- Capitolo 1° -
Elisa Trümper era una normale diciassettenne che abitava nella cittadina di Magdeborgo, in Germania. Andava a scuola come tutte le sue coetanee e aveva una cotta per un ragazzo come tutte le ragazze. Ma questo ragazzo non era una ragazzo normale: era Bill Kaulitz, cantante dei Tokio Hotel, bando famosissima in tutto il mondo. Sua madre, Vivianne,era una normale signora trentasettenne, con due figli: Elisa e Andrew, gemello di Elisa, anche lui diciassettenne. Suo marito, Josh, aveva una villetta a Berlino e abitava con la sua fidanzata recente, appioppata dopo il divorzio con Vivianne. Sabato mattina, Elisa si svegliò tardi, e si imbatté con sua madre alle prese con le pulizie. Aveva l’aria di essere indaffarata, così Elisa non la disturbò e si mise a fare colazione. “ Ciao Eli.” La salutò il suo gemello “ come va stamattina?” “ Bene…perché mamma sta facendo le pulizie? Di solito le facciamo di venerdì….” “ Boh….” “ Eli, tesoro, puoi rispondere al telefono?” “ Pronto?” Disse Elisa appena alzò il cordless “ Sì, pronto, sono David, c’è tua madre?” “ Ok, gliela passo subito” “ Uhm…si….si…si…certo…si….ok…ciao.” “ Mamma, chi era?”Domandò Elisa molto curiosa dalla conversazione vaga della madre “ Bé, i nostri ospiti stanno per arrivare….arriveranno tra mezz’ora, ma dobbiamo andare a prenderli alla stazione. Io non posso, perché ho davvero tanto da fare, non potreste andarci voi due?” Chiese Vivianne ai suoi due figli. E così, seppure di malavoglia, i gemelli andarono a prendere i loro ospiti. Arrivarono alla stazione con mezz’ora di anticipo, così decisero di andare in edicola. Mezz’ora più tardi si trovarono una limousine nera con i vetri scuriti. Dalla porta posteriore uscì un grosso uomo con lo smoking nero e con degli scuri occhiali da sole piantati nel naso a patata. “ Buongiorno, signorina. È lei Vivianne Trümper?” Chiese scrutando Elisa da sotto gli occhiali “ Ehm…no, io sono sua figlia…” “ Ok…dov’è la vostra casa?” “ Vi guidiamo noi.” Elisa e Andrew si incamminarono verso casa pedinati dalla grande limousine, da dove era uscito quel uomo corpulento. Arrivati, i due gemelli Trümper fecero capolino in casa seguiti dall’uomo “ È lei la signora Trümper?” Chiese alla loro madre “ Sì, sono io, che gran piacere rivederti, Saki.” Elisa e Andrew si guardarono esterrefatti: dunque la loro madre conosceva quel uomo! E probabilmente anche gli altri ospiti. “ Oh, ma come sono maleducato! Ho dimenticato David e i ragazzi dentro alla macchina. Aspetta che arrivo.” Detto questo uscì di casa. “ Mamma, chi è?” “ Aspettate e vedrete” Dalla porta entrarono ancora 5 persone: un uomo dall’apparente età di Vivianne, con capelli neri fitti in testa, e un cappellino che diceva “ einmal”, un ragazzo con lunghi rasta biondicci messi indietro dal cappellino e con larghissimi abiti, un ragazzo con capelli a spazzola, paffuto, con un berretto nero, un altro ragazzo con capelli marroni lunghi fino alle spalle, e poi vide lui: un ragazzo con capelli neri sciolti, con méches bionde, pantaloni neri e maglietta a maniche corte. “ Bene, questi sono Tom, Gustav, Georg e Bill. Sono i Tokio Hotel” A Elisa mancò un battito, avere i tokio hotel lì, nel suo salotto, era un sogno che faceva spessissimo, ma che credeva impossibile. Si sentì quasi svenire, ma fu aiutata dal fratello, anche lui emozionato, che le stringeva forte la mano. “ È un piacere avervi qui, ragazzi. David, come va? È da un po’ che non ci si vede” Vivianne si era messa vicino a David per parlare dei vecchi tempi e quindi aveva lasciato i ragazzi in soggiorno con Elisa, mentre Andrew era andato a prendere delle bibite. Saki, invece, era andato di fuori a fumarsi una sigaretta. In soggiorno si poteva udire le mosche che volavano in aria. L’atmosfera era tesissima, Elisa non sapeva cosa avrebbe dovuto dire o fare. Da un lato, voleva saltare addosso a Bill, ma scacciò quel pensiero subito: cosa avrebbe pensato di lei? “ Bella la vostra casa!” “ Co? Oh, grazie….é umile e piccola, ma a noi piace così.” Eli non ci credeva: Tom, il chitarrista le aveva rivolto la parola!Bill era seduto nella poltroncina marrone, non spiaccicava parola, era visibilmente imbarazzato. Gustav mangiava i salatini contento e beato, mentre Georg si guardava un po’ in giro. “ Potremmo sapere dove dormiremo noi?” Chiese con un sorrisino sprezzante il rasta “non di certo con te, spero” Elisa avrebbe voluto strangolarlo, ma si contenne. “ No, voi dormirete in quattro stanze diverse, mentre David dormirà in un’altra stanza in pianterreno e così anche Saki.” “ Ok.” Elisa vide che Bill si guardava attorno, guardando i fiori che sua madre aveva messo nella finestra per farle prendere un po’ d’aria. Ogni tanto si soffermava a guardare i suoi bellissimi occhi nocciola, ma si accorse che Tom la stava osservando “ Uhm….ok….Bill, non dici nulla?” Detto questo Tom diede al fratello una leggera gomitata, che fece sobbalzare il povero Bill “ Ehm…sì, ehm…è bella la tua casa….mi piacciono i fiori, e anche il panorama…..p-posso sapere dov’è il bagno per cortesia?” “ Oh…certo. Seconda porta a destra.” “ Grazie” “ Ragazzi…dov’é Bill?” Chiese David Jost, manager della band “Oh, è andato in bagno, arriverà tra poco.” “ Eccomi, sono qua.” Disse Bill entrando “ Ok….come sapete, la signora Trümper ci ha offerto disponibilità per questi mesi che staremo a Magdeburg. Quindi vi prego di comportarvi bene, tutti quanti. Sentito, Tom?” Quindi il manager si rivolse al rasta. “ Niente ragazze, intendo.” “ Oh, Dave, per quello c’è la stanzetta giù in cantina. È come una stanza normale, anzi è uguale a quella di Elisa. Perciò potrai portare tutte le ragazze che vuoi, Tom.” Tom, che aveva udito la signora Trümper con molta attenzione, sorrise maliziosamente, mentre gli altri componenti del gruppo sbuffarono appena.
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fefe93
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achi - Voto:
Benebene, continuala presto^^
Ciaux
Lume
P.S. mi sa k la mia opinione su mel ti è abbastanza kiara...
lume - Voto:
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