! Non prendermi per uno sprovveduto! So quello che faccio!
-Naruto, ascoltami attentamente... Quindi apri bene le orecchie! Non puoi intraprendere un viaggio così pericoloso tutto da solo! Devi capire che ogni cosa ha suo tempo. Ti aiuteremo noi, noi tutti. Ma devi imparare ad aspettare, ad essere paziente. Questa è una qualità che non deve mancare a nessun ninja, ricordatelo.
-Io non sono capace di aspettare, capisci? Devo rivederlo, devo convincerlo a tornare qui! Ho promesso a Sakura che lo avrei salvato e lo farò!- Disse convinto il ragazzo.
-Sono sicuro che ci riuscirai, ma per adesso resta qui ad allenarti! Non sei ancora abbastanza forte... Non sei ancora abbastanza esperto...
-... Ok, ma così mi fai sentire un’incapace!- Lo rimproverò Naruto.
-Oh, scusa! Non volevo offenderti!- Disse sorridendo. Gli poggiò una mano sulla testa e gliela accarezzò. Naruto chiuse un occhio.
Intanto, nell’ufficio dell’Hokage...
Tsunade stava leggendo e ordinando tutti i fogli e le richieste di aiuto da parte degli altri villaggi, finché non ne trovò una particolare, che non era esattamente come le altre: questa chiedeva di mandare qualcuno al villaggio, in un luogo appartato, per dare in consegna un oggetto molto importante. La committente era Koyuki Honda, del Villaggio della Cascata.
Ma saaaaaalve! Eccomi qui cn una pazzia delle mie!!! (Poveri noi Ndtutti) (XDDD Ndme) Questa idea mi è venuta leggendo un manga k ho comprato qualke giorno fa! Nn so se si può fare pubblicità ai manga qui, quindi nn voglio riskiare... Se siete curiosi a tal punto da voler sapere di quale si tratta, contattatemi sul fermo-posta, o chiedetemelo nei commenti!^^ Vi prego commentate perché sn in un periodo di crisi! “Uh, ma che bella fic, Saku!”---> Oh no, è più grave di qnt pensassi!!! O_O
-Sakura-
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ayumi96 - Voto:
E io cosa dovrei dire??
XD
Comunque è molto bella la tua fic!
Non vedo l'ora di leggere gli altri capitoli!!
Ayumi
p.s. in ritardo ma con stile!!
joanie - Voto:
Scherzo, comunque brava, anche se ho dovuto attendere poi ne è valsa la pena.
joanie - Voto:
Joanie
g87boy - Voto:
La prospettiva è interessante, si preannuncia una long-fic stupenda, aspetto il seguito, baci Gianluca.