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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Clover
Titolo Fanfic: CLOVERWORK PROJECT
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: tomy-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/05/2003 17:21:01

hmmm..delirio dovuto all`isonnia, spero che vi paiccia
 
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1\1
- Capitolo 1° -

Titolo: Clover work Project
Autrice : Tommy-chan
Parte : 1\1
Genere: comico ( che pretese!)
Rating: per tutti


Dopo che la nobile rivista su cui veniva ospitato il bellissimo fumetto di Clover chiuse i battenti anticipando di cinquecento numeri la fine del manga e di qualche decennio la morte della redazione a causa un ordigno nucleare costruito in collaborazione dai fan di tutto il mondo, i poveri personaggi del fumetto rimasero senza lavoro. Ed ecco i nostri eroi ridursi a compiere il più spregevole atto pur di mantenersi in vita: abbassarsi cercare un altro lavoro.


“Accidenti, ma quando c*°ç+ arriva quel ç*ù+ di un é*+++ di ç+à+ò” ruggiva una voce rabbiosa, rimbombando nella piccola saletta d’attesa
“Gingetsu, ti prego, l’autrice ha messo un democratico PG, non trasformarlo in un NC-17” lo ammonì stancamente Kazuhiko
“Dai, vedrai che adesso arriva il nostro turno” lo consolò dolcemente Ran, scoccando un occhiataccia all’altro ex-generale
“E’ la stessa cosa che mi stai dicendo da tre ore!!!” strepitò l’uomo, per niente consolato
“Maledetta agenzia di collocamento, e non ci hanno neanche fatto entrare per primi!! Fino a ieri eravamo della celebrità e adesso puff, nessuno si ricorda più di noi!” si lamentò ancora
“Il successo è una cosa effimera” commentò saggiamente Suu, con la sua aria solitaria da filosofa
“La tua vita sarà effimera, se continui a sparare queste *éç§òè” le inveì contro l’uomo, che aveva ormai perso anche l’ultimo residuo di calma e freddezza già dopo la prima ora in fila
“Gingetsu, via!!! Suu è ancora una bambina, un po’ di pazienza! Con Ran l’hai sempre avuta!” Lo redarguì l’amico
“Io non sono una bambina!!!” commentarono all’unisono i due pargoletti, piuttosto inviperiti, uno anche perché si era ricordato che anche la sua, di vita, effettivamente non sarebbe stata piuttosto lunga


“Ran...Ran ???Perché non trovo il cognome ??” chiese ad alta voce una segretaria uscita dalla porta di fronte a loro leggendo una specie di registro
“Eccomi” rispose l’interessato, alzandosi
“Come ???Perché prima lui????” chiese stupito Gingetsu
“Perché tra tutti voi sembra il meno anormale” borbottò la donna, conducendo il ragazzo nella sala attigua.


“Bene” esordì l’uomo dall’aria simpatica seduto sulla poltrona di fronte a lui “Il suo nome è Ran, giusto?
“Be’, non proprio” ammise il ragazzo
“oh, forse la mia segretaria ha sbagliato nel prendere nota per l’appuntamento, e qual è, allora ?”gli chiese cordialmente l’impiegato
“Ce” rispose semplicemente lui
“Ah!” commentò l’uomo, cercando di trasformare l’espressione di basito disappunto in un sorriso di circostanza (° cominciamo ° bene, pensò)
“E una curiosità, ha dei fratelli?”
“beh, sì, ne avevo...due..:”
“E scommetto che si chiamavano A e Be, vero ?”
“Sì, in effetti” rispose seccato il ragazzo che si era sentito rivolgere quella battuta almeno una volta
per ogni persona di cui faceva la conoscenza
° Che fantasia in famiglia ° pensò l’uomo, chiedendogli: Bene, Ran, cioè, Ce, sul mio registro dev’ esserci stato un piccolo errore anche riguardo l’età, credo che dovrò abbassare lo stipendio della mia segretaria...potrebbe dirmi quanti anni ha ?
“Tredici” rispose fieramente lui
“Ah, tredici, capisco...TREDICI ?????” sussultò l’uomo assimilando improvvisamente l’informazione
“Sì, tredici” confermò lui sorridendo
“Ah” commentò l’impiegato guardando stralunato l’uomo di fronte a lui “Bè, hai degli interessi, c’è qualcosa che ti piace particolarmente fare ?”chiese, ripensando alle capienti bustarelle che aveva ricevuto da quattro sospette signorine giapponesi che gli avevano raccomandato quel bizzarro gruppo, chissà per quale arcano motivo.
“Sono bravissimo ai fornelli e preparo dei tè favolosi, so fare le pulizie a tempo record, il bucato è la mia specialità per non parlare di come stiro...”disse orgogliosamente il ragazzo snocciolando tutte le attività a cui l’aveva costretto - a forza - Gingetsu in cambio di vitto e alloggio.
“OH!” commentò l’uomo, che iniziava a farsi un idea delle preferenze sessuali del ragazzo e ne era piuttosto preoccupato
“Bè, altro ?”
“Sono molto bravo a parlare con le persone, inoltre ho una certa affinità con i bambini..”
“Bene bene, avremo giusto un posto come bambinaia, sai, le solite cose, portare i bambini a passeggio, fuori, all’aria, sole, in mezzo alla gente..
“Ahhhhhhhhhhhhh!!!!” urlò il ragazzo, fiondandosi all’istante alla porta


“Mi scusi, il mio coinquilino ha qualche problema di...ehm...ehm...ecco...sì, soffre di agorafobia, non gli piacciono tanto i luoghi aperti e affollati” si ritrovò a spiegare qualche minuto dopo Gingetsu, che aveva diligentemente origliato la conversazione di poco prima
“Capisco” annuì perplesso l’uomo, squadrando lo strano individuo dalla altra parte della scrivania che portava degli occhiali da sole che sembravano incollati al naso stile edera, benché fossero le sei del pomeriggio di un buio pomeriggio di dicembre
“Eh...bè...parliamo di lei, invece, mi dica, ha qualche abilità particolare, qualche...
“Certamente” rispose freddamente lui, “ posso uccidere più di sette uomini in meno di ventisette secondi, posso progettare stragi a livello internazionale, sono abituato a missioni con il 90% di possibilità di fallimento, sono specializzato in amputazioni, mutilazioni e...”
“Capisco, capisco!!!” si affrettò a intervenire l’uomo, sfoggiando un sorriso di condiscendenza
“Per fortuna la condizione attuale del Giappone è tranquilla, la serie di Daitarn è ormai terminata da tempo e si spera che le serie robotiche siano fuori moda per un altro po’ ...c’è qualcosa di ehm...più pacifico che lei sappia fare ?Che so, è in grado di lavorare con il computer ?”
“bè, sì” rispose incerto
“Perfetto!!!!” commentò l’uomo mentre gli occhi iniziavano a brillargli “Abbiamo giusto un posto come recensore di videogiochi, sa, trovare le password, trucchetti e roba del genere..”

“CHE COSA?????????!!!!!!!!” strepitò con tutta la sua potenza il diretto interessato “ Io, grandioso generale dell’esercito militare nonché quadrifoglio bifoglio, dovrei abbassarmi a fare delle stupide recensioni per degli stupidi videogiochi creati da degli stupidi produttori per degli stupidi bambini ????”
“ Suvvia, non si agiti così...adesso vanno molto di moda anche serie piuttosto violente, che so, spara e ammazza, si tratterebbe pur sempre di fare fuori qualche nemico, no ?”chiese sorridendo e sudando freddo, cercando di tranquillizzarlo
“MpFt!”
“Potrebbe avere numerosi giochi per pc in omaggio, se accettasse questa offerta!” tentò ancora, ripensando al maledetto giorno in cui aveva accettato quelle malefiche mazzette
“mi ha convinto” mugugnò l’uomo, lasciando la stanza con un borbottio.

“faccia quello che può, la prego” così avevano detto quelle quattro, supplicanti.
Lì per lì non gli era sembrata una richiesta impossibile, ma adesso..


“Buongiorno!” lo salutò cordialmente un uomo sulla trentina all’apparenza neanche troppo strano
“Buongiorno a lei!” ricambiò, ricominciando a respirare
“Dunque, lei dev’essere...” iniziò, sbirciando il foglio
“L’ex-comandante Kazuhiko” ripose affabile
“bene, bene...mi dica, qualche abilità particolare ?”Anzi, le dispiacerebbe dirmi prima perché ha lasciato l’esercito ?”chiese mettendo le amni avanti, preparandosi al peggio
“Per l’amore di una donna...la mia fidanzata era preoccupata per me, sa com’è, le donne” scherzò allegramente
“Oh, bene!!!!” sussultò l’uomo, confortato finalmente dal trovarsi davanti una persona normale
“Esperienze lavorative ?”
“Ho una certa esperienza nella difesa personale ( consistente in effetti di un solo caso, particolare che Kazuhiko evitò accidentalmente di riferire), mi piacciono i bambini...”(soprattutto una, altro elemento casualmente trascurato)
“uhm, capisco...in questo momento la richiesta di questo genere di cose purtroppo è piuttosto carente....”commentò dispiaciuto l’uomo “Sa fare qualcos’altro ?Che so, particolari caratteristiche fisiche o ... ?”
“Bè, ci sarebbe il mio braccio di ferro...” ammise l’uomo, all’ultima spiaggia
“B-braccio di ferro ???”ripeté lentamente, stranito
“Sì, è in grado di fare una moltitudine di cose, sparare, ad esempio, ma anche...
“Faccia vedere, faccia vedere!” chiese affascinato, dopo qualche secondo di tentennamento
“L’ex-militare arrotolò obbediente la manica per scoprire il braccio
“Fantastico!” esordì l’uomo “ potremmo farci un sacco di cose...tutta una nuova serie di robot domestici in grado di preparare dolci e piatti prelibati, o ancora...Lei è disposto a permettere di studiare questa sua caratteristica, vero ???”
“Una sorta di cavia da laboratorio ?” chiese perplesso
“Via via, che parole!!! Io direi piuttosto versare un nobile contributo per il bene della scienza...ovviamente con una percentuale per ogni invenzione!” Gli spiegò con un sorriso che si estendeva da un orecchio all’altro
“Sarà” rispose perplesso lui, uscendo

“E un altro è fatto” sospirò il poveretto, sudando

“Ma perché ci tenete tanto che trovino un impiego ?” aveva chiesto, solo pochi giorni prima, a quelle ambigue committenti
“Bè, in un certo senso sono figli nostri” aveva esclamato una, “è nostra è anche la colpa del carattere che hanno...”
“Chissà che razza di educazione hanno ricevuto!!!!!” si domandò perplesso lui, alla luce dei fatti

“Posso entrare ?” Chiese una voce femminile profonda e suadente strappandolo dalle sue riflessioni
“P-prego, prego, si accomodi!” Sussurrò, incollandosi alla poltrona alla vista un’apparizione incredibile tutta riccioli e curve, dagli abiti che definire succinti era fornire un immagine castigata del suo abbigliamento
“Mi chiamo Oluha” asserì la donna schiudendo due incredibili labbra rosse “ ero una cantante in un night club, purtroppo ho perso l’impiego perché qualche imbecille ha voluto far credere che fossi morta assassinata per aumentare il mistero e poi si è scordato di me...”
“Ah” rispose appena lui, la gola secca “quindi, lavorava nel campo dello spettacolo...”
“Esatto!”
“Ok, avremmo un posto in un piano bar...oppure, aspetti....”mormorò consultando un registro.
“Pianobar????????” ululò lei, inferocita “Io sono una stella ammirata da mezzo Giappone e lei mi propone un impiego in piano bar????” Io voglio un posto ambito, pieno di persone e a contatto con la gente, e anche ben retribuito!!!!”

“Hn...”- mugugnò preoccupato.... “Sì, penso che potrò accontentarla!!!” rispose felicissimo, dopo appena qualche istante di riflessione “ Credo di avere esattamente quello che fa per lei, la richiesta è molto alta...Gente numerosa, stipendio generoso...sì, sì, sono sicuro che le si adatterebbe perfettamente, se vuole può cominciare a lavorare anche stasera , si troverà benissimo...dovrebbe anche avere una collega che già conosce, mi pare si chiami Karen Kasumi...” dichiarò soddisfattissimo l’uomo
“Chi ???”
“Oh, già, è di un altro manga...non si preoccupi, farete sicuramente amicizia” la rassicurò lui con fare conciliante

“L’ultimo, se Buddha vuole” sospirò distrutto, una volta che la donna ebbe lasciato la stanza

“Buongiorno” lo salutò molto educatamente una bambina dai precoci capelli bianchi
“C-ciao!” la salutò preoccupato l’uomo
“(Prima di farmi venire un altro attacco cardiaco) puoi dirmi quanti anni hai ?” chiese titubante
“Undici” sopirò lei
“non ci sono più i giovani di una volta, oggi crescono molto più in fretta” commentò tra sè e sè spazientito
“Come ti chiami ?”
“Suu, perché sono un quadrifoglio”
“Ah!” balbettò incoraggiante l’uomo, chiedendosi se quella del vegetale fosse una della quattro personalità della ragazzina, ipotesi spiegata tra l’altro dal nome assurdo
“Bene, dimmi, che cosa ti piace fare ?”
“Volare...e ascoltare la radio” rispose placida
“Uh, capisco...ma, di utile, intendo...cosa sai fare ?” le chiese suadente
“niente” fu la candida risposta
“proprio niente ?”
“Niente”
“Proprio nulla ?”
“nulla di nulla”
“Via, che so...cucinare ?”
“No, le mia bambole meccaniche e il bianconiglio provvedevano a tutti i miei bisogni fisici”
“Pulire...faccende domestiche o altro ?”
“La mia gabbia era sempre pulita dalla bambole”
“prendersi cura degli animali ?Che so, cat o dog sitter ?”
“Erano animali meccanici” sottolineò “provvedevano da soli a sé stessie alle loro necessità
“cucire ?”
“No, avevo un grande guardaroba firmato Armani nella gabbia, i maestri della magia cercavano di tenermi buona
“Qualche interesse culturale ?Che so, leggere ?
“No, però ho parecchi videoschermi, sono proprietaria di un bel po’ di televisioni...
“Perfetto!!!!!!! Ho trovato!!!! Ragazza mia, continua così e tra qualche anno avrai un posto sicuro in politica!!!!! decretò l’uomo con enfasi.


“Ho finito!!!!!!!!!!!!!!!!” canticchiò l’impiegato finalmente libero, stravaccandosi sulla sua poltrona, felice come non lo era mai stato e sentendo di essersi degnamente guadagnato il denaro extra
“non proprio, ci saremmo ancora noi” esordì un gruppo di vecchietti rugosi retti in piedi solo dalla forza di volontà e da qualche oscura magia
“Ah, sì, presentatevi domani, uno alla volta, e potremo cominciare un...”
“Non ci pensi neppure un istante!!!! Noi lavoriamo in team e il colloquio lo facciamo subito!!!!!!!” dichiarò battagliero il più anziano
“MA via...anche in un paese schiavista come questo nessuno potrebbe pensare di far lavorare dei...della persona anziane!” ribatté l’uomo
“Anziani o non anziani la mazzetta lei l’ha ricevuta anche per noi, se lo ricorsa ???”inveì l’uomo
“EH ???” l’impiegato guardò attentamente nella raccomandata, e vide anche uno strano nome che suonava come qualcosa tipo “Maestri di magia “
“Ah...ma lei come fa a saperlo ?”
“io vedo nel futuro, nel passato e anche nel presente...bè, forse quello un po’ meno” considerò, cercando di scorgere le lenti dei pesanti occhiali da vista
“oh....è capace di prevede il futuro ?”
“Bè, s-sì, grosso modo, a grandi linee, di alcune persone..:” rispose confusamente il vecchio
“Arti magiche e particolari tecniche esoteriche ?”
“Molto esoteriche, sì”
“Perfetto!!!!! Abbiamo giusto un posto vacante in una televendita tra due settimane, lettura tarocchi e roba del genere...vi assumo in blocco!” dichiarò al colo della gioia, felice di aver conluso quella giornata.
 
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