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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Sennen no Yuki (Mille anni di neve)
Titolo Fanfic: MILLE ANNI DI NEVE
Genere: Sentimentale, Romantico, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Autore: palli galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/08/2008 12:48:37

Lei, una ragazza cagionevole di salute; lui, un Vampiro scontroso e solo... Cosa li accomuna?
 
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PARTE PRIMA
- Capitolo 1° -

Era sicura di averlo visto.
Sopra al tetto di quell’ospedale sempre presente nella sua vita; era certa di non aver avuto nessuna allucinazione.
Un ragazzo aveva volato.
Si, volato! Non si era buttato, non ci si butta in quel modo per dover morire e non aveva “saltato” come un atleta alle olimpiadi.
Aveva volato per davvero, anche se per poco.
Un piccolo balzo dal cornicione del palazzo e lo aveva visto planare leggero sulle nuvole per alcuni istanti; poi era scomparso.
Beh, scomparso era una parola grossa, diciamo pure che era caduto.
Ma il suo corpo che si muoveva armonico per quel breve istante, illuminato dalla luna nuova, non avrebbe potuto dimenticarlo; era stata la cosa più straordinaria che avesse mai visto. E quel viso, leggermente in ombra, che sembrava rilassato come se volesse sentire il tocco leggero del vento che si muoveva in quel cielo scuro.
Continuava a guardare verso il punto in cui lui era caduto, nella speranza di vederlo comparire di nuovo, ma ad un certo punto capì che non poteva stare lì ferma immobile nella sua camera; se non era chi pensava che fosse, avrebbe ritrovato un bel ragazzo disteso in una pozza di sangue.
Iniziò a correre verso il punto in cui lo aveva visto precipitare, proprio in mezzo al giardino, tra i cespugli fitti… nel suo golfino rosa, si faceva largo tra le siepi curate e, proprio quando si convinse che il suo avrebbe potuto essere un sogno assurdo, lo vide.
Disteso per terra, gli occhi chiusi come se stesse dormendo, i capelli neri come la pece scompigliati e pieni di foglie; nonostante il momento poco adatto si sentì attratta da lui in un modo impressionante.
Il vento sospirò di nuovo e lei si strinse nel suo golfino colorato; gli si avvicinò lentamente, come per paura che fosse davvero un sogno, e mentre si chinava verso di lui, allungando una mano per provare a svegliarlo, gli domandò “Sei morto?”.
Lui spalancò gli occhi e, rapidamente, si allontanò da lei mettendosi in posizione di difesa; la ragazza lo guardò per un solo istante e si convinse che quello non poteva essere un sogno, un bellissimo sogno.
“Stai lontana da me! Sporca umana!” le disse col volto adirato e la sua voce aveva un tono minaccioso.
Lei ebbe un leggero brivido che le percorse velocemente tutta la schiena; era rimasta sconvolta da quella sua velocità ed altrettanto dalla sua voce calda e seducente, scosse la testa e gli parlò con la sua solita gentilezza e calma “Stai bene?” lo stava guardando in quei suoi occhi scuri come la notte, attraenti come una calamita.
”Stammi lontana! Il tuo fetido odore è insopportabile!” il suo tono era sgradevole, come i suoi occhi che sembravano volessero scappare da lei il più in fretta possibile.
“Senti un po’” iniziò lei contrariata “mi hai dato della sporca, della fetida… ma chi ti credi di essere? Io sono venuta qua di corsa perché ti ho visto cadere dal palazzo e tu mi tratti così?! Grazie mille!” si rese conto che stava urlando solo quando si accorse dell’espressione stranita che lui aveva sul volto.
“Mi…mi hai visto?” le chiese con gli occhi pieni di stupore.
Lei fece cenno di si con la testa “Ti ho visto da là” rispose indicando con la mano un punto non ben definito dietro di lei “Ti ho visto volare e precipitare, come se ti si fossero chiuse le ali.” il suo tono era di nuovo calmo ed un sorriso timido le apparve sul volto pallido.
“Io sono Victoria” disse allungandogli la mano “ma tutti mi chiamano Vicky.
Tu, invece, chi sei?”
Il ragazzo dagli occhi e capelli scuri mise il broncio ed incrociò le braccia distogliendo lo sguardo da lei “Non credo ti debba interessare.” rispose brusco; Vicky sbuffò chiedendosi il perché avesse incontrato una persona così sgarbata; per quanto fosse bello era davvero una persona sgradevole.
Stava per ribattere con la sua solita calma, quando sentì una vocina acuta, stridula, provenire dietro di lei “Padron Alex! Ti ho portato da mangiare!”
La ragazza si voltò per vedere chi stesse arrivando e quello che vide la sconvolse.
Un pipistrello nero come la pece un po’ grassottello, le orecchie lunghe e a punta, gli occhietti tondi e piccoli, aveva tra le zampe grigiastre una busta di plastica di un market…e stava parlando.
“Padron Alex! Ecco il cibo!” urlò ancora con quella sua vocetta squillante, Victoria seguì con lo sguardo l’animale che si stava avvicinando al ragazzo per dargli la busta.
“Pepper!” urlò di rimando con una voce quasi estasiata nel vederlo arrivare con tutto quel cibo “Meno male! Non ce la facevo più!”
La ragazza li guardò per alcuni istanti: il bel ragazzo aveva afferrato il sacchetto e, voracemente, iniziò a mangiare del salame col pane, del formaggio, della frutta… Vicky strabuzzò gli occhi.
Pane, salame, formaggio e mele?
“Scusa, ma tu…” iniziò titubante senza distogliere da lui mentre si ingozzava.
“Oh, mi ero scordato di te” disse lui mentre azzannava la mela, tornò a guardare la ragazza negli occhi; la prima cosa che notò fu il suo pallore che faceva contrasto col suo golfino chiaro, gli occhi nocciola sembravano sereni nonostante la serata e i capelli lunghi le ricadevano scomposti sulle spalle e sul viso. In generale non era male, ma lui non era lì per quello.
“Senti, Alex” pronunciò il suo nome lentamente e lui trasalì, guardò il pipistrello che si era appollaiato sulla sua spalla e gli disse una cosa del tipo “Con te faccio i conti dopo…” poi tornò a posare i suoi occhi sulla giovane “Che vuoi?” domandò sempre con un tono sgarbato.
Quel suo modo di parlare avrebbe fatto innervosire anche un santo, pensò Vicky mentre si sedeva comodamente a gambe incrociate davanti a lui.
Il pipistrello la guardò con quei suoi occhietti tondi curiosi “Padron Alex, chi è quella?”
“Lasciala perdere. E’ una semplice umana” gli rispose alzandosi; aveva finito di mangiare e si stava pulendo i pantaloni scuri da eventuali briciole.
“Aspetta un attimo!” gli urlò Victoria per fermarlo “Allora non sei un angelo?!”
Alex la guardò con i suoi occhi penetranti e seri “Angelo?” domandò quasi ironico “Ma vorrai scherzare!” la sua bocca assunse una smorfia di sarcasmo “Un pipistrello nero e un ragazzo dalla bellezza straordinaria.
Ci hai visti bene e ancora non ci arrivi? Allora sei davvero una sciocca” la sua voce era tranquilla, di una calma quasi innaturale nonostante quello che stava accadendo.
Alex si era alzato in volo, aveva fatto un piccolo balzo e si era stagliato nel cielo scuro, il suo volto, illuminato nuovamente dalla luna, aveva ancora quel sorriso cinico.
“Hai mai sentito parlare di Vampiri?” e appena finito di pronunciare quelle poche parole, scomparve nel nero della notte accompagnato al suo fianco da Pepper.
Vicky era ancora seduta per terra, non era riuscita a muoversi, i suoi occhi erano spalancati per lo stupore, ma non aveva provato paura.
No, nessuna paura, era sicura che quello non era un Vampiro cattivo o l’avrebbe già derubata del suo prezioso sangue e invece aveva deciso di mangiare del salame.
Alzò la testa verso il cielo scuro; il suo cappotto nero si muoveva armonicamente intorno a lui ricomparso come una figurina sulla luna.

“Victoria! Finalmente!” urlò un’ infermiera quando la vide entrare all’ingresso dell’ospedale “Sono ore che ti cerco! Come diavolo ti è saltato in mente di uscire nel cuore della notte?!” era adirata, ma anche preoccupata, glielo si leggeva negli occhi chiari “E solo col golfino!”
Vicky si sentì terribilmente in colpa “Mi dispiace…” rispose avvilita “volevo solo fare una passeggiata…”, la sua voce era interrotta da respiri affannati.
“Guarda, sei senza fiato! Ora chiamo il dottore…” disse la donna mentre si avvicinava al telefono appeso alla parete per le chiamate interne.
“No, non sto male! Davvero!” la supplicò con voce sottile “Aspetti infermiera Sunders!”
La signora con la divisa bianca si voltò verso di lei, con in mano la cornetta, “Lei ci crede nei Vampiri?” chiese Vicky mentre cercava qualcosa nella tasca del golfino.
“Cosa?!” domandò l’infermiera come se non avesse capito bene la domanda.
“Vede questa?” le domandò Victoria mentre le mostrava una scarpa scura decisamente da uomo “Ci crede se le dico che l’ha persa un Vampiro?”
La donna aggrottò le sopraciglia e le si avvicinò portando una mano sulla fronte della ragazza, “Non ho la febbre…” le disse lei alzando gli occhi al soffitto.

Ho passato tutta la mia breve vita ad entrare ed uscire dagli ospedali, costantemente terrorizzata di quello che mi sarebbe potuto accadere; ma se sono sopravvissuta fino ad ora, è solo perché ho un piccolo sogno.

E poi, mi piace incontrare persone interessanti.


“Ehi bamboccia, ridammi la mia scarpa!”
Il ragazzo con gli occhi neri come la notte di nome Alex, le era apparso davanti improvvisamente, come uno spettro; ma uno spettro, pensò Vicky, non avrebbe potuto essere così affascinante.
Aveva lo stesso cappotto nero della notte prima ed i suoi capelli scuri erano ben pettinati e senza foglie “Era il mio paio preferito!”
La ragazza dai lunghi capelli castani era seduta su una panchina nel cortile dell’ospedale, intenta a leggere una rivista “Senti un po’” iniziò curiosa notando il sole alto nel cielo “puoi camminare in pieno giorno anche se sei un vampiro?”
“Stupida!” le rispose contrariato mentre voltava la testa da un’altra parte “Non sottovalutare noi vampiri moderni! Abbiamo superato il problema della luce un sacco di tempo fa!”
“Ah si?!” rispose lei un po’ delusa “E che mi dici di questo?”
Alex voltò gli occhi verso l’oggetto che lei teneva in una mano e appena sentì quell’odore sgradevole, fece un balzo indietro; con una mano si tappò il naso mentre gli occhi iniziarono a lacrimargli “Cretina! Che diavolo ci fai con quello?” le urlò con cattiveria.
Vicky guardò l’aglio che teneva tra le dita e sorrise vittoriosa mentre lui pronunciava parole come “Che schifo!”, “Buttalo via!” e ancora “Che puzza!”
Senza togliere la mano dal viso si rivolse di nuovo a lei con tono sgradito “Basta giochetti ragazzina e ridammi la mia scarpa! Non intendo stare in questo posto che puzza di sangue un secondo di più!”
“Ma come? A voi vampiri non dovrebbe piacere il sangue?” gli domandò mentre lo guardava scettica.
“Dipende da vampiro a vampiro!” le urlò, poi face una faccia schifata “Prova a pensarci: quando mordi qualcuno sul collo, ti ritrovi la bocca piena di quel liquido caldo… E’ disgustoso!”
Pazzesco, si disse Vicky, non immaginavo che certi vampiri odiassero il sangue.
“Comunque” riprese il bel vampiro mentre, velocemente, prese il suo oggetto preferito dentro la borsa della ragazza “mi riprendo la scarpa! Bye bye bamboccia!” ma pochi metri dopo cadde a terra colpito da un dolore lancinante allo stomaco; da lontano, Vicky, vide Pepper avvicinarsi planando con un cestino di vimini preso chissà dove, “…ancora?!” sussurrò a se stessa mentre Alex aprì velocemente il cestino ed iniziò a mangiare un panino al pollo.
“Fa sempre così?” chiese sospirando la ragazza al pipistrello nero mentre si stringeva nel golfino rosa “Perde i sensi ogni volta che ha fame?”
“Si” disse Pepper con la sua vocina acuta scotendo la testa “padron Alex non ha una buna salute… un vampiro che non beve sangue non può stare bene. Lui sopravvive, ma è debole.
Padron Alex si rinforza col cibo di voi umani, è sempre affamato ed io corro ai ripari…” gli occhietti tondi e scuri del pipistrello sembravano lucidi, come se fossero commiserevoli.
“Ehi Pepper! Non darle troppa confidenza!” disse il ragazzo-vampiro mentre azzannava un secondo panino, ma l’animale fece finta di niente e continuò il suo racconto “Di solito, a diciotto anni, il Vampiro sceglie un compagno fra gli umani. Quando beve il suo sangue, l’umano ottiene tanta vita quanto sangue ha bevuto; in cambio, il Vampiro, può cibarsi del sangue del compagno.” Pepper sospirò, o almeno così parve a Vicky, e proseguì “I Vampiri vivono dagli ottocento ai mille anni e padron Alex ha appena compiuto i diciotto senza trovare una metà… come potrà passare tutti gli anni che lo attendono senza una compagna?”
Vicky notò che il ragazzo in questione aveva una triste, ma pacata espressione sul viso; “Davvero hai intenzione di stare solo per mille anni?”
Lui rispose senza guardarla con quel tono che lei sopportava a mala pena e comprese che il suo viso era irritato “Sempre meglio che frequentare voi umani. Andiamo Pepper!” ma mentre si allontanava col pipistrello appollaiato sulla spalla, sentì pronunciare delle parole assurde da quella ragazza col viso sempre pallido e con un golfino rosa scolorito sulle spalle; lo aveva rincorso e lo aveva bloccato prendendogli una manica del golfino “Posso diventare la tua compagna?”
“Eh?” il volto di Alex era diventato più pallido, “Se bevi il mio sangue, potrò vivere mille anni anch’io, vero?” gli domandò con una punta di speranza nella voce che lui non colse “So che il sangue non ti piace, ma potresti forzarti di berlo anche solo per una volta?!”
“Non dire stronzate!” urlò il ragazzo facendole mollare la presa con uno strattone “Ti ho già detto che non voglio avere niente a che fare con te!” era davvero arrabbiato ed i suoi occhi sembravano bruciare d’odio “Non sparare idee così stupide! Io detesto voi umani… e il vostro sangue e…” ma la sua voce potente in quel momento si fermò; il corpo magro di Victoria iniziò a cadere verso il suolo, le sue mani lasciarono il golfino rosa poggiato sulle spalle che toccò il suolo, i capelli castani si muovevano delicati spostati dal vento leggero, il suo viso divenne pallido e i suoi occhi videro il terreno che si avvicinava…
Poi non ricordò più niente.

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (2 voti, 3 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 3 commenti
Rif.Capitolo: 1
palli
06/08/08 13:19
Grazie, sei gentilissima!^///^
Mi fa piacere che sapere che non è una schifezza completa XD
Ancora grazie!!!
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Rif.Capitolo: 4
kayashan - Voto:
04/08/08 15:25
Breve ma bellissima, brava
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 4
achi - Voto:
04/08/08 14:14
Non c'e la faccio piuù...E BELLISSIMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!! Amo! sei bravissima a scrivere!! Vorrei essere brava come te! io sono capace solo di inventare poesie^^ Continua cosi!!!!!
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