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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Il Signore degli Anelli (The lord of the rings)
Titolo Fanfic: CROSS LIFE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: --eve-- galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/05/2003 17:39:41

la storia di una piccola anima in continuo viaggio (ps.. la fic è quasi vm 18.. fate voi^^)
 
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.01#INCONTRO.
- Capitolo 1° -

01#iNcOntRo.

Le immanCabili Note..^^’: Ed ekkomi qui!!! Finalmente all’opera con la mia prima fic su LotR.. un paio di piccole premesse… prima di tutto ho cercato di adattare il mio stile a prettamente Tolkieniano.. ma ciò non significa ke non sarà una classica ‘ficbyeve^^’ (ki ha già letto dei miei lavori (nessuno pubblikato su qst sito, xò^^') da di ke parlo..^^’) quindi via libera alla mia solite parolacce, monologhi snz senso e gioketti psicologici ai danni dei poveri personaggi..^^’ che altro dire? qst primo capitolo è + un’introduzione che altro… quindi portate pazienza, x l’inizio della storia vera e propria…
Brevemente.. la fic introduce un nuovo xsonaggio.. quindi ki nn spporta le fic del genere è avvertito^_^'
E cmq, anke se nn è proprio un VM 18, la fic è piuttosto dura, con qlc scena un pò zozzette (nn esageriamo, niente lemon^^') qua e la.. quindi avvertiti^^
I fatti fanno riferimento un po’ al libro e un po’ al film… tagliuzzati e risistemati qua e la.. ma che volete? dopotutto è un AU^_^’ Buona lettura^^

01: IncOntrO.


Camminava senza fermarsi da ormai tre fottutissimi giorni, lungo le Lande del Sud, ed ancora almeno tre giorni di marcia lo separavano da Brea, il suo obbiettivo.
Non che non gli piacesse camminare o che fosse stanco, non per nulla era un Ramingo.
Semplicemente avrebbe voluto un cavallo.
Un fottuto ronzino, anche il più malmesso.
Come al solito era arrivato al punto in cui si rimproverava di aver perso tempo a Gran Burrone.

Tanti anni sulle spalle sembravano non avergli ancora insegnato che il ma-che-cambia-se-parto-domani, è decisamente controproducente.
Certo, la prospettiva di rimanere ancora un giorno tra le braccia della Stella del Vespro era decisamente più allettante che non fare da balia agli Hobbit.
Ma un favore per Gandalf era un favore per Gandalf.
E dunque, Aragorn, camminava verso Brea.

***
Da troppo tempo il paesaggio plumbeo non gli offriva varianti al grigio dei colli e a quello del cielo, e la figura che si stagliava all’orizzonte fu decisamente una piacevole visione.
Non era certo il tipo da perdersi in chiacchere, Grampasso, ma non disdegnava mai le notizie (buone o cattive che fossero), che un altro viaggiatore poteva offrirgli.
Perché proprio un viaggiatore, aveva incontrato sul suo cammino.

Cavalcava con un moderato trotto un notevole destriero bianco, un bel cavallo, decisamente proveniente dal Mark.
Il suo abbigliamento era inusuale per un Ramingo, la cui una delle regole principali è quella di mimetizzarsi.
Il viaggiatore indossava infatti un una pesante maglia grigio chiaro, dei pantaloni dello stesso colore, e degli stivali ricoperti di pelliccia bianca, così come il cappuccio, che portava calato sul viso.
Una spada dentro un’elsa grigio scuro era assicurata alla cintura.

***

Il viaggiatore si fermò ad un braccio dal Ramingo.
Vedeva la sua bocca chiara e carnosa sorridere nella penombra del cappuccio, velata forse da un pelo di malizia.

”Bella giornata, per un giretto, non c’è che dire.”

La sua voce era vellutata, quasi femminile, ma dal tono saccente.

”Portate spesso in giro un destriero di Roahn a infangarsi gli zoccoli per le Lande del Sud?”
”Quando v’è la necessità…”
”Cosa vi porta in queste contrade?”
”Potrei fare la stessa domanda a voi. Venite da Sud?”
”No. Diciamo che ho preso la via per il verso lungo.”
”Non avete l’aria di uno che si perde. Casomai di uno che fugge.”

Aragorn cominciava a dubitare del fatto che il viaggiatore fosse uno sprovveduto qualsiasi.

”E voi? Da dove venite?”
”Io? Ah.. le mie mete, la mia provenienza… è tutto affidato al caso. Comunque vengo da ovest, se v’interessa. Dalla Contea.”
”La Contea? Che ci fa un Uomo nella Contea?”
”Osserva, Ramingo, osserva.”

No, decisamente non lo convinceva, non lo convinceva per nulla.

”Inusuale.”
”Dove vi state recando?”
”Perdonate la mia scortesia.. ma non ho intenzione di rivelare i miei piani ad un Uomo di cui non vedo neppure il volto.”

Il viaggiatore scoppiò a ridere, gettando leggermente la testa all’indietro.

”Che palle.”

Aragorn sorride al colorito linguaggio del suo interlocutore. Era raro sentire tali termini, in quella zona del mondo, poi.

”Allora le voci che girano sono vere. Gira proprio strana gente, per la Terra di Mezzo.”

Il tono del viaggiatore si fece più serio.
Scese da cavallo.
Il Ramingo si accorse che non doveva essere più alto del metro e sessantacinque, ben poco, per un Uomo.
Sfiorò con una delle sue mani guantate il petto di Aragorn.
Parlava a bassa voce, quasi avesse paura d’esser sentito.

”Se non sapessi che dite quel che avete appena detto nel tentativo di beffeggiarvi di un ignaro passante riderei di voi. Sappiamo entrambi che c’è di che preoccuparsi, o mi sbaglio?”

Lo sguardo di Aragorn si fece inquisitore.

”Che sapete?”
”Tanto.”
”Parlate. Vi conviene.”
”E’ inutile che accarezziate la lama della vostra spada, Aragorn.”
”Come fate a conoscermi?”
”Come faccio? So tante cose… anche se, con tutti quei corvi in cielo, sapete meglio di me che non è il caso di parlarne.”
”Chi vi manda?”

Il viaggiatore si mise a ridere.
Di nuovo tornò a sussurrare all’orecchio di Aragorn.

”Ne il grigio ne l’Oscuro Signore, se volete saperlo. E neppure mi attira l’Unico.”
”Dovrei credervi?”
”Fate come volete. Ma tenete le mani lontane dalla spada. Colpireste un alleato.”

Aragorn si fece risoluto.

”A questo punto devo vedere il vostro volto. Altrimenti non credo che uscirete vivo da queste lande.”
”Non credo che ci sia tempo da perdere. Lo Hobbit sta arrivando a Brea. L’ho visto ieri sui Tumulilande… e non credo che passerà la notte senza di voi, nella locanda.”
”Voglio vedere il vostro volto.”
”Mi permetterete di accompagnarvi a Brea?”

Stavolta fu Aragorn a ridere.

”Voglio fidarmi. Male che vada vi ucciderò.”

Il viaggiatore scoprì il suo viso.

”Volete ancora uccidermi?”

***

Era bella.
Bella in modo sfrontato, non puro, quasi volgare.
Lo si leggeva nei colori del suo volto, nei suoi lineamenti.
Aveva visto tante donne, ma forse quella era la creatura più particolare di tutte.
Il suo volto era armonioso, ma non dolce, delineato dagli zigomi alti, e di un bel colorito dorato.
La bocca era carnosa, chiara, espressiva, così come gli occhi.
Color dei ghiacciai.
Ed i capelli, lunghi, lisci.
Color del grano maturo.
Era bella, imperfettamente speciale.

Volete ancora uccidermi?

Aragorn si scoprì a pensare che sarebbe stato carino ucciderla, e poi rinchiuderla nel ghiaccio, come un bel tesoro da rimirare, un’opera d’arte della natura.
Tali pensieri raramente attraversavano la testa del Ramingo.

E c’era quel piccolo dettaglio.

Una donna.

***

Aragorn scoppiò in una bella risata, di quelle fresche, che non faceva più da ormai troppo tempo.

”Dunque siete una fanciulla!”
”Con questo?”

Aragorn la guardò dritto negli occhi.
Era quasi stordito dal loro strano colore, freddo come la neve, ma vivo al contempo.
Un paio d’occhi caldi, ecco come li trovava.

”E’ strano. Vedere una fanciulla aggirarsi sola tra le Lande. Giocate a fare il cavaliere?”
”La vostra scortesia non vi fa onore.”
”Non chiamatela scortesia, Madama, chiamatela piuttosto… sorpresa.”

La ragazza scoppiò a ridere.

”Dunque? Non mi avete ancora risposto… d’altronde potete capire la mia curiosità… di questi tempi è raro vedere le fanciulle cavalcare da sole brandendo armi, oltretutto. Non avete paura?”
”Di che cosa dovrei aver paura? Non sono certo una Dama di corte spaurita, io. O do quest’impressione?”
”E che cosa siete… una donna di malaffare, forse?”

Aragorn sorrise con una punta di malizia.
Subito dopo scosse il capo.

”Dovete nuovamente scusare la mia scortesia.”
”Ma quale scortesia? Il vostro è stato realismo..”

Si guardarono nuovamente negli occhi, con aria di sfida.

”Posso sapere il vostro nome, visto che conoscete il mio, Madama?”
”Gilraden.”
”Un nome elfico?”
”Non sono una dama dei boschi..”
”Sarò di nuovo scortese, ma non ne avete proprio l’aspetto.”
”Non siete il primo a rimaner stupito di fronte al mio nome, Ramingo.”
”Dunque, Gilraden..”

Aragorn s’interruppe.
Il sorriso della ragazza si fece disarmante.
Era giovane, bella.
Non doveva aver più di vent’anni.

Basta con le domande.

”Dunque volete seguirmi a Brea?”
”Si…Aragorn.”
”E come mai..?”
”Vedete.. la mia aspirazione… è viaggiare appresso all’Unico.”
”Questo non mi tranquillizza affatto, Gilraden.”

Stavolta fu lo sguardo della ragazza a farsi grave.

”Non v’è in me ambizione di possederlo, credetemi.”
”Dovrei?”
”Portatemi a Brea.”

***

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
Rif.Capitolo: 8
strawber - Voto:
18/11/09 20:36
ciaooo! bella la fan fic! xke nn la finisci?
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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