torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: I BARONI NON SALTANO PIÙ
Genere: Commedia
Rating: Per Tutte le età
Autore: hollow-zangetsu galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/07/2008 22:45:41 (ultimo inserimento: 18/07/08)

La nuova opera prima del maestro della commedia procidiana Orenzio Cerotroni.
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
TRAILER / ATTO I
- Capitolo 1° -

Breve sintesi/trailer:
Tirvago, metà '800. Sir Reginald, ricco possidente e duca di Crestifaglia, accompagnato dal suo fedele maggiordomo disanagrafe (un raro disturbo statale che consiste in un continuo cambio del nome dell'individuo colpito) Alfredo, giunge nella sua villa estiva situata nelle campagne udinesi, per trascorrere una sobria e tranquilla vacanza all'insegna delle discussioni tra grandi esponenti della nobiltà. Tuttavia strani eventi iniziano ad accadere nella magione del duca: le strane visite di un deceduto che persiste nel voler sfidare a singolar tenzone Asdrubale, i misteriosi messaggi lasciati in giro per la casa da un misterioso "Mirovago", la caccia allo Sfirdo del Mangaponio, animale leggendario che si dica possa indicare la formula magica dell'Incantesimo di Nonno Trumone, antenato di Sir Reginald.
Dal maestro della scuola giugiangiugista, padre fondatore della commedia procidiana, ideatore de "Il sentiero del firro stitico" e ispiratore de "La guerra dei flummi e degli sparragli", Orenzio Cerotroni...

I baroni non saltano più.


Note dell'autore (chiamiamolo così): A causa del periodo, del lignaggio e del luogo di provenienza di alcuni personaggi come Sir Reginald, la loro dialettica risulterà differente dalla nostra. Per rispetto dell'opera, i dialoghi verranno trascritti testualmente così come nel manoscritto originale del maestro Cerotroni. riportando opportune traduzioni tra parentesi di termini del tipico dialetto di Tirvago che risulterebbero leggermente incomprensibili ai giorni nostri.

Atto I
Sir Reginald (varca la soglia della magione con aria compiaciuta): Ordunque, Alfredo, eccoci quindi giunti nella mì magione! (annusa l'aria estasiato per poi tossire violentemente) Per Sidelio ed Ofostocle, Alfonso! Quante primavere e quanti inverni passati furon da quando noi medesimi non ci stabilemmo qui?
Maggiordomo (portando sulla schiena una grossa valigia e altre due in entrambe le mani a fatica): Da quand'ormai il vostro puledro preferito, Filigesto, morrè (morì in tirvaghese, n.d.A.) di calinfrostata giostrale (indigestione n.d.A.). Per cuì, sinqu (cinque n.d.A.) anni, Sir Reginald.
Sir Reginald (mani al fianco, mento poggiato sulle dita): Increbile (incredibile n.d.A.) a tal poco direi! Orsù, Goffredo, podesta (posa n.d.A) le mì cose sulla pavimme (pavimento n.d.A), e fà entrir la servità per portar puvizia (pulizia n.d.A.) nel loco.
Maggiordomo (lasciando cadere senza tanti complimenti le valigie a terra, rumore di vetri infranti): Temisco (temo n.d.A.) che la vossìa (vostra n.d.A.) riquesta sii del tutto un pò non facilibe (fattibile n.d.A.), in quanto la servitù lasciata fu nella città nosta ch'è Tirvago rimase pè a le proprie piacer de vacansa, che vò stesso gli daste, adompier (adempiere n.d.A.).
Sir Reginald (gli cascan le braccia, che poi si china a raccogliere): Dì mì! (Dio mio! n.d.A.) E quali piacer mai sonfù? (sono n.d.A.)
Maggiordomo (impassibile, smette finalmente di ballare la polka sul posto): Derubar l'imene de le filie (figlie n.d.A.) altrù (altrui n.d.A.), Sir Reginald.
Sir Reginald (si mette le mani nei capelli, coprendosi la bocca): Per Bisaffo il Magnificenzo, Adriano, tale è la viltà de li pensier dè mì servitù? Chel sconvolgenterrimo codesto assiofamento (atteggiamento n.d.A.) dè lo liber arbitrìo. Evvabbo (e va bene n.d.A.), Germano! Dorremo (dovremo n.d.A.) accaparrarci da nò soli medesimi. Iniziofemo (inizieremo n.d.A.) dimandina (domattina n.d.A.), appresso (dopo n.d.A.) che d'un letto avrem goduto la morbidezza.
Maggiordomo (posa la teiera): E sia così come dite, Sir Reginald, non fosse fu che pel problema dè le letti. Esse non qui presenti son, siccomforsesia (visto che n.d.A.) furon periti nè lo foco che vossìa appiccaste, impedito com'erovate (eravate n.d.A.) da li fumari de l'acrodino (fumi dell'alcol n.d.A.). Fortuitamente, canoscendo tal verificarsi d'eventi che sarebbe stato e ora fu, infaiei (infilai n.d.A.) dù tovallie (tovaglie n.d.A.) nè le vossìa valighe (valigie n.d.A.). Potrerom (potremo n.d.A.) dirmìr (dormire n.d.A.) nè li bagni sovrastanti, tra un cessifo (vaso da notte n.d.A.) e l'altro, essendo stato fu che tutt'altre le stanze inderigibili (inagibili n.d.A.) son.
Sir Reginald (un pò seccato e confuso, riflette un pò tormentandosi la rossa barba per poi lisciarsi il mento lucido) E così si fecefarà! (farà n.d.A.) Sebbene tal modesto metòdo d'avvicendarsi sì alquanto disofficciamente (non soddisfacente n.d.A.) per un tal barone qual mì sì (quale sono io n.d.A.), dorrò (dovrò n.d.A.) dimostrar tenacia, e non soccomber a l'egoistitità (egoismo n.d.A.) tal c'appartiene ad un vile marrano! (Sir Reginald e il Maggiordomo tirano fuori dalle valigie varie lampadine elettriche per poi trovare finalmente le sospirate tovaglie, i du si dirigono nella cantina sopracitata per trascorrere la notte nel fienile. Il sipario si chiude.)

Vere note del colpevole: Ok ok, non mi linciate per piacere, è che non ho potuto resistere all'impulso che mi è preso dopo uno dei tanti "deliri nobili" fatti su msn. Spero che questa nuova "fic teatrale" vi porti il sorriso e non offenda nessuno (?), e che sia piacevole da leggere. Come al solito, commentate, sfottete, quel che volete. Astenersi bimbeminchia, emo, truzze e affini. Vostrì autor

Ryo da Ecchi Masta

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (5 voti, 5 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 5 commenti
naruthokaghe - Voto: 06/09/08 17:13
non ho capito nulla con quei simboli.
non ho niente contro di te, ma tutte le tue ff mi annoiano
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

vitellozzo - Voto: 06/09/08 09:07
non ci sono strani simboli, solo numeri che indicano le note al fin di tradurre il tirvagese °-°
questo è il problema di far leggere le ff ai criceti... *scuote il capo*
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

julieblack - Voto: 31/08/08 19:37
Scusa, scusa... Ma il mio povero criceto non capisce ciò che messere ha nobilmente scritto. Orsù dunque, se siete un cavaliere timoroso dell'Onnipotente potreste spiegarmi codesti strani simboli che popolano la pagina? No, perchè non ci caspisco nulla....
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

ranma200 - Voto: 25/08/08 19:00
L'opera PIU' MIGLIORE dal tempo delle pere essiccate.
Bwahahaaahahahha
D'accordo con il commento: 2 si - 1 no, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

niglia89 - Voto: 27/07/08 18:11
Be, bravo. niente male! Continua così!
D'accordo con il commento: 1 si - 1 no, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: