L'ALLENAMENTO EXTRA
- Capitolo 1° -
Capitolo 1: L’allenamento extra
Quella mattina la sveglia in camera di Hikari iniziò a suonare, producendo un rumore metallico e sgradevole. La sua mano, bianca e magra, uscì da sotto le coperte. Prese una ciabatta e la lanciò contro quel maledetto oggetto che se ne stava su un tavolino ai piedi del letto facendo svegliare chi avrebbe voluto dormire di più. In fondo era solamente domenica mattina. Pazienza. Tanto prima o poi si sarebbe dovuta alzare. La testa le scoppiava. Era come se un macigno le fosse caduto addosso violentemente. Si stiracchiò, si stropicciò gli occhi, sbadigliò e finalmente scese dal letto.
Si diresse verso il bagno e chiuse la porta a chiave. Poi si guardò allo specchio e si impaurì. Davvero la ragazza che stava riflessa in quello specchio era veramente lei? con quei capelli color biondo oro scompigliati in quella maniera assomigliava moltissimo alla fidanzata di Frankenstein. A quel pensiero si mise a ridere come una matta. Certo che era buffa anche la mattina presto.
Si tolse il pigiama e si fece una doccia calda e rilassante che durò quasi un'ora. Uscì dalla doccia e si coprì con l'accappatoio verde, poi tornò in camera.
Hikari scostò le tende che fino ad allora avevano oscurato completamente la sua stanza. I raggi del sole illuminarono non soltanto i suoi capelli, ma anche i suoi grandi occhi azzurri: profondi, vivaci e spesso malinconici. Indossò la divisa scolastica. Sarebbe rimasta a scuola tutto il tempo per allenarsi con le clavette, la corda, il nastro e la palla…
A un tratto dal piano di sotto sentì la voce di sua madre che la stava chiamando. La incitava a fare in fretta e a scendere per la colazione.
-Hikari vieni giù! E' pronta la colazione! Se non ti sbrighi non farai mai i tuoi allenamenti in palestra! E poi il latte, cara mia, sta incominciando a raffreddarsi! Hai capito quello che ti ho detto?!
-Sì, ho capito mamma! Sto finendo di prepararmi! Un minuto e sono subito da te!
Finì di prepararsi e poi si diede un colpo di spazzola per ravvivarsi i capelli. Scese le scale ad una velocità supersonica. Sua madre, suo padre e la sorella la stavano aspettando. Suo padre seduto sul divano come sempre leggeva il suo giornale. Hilary gli diede un bacio sulla fronte.
-Buongiorno a tutti!
-Buongiorno a te cara Hilary
-Allora mamma che cosa hai preparato di buono stamattina?
-La torta al cioccolato.
-Wow! La mia preferita! Sei un mito mamma!
Si sedette a tavola. Stava per afferrare la prima fetta di torta al cioccolato, quando sua madre la fermò.
-Toglimi una curiosità Hikari, come mai vai ad allenarti anche oggi che è domenica?
-Perché tra meno di un mese ci saranno le eliminatorie e io voglio superale ad ogni costo!
-Di domenica? E' proprio necessario?
-Certo che è necessario! La ginnastica ritmica ce l'ho nel sangue!
-Perché non cerchi anche di studiare qualche volta?
-Lo sto facendo mamma. Ora posso mangiare la torta al cioccolato?
-Fai pure.
Hikari non se lo fece ripetere due volte e mangiò ben tre fette di quella torta al cioccolato che sua madre aveva preparato. A un certo punto si fermò e con occhi sbarrati guardò sua madre che stava lavando i piatti.
-Che c'è Hikari? Perchè mi stai guardando così? Ho per caso qualcosa in faccia?
-Mamma, che cos'è l'amore? Non l'ho mai capito.
-L'amore? E' un sentimento che lega due persone: un uomo e una donna. Come mai questa domanda?
-Niente. L’ho chiesto così. Tu e papà siete innamorati, vero?
-Che domande! Certo che siamo innamorati. Vero caro?
-Si, esatto. Io e tua madre siamo innamorati alla follia.
Hikari guardò l’orologio. Erano già le 8.20.: doveva sbrigarsi, altrimenti addio allenamento e addio eliminatorie. Si alzò di scatto dalla sedia, aprì la porta e la richiuse sbattendola. Durante il tragitto si accorse di non avere il borsone. Che sbadata. Ma dove aveva la testa? Tornò indietro e quando fu davanti alla porta di casa Chachamaru aveva il borsone fra i denti e glielo stava portando. Hikari sorrise imbarazzata.
-Grazie Chachamaru. Se non ci fossi tu a ricordarmi le cose, io non le ricorderei. Bravo il mio cagnolone! A stasera!
-Va bene Hikari! Cerca però di non fare tardi come al solito!
-Ok mamma! Ciao!
Hikari si mise a correre. Dieci minuti dopo era arrivata a scuola. Entrò. Non c’era nessuno. Normale. Era domenica. Le persone se ne stavano a letto a dormire dopo una lunga settimana di duro allenamento. Andò negli spogliatoi e si cambiò. Poco dopo entrò in palestra con tutto il necessario. In mano aveva un registratore. Mise su la musica e iniziò a ballare. Si muoveva con un’agilità incredibile. Sembrava una piuma. I movimenti del corpo erano in armonia con tutto il resto. Per prima cosa decise di provare un esercizio solamente con la palla. Era quello il suo punto debole. Non sapeva maneggiarla molto bene come faceva col nastro e con le clavette. Molte volte la palla le scivolò dalle mani, andando a finire a terra. Hikari aveva dovuto fermare la musica e andare a recuperarla. Poi aveva ricominciato. Hikari aveva una volontà di ferro. Niente l’avrebbe fermata. Le eliminatorie erano troppo importanti per lei. Ripeté l’esercizio per moltissime volte senza stancarsi mai. Voleva arrivare ai livelli di Azuki Shina, la sua compagna di allenamento. Lei sì che ci sapeva fare. Era perfetta in tutto. Non sbagliava mai. Doveva darsi da fare. Provò e riprovò gli esercizi con la palla. Finalmente qualcosa migliorò. Riusciva a sfiorarla. Ma questo non era che l’inizio.
Decise allora di provare con la corda. Anche lì molte volte commetteva degli errori. Ma non si scoreggiava per niente. Il suo obiettivo finale era quello di diventare una ginnasta a tutti gli effetti. Poi finalmente sarebbe andata ad allenarsi in Bulgaria, insieme a Maria Lenova e alla sua idol Diana Grozdeva, la “regina” della ginnastica ritmica. A questo pensiero sorrise. Si, doveva mettercela tutta così Maria e Diana sarebbero state orgogliose di lei.
La musica finì e Hikari fece il suo grande finish. Spense il registratore e si mise a sedere per terra con la corda in mano. Era sudata. Ansimava per la fatica. Si asciugò il sudore. Chiuse gli occhi e si immaginò sia Maria che Diana. Le avrebbe volute rivedere ancora una volta. Sapeva però che loro erano in Bulgaria ad allenarsi. Si alzò in piedi e posando la corda per terra, andò fuori a prendere una boccata d’aria fresca. Bevve una bibita gelata che la rinfrancò, facendole recuperare un po’ d’energia.
Vicino alla scuola c’era la “residenza” dei “Mr D”. I “Mr D” erano una banda di ragazzi, capitanata da Mao Natsukawa, che suonava musica rock. Hikari andò verso la loro residenza. Aprì la porta ma si accorse che non c’era nessuno. Era tutto buio e gli strumenti erano coperti da un panno.
Hikari tornò alla palestra e ricominciò i suoi allenamenti. Questa volta usò le clavette. Se la cavava abbastanza bene. Si allenò molto duramente mettendoci ancora un volta tutta la sua buona volontà.
Intanto da fuori un ragazzo con i capelli lunghi la stava osservando. Non riusciva a toglierle gli occhi di dosso. Si era incantato a guardare sia lei che la meravigliosa esibizione.
Quando Hikari finì, sentì da dietro un battito di mani. Si girò di scatto e vide la figura alta e snella di Natsukawa.
-Brava. Molto bene. Migliori di giorno in giorno. Mi congratulo con te campionessa della ginnastica ritmica!
-Natsukawa che cosa ci fai qui?
-Visto che oggi non avevo nulla da fare, avevo deciso di andare a divertirmi. Passando di qua però ti ho vista e così mi sono fermato ad ammirarti. Brava Hikari. I tuoi movimenti sono perfetti, però mi sembri molto rigida.
-Rigida? Allora vuol dire che l’allenamento extra che ho fatto tutta mattina non è servito a nulla. Non riuscirò mai a superare le eliminatorie. Sono una schiappa. Una buona a nulla.
-Scherzi? Non dirlo nemmeno per scherzo! Sei bravissima, ma devi sciogliere di più quei muscoli. Rilassarti. Solo così avrai la certezza di farcela.
-Sono sicura invece che farò una pessima figura davanti ai giudici, davanti a Shina e soprattutto davanti a Ooishi.
-Ce la farai, ne sono più che sicuro! Facciamo così Hikari. Ti aiuto io in questi giorni ad allenarti. Vedrai che con la mia musica sarai bellissima e farai colpo non soltanto sui giudici, ma anche su Ooishi. Che ne dici? Ti va l’idea?
-Molto volentieri! Grazie Natsukawa! Su di te si può sempre contare! Sei un vero amico!
-Bando alle ciance, iniziamo! E cerca di dare il meglio di te, chiaro?!
-Chiarissimo capo! Sono a tua completa disposizione!
-Così va molto meglio. Avanti!
Natsukawa andò al pianoforte e iniziò a suonare. Hikari lo seguì. Prese la palla e iniziò a volteggiare, quasi fosse una vera ballerina. Ogni tanto faceva degli errori. Natsukawa la incitava ad andare avanti e a non preoccuparsi degli errori che sicuramente avrebbe corretto. Hikari si allenò fino a sera tardi. Quando smise erano già le 20.45. Era veramente tardi. Sua madre l’avrebbe sicuramente sgridata.
-Per oggi abbiamo finito. Puoi andare a cambiarti
Hikari stava per andarsene quando Natsukawa la prese per un polso. Lei si girò e i loro sguardi si incrociarono. Rimasero fermi per qualche secondo a guardarsi, poi Hikari si staccò da lui, diventando rossa in viso.
-Hikari oggi hai dato il meglio di te. Continua su questa strada.
-E’ merito anche del tuo sostegno. Se non ci fossi stato tu, non avrei saputo come fare. Grazie di tutto.
-Figurati. Vai ora.
Hikari se ne andò nei camerini. Si mise la divisa scolastica e si sciolse quei suoi lunghissimi capelli biondo oro, che si posarono dolcemente sulle sue piccole e fragili spalle.
Tornò da Natsukawa. Mentre stavano per uscire dalla palestra, Hikari sentì che le sue gambe non la tenevano più in equilibrio, vedeva doppio e aveva le vertigini. Natsukawa se ne accorse e andò a soccorrerla.
-Tutto bene Hikari?! Che cos’hai?! Ti senti male?!
-No, sto bene. Ho avuto solamente un capogiro. Ora va meglio…
-Ne sei sicura?! Sei così pallida. Secondo me è stata la fatica di oggi con gli allenamenti intensivi e quelli extra. Non ti stati sforzando troppo? E’ da un po’ di tempo che ti vedo molto concentrata sugli allenamenti. Certe volte ti dimentichi anche di mangiare. Guarda che se continui così rischi di non farcela e allora addio eliminatorie
-Non dirlo neanche per scherzo Natsukawa! Io sono sicurissima di superare quelle maledette eliminatorie, anche a costo di dovermi allenare tutte le notti!
-Sei solamente un’incosciente! Pensa di più alla tua salute!
-Cosa ne vuoi sapere tu della mia salute?! Sono fatti che non ti riguardano!
Detto questo Hikari se ne andò via imbronciata. In fondo però Natsukawa aveva ragione. Ma le eliminatorie erano più importanti di qualsiasi altra cosa.
Arrivò a casa, aprì la porta, ma non vide i suoi genitori, né la sorella. Chiamò ma nessuno le rispose. Sopra il tavolo, già apparecchiato c’era un biglietto. Hikari lo prese fra le mani e lo lesse.
Cara Hikari,
ti ho già preparato tutto. Devi solamente scaldare la carne, mettendola nel microonde. C’è anche un po’ di insalata fresca. Mangia tutto. In questo periodo mi sembri molto dimagrita. La colpa è della ginnastica ritmica. Le eliminatorie non sono così importanti quanto lo studio. Ti ho lasciato anche una fetta di torta al cioccolato di stamattina. Mangiala così recupererai completamente le forze. Se vuoi, mettici sopra anche un po’ di panna spray!!!
Con affetto la tua mamma
PS:tua sorella è andata a cena con il suo fidanzato e non so quando tornerà. Noi siamo andati a una cena di lavoro. Torneremo tardi. Ti voglio bene
Hikari non aveva molta fame, ma mangiò lo stesso per far piacere a sua madre. Dopo mangiato andò in camera sua e si stese sul letto. Chiuse gli occhi. Il cuore le batteva ancora per l’allenamento intensivo di oggi. Sentì qualcuno battere dalla finestra con dei sassolini. Incuriosita andò ad aprire. Era Natsukawa che la cercava.
-Che cosa vuoi Natsukawa?!
-Volevo solamente chiederti come stai. Prima eri così pallida. Ti sei un po’ ripresa? Hai mangiato qualcosa?
-Ma chi ti credi di essere mia madre? Fai quello, mangia quello, non stancarti, studia, non fare quello, non cacciarti nei guai. Uffa! Io non sono una bambina, ho già diciannove anni e so badare benissimo a me stessa! Non ho bisogno di una balia!
-Ehi, non ti scaldare! Te l’ho chiesto in modo gentile! Non pensavo di essere così rompiscatole! Addio!
-Aspetta Natsukawa!
-Che cosa vuoi ancora?!
-Volevo chiederti scusa. Mi sono comportata come una stupida. Non volevo.
-Va bene, sei perdonata. Ora mi dici come stai?!
-Meglio grazie. Ho mangiato anche una fetta di torta al cioccolato con la panna. Se continuo così ingrasserò sicuramente
-Non dire stupidaggini, non sei per niente grassa! E non lo diventerai mai!
-Ci sei domani a scuola?
-Certamente! Domani devo anche fare le prove con i miei tre amici. Sto preparando una canzone con i fiocchi!
-Davvero? E me la farai ascoltare?
-Si. La prima a sentirla sarai tu.
-Wow! Che emozione! Non sto più nella pelle! Come si chiama la canzone?
-I live in you, baby
-Mi sembra così romantica…
-Lo è. C’è anche del rock in mezzo!
-Domani verrò a sentirvi in sala prove
-Ma non verrai sgridata dalla tua allenatrice?
-Mi inventerò una scusa
-No! Niente scuse! Tu ti allenerai come sempre! Però non esagerare! Promesso?
-Promesso! Stai tranquillo Natsukawa
-Allora, buonanotte Hikari
-Buonanotte Natsukawa
Hikari chiuse la finestra. Si sentiva veramente stanca. Era stato un giorno pesante. Ora la miglior cura era il risposo. Si cambiò, si mise il pigiama e si infilò sotto le coperte. Salutò Chachamaru e chiuse gli occhi. Sognò di superare le eliminatorie e di incontrare finalmente Maria Lenova e Diana Grozdeva …
Ciao a tutti! Questa è la mia prima Fan Fiction! Spero che vi piaccia! In realtà questa storia mi è venuta così, sul momento! Sono molto emozionata! Non posso ancora crederci! Il sogno di scrivere una ff finalmente si è avverato! Non siate troppo severi! Sono inesperta! Be, che altro dire? Buona lettura a tutti quanti!
Questa è solamente la prima parte del racconto. In seguito ce ne saranno altre
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strawberry91 - Voto:
tvtttttttttttttttttttttttttttttb
niglia89
reby95 - Voto:
niglia89
d-d - Voto:
niglia89
kagomina - Voto:
Bellissimo!!!!!!!!!!!!!!!
Però anche lei che stronza!!!!!!!
Prima ci fa l'amore e poi gli dice che era stato per dimenticarsi del resto!!!!!!!!!!
Poi.....
Ah! Si!
Sei bravissimissimissimissimissimissima!!!!!!
Mi piace sta fanfic!!!!!!!!!!!!!
E troppo bella!!!!!!
Non vedpo l'ora di leggere il resto!!!!!!!!!!
Smaaaaaaaaaaaaaaaaakkkkkkk!!!!!!!!!!!!!!
Bacioni bacioni!!!!!
TVB!!!!!!!!
By kagomina
kagomina - Voto:
Che bastardo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Io lo ucciderei!!!!!!!!!!! Altro che piangere!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Che bastardo!!!!!!!!!!!!
E Hikari che ne è addirittura innamorato!!!!!!!!!!!!!
Bastrdo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Wow!!!!!!!!!!!!!!!! c'hai un grandissima immaginazione!!!!!!!!!!!
sono iper contenta di essere tua amica!!!!! Sei troppo simpatica!!!!!!!!!
Ah ah ah ah ah!!!!!!! Ora hikari non lo vorrà più!!!!!!!!!!!!!
Ora sono col portatile in macchina!!!!!!!!!!!
L'ho letta tutta 'dun fiato! E non mi è neanche venuto mal di testa!!!!! Quando leggo in auto mi vine! :P
Toppo bello sto cappyy!!!!!!!
Ciao tesorina!!!!!!!!!!!
Bacioni giganti!!!!!!!!!!!!!!!!
Tvb!!!!!!
kagomina - Voto:
Poi una alta e robusta e maleducata e da come hai scritto che guardava gli altri pure rozza!!!!!!!!!!! non è altammete paragonabile a Hikari!
Comunque bellissimo sto capitolo!!!!!!!!!
Che bello ha vinto ha vinto!!!!!
Vorrei ankio un raga che si comportasse come natsukawa!!
Lei per lui è importante!! Si legge!!(Per non dire si vede! dato che è un testo! :P)
Beata lei!!!!!!!!!!!!!
Comunque complimentissimi!!!!!!!!!!!
Un milione di grossi baci!!!!!!!!!!
Ciaoooooooooooooo!!!!!!!!!!!!
tvbbb!!!!!!
kagomina - Voto:
E' bellissima!!!!!!!!!!!!!!!
Soprattutto il legame di amicizia che ha con le due ragazze!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
HAnno fatto un viaggio lunghissimo solo per vederla!!!!!!!!!!!!!
Che fortunata!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Coplimenti!!!!!!!!!!!!!
E anche questo capitolo è stato bellissimo!!!!!!!!!!!!!
Al prossimo commento!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ciaoooooooooooo!!!!!!!!!!!!!
Ssssssssssssssssssssssssssssssssssssssss
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aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
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...continua nelle pagine numero:
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