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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Digimon (Dejimon adobenchâ)
Titolo Fanfic: TSUKAME! EGAITA YUME WO
Genere: Sentimentale, Commedia
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: sayuchan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 29/08/2008 17:56:55 (ultimo inserimento: 03/09/08)

Mimi torna in Giappone e comincia la vita delle superiori al fianco dei suoi amici. Coppie: Koushiro/Izzy x Mimi, Taichi x Sora.
 
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PROLOGO
- Capitolo 1° -

Prologo

**Koushiro**


L'aria frizzante mattutina è l'unica cosa che riesce a svegliarmi, dato che ho fatto le ore piccole lavorando ad un nuovo programma. La scuola è ricominciata da una settimana e ora cominceremo a fare sul serio... sono alle superiori finalmente, con i miei amici digiprescelti... non che senza loro vivessi male, però essere nella stessa scuola di Taichi, Yamato, Sora e Jyou mi mette più a mio agio, non c'è niente da fare.
-Koushiro-kun!- mi sento chiamare da una voce familiare e voltandomi riconosco la chioma indomata e indomabile del leader del primo gruppo dei digiprescelti.

Sorrido leggermente e senza nemmeno accorgermene mi ritrovo il ragazzo di fianco a me che sorride; stranamente non è in ritardo.
Traduco il mio pensiero in esclamazione, beccandomi un'occhiata diffidente e un po' offesa da Taichi, però so benissimo che non è veramente arrabbiato; infatti scoppia a ridere seguito a ruota da me, che mio malgrado, non posso fare altro.

-Cos'è tutta questa ilarità di prima mattina?- dalla via appena passata una voce femminile e un po' dura ci ferma, Taichi sorride mentre io lo osservo... le sue emozioni sono così chiare.
-Konnichiwa Sora-san!- saluto la rossa in maniera educata, voltandomi.
-Konnichiwa Koushiro-kun e Taichi!- risponde lei, posando lo sguardo su di me e sul nostro amico castano.
-K'nichiwa!- sussurra quest'ultimo, mangiandosi un po' la parola come è solito fare.
-Non sei di Osaka!- lo ammonisce la ragazza, guardandolo male.
-Ma sono abituato a dire così!- rispose stizzito, tornando il ragazzo un po' stupido e eccessivo di sempre. Altro mio sorriso.

**Mimi**


Bene Mimi... tra poco farai nuovamente parte della società giapponese in maniera attiva, vedi di non fare figuracce e di non impappinarti con le parole. Vedi anche di non parlare in inglese e comincia a pensare in giapponese... un attimo, ma in che lingua sto pensando? Pensa in giapponese, pensa in giapponese, pensa in giapponese, pensa in giapponese. Speriamo basti!
-Capito Mimi?- mia madre cosa ha detto?
-What?- chiedo senza pensare... doveva venirmi in mente NANI (=cosa)!!! Maledizone...
-Dicevo, cerca di stare tranquilla! Andrà tutto bene...- magari fosse così facile, mammina... sorrido comunque perché il suo occhio investigatore mi sta spiando dallo specchietto retrovisore.
-Hai (=sì)...- sussurro poco convinta... ha detto 'hai'? Evviva, questo è giapponese...
Sorrido di nuovo e stavolta più sinceramente, così la mamma si convince che sia servito a qualcosa il suo intervento. Non dirò nulla per smontarla.
-Bene, eccoci arrivate!- la macchina si ferma poco prima del grande ingresso della scuola. Sospiro e mi accingo a scendere, nessuno sa del mio ritorno, farò una sorpresa a tutti... tiro la maniglia verso di me e apro la portiera; sento mia madre salutarmi allegramente come suo solito e fa sbuffare leggermente il motore dell'auto... al volante non mi ha mai convinta molto, vabbè sarà meglio andare!
-Bye mummy...- le dico salutandola con un cenno di mano.

**Koushiro**


Mi sento un po' di troppo... beh, non è che stiano amoreggiando o parlottando tra di loro, ma si è creato un silenzio imbarazzante tra quei due e mi sento messo in mezzo... se sono cotti l'uno dell'altra cosa aspettano a dichiararsi? Da quando li conosco è chiaro come la luce del sole che tra loro sboccerà qualcosa di molto forte... beh, che si muovessero allora poiché è una situazione insostenibile...
Fortunatamente non mi sono mai innamorato, non so quanto riuscirei a stare in una situazione simile... sono così stupidi!
-Ma-ma-ma...- i miei pensieri vengono interrotti da Taichi che con occhi sbarrati guarda una ragazza... gli piace Sora eppure guarda le altre?! La rossa si volta verso il castano e lo guarda male, poi si concentra sull'oggetto delle attenzioni e stupita rimane a bocca aperta.
-Mimi-chan?- sento sussurrare. Quella Mimi? La nostra?
Anche se negli ultimi anni sono cresciuto parecchio non posso competere con Tai, perciò mi sollevo sulle punte e chino il capo verso destra, gli aculei castani dei capelli di Taichi mi bloccano la visuale.
E in effetti la vedo, è lei con la divisa della nostra scuola... per un attimo rimango interdetto e imbambolato anche io, mentre lei si dirige dentro il giardino scolastico.
-MIMI-CHAN!- le urla delicate di Taichi fanno voltare tutti, compresa l'interessata che rimane imbambolata e fa cadere anche la borsa a tracollo.
Raccogliendola velocemente fa un passo incerto verso di noi prima di cominciare a correre...

**Mimi**

-Ragazzi!- urlo, abbraccaindo in un colpo solo Taichi e Sora.
-Mimi-chan che ci fai qui?- mi chiese Sora, stringendomi.
-Sono a scuola!- rispondo staccandomi da entrambi e regalando loro un bel sorriso ciascuno.
-Questo lo vediamo!- risponde Taichi guardandomi un po' male, non ha capito che stavo semplicemente giocando... questi anni non l'hanno cambiato poi molto... ok, è alto, è un bel ragazzo e si è fatto muscoloso però la testa è sempre quella... e anche i capelli!
Sora invece ha un aspetto più femminile, in divisa sta veramente bene e si è lasciata crescere i capelli, le arrivano alle scapole e devo dire che sta divinamente così, finalmente anche lei è sbocciata!
Ma alla fine ciò che cattura la mia attenzione è un ragazzo dai capelli rossi e gli occhi neri che mi guarda stupito: Koushiro.
-Koushiro-kun! Non ti avevo visto dietro questo spilungone!- esclamò gettandogli le braccia al collo e abbracciandolo come mai avevo fatto... non ho avuto molte occasioni di venire in Giappone e anche quando ero qua non h sempre avuto la possibilità di vederlo, infatti tra tutti è quello che mi è mancato di più.
Lui titubante mi appoggia le mani sulla schiena, sento il tocco delicato della sua stratta. Ho una voglia matta di piangere, ma invece di farlo mi limito a sciogliere quell'abbraccio e sorrido. E' leggermente rosso in volto, è troppo timido.
-Ora che hai finito di salutare vuoi spiegarci cosa ci fai con la divisa della nostra scuola?- Taichi mi fissa un po' irritato, col sopracciglio destro alzato, le braccia incrociate al petto e il piede sinistro che batte nevroticamente la punta a terra, creando un ticchettio fastidioso.
-Mia mamma è tornata in Giappone per motivi di lavoro e così io e mio padre l'abbiamo seguita, non c'è molto da dire... mi ha iscritta qua a scuola visto che è arrivata prima di noi e ha avuto tempo di prendermi la divisa e di sbrigare gli affari burocratici che comporta un trasferimento scolastico dagli States a qui...- mi interrompo un attimo e guardo la testa castana assimilare le informazioni...
-E quando sei arrivta qui?- domanda Sora, guardandomi.
-Ieri, in serata... per questo non ho avvisato nessuno. Non sono stata sivuro dell'orario fino a quando mio padre non me lo ha comunicato, così in aereo ho pensato di farvi una sorpresa... ah, giusto: SORPRESA!-

**Koushiro**

-E che sorpresa!- sussurra Taichi, incredulo.
-La sorpresa ce la farà il professore se non andiamo...- dico, guardando l'orologio al polso, anche se siamo davanti a scuola non possiamo certo permetterci di far tardi.
-E' vero...- Sora sorride a Mimi e le dà un leggero bacio sulla guancia. -Vedrai che ti troverai bene in questa scuola!- esclama prima di incamminarsi dentro l'edificio.
Taichi e Mimi sospirano contemporaneamente, no sono mai stati dei grandi studiosi o comunque amanti della scuola. Mimi stranamente non si affianca a Sora ma rimane indietro, vicina a me. Questo mi provoca un certo imbarazzo ma non arrossisco almeno stavolta.
-Sono così carini quei due...- la voce della mia coetanea è appena un soffio ma capisco comunque, e mi giro a fissare il suo profilo così delicato... da piccolo la guardavo dal basso e mi faceva un effetto un po' particolare mentre ora vederla dall'alto è tutt'altra cosa. Sembra più... bella...
-In che classe sei?- mi domanda, come al solito mi ero perso nei miei pensieri.
Assimilo la sua domanda e rispondo a scoppio ritardato, ho fatto la figura del Taichi.
-1-4...- ripete lei, appoggiando un dito sul mento per un attimo per poi illuminarsi in un sorriso radioso.
-Anche io ne faccio parte!- esclama contenta, guardando davanti a sé... siamo in classe insieme, nuovamente...

Entriamo a scuola e dopo esserci cambiati le scarpe e aver salutato Taichi e Sora (che stavano litigando, tanto per cambiare!) ci dirigiamo in sala professori dove lascio la mia amica... mi sorride gentilmente e si volta a parlare con il professore. E come al solito rimango impalato a fissarla... mi farà questo effetto perché è strano averla qui, tutto qua.

-Izumi chi era quello schianto che camminava con te in cortile?- Yato Suzuma non appena mi vede entrare si avvicina sornione... schianto? Va bene che è molto carina, ma chiamarla schianto mi sembra quasi offensivo.
-E' una mia amica d'infanzia, verrà in classe nostra. Si chiama Mimi Tachikawa...- rispondo poco convinto, senza nemmeno guardarlo. Farà una faccia da maniaco, lo capisco dalle risate dei presenti, il ché mi lascia piuttosto perplesso.
-Sarà meglio muoverci, la campanella è appena suonata!- mi avverte una mia compagna di classe, tirandomi la manica... forse oggi sembro particolarmente tra le nuvole, visto che mi strattona forte e mi costringe a voltarmi.
-Ho capito...- sussurro, sentendo la porta aprirsi; i passi dell'insegnante si fanno sentire e mi siedo velocemente al mio posto, ringraziando mentalmente quella ragazza un po' insistente.
Sento la capoclasse dare ordine di alzarmi, ed eseguo un po' fiaccamente, salutiamo e ci rimettiamo seduti guardando il professore aggiustarsi gli occhiali e aprire la bocca a vuoto. La richiude e prende una penna dal taschino, segnandosi qualcosa sul foglio sopra la sua cartellina... ogni suo movimento sembra lentissimo e quasi straziante... non so, per colpa di Mimi mi sento irrequieto.
Poi finalmente comincia a parlare, sentire la sua voce lenta e monotona per la prima volta mi provoca gioia, il perché non me lo chiedo nemmeno! Sto impazzendo, il morbo Taichi mi ha del tutto infettato, ne sono sicuro... però forse dovrei prestare attenzione, perciò tendo l'orecchio:
-... e si è trasferita qua dall'America, perciò cercate di fare amicizia in fretta... entra!- sento i passi di Mimi farsi sempre più vicini, sicuramente entrerà in maniera spumeggiante e porterà quella ventata di allegria che tanto la contraddistingue.
Invece fa capolino lentamente in classe, leggermente in imbarazzo e con le guance appena appena arrossate. Credo di non averla mai vista così e un po' sono felice.
-Piacere di conoscervi, mi chiamo Tachikawa Mimi, sono nata qui a Tokyo e ho vissuto per un bel po' ad Odaiba. Poi per il lavoro di mio padre mi sono trasferita a New York nella East Coast degli States; ed ora sono tornata a casa. Spero di fare amicizia con tutti...- si china leggermente in un inchino molto elegante, e dopo essere tornata in posizione eretta sorride. Sorride dolcemente e sembra che la stanza si sia illuminata molto di più, è una luce accecante e pura.

Sento del brusio tutto intorno a me che viene annullato quando il mio sguardo si scontra con il suo, facendomi battere il cuore così forte che sembra un martello pneumatico, mi sento quasi svenire.
Sembra un raggio di sole che sta illuminando questa stanza grigia.

Portatemi alla neuro, sto diventando pazzo.

Fine Prologo

 
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