AMICI DELCPASSATO - Capitolo 1° -
Friedns of the Past-Amici del Passato-
Buona Lettura
Era una giornata dal cielo pieno di nuvole nere, sembrava stesse per piovere. Le nostre beniamine stavano tornando verso casa ma, all'improvviso, a metà strada Lucia vide dei suoi vecchi amici, con cui aveva litigato perché non gli aveva detto di essere una sirena. In un primo momento rimase quasi incantata, perché nella sua mente stavano riemergendo ricordi bellissimi: il tempo che aveva passato con Kaito, il suo ragazzo; i momenti trascorsi con Hinata, la sua migliore amica, e tutti gli altri giorni felici affrontati in compagnia di quelli che erano stati i suoi amici. Poi le vennero in mente anche tutte le ore buie che aveva trascorso con loro. Per questo, quando si accorse che erano entrati nel parco, cercò di non farsi notare, ma quelli la videro comunque. - Lucia, vieni avanti o guardi quel gruppo di ragazzi? - le chiese Hanon. - A dire il vero li conosco! - rispose Lucia, fissando un po' ansiosa il gruppetto, che si stava avvicinando con passo lento. - Davvero? Ce li puoi presentare? - domandò allora l'azzurra con voce meravigliata, dato che Lucia non aveva mai accennato a conoscenze simili.
- No! Non sono dell'umore giusto oggi! - esclamò la bionda, con aria malinconica. - Come mai? - disse l'amica, fissandola senza capire il motivo del suo malumore. Lucia non rispose alla domanda che le aveva fatto Hanon; preferì, dopo due minuti di silenzio, correre più veloce che poteva perché non voleva parlare di quello che le era successo, soprattutto con il suo ex-ragazzo".... Continuò a correre, non voleva parlare con nessuno, ma si fermò all’improvviso perché una goccia d’acqua era scesa dal cielo e le era caduta sul volto. Stava per piovere! Dall’altra parte della strada c’era Hanon con le altre sirene. Avevano un aspetto raffinato e quel gruppo di ragazzi si avvicinò a loro. Un tipo si rivolse ad Hanon per chiedere un’informazione. - Scusate ragazze, conoscete Lucia Nanami? – domandò con voce tremula. Hanon lo guardò sorpresa. - Certo! Perché? – chiese, conservando quell’aria stupita. - Potreste portarci da lei? Siamo suoi amici! – disse allora il ragazzo. La giovane dai capelli blu, allora, disse al gruppo di aspettare un attimo. Le sirene formarono un piccolo cerchio per discuterne. - Hanon sei sicura di volerli condurre da Lucia? – chiese Rina, incerta. Hanon ne era più che certa, al contrario della giovane dai capelli verdi, che fece notare alle altre che Lucia aveva detto di non volerli rivedere. Fu però Karen a dare sostegno alla scelta della blu: - Ma dai, Rina! Solo per questa volta! I ragazzi di quel gruppo sono così carini… Soprattutto quello che ha appena parlato ad Hanon! -. Noel si mostrò molto indecisa, ma alla fine decise di stare dalla parte della sorella. Rina finì con l’arrendersi, anche se era ancora insicura:- Uffa! E va bene, diglielo! -. Erano quasi tutte molto incerte, perché senza Luchia non sapevano cosa fare, ma Hanon era sicura di ciò che stava per fare e si rivolse a quel ragazzo. - Va bene, seguiteci! – ordinò. Intanto Lucia era arrivata a casa. Andò in camera sua, posò la borsa e si buttò sul letto, pensando alla sua vita con Kaito e gli altri amici… Si addormentò e dopo mezz’ora arrivarono Hanon e gli altri all’hotel. La sirena dalla perla blu offrì ai nuovi conoscenti del the. Tutti accettarono e, mentre le amiche si occupavano di intrattenere gli ospiti e di preparare la calda bevanda, andò a chiamare Lucia che, in camera sua, si era svegliata e aveva cominciato a piangere. Bussò alla porta. - Lucia ci sei? – domandò. - Hanon chi c’è di sotto? Ho sentito che parlavate con qualcuno… - rispose dall’interno della stanza la bionda, triste. - Ci sono quei tuoi amici! – rispose la ragazza preoccupata, avendo sentito i singhiozzi dell’amica. - Chi? Quelli che abbiamo incontrato stamattina? – domandò Lucia, tirando su col naso. - Sì sono proprio loro! Ma perché stai piangendo? Dai, fammi entrare e raccontami tutto. Ok? – chiese a qual punto la blu. - Vieni pure avanti, è aperto… - rispose la giovane dagli occhi celesti, sperando di trovare nell’amica un po’ di conforto. Hanon entrò e vide l'amica in lacrime sul letto. Preoccupata le si avvicinò e le si sedette accanto. - Cosa c'è che non va? Raccontami – la spronò. - Beh, è una storia lunga! - replicò l'altra. - E io ho tutto il tempo per ascoltarla. Dai, fatti avanti e parla! - ribadì a quel punto la più bassa. Lucia mise una mano nella tasca dei suoi pantaloni, prese un fazzoletto di stoffa delicata e si asciugò le lacrime. - Tutto è cominciato tempo fa. Io e te non ci eravamo ancora conosciute. Non conoscevo neanche Kaito, il ragazzo con cui hai parlato prima. Io e lui ci siamo incontrati otto anni fa e lui è stato il mio primo amore, ma per una stupida discussione ci siamo separati. Ci siamo rivisti dopo un bel po' di tempo in spiaggia e io gli dissi che dovevo trasferirmi in un'altra città, lontana da lui e da tutti gli altri. Ma mi rispose “Non me ne importa niente!”... Allora io gli ho risposto piangendo “TI ODIO!”... - raccontò, tra un singhiozzo e l'altro, la bionda. - Perché avete litigato? - chiese la ragazza dagli occhi color miele. - Non gli ho detto di essere una sirena, quindi lui l'ha presa male... Se n'è andato via per anni e io mi sono trasferita... Non ci siamo più rivisti fino ad oggi – rispose Lucia. - Ora sa che sei una sirena! Quindi vai giù, chiarisci tutto quanto e tornate insieme! - insistette Hanon. Lucia si alzò dal letto e si mise davanti alla finestra. Pioveva ancora, mentre ripensava a tutto quello che le era capitato con Kaito. Guardò il mare e si mise a piangere più forte, perché le venne in mente il suo primo incontro con il ragazzo: si erano conosciuti sulla spiaggia. L'altra la guardò e disse: - Dai, Lucia... Vieni giù a bere una tazza di the con gli altri, così ce li presenti. Ok? -. - Va bene, arrivo. Tu comincia ad andare! - rispose la bionda, un po' sollevata. Hanon annuì e scese le scale. Gli altri la guardarono in modo strano, finché Kaito non le chiese: - Hanon, dov'è Lucia? Arriva? - - Arriva... Ma perché mi guardate con quelle facce? - domandò la ragazza, confusa. - Beh... Perché così! - fu la risposta dell'ex-fidanzato della sirena dalla perla rosa. Risposta poco soddisfacente, ma la blu si accontentò. Intanto Lucia, ancora in camera sua, si disse: “Dai... Andiamo giù e diciamone quattro a Kaito e agli altri, così mi tolgo questo peso! Ah... Nicola mi ripeteva sempre una frase... Fatti coraggio, fatti avanti: devi dire sempre tutto, così ti toglierai il peso”. Si fece coraggio e andò di corsa in salotto, dov'erano gli altri. Prese Kaito per un braccio e lo trascinò via dicendo solo: - Kaito, ti devo parlare in privato! -. Dal canto loro gli altri li fissarono senza capire e cercarono di attirare l'attenzione di Lucia, dicendo frasi come “Guardate chi c'è! Lucia è arrivata, finalmente! Ciao, Lucia! Da quanto tempo non ci si vede?”. Ma la ragazza rispondeva sempre “Non ora, ragazzi!”. Una volta soli, il ragazzo le chiese: - Allora, cosa devi dirmi? -. - La sai una cosa? Da troppo tempo mi è eviti, da troppo tempo non mi parli più, che non mi ami, è da troppo tempo che non fai nulla per me! - rispose la giovane, arrabbiata. Kaito sospirò. - Io ti amo. Ma tu lo sai che tra una sirena e un umano non può esserci qualcosa di speciale, perché altrimenti la sirena si trasformerebbe in schiuma di mare! -. - Beh, è quello che voglio! Voglio che tu mi dica tutta la verità! Dimmi le cose come stanno! - replicò ancora la principessa. - Io ti amo come all'inizio del nostro rapporto. Come una rosa sbocciata nel tuo cuore. Come le lacrime che scendono dai tuoi occhi. Io ti amo – disse sottovoce il ragazzo – Io ti amo – ripeté – Ecco cosa penso, cosa c'è nella mia mente. Ora finalmente te l'ho detto – concluse.
Lucia pianse per la gioia: era rinata, dopo aver sentito quelle parole. A quel punto urlò: - IO TI AMO! -. Ma un bagliore la trasformò in bolle di sapone.
Fine
***Note dell'auttrice***
Questa è una fic dedicata alla coppia KaitoLucia. Acetto commenti sia brutti che belli... |
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ciao kiss terrylove