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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: L'OMBRA DELLA LEGGENDA
Genere: Sentimentale, Romantico, Commedia, Avventura, Drammatico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Spoiler, What if? (E se...)
Autore: malandrinapotter galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/07/2008 15:12:10 (ultimo inserimento: 20/07/08)

Primo Episodio di una Trilogia che ha come portagonista la nuova generazione. E ora non mi rimane che dirvi: Abbia inizio il conto alla rovescia!
 
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PROLOGO
- Capitolo 1° -

Frammento del diario di Ted Remus Lupin:

“ Oggi è la mia prima notte a Hogwarts.
Quando questa mattina sono salito sull’espresso per la scuola, al binario 9 e trequarti e mi sono guardato in dietro un attimo impaurito, ho percepito che tutto sarebbe stato diverso, e ciò mi ha spaventato all’inizio, tanto che ho fatto a ritroso gli scalini dell’ingresso del vagone.
Ma appena ho poggiato entrambi i piedi a terra sono stato precluso in una stretta affettuosa.
Mi sono voltato e ho visto mia nonna sorridere, mentre mi stringeva forte a se e Harry Potter fare capolino da dietro le sue spalle, con un espressione sul viso che trasmetteva comprensione.
Nonna Andromeda mi ha lasciato e mi detto queste parole ‘Non devi avere paura, perché Hogwarts è la più grande scuola si magia che sia mai esistita al mondo e in qualsiasi casa tu andrai a me andrà bene’.
Nonostante le parole dolci di mia nonna ero ancora intimorito, allora Harry Potter, il mio padrino, si è avvicinato a me e mi ha detto ‘Anche io sono molto emozionato, Teddy. Forse non quanto te, ma quasi. Tu per me sei come un figlio e vederti partire ora per Hogwarts mi emoziona come sarebbe emozionato qualsiasi genitore. Ma ora non si parla di me, ma di te e io sono sicuro che saprai scrivere bene il tuo destino, perché noi non siamo vincolati dal fato, ma da ciò che scegliamo, nei momenti che vi viene richiesto di farlo’.
In quel momento non capii bene cosa volesse dirmi, ma di certo si sentii risollevato.
Alla fine salii sul treno e mi convinsi a stare tranquillo, mentre riflettevo sulle parole di Harry.
Ho fatto presto amicizia con una ragazzino di nome Nick, molto simpatico e interessato a quello che so fare con i capelli eccetera.
Così abbiamo passato tutto il viaggio a ridere e a conoscerci.
Quando siamo arrivati alla stazione di Hogsmeade abbiamo seguito Hagrid che ci ha condotto con delle barche lungo il Lago Nero, fino all’enorme portone d’ingresso di Hogwarts.
Di li in poi siamo stati guidati da un professore, il Vice Preside.
Un uomo alto e magro, di mezza età e da glaciali e profondi occhi azzurri.
Lui ci ha spiegato tutte le regole più importanti della scuola, ma io e Nick ci trovavamo infondo alla fila e abbiamo prestato poca attenzione … quando si ha fame non si pensa più ad altro, specialmente alle regole.
Ma alla seconda parte del discorso, quella che riguardava le case, ho rivolto tutta il mio interesse.
Alla fine abbiamo varcato il portone della Sala Grande.
Quanto sono entrato non ho potuto fare a meno di spalancare gli occhi.
Me l’avevano descritta molte volte ma mai mi sarei aspettato uno spettacolo del genere.
La Sala era grande quanto una cattedrale, il soffitto sembrava non esserci, ma si apriva a un celo notturno, coperto di stelle, mentre molte candele si libravano in aria, illuminandola.
Alla mia destra vi erano disposti due lunghi tavoli occupati da studenti che ci fissavano interessati e lo stesso discorso valeva per la mia sinistra. Mentre di fronte a noi c’era il tavolo degli insegnati, dove al centro sedeva la preside e posto davanti ad essa, vicino agli scalini, c’era uno sgabello con sistemato sopra un vecchio cappello.
Quello era niente poco di meno che il Cappello Parlante, colui che sceglieva in che casa lo studente dovesse andare.
Dopo che esso ebbe cantato la canzone di Benvenuto il Vice Preside cominciò a leggere da una lunga pergamena che srotolava mano a mano che chiamava i ragazzi, in ordine alfabetico.
Venne dopo un po’ il turno del mio amico Nick.
Lui venne smistato nei Grifondoro.
Dopo un’altra serie di ragazzini arrivò anche il mio momento.
Mi misi seduto sullo sgabello e il vice preside mi adagiò il capello sulla testa.
I miei capelli diventarono subito rossi, senza che potessi controllare la trasformazione e un coro di ‘Ohhh!’ risuonò nel silenzio della sala.
Io li ignorai e chiusi gli occhi, aspettando la sentenza.
‘Ted Remus Lupin’ cominciò a sussurrarmi il Cappello ‘Unico figlio di Ninfadora Tonks e Remus Lupin. Assomigli molto ai tuoi genitori, ma decidere la casa in cui collocarti è difficile, sapendo che tua madre era una Tassorosso, ma tuo padre un Grifondoro’.
Pensando al mio amico Nick comincia a pregare dentro di me di essere assegnato a Grifondoro.
‘Grifondoro?’ domandò il cappello, come se avesse sentito i miei pensieri ‘Se proprio lo desideri, così sia … GRIFONDORO!’.
L’ultima parola venne udito da tutto il pubblico, perché i Grifondoro cominciarono a battere le mani, mentre il Vice Preside mi toglieva il Cappello dalla testa.
Io ero al colmo della felicità, mi sedetti vicino a Nick e strinsi la mano a molti studenti della casa.
In quel momento ho capito cosa voleva dirmi Harry; che il capello oltre a scegliere per le nostre capacità sceglie anche per le scelte che facciamo, perché sono più esse a dire chi siamo veramente.
Questo è stato un giorno bellissimo, che ricorderò per sempre, ma comincio già a sentire la mancanza dei miei cari.
Più i giorni passano e più mi rendo conto di essere fortunato ad avere tante persone che mi vogliono bene:
-Harry Potter
-Nonna Andromeda
-Ginny Weasley
-Nonna Molly
Eccetera; Eccetera.
Ma molto spesso sento la necessità dei miei veri genitori, che non ho mai conosciuto …
La cosa che desidero più al mondo è poter parlare con loro

… almeno una volta.

Ted Remus Lupin
01/09/2009 ”


Quando meno te lo aspetti …

… i desideri si avverano.


Era il 2 maggio 2010, ricorreva la festa della Liberazione e Hogwarts era nel pieno della celebrazione della memoria dei caduti nella grande battaglia di Hogwarts.
Una grande folla era radunata intorno alla grande tomba bianca di Albus Silente, il più grande preside che Hogwarts abbia mai avuto.
Vicino ad essa vi era stata posta una grossa statua che raffigurava un mago di granito bianco che costringeva un altro mago di granito nero a inginocchiarsi.
Il simbolo della luce che aveva trionfato sull’oscurità.
E nel piedistallo del monumento vi erano incisi i nomi di coloro che erano caduti durante la battaglia a Hogwarts.
Tra loro c’erano anche i nomi di Ninfadora Tonks e Remus Lupin, i genitori di Teddy, ma lui non aveva avuto voglia di partecipare alla celebrazione, lo avrebbe solo mandato in depressione, quindi si stava dedicando a giocare a nascondino con i ragazzini della sua classe.
-Cosa vuoi fare Teddy?- domandò Nick, nascosto dietro un cespuglio insieme a Ted.
-Semplice …- rispose lui –Voglio fare il giro lungo a modo di prenderli alle spalle e fare tana libera tutti, così vinciamo. Se usciamo qui invece, ci prenderanno e addio a tutti gli sforzi che abbiamo fatto per non farci beccare.
-Si hai ragione ma per prenderli alle spalle dovremmo tagliare per la Foresta Proibita!
I capelli di Teddy diventarono di un blu acceso.
-Si lo so ed è quello che voglio fare … sei con me o no?
Nick si passò una mano sui capelli biondi, mentre rifletteva sulla risposta da dare.
-Mi dispiace Teddy ma non ho intenzione di essere espulso o peggio, perdermi nella foresta per un gioco, io esco.
-Fa come vuoi … fifone!- lo canzonò il ragazzino.
Nick, ignorandolo, si alzò in piedi e uscì allo scoperto.
Ben presto Teddy riuscì ad udire le urla dei suoi compagni di classe che urlavano –Tana per Nick!
Teddy sbuffò e si inoltrò nella foresta, che si trovava proprio alle sue spalle.
“Che sarà mai?” si disse mentre camminava “Devo solo camminare lungo e il confine e non mi perderò e poi è pieno giorno, di che c’è aver paura?”.
Ma come volle il destino, il piccolo Teddy perse la strada.
Vagò per un tempo indeterminato dentro la foresta buia mentre la paura di non riuscire più a ritrovare la strada per Hogwarts lo attanagliava.
Ma all’improvviso, alla luce della sua bacchetta, qualcosa luccicò nel tronco cavo di un albero.
Lui si avvicinò per vedere cos’era e trovò una piccola pietra che espandeva la luce se le se puntava contro una fonte luminosa.
Stringendola con la mano sinistra si rese conto che era calda.
“Che strano!”.
Ad un certo punto un verso spaventoso di qualche animale lo spaventò e per sbaglio lasciò cadere la bacchetta, che si spense, lasciandolo al buio.
Teddy spaventato strinse con entrambe le mani la pietra e desiderò con tutto il cuore che i suoi genitori fossero lì con lui.
All’improvviso la pietra si illuminò di luce propria e divenne più calda.
Accadde qualcosa di strano, ma Teddy aveva gli occhi chiusi.
Quando li riaprì scoprì di non essere più avvolto dalle tenebre, ma una luce scaturiva da due persone adulte apparse all’improvviso, vicino a lui.
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Spazio Autore:
Questa è una Trilogia.
La sto scrivendo ora quindi ci metterò di più a pubblicare i capitoli, ma spero che comunque possa piacervi e comunque anche una recensione negativa è meglio che niente!
Ora smetto di annoiarvi ma spero che possiate trovare del tempo da dedicare a questa FanFic.
Grazie
Malandrina Potter
(Il Prossimo capitolo sarà inviato il prima possibile)


 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
thedarklady - Voto: 20/07/08 01:09
Bella. Bellissima anzi.... nn vedo l'ora di leggere il continuo... è fantastica!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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