- Capitolo 1° -
Ti sento vivere
Non so che cosa fare
il sonno se n’è andato e non tornerà,
un vetro da cui guardare
il silenzio fermo della città.
Hogwarts è stupenda la sera, la Foresta Proibita sembra quasi un innocente bosco e il riflesso della luna sul lago ne rende la superficie scintillante, come i suoi occhi. Povero Remus, fra poco ci sarà la luna piena. Non so proprio come fa, io non riuscirei mai a sopportare e a fingere come fa lui. So che soffre, anche se non lo dice.
E ti vorrei chiamare,
si però a quest’ora ti arrabbierai,
e poi per cosa dire
a metà io so che mi bloccherei.
Già, proprio io, il Grande James Potter, il Capitano della squadra di Quiddich che non riesce neanche a parlarle senza fare lo sbruffone, senza mettersi in mostra davanti a lei, solo lei. La cosa peggiore è che non capisco il perché. Non ho mai avuto problemi a parlare con gli altri, sono popolare, tutti mi ammirano, vorrebbero essere come me o stare con me, ma lei… E la domanda resta. Perché?
Perché non è facile,
forse nemmeno utile.
Certe cose chiare dentro
poi non escono, restano, restano.
Sirius dice che sono una caso disperato, che è inutile che continui a provarci, perché tanto non la conquisterò mai. Pete non fa altro che dire che è impossibile che non ceda e che lei deve avere qualche cosa che non va. Credo che l’unico che ha capito è Remus, l’unico che non ci mette bocca e che sostiene che “se son rose, fioriranno”. Credo sia un detto gabbano, prima non l’avevo mai sentito… Il solito comprensivo.
Vorrei dirti vorrei
ti sento vivere
in tutto quello che faccio e non faccio ci sei
mi sembra che tu sia qui sempre…
Vorrei dirti vorrei
ti sento vivere
dovunque guardo ci sei tu,
ogni discorso sempre tu,
ogni momento io ti sento sempre più…
Ho sempre fatto tutto per lei, per attirare la sua attenzione. Sono diventato Capitano per farmi “bello” ai suoi occhi, tutti gli scherzi, le battute, gli incantesimi nei corridoi erano per ricevere la sua attenzione. Alla fine ci sono riuscito, ma gli unici sguardi che mi da sono quelli di odio e di rimprovero. Tutte le volte che litigavo con Mocciosus erano per farmi notare, ma lei non se ne accorgeva, pensava mi divertissi a prendere in giro il suo migliore amico. Non mi ha mai creduto quando le dicevo che era colpa sua, perché è sempre stato più facile per lei chiudere gli occhi.
Seduta lì a parlare
con i tuoi amici che bella sei,
mi sembra di impazzire,
per esser lì con te non so che darei.
Vorrei poterti parlare senza che mi gridi dietro che ti faccio schifo, che preferiresti uscire con una piovra piuttosto che con me, ma credo che mi limiterò a guardarti da fuori, almeno così non verrò cacciato via.
Ti vorrei far vedere
tutti i miei foglietti e le lettere
che ti vorrei spedire
ma non ho il caraggio e non so perché.
Quando li hanno visti i Malandrini per caso sia Sirius che Peter hanno riso a crepapelle. Remus, anima pia, ha sorriso e ha scosso la testa in direzione dei miei due teorici “migliori amici”.
Perché non è facile,
forse nemmeno utile.
Certe cose chiare dentro
poi non escono, restano, restano.
Vorrei dirti vorrei
ti sento vivere
in tutto quello che faccio e non faccio ci sei
mi sembra che tu sia qui sempre…
Vorrei dirti vorrei
ti sento vivere
dovunque guardo ci sei tu,
ogni discorso sempre tu,
ogni momento io ti sento sempre più…
Però, nonostante tutto, di una cosa sono certo. James Potter non si arrenderà mai. Sono sicuro che prima o poi lei si accorgerà veramente di me, prima o poi avrò ciò che voglio. Perché lei non è una semplice ragazza, lei è la ragazza. L’unica che amerò mai, e prima o poi se ne accorgerà. Perché lei è l’unica che non si è fermata all’aspetto, che è andate oltre e non mi sbava dietro solo per i soldi o il nome. Perché lei è semplice ma bella allo stesso tempo. Perché lei è lei, stupenda anche senza trucco o vestiti firmati.
Lily Evans
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Troppo sdolcinata?
E’ la prima ff che scrivo così spero vi piaccia. Ho provato a immedesimarmi in James^^
P.S.
I personaggi appartengono a J.K.Rowling.
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è molto carina. scrivine presto qualcun'altra