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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Persone famose e TV
Dalla Serie: Tokio Hotel
Titolo Fanfic: BILL NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, What if? (E se...)
Autore: lally-mangaka galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 29/08/2008 17:12:27

Bill alle prese con uno strano mondo che lo farà impazzire.
 
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- Capitolo 1° -

Disclaimer: I Gemelli Kaulitz non mi appartengono in nessun modo.
Tutto ciò che è scritto di seguito è puramente inventato senza nessun riferimento alla realtà dei fatti,e niente di ciò che è descrito è a scopo di lucro

Autore: Lally-chan
Rating: G/ PG
Avvisi: one-shot
Genere: Comico

Bill nel paese delle meraviglie

< Bill, dobbiamo andare!!! >
Tom chiamava il fratello da ormai un buon dieci minuti. ma sembrava che questi non lo sentisse.
Ogni mattina era sempre così con lui.
< Si, arrivo subito.... > brontolò sbuffando il moro mentre finiva di controllare che la matita fosse a posto.
< Non subito; ADESSO! > urlò Tom dal piano inferiore continuando a guardare l' orologio al polso. < Se no ti lascio qui! >
< Eccomi! >
Bill corse giù dalle scale e si piantò davanti al fratello sorridendo come solo lui sapeva fare.
< Tu non potresti alzarti la mattina un po' più presto vista la tua lentezza nel prepararti?! > protestò il rasta aprendo la porta di casa.
< Non è colpa mia se i miei trucchi mi boicottano.... > rispose piano il moro guardando il gemello con degli occhioni da cerbiatto.
< Ah! Non fare così.... > disse Tom baciando fugacemente il fratello. < Se no non riesco ad arrabbiarmi seriamente con te.... >
Bill rise compiaciuto e tirò il rasta fino alla fermata del autobus. I due si sedettero sulla piccola banchina di legno chiaro e si misero a guardare il paesaggio tranquillo davanti a loro.
< Ecco il bus! > disse Bill alzandosi di scatto per rendersi visibile al mezzo di trasporto che si avvicinava a loro.
< Si. >
Il moro salì assieme al fratello sul mezzo, ma si fermò dopo avere fatto solo pochi gradini.
< Ehi?! > si lamentò Tom che gli era andato a sbattere contro, perdendo quasi l' equilibrio.
Bill non lo degnò di una risposta, ma continuò a guardare davanti a se l' autista che gli sorrideva amabilmente.
< Dov' è Mark? > chiese il moro al ragazzo alla guida.
< Oggi non stava bene così l' ho sostituito io. >
< Ma Mark non è stato mai male in 7 anni che lo conosco!?! >
< C' è sempre una prima volta.... >
Bill lo guardò di sbieco come se quel ragazzo gli avesse appena detto una grande cavolata. Da quando aveva conosciuto quel simpatico autista, non era passato giorno che non l' avesse visto sempre guidare l' autobus che portava all' unica scuola del paese. Per lui quella era la sua vita, per nulla al mondo avrebbe lasciato guidare a qualcun' altro il SUO autobus. Il moro ne era certo; lo sentiva.
< Muoviti Bill! >
Il ragazzo, sotto l' insistenza del fratello, si mosse dall' entrata e raggiunse il suo consueto posto in fondo al mezzo.
< Che strano.... > commentò sprofondando nel piccolo sedile accanto alla finestra.
< Cosa? > chiese Tom sistemandosi accanto a lui.
< Non c' è nessuno.... >
Il rasta si guardò intorno e allara anche lui notò la cosa.
< ....è l' autobus della scuola....dovrebbe essere pieno di studenti....come al solito.... >
< Non sei felice che almeno per una mattina non ci siano i soliti scocciatori che ti dicano quanto sei " carina " col tuo trucco.... >
Bill sbuffò in assenso ma non si tolse dalla faccia quello sguardo interrogativo e dubbioso.
< Mi scusi.... >
Il moro si avvicinò a passo svelto verso il guidatore.
< ....ha sbagliato strada! >
Il giovane si voltò verso Bill e gli sorrise.
< Nessun errore. > disse calmo tornando a guardare la strada davanti a lui.
< Ma come....io faccio questo percorso da anni e.... >
< Sull' altra strada ci sono dei lavori in corso, per cui l' hanno momentaneamente chiusa. > continuò calmo il giovane guidatore, sempre attento alla strada.
< Capisco.... >
Bill decise di tornare al suo posto, non prima di aver squadrato ancora qualche istante l' autista; quel ragazzo non riusciva a convincerlo.
< Allora? > chiese Tom non appena il fratello si riaffiancò a lui.
< Stiamo facendo una deviazione per dei lavori sulla strada principale.... >
< E quando li avrebbero cominciati? > chiese Tom dubbioso.
< Boh....forse stamattina.... >
< Uhm.... >
Il rasta ci ragionò su un attimo esi convinse che probabilmente era così.
< Dai rilassiamoci un poco.... > disse poi accarezzando il capo del gemello. < ....prima di arrivare.... >
< Si. > rispose il moro sorridendo felice di quei gesti di affetto.
< Ragazzi siamo arrivati! > annunciò, qualche minuto dopo, il giovane autista riportando alla realtà i due gemelli.
< Arriviamo. > rispose sbadatamente il rasta avviandosi verso l' uscita del bus seguito subito dietro dal fratello.
< Buona giornata.... > salutò il guidatore sorridendo. < ....Bill.... >
L' autobus ripartì rombando, mentre un Bill stupito lo guardava allontanarsi velocemente.
< L' HAI SENTITO?! >
< Cosa? >
< SAPEVA IL MIO NOME?! > urlò scioccato il moro.
Tom sbuffò.
< L' avrà sentito da me.... >
< E come....col super udito?! >
Il rasta sospirò esasperato e si avviò senza altri indugi oltre i cancelli scolastici; pronto ad un' altra " stupenda " giornata di scuola.
< Ciao ragazzi! >
Una biondina dai lunghi capelli platinati si avvicinò ai gemelli con un grosso sorriso stampato in faccia.
< Bella giornata, vero? > chiese la ragazza affiancandosi ai due mentre questi camminavano verso l' entrata della scuola.
Bill la squadrò da capo a piedi e si chiese se stesse rivolgendo la parola proprio a loro.
< Si, così sembrerebbe.... > si arrischiò a rispondere il moro forzando un sorriso.
< Allora ci vediamo dopo.... >
I gemelli guardarono la giovane andrsene via salutandoli animatamente, e si guardarono subito interrogativi.
< Era davvero Rose che ci ha salutati qualche istante fa, o era un sogno?! >
< E' strano....meglio tenere gli occhi aperti! >
< Ok. > annuì Bill. < Io vado a prendere dei libri...ci vediamo dopo.... >
Il moro si avviò velocemente verso il suo armadietto e da li alla sua " amata " classe.
< Strano....stamattina non ho incontrato ancora.... >
< Kaulitz! >
Bill saltò sul posto quando la voce del suo arci-nemico Lukas gli arrivò alle orecchie.
< ....ehi, amico, vieni un attimo qui! >
Il moro cercò di ignorare la richiesta ma il ragazzo rincarò la dose costringendolo a non rifiutarsi.
< Ciao Bill.... > salutò sorridente Lukas mantre il giovane si affiancava a lui ed ai sui amici. < ....stavamo parlando di te.... >
Il moro sprofondò nello sconforto; figurarsi se quelli non facevano come ogni giorno: parlare male di lui, scomettendo sulla sua probabile omosessualità....o peggio....
< Abbiamo sentito che alcune ragazzine parlavano di te....penso volessero chiederti di uscire....non so come riesci a cuccare a sto modo?! Forse è merito del trucco....Si deve essere quello; in effetti sei molto sensuale così.... >
< Si, certo.... >
Bill si bloccò e aprì un paio di volte la bocca per cercare di qualcosa che però non riusciva ad uscire.
< Come?! > chiese il moro cercando di riacquistare la parola.
< Si....penso che anche Rose abbia un debole per te.... >
Il moro non credeva alle sue parole; tutto ciò non poteva essere vero: lo stavano prendendo in giro o cosa?!
< Siete proprio " simapatici " stamattina ragazzi....ma non sono in vena... >
< Perché dici così? > domandò Lukas dubbioso. < Non ti stiamo raccontando frottole.... >
Bill si sentiva confuso e spaesato; ma che gli prendeva a quelli?! Si erano ormai rincitrulliti del tutto a forza di canne?!
La campanella, che comunicava l' inizio delle lezioni, riportò il moro alla realtà. Velocemente salutò il gruppo e si avvicinò al suo posto in fondo all' aula, proprio accanto al fratello.
< Allora....cosa voleva Lukas? > chiese curioso Tom.
< Complimentarsi con me. >
< COME? > si stupì il rasta. < Ne sei sicuro?! >
< No. >
La prof di matematica entrò in classe, e il moro si sedette subito per non farsi notare, cercando di rilassarsi per seguire al meglio la lezione che stava per cominciare. Ciò però non gli fu possibile, perchè l' insistente sensazione di essere perennemente osservato da tutti non lo lasciò per tutto il tempo.
Alla fine dell' ultima ora, quella prima del pranzo, Bill si dileguò il più velocemente possibile dalla classe, correndo come un lampo fino al bagno che si trovava accanto alle scale che portavano al piano inferiore.
< Ehi! >
Tom entrò nella toilette subito dopo il gemello, avvicinandosi a lui preoccupato.
< Cos' hai oggi Bill? > chiese il rasta cercando un contatto visivo.
< Tutti sono....così strani.... > disse il moro. < Buoni....troppo buoni.... >
< Bill....ormai dovresti conoscerli bene....avranno messo a punto un' altro piano per prendersi gioco di noi... >
< Mah.....mi sembravano così....sinceri.... >
< Non dire cavolate.... > cominciò col fare di chi sa tutto, Tom. < Si stanno solo migliorando....tutto qui....credergli sarebbe un grosso errore.... >
< Forse hai ragione.... > annuì Bill sorridendo al fratello.
Il rasta gli accarezzò il viso gentilmente e gli posò un casto bacio a fior di labbra.
< Adesso andiamo a mangiare che ho fame. >
Il moro assentì felice e si fece trascinare fuori dal bagno verso la grane mensa scolastica.
< Chissà che "Bontà" culinarie ci saranno oggi da msngire... > commentò tristemente Bill avvicinandosi al banco del self-service.
< Buon giorno ragazzi; cosa volete oggi? >
Il giovane sorrise falsamente alla vecchia cuoca e cercò di non fissarla troppo a lungo, decidendo velocemente l' orrida pietanza che l' avrebbe avvelenato quel giorno; perché si sapeva, in quella mensa l' unica cosa commestibile era solamente l' acqua, e solo perché essa era imbottigliata. Il resto era solo spazzatura spacciata per cibo.
Quanto alla cuoca, Doris, si poteva solo dire che odiava il suo lavoro, e ancora di più gli sciocchi ragazzini che le se paravano davanti "pretendendo" di mangare. Preparare ogni giorno il pranzo era per lei una tortura che gli studenti le "obbligavano" a compiere. E per questo li avrebbe volenteri fatti fuori tutti.
Bill aveva sempre pensato che un giorno quella donna avrebbe servito per pranzo uno dei suoi compagni di classe; e rideva pensando che forse quel giorno avrebbe mangiato bene.
< Allora CARO non sai cosa scegliere? >
Il ragazzo alla parola "caro" alzò il viso stranito.
< Cosa? > chiese titubante. < Ecco....non saprei.... >
< Vuoi un consiglio? >
< No grazie, chiederò a.....Tom?! >
< Tuo fratello ti ha preceduto al tavolo.... >
Bill volse lo sguardo dove doveva essere il gemello e poi alla voce che l' aveva appena distratto, spalancando gli occhi per la sorpresa e l' incredulità.
< E TU CHE CI FAI QUI?!?! > gridò sbigottito mentre il ragazzo, che quella mattina l'aveva accompagnato a scuola con l' autobus, gli sorrideva bonario.
< Ciao Bill, cosa posso servirti? >
< Spiegazioni. > rispose tagliente il moro scrutando in malo modo il giovane.
< E per cosa? > chiese ingenuamente l' altro mentre tanquillo si destreggiava tra piatti e posate.
< Cosa ci fai qui?! >
< Lavoro. >
< Prego? >
< Un ragazzo volenteroso non può trovarsi dei lavoretti? >
A Bill venne voglia di tirare un pugno a quel giovane; ma lo stava prendendo in giro o cosa?|
< Lex! C'è bisogno di te! >
Il giovane sorrise.
< Scusa, ma mi chiamano. > disse salutando il ragazzo animatamente. < Buon appetito Bill. >
< Aspett.... > il moro cercò di bloccare l' altro ma questi sparì alla vista alla velocità della luce.
< Allora.....non ti muovi caro? Stai bloccando la fila! >
Bill fu riportato alla realtà dalla cuoca che lo scuoteva gentilmente.
< Oh, mi scusi....adesso scelgo e.... >
< Ma come, non ti basta quello che hai già preso? >
Il moro guardò nel suo vassoio e lo trovò pieno di tutte le cose che amava.
< Mah.... >
< Su, vai e mangia tutto mi raccomando! Hai bisgno di mettere su un po' di peso! > squittì allegra la donna passando al prossimo ordine.
Il giovane si spostò subito dal self-service e si avviò verso il tavolo dove il fratello lo aspettava, sempre più dubbioso e confuso.
< Eccoti! > disse felice il rasta facendo posto al gemello accanto a lui. < Ce ne hai messo di tempo?! >
< Tom, qui stanno tutti impazzendo! >sibilò il moro ignorando le parole dell' altro.
< Cioè? > chiese dubbioso il rasta.
< La cuoca Doris mi ha detto "Caro"; capisci, "Caro"?!?! >
< .... >
< L'ultima volta che i nostri volti si sono incontrati mi ha assicurato che se l' avessi rifatto sarei stato l' ingrediente base per il suo minestrone.... >
< Lo sai che scherza.... >
< No intece! > urlò il moro alterato. < Lei è serissima quando parla! Quella ci odia tutti! >
< Magari oggi si è svegliata bene....o le hanno dato un aumento.... >
< Ho rivisto il ragazzo.... >
< Quale ragazzo? >
< Quello di stamattina; il guidatore dell' autobus! >
< E cosa dovrebbe farci qui? >
< Non lo so?! Ma stava li al self-service.... >
< Bill.... > disse Tom scuotendo la testa in dissenso. < Ti stai immaginando tutto.... >
< Mah.... >
Il rasta gli posò una mano sulla spalla e lo bloccò.
< probabilmente la giornata ti sta stressando....un po' di riposo e tutto tornerà normale. >
< Certo.... > rispose tagliente Bill. < E una mia "allucinazione " mi avrebbe servito tutto ciò che mi piace?! >
< L'avrai scelto tu.... >
< No che non l' ho fatto!!! >
< Senti.... > sbuffò il gemello. < Mangiamo e basta, ok? >
Bill si arrese e si mise finalmente al suo posto cominciando a scegliere cosa mangiare per prima.
< EHI! >
< E ora cosa c'è? >
< E' BUONO! >
< Cosa "è buono"? >
< IL CIBO! >
< E allora? >
< NON E' MAI STATO BUONO?! >
< Bill....non puoi saltare ad ogni piccolezza. > disse stanco il rasta. < Si vede che essendo felice, oggi cuoca Doris ci abbia deliziato con qualcosa che finalmente può finalmente essere considerato cibo.... >
< Sempre la risposta pronta tu?! > sputò acido il moro guardando storto il fratello.
< Già. > rispose noncurante l' atro ricominciando a mangiare.
< Scusate.... >
I gemelli alzarono il viso dai loro vassoi e incontrarono le figure di Lukas e dei suoi amici.
< Si? > chiese titubante Bill.
< E' tutto pieno.... > cominciò il ragazzo. < ....possiamo unirci a voi?! >
Il moro annuì debolmente e si strinse per lasciare spazio.
< Grazie! > sorrise Lukas mentre si accomodava.
< Nulla. >
< Sentite.....dopo vi va di venire fuori con noi?! >
Bill squadrò il giovane e si domandò se quella non fosse l' inizio di qualche tiro mancino da parte sua.
< Si. >
Il moro rimase sbalordito dalla risposta seria e sicura che il fratello aveva dato prima che lui potesse dire alcun che.
< Come? > chiese gurdandolo storto.
< Grande! > disse Lukas alzandosi subito per sparecchiare il suo vassoio. < Andiamo allora!!! >
Il giovane prese sottobraccio Bill, non dandogli modo di riflettere, e lo portò con se fino ad un grande spazio erboso vicino alla scuola.
< Non è bellissimo qui? > chiese stendendosi sul prato.
< Si.... > rispose il moro titubante. < Ma a te da quanto piace la natura? >
< Da sempre. >
Bill per poco non si mise a ridere addosso al ragazzo. L' unica cosa che Lukas odiava forse più di lui era tutto ciò che riguardava la flora e la fauna del mondo. Lui si che sarebbe stato un bravo contrabbandiere una volta cresciuto!
< Ho trovato! >
Il moro venne scosso dai suoi pensieri.
< Cosa? >
< Pensavo che sarebbe bello fare qualche foto assieme! > propose Lukas alzandosi di colpo.
< Si! > annuirono i suoi amici.
Bill si sentì subito come in pericolo; provò ad allontanarsi dal gruppo ma una possente mano lo bloccò portandolo vicino agli altri ragazzi.
< Su Bill....cominciamo noi! Non ne abbiamo mai fatte assieme! >
Lukas prese amichevolmente il moro sotto braccio e lo tirò a se mentre uno degli amici tirava fuori una polaroid per scattare le foto ai due.
< Bene! > disse allegro dopo aver fatto un vero e proprio servizio fotografico. < Adesso potremmo fare qualcosa d' altro! Tu cosa proponi Bill...Bill? >
Tutti guardarono il moro e videro che il giovane singhiozzava sommessamente.
< Qualcosa non va? >
< TUTTO NON VA!!! > urlò il ragazzo alterato.
< Per prima cosa TU non sei stato MAI mio amico! E neppure i tuoi tirapiedi.... >
< Mah.... >
< E tu TOM....sei sempre stato dalla mia parte, e ora sembra che ti sia messo dalla parte del nemico.... >
< Non puoi pensare che solo perché STIAMO ASSIEME debba essere sempre con te.... >
Bill sbiancò e rimase incredulo alle parole appena pronunciate dal fratello.
< COME HAI POTUTO?!?! COME TI SEI PERMESSO DI DIRE UNA COSA SIMILE?! >
< Tu e tuo fratello state assieme?! > chiese Lukas sbalordito.
< Non è come cred.... >
< Ma è stupendo! >
< COSA? > gridò incredulo il moro guardando in faccia il ragazzo per capire se lo stasse prendendo in giro.
< Ma si. State così bene l' uno accanto all' altro.... > sorrise il giovane dando una pacca amichevole ai due fratelli. < ....lo abbiamo pensato in molti.... >
Bill si allontanò sconvolto e singhiozzò più forte.
< Dove vai.... >
< NON AVVICINATEVI! >
< Mah.... > provò a dire Lukas avanzando lentamente.
< NON PROVARCI! > gli intimò il moro. < STATE LONTANI DA ME! SIETE TUTTI MATTI! >
Con queste ultime parole Bill scattò in avanti e scappò via dal gruppo correndo più veloce che poté verso l' interno della scuola.
Appena arrivato all' atrio, si guardò intorno e prese un corridoio laterale che lo portò fino alla rampa di scale per accedere al primo piano.
< Non si corre nei corridoi.... >
Il moro si bloccò appena sentì l' ammonimento che gli avevano fatto.
< Mi scusi è che.... >
A Bill gli si strozzarono le parole in bocca appena riconobbe il suo interlocutore.
< TU! > disse in un urlo mentre indicava il bidello che puliva il pavimento davanti a lui. < COSA CI FAI QUI?! >
Lex sorrise amabilmente e continuò tranquillo nel suo lavoro.
< Pulisco corridoi.... >
< MI PRENDI PER IL CULO?! > si incazzò Bill avvicinandosi minaccioso a lui. < AUTISTA, AIUTO CUOCO e ora BIDELLO?! >
< Te l' ho detto prima; faccio quello che trovo.... >
< Sei MOLTO fortunato tu, eh?! > provocò il moro malignamente.
< A quanto pare.... > rispose l' altro sorridendo bonariamente.
< Perché mi segui? Cosa vuoi da me? >
< Chi dice che sia io a seguirti? >
< E' COSI'!!! > urlò Bill alterato.
< Guarda che non è colpa mia... > si giustificò Lex. < Sei tu che mi hai voluto.... >
< Come? >
< Tu mi hai chiamato.... >
< CHE CAZZATE DICI?! >
< E' così.... > annuì il giovane. < Diciamo che sono una specie di consigliere. >
< E di cosa? >
Lex ridacchiò divertito e si fermò nel suo lavoro.
< Senti, diciamo che io sono un po' come lo stregatto di "Alice nel paese delle meraviglie.".... > scherzò il ragazzo mentre la campana della scuola suonava per l' inizio della lezioni. < Oh....sarà meglio che vai, no?! >
Il moro lo squadrò storto e non si mosse da dove era.
< Alla prossima Bill.... >
< Spero proprio che NON ci sia una PROSSIMA VOLTA.... > rispose maligno il ragazzo cominciando a correre verso la sua classe.
< Meglio che non vai così veloce sul pavimento bgnato, altrimenti.... >
Il giovane non finì la frase che il moro scivolò su una pozzanghera cadendo rovinosamente a terra con un tonfo sordo.
< Bill....Bill! >
Il ragazzo aprì gli occhi e si massaggiò il fondoschienna dolorante.
< Ahia, che botta! >
< Tutto a posto? >
Il moro alzò il viso e incontro quello del fratell.
< Tomi.... >
< Ce la fai ad alzarti? > chiese il rasta porgendo la mano al gemello.
< Si, grazie. > rispose Bill rimettendosi in piedi. < E' che.... >
Il giovane si bloccò e osservò l' ambiente davanti a lui.
< Ma quando siamo saliti sull' autobus?! >
Tom lo guardò sottecchi e sorrise.
< Che domande sceme fai?! > disse non capendo la domanda. < Forse venti minuti fa quando siamo usciti da casa per andare a scuola?! >
Il moro parve stralunato ed estremamente confuso. Non rispose al fratello e si alzò in silenzio per raggiungere la parte anteriore del autobus.
< Mark?! >
< Ciao Bill. Come va? >
< Senti.... > cominciò il giovane titubante. < ....per caso conosci un ragazzo sulla ventina, che fa il guidatore, di nome Lex? >
< No. >
< Ci sono lavori sulla strada principale? >
< No. Tutto regolare, perchè? >
< Nulla. >
L'uomo guardò preoccupato il moro.
< Bill, stai bene? >
< Eh?> disse sovrapensiero il ragazzo. < Si....Penso di si.... >
< Ah, eccoci! > annunciò allegro Mark aprendo le porte del bus. < Buona giornata Bill. >
Il moro sorrise debolmente e salutò l' autista prima di scendere, assieme al fratello, dal mezzo.
< Allora? > chiese Tom affiancandosi al gemello.
< Cosa? >
< Come stai? >
< Bene.... >
< Sicuro? Stamattina mi sembravi un po' strano.... >
< Tomi.... >
< Si Bill? >
< Posso chiederti una cosa? >
< Certo! >
< Tu non diresti mai nulla su di noi, vero?! >
< E perché dovrei?! >
< Non lo so.... >
Il moro si rassicurò e tranquillizzato entrò nell' atrio della scuola , andando subito al suo armadietto.
< Buon giorno checca! >
Bill si girò subito per incontrare il volto del suo arci-nemico di sempre.
< Giorno anche a te Lukas. >
Il ragazzo lo fulminò con gli occhi.
< Prova ancora a pronunciare il mio nome e vedrai come ti concio! >
Il moro sorrise radioso e si avvicinò al giovane che lo guardava perplesso.
< Perché cazzo mi guardi così? Mi fai schifo! >
< Grazie Lukas. > concluse Bill allontanandosi euforico verso la sua aula.
< Ehi, eccoti! >
Tom fece segno al fratello di raggiungerlo in fondo all' aula.
< Dove eri finito? >
< A parlare con Lukas. >
< Come? > chiese dubbioso il rasta.
< Dovevo capire alcune cose.... >
< Bill, oggi sei proprio strano, sai? >
Il moro sorrise e si sedette al suo posto.
< E' tutta colpa di un sogno che ho fatto.... >
< Che sogno? >
< Nulla. >
Il moro troncò la conversazione ed estrasse i libri per la lezione dalla sua borsa.
< Bill.... >
Il ragazzo si voltò di nuovo verso il gemello.
< Che c'è ancora? >
< C' è qualcosa che ti sporge dalla tasca.... >
Il giovane si tastò i pantaloni e ne estrasse dei pezzi di carta rettangolari.
< Cosa sono? > chiese curioso Tom vedendo il viso del frartello mutare ogni secondo che passava.
< NON PUO' ESSERE.... > disse in un urlo il moro buttando le foto di lui e Lukas a terra. < ....ERA SOLO UN SOGNO! >
< Buon giorno a tutti. >
Il silenzio tornò sovrano nella piccola aula, appena il professore fece capolino alla scrivania per cominciare la lezione.
A Bill non venne un infarto, solo grazie alla sua giovane età.
< LEX?! >
< Ciao Bill, come stai? >

questa è una delle mie prime one-shot che ho scritto in vacanza. Ho voluto estraniarmi dal mondo per potermi rilassare e scrivere in santa pace. Spero che la storia vi sia piaciuta, e mi metto subito sotto per trascrivere le altre che ho già pronte.
Vi giuro che non facevano che venirmi idee su idee; è vero che riassarsi fa bene!!!!
Alla prossima allora!!!^^
 
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VOTO: (1 voto, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
lally-mangaka 21/06/09 19:48
Era quello che volevo, farlo impazzire...XD
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

emoemi - Voto: 25/12/08 03:20
hahahahaha oddiooooooo è grandiosa...povero Bill però dai stava x uscire matto!!
cmq è davvero bella complimenti!!^^
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