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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: TEMPTATION
Genere: Sentimentale, Azione, Drammatico, Soprannaturale, Dark
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: hariyuki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/07/2008 21:37:11 (ultimo inserimento: 16/11/08)

- …Si dice che il tempo guarisca tutte le ferite, eppure ce ne sono alcune che non si rimarginano mai. Lui era quel tipo di ferita…-
 
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_CAPITOLO I_
- Capitolo 1° -



-CAPITOLO I_ SOGNO X INCUBO X REALTÁ-




Doveva essere una giornata come le altre a Konoha. Il sole splendeva alto e sfavillava sul cielo azzurro. Qualche pigra nuvola passeggera assisteva allo spettacolo che si stava svolgendo a terra.
La ragazza cadde, ma si rimise subito in piedi. Estrasse due kunai e li lanciò contro al nemico, ma fu abile a schivarli entrambi e replicò con una raffica di shuriken. Con un salto all’indietro seguito da una capriola in aria prima di ri-atterrare, schivò gli shuriken e ne lanciò d’altri al suo oppositore. Venne ferito da entrambi ad una spalla e ad una gamba. La ragazza sorrise vittoriosa. Ri-atterrò agilmente, mentre il nemico invece crollava in ginocchio con il fiatone e ammetteva la sua incapacità nel continuare lo scontro. Aveva vinto.
Un boato d’applausi si alzò dalla folla che aveva assistito al combattimento. La ragazza sorrise soddisfatta e fece un profondo inchino in direzione della tribuna. Poi si diresse da quello che era stato il suo avversario e gli tese la mano.
<<Siamo stati bravi entrambi.>> disse con un sorriso.
<<Già, ma a quanto pare, tu sei stata più brava.>> ammise con un ghigno.
Gli fece la lingua. <<Devi imparare ad allenarti più seriamente, Kiba.>> gli disse schernendolo.
<<Uff, ma tu e Kurenai-Sensei vi siete messe d’accordo per caso?>> brontolò afferrando la sua mano, mentre usava quest’ultima per tirarsi in piedi.
<<Inuzuka Kiba!>>
Una voce autoritaria e piuttosto adirata risuonò per l’arena dove s’era svolto il combattimento. I due ragazzi si girarono in direzione di quella voce. A passo fermo e deciso stavano avanzando due donne. Una più giovane dai capelli neri e gli occhi rossi portante un vestito corto, l’altra più anziana, dai capelli cortissimi dagli occhi scuri dalle gote pitturate di due strani segni e affiancata da un cane.
<<Ci siamo.>> sbuffò sommessamente Kiba.
La ragazza le osservò avvicinarsi a Kiba, diventarono gigantesche mentre lo fulminavano con lo sguardo.
<<Tu, figlio degenere! Come hai potuto perdere in questo modo?! Che razza di figura hai fatto fare al nostro clan, eh?!>> iniziò la donna dai capelli corti.
<<E invece a me?! Alla tua insegnante, che ha avuto così tanta pazienza?! Perché non ti alleni più seriamente, invece di andartene sempre in giro con Akamaru?!>>
Il cane vicino al ragazzo si fece più piccolo che potè.
Così mentre Kiba sconsolato abbandonava l’arena avendo capito che avrebbe dovuto allenarsi tutti i giorni per il resto della sua vita, la donna più giovane nota come Kurenai si avvicinò alla ragazza che aveva assistito allucinata alla bella lezioncina che avevano dato a quello sbruffone di Kiba, pensando che per un po’ avrebbe perso quel ghigno.
<<I miei complimenti, sei stata davvero brava.>> le disse con un sorriso.
<<Grazie.>>
<<Ci si vede in giro allora. Magari in missione insieme.>> disse pensierosa.
<<Sarebbe bello, signorina Kurenai.>> ammise con un sorriso.
La donna più grande di lei, se ne andò dopo averla salutata calorosamente. E anche lei dopo poco, abbandonò l’arena.
La premiazione avvenne la sera stessa. Tutta Konoha era presente. L’Hokage avanzava verso di lei, fiera. La ragazza abbassò la testa e la Godaime le mise al collo una maschera, liscia superficie bianca che le avrebbe coperto il volto, adornata di pennellate rosse che le davano la forma di un gatto, l’avrebbe indossata d’ora in poi in ogni missione che avesse dovuto portare a termine per conto dell’Hokage stessa.
<<Proclamo da questo momento, l’ingresso di Haruno Sakura nella squadra Anbu.>> disse a gran voce l‘Hokage, cosicché tutti potessero sentire l’inizio della sua investitura a membro della squadra speciale.
Un altro boato d’applausi, investì la giovane dai capelli rosa e dagli occhi smeraldo.
<<Non potevi rendermi più fiera.>> le disse l’Hokage con un sorriso premuroso.
<<Vi ringrazio di cuore, Tsunade-Sensei.>> rispose con un inchino. <<Prometto di servire voi e Konoha sempre e ad ogni costo.>>
La donna bionda le sorrise benevola e le si avvicinò abbracciandola. Una cosa che in tutti quegli anni non aveva mai fatto. Sakura rimase sorpresa.
<<Se avessi avuto una figlia, di sicuro avrei voluto che fosse come te.>> le sussurrò.
Sakura sgranò gli occhi, mentre la donna si staccava da lei e le sorrideva.
<<Vi ringrazio di cuore, Tsunade-Sensei.>> rimarcò mentre sentiva il bruciore delle lacrime salirle agli occhi.


Sakura passeggiava per le vie deserte di Konoha. La maschera da Anbu stretta tra le sue mani. La cerimonia era finita già da qualche ora. Doveva essere felice, aveva raggiunto il suo obbiettivo. Era diventata una ninja di tutto rispetto. Ma seppur aveva raggiunto il suo scopo, non riusciva ad esserne soddisfatta. Era vero, in tanti l’avevano acclamata, persino Ino si era complimentata con lei. Ma lui, l’unica persona che avrebbe voluto che fosse lì, non c’era. Probabilmente in missione, come sempre.
Da quando era diventato jonin non faceva che andare in missione. Diceva che per diventare più forte doveva allenarsi e che per farlo necessitava di andare in missione. E così quando era lei a conseguire dei risultati, lui non c’era mai.
Sospirò, sentendosi improvvisamente sola. Non si sentiva più così da quando Sasuke se ne era andato… erano già passati sei anni.
Entrò in casa senza neppure realizzare di essere già entrata, solo quando vide la mobilia così famigliare capì che le sue gambe l’avevano condotta là, mentre la sua testa si era lasciata prendere dai ricordi. Pose delicatamente la maschera sul tavolino in vetro all’ingresso. Chiuse la porta alle spalle e si andò a fare un bel bagno, ne aveva proprio bisogno.
Appoggiò il collo al bordo della vasca, stendendosi e lasciandosi sopraffare dalla schiuma e dal vapore. I suoi capelli galleggiavano attorno alle sue spalle, mentre il suo corpo assorbiva il relax che finalmente poteva raggiungere. Chiuse gli occhi, lasciandosi trasportare nel mondo dei sogni.
Per quanto aveva dormito, lasciandosi cullare dal dolce profumo di fragole del suo bagnoschiuma, non lo sapeva. S’alzò dalla vasca ed ebbe un capogiro. Si portò una mano alla fronte e chiuse gli occhi. Riacquistò in pochi secondi la lucidità. Oramai capitava sempre più spesso che venisse presa da forti capogiri e delle volte era persino svenuta. Maledicendosi per la sua fragilità, s’asciugò e si rivestì. Andò in cucina, si fece un bel the caldo e se lo bevve a piccoli sorsi. Era stanca e aveva bisogno di dormire, ma allo stesso tempo non voleva andare a letto. Temeva di poter ripetere lo stesso sogno fatto nella vasca poco prima.
Era stato spaventoso anche se era velato da un senso di tranquillità, una voce maschile appartenente ad un qualcuno dai lineamenti sfocati la invitava a seguirlo. E quando lei gli chiedeva chi era e cosa volesse da lei, appariva il volto severo e perfetto di Sasuke -di colui che due anni prima era nuovamente sfuggito alla cattura e che aveva tentato di uccidere Naruto, e ci sarebbe riuscito se Sai non si fosse frapposto tra la sua katana ed il corpo del ninja biondo.
E con quel volto perfetto dagli occhi neri e magnetici, le diceva solo quelle quattro parole. Quelle quattro maledette parole. Che un tempo avrebbe sperato di poter udire, ma ora…
Posò la tazza del the nel lavello della cucina. Possibile che ancora ora, a distanza di tutto quel tempo, il fantasma di Sasuke la tormentasse a tal punto?
Si dice che il tempo guarisca tutte le ferite, eppure ci sono alcune che non si rimarginano mai, e lui purtroppo era quel tipo di ferita.
Scosse la testa, no. Sasuke non era più nulla per lei, se ne era andato, le cose erano cambiate. Fino a due anni prima le speranze di riportarlo indietro erano ancora forti, ma poi dopo il loro ultimo incontro, aveva capito che ormai lui apparteneva al passato.
La persona che le era sempre stata accanto, che l’aveva protetta e fatta ridere aveva un viso dai lineamenti non troppo marcati, occhi azzurri come il cielo e capelli biondissimi. Quella persona era Naruto. Suo attuale ragazzo, nonché suo coinquilino.
La porta di casa si aprì in quell’istante con un cigolio che a lei sembrò fin troppo sinistro. Sapeva che era lui, ma doveva andare a controllare per esserne certa.
Uscì dalla cucina e si diresse in soggiorno, dove un tuta verde da jonin già sovrastava sul divano bianco.
<<Bentornato.>> fece lei.
Il ninja che si stava togliendo il coprifronte, si girò verso di lei.
<<Ehi. Pensavo stessi dormendo.>> fece con un sorriso.
<<No. Non ho un gran sonno.>> concesse con un alzata di spalle.
<<Beh meglio così…>> iniziò Naruto avvicinandosi a lei con uno sguardo malizioso <<…perché stasera dobbiamo giusto festeggiare la promozione di qualcuno.>> concluse prima di baciarla.


Le lenzuola li avvolgevano una dolce stretta profumata.
I loro corpi vicini e nudi, sotto il chiarore della luce della luna che filtrava dalla finestra.
Con un dito seguiva il disegno perfetto dei suoi addominali scolpiti sulla pelle bronzea, mentre lui la teneva stretta a se.
<<…Mi è dispiaciuto non esserci stato. Avrei voluto vederti, ma…>> iniziò serio.
<<Ma eri in missione.>> l’interruppe con uno sbuffo.
<<Scusa, ultimamente non ci sono mai lo so. Perdonami, ma…>>
<<Ma lo sai che ti amo… Si lo so.>> concluse lei.
<<Ehi, che fai? Mi leggi nella mente ora?>> le chiese con un sorriso.
<<…>>
Sakura rimase in silenzio. Non era che gli leggeva nella mente, solo che ogni volta le ripeteva le stesse cose.
<<…Vado a farmi una doccia.>> disse invece Sakura dopo un po’.
<<Okay, io intanto chiudo gli occhi. Tu fai presto, non vorrei addormentarmi senza di te.>> disse con un sorriso.
Gli posò delicatamente un bacio a fior di labbra e poi s’alzò dal letto, permettendo alla luna d’illuminare le curve perfette ed armoniose del suo corpo diafano.
E fu sotto quella luce strana e meravigliosa che Naruto notò una sfumatura triste nei suoi occhi smeraldo.
Ma non disse nulla al riguardo, sapeva di essere in torto. Di non considerarla più così tanto come prima, e sapeva anche lei sapeva tutto. Ma non era pronto per un simile discorso ancora, non ancora. E la stanchezza iniziava già ad avvolgerlo nel suo invitante abbraccio.
Sakura si fece una doccia veloce, il bagnoschiuma al profumo di fiore di loto inebriò momentaneamente i suoi sensi, tanto era intenso.
Si rivestì con la biancheria intima e poi s’infilò una camicia rossa da notte in pizzo e raso, che più che una camicia sembrava un vestitino.
Tornò silenziosa alla camera da letto, ma Naruto stava già dormendo. Lo osservò per alcuni istanti, lo odiò per alcuni istanti, si vergognò per averlo odiato ed infine si dileguò fuori dalla casa.
Aveva bisogno di fare quattro passi, non si cambiò. Era notte fonda non correva nel pericolo di essere vista da qualcuno e anche se l’avessero vista, non importava.
Il vento spazzava le strade di Konoha facendo alzare qualche foglia, la primavera stava finendo, l’autunno era alle porte. Il vento era più forte e freddo di quanto si aspettasse, per tanto si decise a tornare indietro.
Fece il primo passo, ma poi si bloccò.
<<Sakura.>>
Una voce alle sue spalle, la chiamava. Una voce maschile, profonda e invitante.
<<Vieni con me.>>
Si girò di scatto.
Solo un’ombra nascosta per metà dall’oscurità, lontana e indefinita.
<<Chi sei?! Fatti vedere!>>
Gridò allarmata, ma già pronta a scattare e intraprendere un combattimento se fosse stato necessario.
L’ombra avanzò, fin sotto i raggi lunari.
E sotto la luce, i contorni presero forma, la pelle sembrava risplendere.
Carnagione d’avorio, come la neve.
Gli occhi, quegli occhi, che la guardavano intensamente.
Occhi color ebano.
Uno sguardo indecifrabile ma profondo, così profondo che ebbe paura che potesse vedere lo stato confusionale dei suoi sentimenti in quel momento.
I lineamenti marcati del viso, le labbra sottili.
Labbra tese e invitanti che la chiamavano.
I capelli corvini.
Capelli più lunghi che gli incorniciavano il viso, che ondeggiavano al vento.
<<Sakura.>> ripetè calmo. <<Vieni con me.>>
<<…S… S-Sasuke… kun…>>
<<…>>
<<C-cosa ci f-fai qui?>> chiese a metà tra la sorpresa ed il terrore.
Avanzò di qualche passo. Finchè i loro respiri non furono ad una distanza di qualche centimetro l‘uno dall‘altro.
Il cuore di Sakura perse un battito, mentre a malincuore constatava che la sua bellezza non era mai stata tanto intensa, gli occhi più scuri che mai sopra ad una pelle mai stata così candida ed il suo profumo… il suo profumo era intenso ed avvolgente. Ipnotico, come il suo sguardo.
Le appoggiò una mano sulla guancia e lei venne scossa da un brivido.
La sua pelle era gelata, eppure a contatto con la sua, era incandescente.
<<Cosa, cosa ci fai tu qui?>> chiese debolmente cercando invano d’opporsi a quella splendida illusione.
Con la mano sulla guancia, prese ad accarezzare la sua pelle rosea. Con un gesto delicato e misurato, le spostò una ciocca di capelli dietro all’orecchio. Una delicatezza ed una premura infinita e impensabile.
Avvicinò il viso al suo collo, chiuse gli occhi mentre respirava l’odore della sua pelle. Con cura e calma spostò il suo viso ad un centimetro dall’orecchio.
Le sussurrò con quel tono freddo ma premuroso, che solo lui aveva, quelle quattro parole.
Poi si staccò da lei, mantenendo però la sua mano dietro al suo collo.
Gli occhi smeraldo erano sgranati e si riflettevano in quelli color notte.
Confusione, mista a gioia, smarrimento, tristezza, amore, odio, riflessi in buia profondità silenziosa e perenne.
Quelle quattro parole continuavano a rimbombarle prepotenti nella mente. Quelle quattro maledette parole che anche nel suo sogno la tormentavano.
I suoi occhi non riuscivano a staccarsi da quelli neri, troppo convinta che se avesse spostato lo sguardo, non l’avrebbe più rivisto. Troppo convinta che tutto ciò che stava accadendo non era giusto nei suoi confronti innanzi tutto perché non poteva tornare così e fare finta che sei anni non fossero passati, non era giusto nei confronti di Naruto, non era giusto nei confronti di Konoha. Eppure ne era felice. Quell‘ingiustizia era dolce e amara allo stesso tempo.
Ma non riusciva ad opporvisi, l’egoismo aveva messo a tacere la sua coscienza; il cuore aveva messo a tacere la mente.
E come al solito, si era completamente smarrita nei suoi occhi pece.
Stupida, sciocca, debole, sta mentendo non è qui per te, lui non può essere tornato per te si continuava a ripetere, ma non riusciva a staccare il suo sguardo. Troppo a lungo aveva sperato di rivederlo, per troppe notti aveva pensato a quella remota possibilità, per troppo tempo.
Si accorse di stare piangendo solo quando la sua vista iniziò ad essere meno nitida e quando percepì oltre la sua inspiegabile presenza, anche il lento e umido corso delle lacrime sulle guance.
Sasuke la tirò delicatamente a se, forzandola con la mano che le aveva messo dietro al collo. E Sakura si ritrovò immersa nel suo petto, inebriata dal suo profumo. Scossa dall’ennesimo brivido provocato dal contatto con quella pelle fredda, quel contatto con la sua pelle.
Non aveva forza per opporvisi, e se anche l’aveva era sparita, sconfitta da quella sordida sensazione d’impotenza, d’adorazione e dell’essergli succube esattamente come in passato.
In quel momento avrebbe anche potuto cercare d’ucciderla, ma lei non gli si sarebbe opposta minimamente.
<<…S-Sas… Sasuke… Kun…>>
Usò l’altro braccio per circondarla in un abbraccio inaspettato quanto tenero. Sentì il peso della sua testa sopra la sua spalla sinistra, mentre la sua mano non voleva abbandonare il suo collo. Il suo respiro calmo e controllato sulla sua pelle, le diede un altro brivido.
La luce della luna li circondava con un abbraccio argenteo e protettivo, come se fosse lì per vegliare sul quel incontro.
<<…Sakura…>>
Alzò la testa e la tornò a fissare negli occhi, mentre con la mano riprese ad accarezzarle la guancia. Ammutolita l’osservava e aspettava, ma lui non aggiunse nient’altro, continuò a fissarla.
Quelle quattro parole, come nel sogno, riempivano il loro silenzio…






<<Ho bisogno di te.>>


















_Postilla di fine chappy_

Ed ecco una nuova fiction! Incredibile quante ne sforni ultimamente! ^^
E se poi riuscissi anche a finirle e ad aggiornale sarebbe ancora più incredibile, eh? ^^””””
Cmq, parliamo ora un po’ di questa fiction, dunque tanto per iniziare alcune idee (diciamo il 30%; le mi ha dato le idee principali, io ho trasformato il tutto il trama e successivamente in una storia cercando con la mia scrittura di rende il tutto alla perfezione) me le ha gentilmente fornite Michela-Hokage a cui avevo promesso una fiction da tempo… Avrei dovuto pubblicarla il 27 giugno come mio regalo di compleanno per lei, ma il mio portatile si è rotto ed è tornato solo recentemente in mio possesso, quindi ho potuto pubblicarla solo adesso… ma lei lo sa e mi ha pazientemente “perdonata” ^^
Poi che altro dire? Uhmmmm… ah si, ci sono.
Questa fiction si svolge sei anni dopo la partenza di Sasuke con Orochimaru, per tanto i personaggi principali (Naruto & Co.) hanno tutti 18 anni. Sakura come avete letto è entrata a far parte degli Anbu, Naruto è un jonin e Sasuke, beh Sasuke ha appena chiesto a Sakura di andarsene insieme a lui, riguardo agli altri… scoprirete leggendo. ^^
Un ultima cosa che specifico fin da subito per un rischiare una lapidazione dopo: Gli aggiornamenti andranno a rilento. Non aspettatevi il contrario. Il secondo capitolo è in cantiere ma ancora alle fasi iniziali, per tanto non illudetevi troppo. U.U (E questa cosa la dico anche a te Miky, quindi dovrai attende un po’ per il capitolo due. Un bel po’.)
Beh, che altro dire, spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto e che seguirete questa fiction e gli aggiornamenti futuri. Detto tutto ciò, spero di re-incontrarvi tutti al prossimo capitolo.
See ya soon!


Hariyuki.San
 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (9 voti, 11 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 11 commenti
hate-love - Voto: 18/11/08 17:17
x ade devo dire che è davv bella come fanfic complimenti spero che aggiorni presto... ciao
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Rif.Capitolo: 1
michela-hokage
18/11/08 08:53
Volevo dire lungo.
^^''
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Rif.Capitolo: 6
michela-hokage - Voto:
16/11/08 18:30
Bellissimo.**
Che tenero Naruto la vuole proteggere, accidenti questo capitolo è stato molto lundo direi, continua così.
^^
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Rif.Capitolo: 6
sakurina89
16/11/08 16:24
ho appena finito di leggere tutti i capitoli pubblicati.. è davvero una bella storia! sia per come è sviluppata che per la psicologia dei personaggi che hai reso divinamente!! complimenti! e anche se non mi piace l acoppia Sasusaku non vedo l'ora di scoprire come andrà a finire.. ^^ continua presto!
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Rif.Capitolo: 5
michela-hokage - Voto:
04/09/08 22:24
Bello questo capitolo, troppo bello.
Accidenti Naruto la vuole salvare ad ogni costo, sono fatti per stare insieme, coccoloni.
Sti anziani mi stanno rompendo u cavolo, mamma mia, li odio.
Aggiorna presto, ti prego.
Quando ci sarà l'azione??
Te lo ricordi vero tutti i suggerimenti che ti ho dato??
Anche Kabuto, ricordi??
Tvb.
Aggiorna presto.
Baci.
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will11 - Voto: 22/08/08 15:37
è tnt ke nn c sentiamo!!!!!!
io te lo dico e te lo ripeto ke sei ECCEZIONALE!!!!!!!!!!!!!riusciresti a coinvolgere nelle tue fic anke un sasso!!!!!!!!!!!!!!!!!!
baci tvb
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Rif.Capitolo: 4
michela-hokage - Voto:
21/08/08 22:47
E bellissimo il capitolo.
Non capisco una cosa!!
L'ultima frase cosa vuol dire??
Glielo ha detto??
Ha detto è tornato.
Comunque posso dirti una cosa??
Potresti leggere per favore le mie fic??
Le potresti commentare per favore??
Baci.
Tvukdb.
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Rif.Capitolo: 3
michela-hokage - Voto:
06/08/08 10:08
E troppo bello questo capitolo.
Che cosa staranno temendo Tsunade e Scizune??
Mi sa che è una brutta notizia.
Aspetto il seguito, cerca di aggiornare presto.
Baci Michela tvukdb.
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saphiralearqueen - Voto: 28/07/08 14:50
wow mi piace! continua così!*_*
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Rif.Capitolo: 2
michela-hokage - Voto:
27/07/08 09:28
Alla faccia, la tua storia e più bella ogni minuto che passa.
Continua così.
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