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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: SOUL OF AN ANGEL
Genere: Azione, Avventura
Rating: Per Tutte le età
Autore: midnight-sdark galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 17/07/2008 16:32:30 (ultimo inserimento: 15/08/08)

Questa è la storia di una semplice ragazza, il cui destino cambia improvvisamente...
 
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CAPITOLO 1°
- Capitolo 1° -



SOUL OF AN ANGEL-CAPITOLO PRIMO (SPERO VI PIACCIA xD)




In un’era lontana, dove la realtà e un mondo fantastico s’incontrano, laddove gli umani e le creature di un nuovo mondo a mala pena si conoscono, lì c'è Eroim.
Un’epoca lontana anni luce dalla nostra, ma allo stesso tempo così vicina, raggiungibile solo grazie ad un portale, un grande portale, che ti risucchia e ti fa perdere ogni cognizione di tempo e di realtà.
Le persone che vivono in questo mondo, non sono tanto diverse dagli umani. Di solito noi pensiamo che le altre forme viventi create dalla nostra fantasia siano tra gli elfi, i nani, gli gnomi e poi che tra loro ci siano anche gli uomini. Ma la nostra storia parte da degli individui esplicitamente diversi, persone che chiamano il loro mondo Fantasia, poiché gli uomini pensano che solo la loro sia una Realtà. Una realtà piuttosto crudele il più delle volte, infatti, le cose stavano davvero peggiorando “all’altro mondo”, ma di questo parleremo in seguito.
Nell’era Eroim le persone che la abitavano erano come umani veri e propri: gente normale, con faccia proporzionata, orecchie non a punta (come le avevano gli elfi) e di altezza normale. Cosa cambia? Davvero tutto, anche se non sembra. Ogni persona e individuo aveva delle doti speciali in quel mondo, ognuno aveva come un potere speciale, ognuno era unico nel suo genere. O almeno i più potenti…
Yuki era una ragazza dalla vita difficile, in cui passato e presente si confondevano sempre in un modo inimmaginabile. Nessuno conosceva la sua vera storia, che era come un libro, un libro segreto e chiuso che quasi nessuno aveva il coraggio di aprire e leggere. La sua vita cambiò da angelo a demone. È così che possiamo definirla. Da piccola era spensierata, d’altronde come tutti i bambini della sua giovane età; faceva le sue passeggiatine con il padre, a cui era molto affezionata, giocava e si divertiva con gli altri bambini. Ma all’età di soli 13 anni ci fu la tragedia, qualcosa che le cambiò del tutto la vita. Era al terzo anno di medie alla Voice School, una scuola dove oltre alle tradizionali materie si insegnavano ai ragazzi le vari arti del combattimento. Aveva appena salutato il suo migliore amico, Rasetsu, con cui si era concordata per studiare quel pomeriggio, e il suo professore preferito, (lo chiamava) Magaki-sensei, che la allenava personalmente ogni giorno vedendo in lei grandi poteri, e ora si stava dirigendo dai genitori.
I suoi genitori dirigevano un locale insieme, poco frequentato, ma la sua particolarità era che aveva sempre una specie di bandierina sventolante all’esterno, quando apriva. Era gialla con un pesce rosso disegnato sopra, davvero molto buffo.
Ma quando quel giorno la ragazza ritornò al locale, la buffa bandierina non c’era ancora. Eppure a quell’ora sarebbe dovuto essere aperto. Subito si precipitò a casa sua, pensando che forse i genitori erano malati, quindi toccava a lei prendersene cura, come sempre.
Entrò di soppiatto andandoli prima a cercare nella loro camera da letto per vedere se stessero dormendo, ma niente. Mise a posto il suo zaino nella sua stanza, poi pian piano si diresse verso la cucina: “Ma non c’è nessuno qui??” non avrebbe mai voluto pronunciare quella frase. Vide d’improvviso delle macchie di sangue ai suoi piedi, erano grandi e si ergevano per tutto il pavimento. Alzò piano lo sguardo quasi con paura, paura di vedere quello che era successo. Intravide una figura sconosciuta, alta, distinta, con capelli lisci neri che gli arrivavano ad un punto ben definito della sua schiena. Le sue mani, afferravano una lunga e pesante spada lucente, con la quale stava ancora trafiggendo il cuore del padre di Yuki, mentre la madre era distesa al suolo già senza vita. Quella scena le rimase impressa per sempre nella mente.
Pochi secondi e l’uomo sconosciuto ritirò la spada dall’uomo, che intanto diede il suo ultimo respiro. Poi si avvicinò alla ragazza ormai sconvolta e le disse con tono calmo: “Ora. Cerca di vendicarli” fece un sorriso perfido e sparì nel nulla.
Yuki non fece neanche caso a quelle parole che si confusero nell’aria; non pensava, non parlava, non si muoveva. Intorno a lei, l’immobile. Rimase ad occhi spalancati, mentre il suo stato psicologico si andava distruggendo.
D’improvviso cominciò a gridare all’impazzata, sfogando tutti i sentimenti che provava in quel momento: dolore, rabbia, erano tutti uniti in confusione. Si gettò a terra continuando ad urlare, mentre cercava di fare ordine nella sua testa, ormai andata in tilt; si dimenava a più non posso, macchiandosi del sangue che era sparso a terra, continuando per ore.
All’ora del loro incontro, Rasetsu raggiunse la ragazza a casa sua, dove contavano di poter studiare, invece la ritrovò come vestita di rosso, avvolta in quella mischia di sangue e lacrime, mentre si scuoteva e piangeva.
Il giovane ragazzo rimase dapprima immobile alla scena davanti a sé, poi si diede una scossa e andò verso Yuki, che aveva gli occhi persi nel nulla. La prese per le spalle e cercò lentamente di farla alzare, senza chiedere ancora nessuna spiegazione di quello che era accaduto. “Su, cerca di alzarti e andiamo fuori…” le aveva detto, mentre l’altra non diede risposte, non annuì, seguiva solo i movimenti del suo amico. Le mani della ragazza erano fredde, fredde e piene di paura, dolore, rabbia, di tutti i sentimenti negativi di cui disponeva la sua anima e che si succedevano a raffica.
In quell’istante, il vuoto. Solo nero. I due in pochi istanti erano fuori della casa e ora si dirigevano, chissà per quale motivo, verso scuola.
Rasetsu manteneva con un braccio sulla spalla Yuki, e camminava piano per cercare di non farle del male. Non era ferita, ma ogni piccolo movimento poteva dolerle. Arrivarono davanti al cancello dell’istituto, dove incontrarono Meilin e il loro maestro Magaki-sensei. “Che cosa è successo?” domandò sconvolta Mira vedendo Yuki ricoperta di sangue e delirante.
“Ti spiego dopo…ora portala in un posto sicuro e levale quelle macchie di sangue, non è ferita”. Rasetsu cercò di rassicurare Meilin riguardo alla situazione. “Va bene. Allora ci sentiamo più tardi.” Fu la risposta della ragazza, sicura, ma alquanto preoccupata.

Continua al prossimo capitolo…

Che ne dite??? Aspetto presto commenti...
 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (0 voti, 5 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 5 commenti
Rif.Capitolo: 1
midnight-sdark
15/08/08 19:53
va bene, tra poco scrivo pure il prossimo capitolo, e cercherò di scrivere un pò di più. ^^
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Rif.Capitolo: 3
conny93
15/08/08 18:35
Continuala presto!!!Mi interessa molto sapere cm va avanti!!!
Conny93
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Rif.Capitolo: 1
midnight-sdark
18/07/08 11:19
si infatti nn mi sn ispirata a nessun anime nè manga...modificherò...
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Rif.Capitolo: 2
khyber
18/07/08 00:20
Comunque la storia è interessante, complimenti! ^^
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Rif.Capitolo: 1
khyber
17/07/08 17:34
Con "Dalla Serie: Inventata" intendi dire che non ti sei ispirata a nessuna serie già esistente? Perché in questo caso in "Categoria" devi mettere "Originali (inventate)".
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