- Capitolo 1° -
Saaaaalve a tutti!!!! Sono Chiara, o qui meglio conosciuta (conosciuta, ma se non entri quasi mai??? nd: IO) come kairirulez...
Uhm, allora questa ff non è stata scritta in nessun particolare momento, anzi, l'ho fatto quando cadevo dal sonno, per cui scusate se è...diciamo, penosa!!! Commentate, sia in positivo che in negativo XP, buona lettura!!!
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Waiting For You
Tutto è piatto, vuoto, in quest'isola. Casa mia è silenziosa, buia, asfissiante. Non posso più viverci serenamente.
Aspetto da troppo tempo che lui torni, di rivedere il suo viso serio eppur dolce, ironico eppure rispettoso, bello come la primavera.
Ma forse m'illudo solo di averlo conosciuto.
Non ricordo neanche il suo nome, o la sua voce.
Però ricordo molte cose. Il modo in cui mi prendeva in braccio o sulle spalle, per non farmi stancare durante quei giochi da maschiaccio che facevamo.
Il modo in cui mi abbracciava per consolarmi quando piangevo per essermi fatta male.
E ancora il modo in cui mi aiutava a scendere dagli scogli quando erano troppo ripidi, e poi mi aiutava anche a scendere in acqua.
Un altro flash, e una figura evanescente si frappone fra me e un uomo alto, con il viso malvagio, e lui mi aiuta in una fuga insperata.
Chi sei?
Ti aspetto ancora, qui, sulla fredda spiaggia, colta all'improvviso dall'inverno. Sono scossa da brividi di freddo, il cielo su di me è grigio e i, mare lo riflette, assumendo un colore ancor più scuro e tempestoso. Io però mi sento così... debole...
Apro gli occhi, sono sul mio comodo letto di noce, calda come un braciere, eppure i brividi di freddo persistono.
Qualcuno mi ha portata qui, mi sfugge chi, però gli sono molto riconoscente.
La pioggia batte sul vetro della finestra accanto al mio letto. Nubi violacee si addensano in cielo. Guardo le gocce che scivolano lungo il vetro, quasi ipnotizzata. In mente passo in rassegna a tutti coloro che potrebbero avermi portato fin qui.
Eppure non riesco a pensare a nessuno di quest'isola.
Mi gira la testa, chiudo senza volerlo gli occhi, l'ultima immagine che ho è delle nubi violacee, sempre più scure...e l'oscurità mi avvolge un'altra volta.
Ed è buio, solo buio, quello attorno a me. Mi rigiro più volte, agitata, e adesso sento tutti i miei 38,5° addosso, sul viso, sul collo.
Non c'è nessuno, spalanco gli occhi, ma ancora buio.
Ho bisogno di luce, vita...
Cammino sul buio pavimento, lo sguardo perso nel nulla che mi circonda.
Una sagoma si delinea davanti ai miei occhi. Forse sto solo immaginando di vederla. Forse sto delirando, la febbre mi fa avere le allucinazioni.
La sagoma tende una mano, è oscura, molto invitante.
Se questo è delirio, allora perchè è così reale, e perchè mi sento così conscia di me?
Quella mano tesa mi ricorda qualcosa, ma una voce, una voce dura e melodiosa, interrompe il flusso dei miei ricordi legati a quella scena.
"Kairi..." è una voce che mi rinfresca come un balsamo rigenerante.
Come ho potuto dimenticare questa voce? Che pensieri mi hanno offuscato la mente per non ricordare questo suono così melodioso?
E il suo nome giunge alle mie labbra quasi involontariamente, il nome è...
"Riku..."
Stavolta sento davvero quell'abbraccio che da lungo tempo viveva solo nei miei ricordi remoti.
Finalmente è qualcosa di palpabile, reale, che posso toccare con le mie mani, sentire con la mia pelle.
Sento il so respiro sul mio collo, le sue mani sulla mia schiena.
Sorrido, o almeno così mi pare. E forse anche lui lo fa.
"Il tuo sorriso è stata l'unica luce in questo buio, per tanto tempo, ed anche ora..." mi sussurra all'orecchio. Le gambe non mi reggono, la febbre mi rende debole, ma lui mi sorregge con le sue forti braccia.
"Con te tornerò alla luce, perchè tu sei la mia luce..." mi disse, prima che chiudessi di nuovo gli occhi.
Apro gli occhi e rivedo il suo viso, bello, dolce, come lo ricordavo, solo più sofferente.
Lo bacio e sorrido.
"Ti amo..."
E lui sorride di rimando "Anche io...con te so che non mi perderò mai più"
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Accie per la lettura ù.u alla prossima (sperando sia migliore
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