NEW CITY, NEW FRIENDS
- Capitolo 1° -
Note Dell'autrice
ragazzi!!! nuova fic!!! non è lunghissima,perciò volevo postare quando avevo finita di scriverla tutta, ma per la gioia (spero) di marty-tom, eccomi qui!!
vorrei precisare che questa storia, mi è venuta in sogno, io ho aggiunto qualche cosa qua e la, perciò non deve avere tanto senso, ma fa lo stesso!!xD
buonalettura!!!
**i tokio hotel non mi appartengono, nemmeno irene (che è una delle mie migliori amiche, per non dire la prima*_*) solo isabel, inventata da me. fatti e luoghi sonjo puramente casuali. la storia non è scritta a scopo di lucro. ma solo per divertimento(ok fatto!!xD)**
New city, new friends
-oddio scusa non l'ho fatto apposta!-disse un ragazzo sulla ventina aiutando a rialzare una ragazzina cui era andato addosso.
-ah niente non.... si....preoccupi - la ragazzina era rimasta incantata dal ragazzo li davanti,e non ne sapeva il motivo.
-mi chiamo Gustav-
-...- la ragazza annuì.
-e tu sei?-
-io... io... io...-
-tu?-disse incoraggiando al ragazza.
-Isabel, mi chiamo Isabel-
-bel nome Isabel...quanti anni hai?-
-qui...quindici-
- va bene Isabel ciao! Ci sentiamo in giro allora -il ragazzo fece per andarsene quando sentì una mano toccargli il braccio.
-a... aspetta!-
-cosa?-
-niente –il ragazza gli era molto famigliare, ma decise di stare zitta.
-ok....beh, ciao Isabel!
-ciao....Gustav-
-va bene...ciao Isabel!-disse andandosene
-ciao...-
-papà, davvero grazie, ma non mi piacciono i Tokio Hotel!-disse facendo un sorriso forzato.
-ti piaceranno! Qui in Germania vanno forte!-
-anche in Danimarca vanno forte, ma non vuol dire che mi piacciano!-
La ragazza, Isabel, era danese, grandi occhi azzurri e capelli biondissimi, aveva un look stile gothic si può dire, sempre vestita di nero con gonne vaporose e teschi; ma nonostante ciò veniva chiamata da tutti bambolina, per la sua grande assomiglianza ad una bambola di porcellana. Aveva la passione per la scrittura, una passione che portava avanti dalle medie, ma a pochi lo aveva confessato, e intanto, nei momenti liberi scriveva un libro.
Suo padre si era trasferito li da un anno, era il capo delle guardie ai concerti, quando sua figlia avrebbe finito l’anno scolastico, si sarebbe trasferita con la madre da lui.
E così fu fatto, la ragazza si trovò bene, ma non sopportava questa ossessione dei Tokio Hotel, non gli piacevano, punto e basta. Cosa c’era di strano?!? Ora erano in cammino verso il back stage del loro concerto, suo padre voleva farglieli incontrare.
-signore la richiedono!-disse un uomo a syuo padre.
-arrivo. Tesoro fai un giro intanto-e se ne andò
La ragazza restò immobile per 2 buoni minuti senza sapere bene dove andare o cosa fare, fin che sentì una mano sulla spalla. sobbalzò e si girò.
-ehi ciao! Mi chiamo Tom cosa posso fare per una così bella ragazza?-disse. Portava vestiti extra large e i dread.
-niente grazie... chi sei di preciso?-
-come chi sono, non mi conosci?-disse meravigliato il ragazzo.
-ehm...no-
-sono Tom Kaulitz!-ora gli era tutto chiaro, ecco perché gli sembrava così famigliare!faceva parte dei tokio hotel!
-Tokio Hotel vero?-
-verissimo! Adesso spero non ti metterai a gridare, a strapparti i capelli, ad urlare il mio nome dicendo che mi ami....ma infondo potrei capirti bello come so-
-perché dovrei? Non sono vostra fan!-disse molto tranquilla.
-come no?-
-no-
-no?-
-no....smettiamo con questa cosa!-
-mi sembra impossibile, cioè perlomeno, di che ti piaccio!-
-perché dovrei, se non mi piaci?-
-perché io sono Tom Kaulitz! E non puoi dire che non sono bello!-disse avvicinandosi di più alla ragazza e posandogli una mano sul fianco.
-e lasciami!-scostò il ragazzo-no non mi piaci!-
-ehi Tom, chi è? Un'altra fan?-disse una voce avvicinarsi sempre di più.
-no, a quanto pare no-gli rispose sospirando.
-wow non avevo mai visto una ragazza che...-
-ehm ciao-disse la ragazza facendo un cenno con la mano. Era gustav.
-ciao Isabel! Che piacere vederti qui! Cosa ci fai?-
-vi conoscete?-disse toma a bocca aperta.
- Mio padre è capo della sorveglianza e mi ha fatto venire qui per incontrarvi.
-vi conoscete?-ripetè di nuovo tom.
-ma vuoi stare zitto?-questa volta fu gustava zittirlo-ah capito...peccato che tu non sia nostra fan-
-senza offesa! Cioè è che non siete il mio genere, ascolto più che altro rap io-disse quasi per scusarsi, davanti a quel ragazzo gli veniva da essere timida, niente a cui vedere con tom.
-o non fa niente! Ognuno ha i suoi gusti!-disse molto gentilmente il ragazzo.
-vieni ti faccio conoscere Bill e Georg!-disse Tom prendendola per mano e portandola via da Gustav, che ci rimase un bel po’ spiazzato.
-hai lasciami! Voglio parlare con Gustav!-
-perché siete fidanzati ma non potete dirlo?-a questa affermazione la mano della ragazza si tese un po’
-ha ha. Molto divertente!-
Tom la portò in uno sgabuzzino e si rinchiuse la porta alle spalle.
-apri quella porta. Subito.-disse calma la ragazza.
-eh no! Prima mi dai un bacio!-disse avvicinandosi con un sorriso malizioso stampato sulla faccia.
-pensi di essere bello vero?-
-già-
-beh ma a me non la dai a bere! Non sei così bello!-
-ah no? -Gli disse praticamente attaccato a lei.
-no...e per la precisione, io non sono una delle tue solite puttanelle, io non te la darò così facilmente sia chiaro!
-certo che per assomigliare ad una bambola, il tuo linguaggio non ci si avvicina per neinte!-
-e allora? Tolgo il disturbo va- si avvicinò alla porta, la apri con impazienza e se ne andò.
-Allora come è stato l’incontro con i Tokio Hotel tesoro?-
-a parte quel...Tom, sono tutti abbastanza simpatici, ma questo non toglie che non mi piaccia comunque la loro musica.-
-si si, pensala come vuoi ma loro sono grandissimi!-
-la pensi così perché ci danno i soldi...-a quella affermazione il padre non rispose, si mise a ridere al contrario.
La mattina dopo la ragazza si alzò presto, ad interrompere il suo sonno erano dei rumori nella casa acconto. Si vesti in fretta, ed andò di fuori a vedere cosa fosse tutto questo trambusto .si meravigliò a rincontrare di nuovo quello sbruffone di tom.
-hey bellezza!!-
-non sono una bellezza!-
-vabbè allora bimba!-
-neanche! Lasciami stare! Io sono solo Isabel, massimo Isa per gli amici.-
-ok Isa-
-non sei mia amico...comunque, che state facendo?-
-siamo arrivati ieri qui, eravamo in tour, ma ieri non avevamo tempo per sistemare...sai il concerto, e quindi lo facciamo oggi.-disse facendo spallucce, come se andare in tour un mese, avere un tuor bus a due piani e una folla di fan urlanti ai loro piedi fosse normale. No non era per niente normale.
-e comunque...cosa ci fai tu qui?-
-abito lì- disse indicando la casa di fianco a quella di Tom e i ragazzi.
-uuu che bello! Così potremmo vederci spesso!!!-disse facendo uno sguardo malizioso.
-non vedo l’ora.-disse sarcasticamente.
Intanto da dentro casa Gustav metteva a posto al sua camera, e l’occhio gli cadde sulla strada. Tom e Isabel che parlavano. In quel momento provò una grandissima gelosia, ma che neanche lui uscì a spiegarsi “cosa mi sta succedendo? È impossibile non posso essere innamorata di una ragazza che ho conosciuto ieri! E poi cosa ci fa qui??un momento sta entrando in casa, è quella attaccata alla altra finestra!” Gustav andò all’altra finestra della sua camera in tempo per vedere la ragazza in camera sua, prendere l’accappatoio ed andare in bagno, non lo aveva visto, sebbene le due finestre fossero praticamente attaccate.
-ragazzi quella è una gran figa ve lo dico io!-disse ridendo tom. –penso me la farò!-
I ragazzi si erano radunati nel salotto dopo una lunga giornata a risistemare la casa.
-tomi sei sempre il solito porco! Ma non ti rendi conto che non verrà a letto con te?-gli rispose Bill mentre guardava una rivista di moda.
-e perché mai? In fondo io sono Tom Kaulitz!-
-mmh forse perché non gli piacciamo?-intervenne Georg che guardava la tv.
-o forse perché ha solamente 15 anni! Ne dubito che sia già andata a letto con qualcuno!-disse stizzito Gustav.
-hey calmati! Io ha 15 anni comunque lo avevo fatto già mille volte!-
- te sei un caso a parte!!-disse ridendo Bill.
-tesoro svegliati! Non vorrai arrivare tardi il primo giorno di scuola!- disse la madre di Isabel dalla cucina.
-arrivo mamma!- si sentì urlare. La ragazza in realtà era già sveglia da molto tempo, ma ci aveva messo più di un ora per scegliere il vestito da usare. Non che ci fosse tanta scelta, ma era comunque il primo giorno della nuova scuola! Alla fine decise per una gonna nera a balze con della rete sopra, una camicia bianca stile vittoriano, un girocollo con un teschio, e delle ballerine bianche. certamente così non sarebbe passata inosservata. Ma serviva qualcos’altro, il trucco. Beh per quello non c’era da scegliere, come sempre trucco abbastanza leggero, che metteva in risalto i bellissimi occhi azzurri. I ricci ribelli poi erano intrappolati in due codini bassi. Ok ora era perfetta. Scese le scale due a due. Non fece neanche colazione, era troppo tesa.
Appena arrivata a scuola tutti gli occhi erano puntati su di lei, la maggior parte però erano di ragazze, mentre si dirigeva in segreteria, sentì dei discorsi su di lei, ma solo uno riuscì a capire bene, ma forse era meglio per lei non sentirlo.
-ma guarda quella!-
-ma come è vestita! Non siamo a carnevale!-
-è bruttissima! Meglio io!-
-ed è pure grassa!-
-già è vero!-
“ ed è pure grassa”
La frase le rimbombò in testa, si girò verso quelle due ragazzine, loro si zittirono all’istante.
“ed è pure grassa”
“ed è pure grassa”
La frase non voleva lasciarle un momento di pace, fin che arrivò in segreteria, dove un signora anziana stava sfogliando una rivista di gossip.
-che vuoi?-disse molto sgarbatamente la signora.
-ecco io... mi hanno detto di venire qui per prendere le chiavi dell’armadietto e per vedere in che classe sono..-
-ok....come ti chiami?-disse squadrandola per bene.
-ehm...Isabel Dahl-
-mmh...allora la classe è la prima A, l’armadietto è questo e la combinazione è scri tta sotto.
-ok...grazie-
-prego-
La ragazza si mise in marcia verso la classe, aveva scaricato dal sito della scuola la piantina, era gigantesca la scuola. Trovò in poco tempo sia l’armadietto che la classe, erano tutte e due vicine. Ripose tutti i libri dentro, ci mise anche il suo immancabile beauty, per le emergenze, non si sa mai!
Entrò in classe, che era quasi deserta,e andò vicino alla cattedra, dove seduta la professoressa, di italiano, a risultare dal suo orario scolastico, stava scribacchiando qualcosa sul registro.
-ehm...mi scusi-
-si?-disse cordialmente la signora. Il suo entusiasmo si spense quando guardò chi ebbe davanti, probabilmente quella prof non era diversa da tutta la scuola.
-ecco io sono nuova, mi chiamo Isabel Dahl-
-ah si la nuova arrivata! Si sieda pure la in fondo vicino alla finestra-disse neanche guardandola. La ragazza ubbedì e si preparò per la lezione.
La lezione andò abbastanza bene, aveva avuto la fortuna di ritrovarsi negli ultimi banchi, i ragazzi e le ragazze della classe non potevano certo girarsi nel bel mezzo della lezione per prenderla in giro, no? Questo privilegio ce l’aveva solo l’ultima fila, la quale era perennemente girata di lato per guardarla.
La ragazza era leggermente infastidita da questo comportamento, ma decise di continuare a prendere appunti.
La lezione finì in fretta e Isa si precipitò subito verso il suo armadietto. Sentiva che qualcuno la seguiva, ma non osò girarsi per vedere chi fosse.
All’ora di pranzo, scoprì che i ragazzi potevano andare a mangiare nel giardino, così tutta eccitata uscì. C’erano delle panchine qua è la, ma lei andò a sedersi all’ombra di un albero.
“ed è pure grassa”
Non era neanche a metà del suo panino, ma decise che oggi nona aveva fame .lo buttò ne cestino poco distante e quando si risedette vide una ragazza dietro un albero spiarla. Non ci fece molto caso comunque.
Si guardò un po’ in giro, il giardino era ben curato e molto grande, da dove era lei c’era una certa quiete, le panchine erano più in la e li non c’era nessuno. Sotto l’albero poi c’era una grandissima ombra. Decise che, pur non avendo visto quasi niente della scuola, quello era il suo posto preferito. E che quello era il suo momento della giornata preferito, almeno li nessuno al prendeva in giro, o almeno, lei non poteva sentire le loro prese in giro.
Tornò a casa tristissima, come primo giorno era stato schifoso, dopo la pausa pranzo, aveva rivisto le due ragazze, e aveva sentito di nuovo le loro prese in giro. Le tornò in mente tutto il tempo quella maledettissima frase “ed è pure grassa”, forse doveva fare un po’ di dieta.... no, non era il caso, non poteva dare ascolto a due ragazzine stupide!
E poi, quasi come finire bene in giornata, quando tornò a casa , vide Tom dalla finestra, era a petto nudo ma non ci fece caso troppo assorta ei suoi pensieri; lui la salutò anche, lei non ricambio. Entrando in casa subito andò in camera sua e si buttò sul letto.
-giornata di merda!- si alzò e andò allo specchio. Davvero era grassa? Non ci aveva mai fatto caso negli ultimi anni.
Si buttò sul letto e si ripassò mentalmente la giornata, dal momento del risveglio fino a casa. Poi si ricordò di Tom, non lo aveva neanche salutato, probabilmente era offeso ora, ma in quel momento non ci aveva fatto caso, come non ci aveva fatto caso al fatto che...che fosse mezzo nudo!
“però....è bello così....”
-COSA?- quasi si schiaffeggiò- ma come ho fatto a pensare una tale scemenza?!? Stupida stupida !!!- disse prendendosi a pugni da sola.
-lui non è altro che uno stupido, sbruffone, vanitoso, porco, approfittatore! Capito Isabel Dahl? Non fare mai più pensieri del genere!!!- si rimproverò da sola.
Si mise a fare i compiti. Per italiano aveva da fare un piccolo testo, a scelta. Benissimo, avrebbe scelto uno dei suoi mille testi sul computer, ne stampò uno a caso e lo mise in cartella, fin troppo facile! Ma ora non sapeva cosa fare...
Alla fine fece un giretto nei paraggi, in fondo non conosceva nulla di quella città. Scoprì che c’era un parco bellissimo alla fine della via, c’era anche una discoteca a vicino a casa dei Tokio Hotel. Avranno scelto la casa per quello. Poi si fermò su una panchina a pensare un po’. Sicuramente nella scuola di prima, tutti l’accettavano, forse perché non era l’unica che vestiva così, c’era anche la sua migliore amica. Chiara. Anche lei vestiva come lei. Erano le due Gothic della scuola. Ma loro non erano altro che loro. Invece qui tutti le ridevano dietro, molti la prendevano in giro. E poi era pure grassa. E soprattutto non c’era nessuno con cui stringere amicizia. Poi le tornò in mente Gustav e Tom. Loro potevano definirsi amici? No. Sicuramente no!
La ragazza scosse forte il capo come per mandare via qualcosa. Tornò dentro casa in fretta.
La mattina dopo, non era cambiato niente, c’erano sempre le solite prese in giro, rincontrò persino quelle due ragazze “quelle mi perseguitano!” pensò mentre si dirigeva al suo armadietto. La ragazza che di solito la seguiva era ancora li, la guardava da lontano. Mentre chiudeva l’armadietto, si stufò e andò a chiedere spiegazioni. Le si avvicinò velocemente.
-hey senti! Che cavolo vuoi da me? Cosa ti ho fatto?-
-ehm...io...scusa non volevo seguirti, solo che....-
-che?- disse secca.
-solo che ti avevo visto, e mi sembravi un tipo interessante....volevo conoscerti-
-e perché non sei venuta subito da me, invece che spiarmi?- rispose al quanto sorpresa. Qualcuno che voleva conoscerla!
-scusa, è che io.... cioè avevo paura di non piacerti, perché tu non parli con nessuno!-
-non parlo con nessuno perché tutti mi prendono in giro!-
-perché mai lo fanno non lo so! Secondo me hai gusto nel vestire, certo è originale, ma per questo che è bello!-
-grazie....- fece un sospirò- mi chiamo Isabel Dahl, tu?-
-ah.... io.. io mi chiamo Irene.... Irene sarti.
-non sei tedesca!-
-e neanche tu! Comunque si, io sono italiana-
-io danese-
-lo so-
-come fai a saperlo?-
-ehm...sono nella tua stessa classe-
-davvero? Non ti avevo mai notata!- in effetti ora che la guardava bene, era familiare. Era abbastanza alta,carina e con le curve al posto giusto. I capelli fino alle spalle, castani. Portava degli occhiali, che le conferivano un aria molto timida.
Passarono tutta la giornata insieme, Irene, le fece vedere tutta la classe, e allora di pranzo mangiarono insieme sotto quell’albero in cui aveva mangiato il giorno prima Isabel.
Ora poteva dire finalmente di aver trovato un amica.
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achi
marty-tom - Voto:
ps: questo capitolo è bellixximoooo
achi
marty-tom
ps: W I CACTUS E TI VOGLIO TAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANTO BENEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!
marty-tom
marty-tom
achi
iry95 - Voto:
è bellissima!!non vedo l'ora di leggere il continuo!!muahahahah!!
Metti al + presto il capitolo n°5!!!
TI ADOROOOOO!!!
artemis5 - Voto:
linaleexx
...continua nelle pagine numero:
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