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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: AKEZUMI
Genere: Sentimentale, Azione, Avventura, Drammatico, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: lei-yin galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/07/2008 18:28:56


 
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PROLOGO
- Capitolo 1° -

Ogni giorno passa come tutti gli altri… non c'e nulla da fare, qui la situazione e più che tranquilla. La gente di questo posto e cordiale e gentile, non ci fa mancare nulla, cibo, acqua erano a nostra completa disposizione. E una giornata memorabile, i Hiraku stavano organizzando una festa, in effetti, oggi e un giorno importante, quale? Non e importante, visto che non riesco a ricordamelo… Ne approfittiamo per restare qui ancora un giorno, ci hanno, diciamo, ci hanno supplicato di restare ancora oggi. E ditemi… come posso dire di no a quei occhi da cucciolo, anche se, va beh, cuccioli non lo erano più…
La mia missione era compiuta, l'ascia di guerra era stata deposta tra i Hiraku, e i Mikaze, era un momento per festeggiare, e quale momento migliore della festa… ah diamine… non ricordo ancora come si chiama…
Il pomeriggio lo passammo ad aiutare i Hiraku ad mettere gli addobbi, incapaci loro di volare, avrebbero avuto non poca difficoltà a mettere tutti quei addobbi. Si, erano dotati una non indifferente agilità, ma il problema resta nel fatto di inchiodare tutti quei nastri. Non ci mettemmo molto, cosi decidemmo di fare un ultimo giro per la città, magari avrei trovato qualche interessante souvenir da portare a casa, e una buona ragione per non essere sbranata da Lia.. mi aveva raccomandato di trovare un souvenir, altrimenti me la faceva pagare… ovviamente in contanti. Il posto era pieno di gente che faceva le ultime spese della giornata. Ma poi, ci fu un esplosone nella parte bassa della città, poi ancora uno, ed avvenne il panico. Una forza a noi sconosciuta si stava scatenando. Prendemmo le armi, compresi i Hiraku, e ci preparammo a combattere… una battaglia persa in partenza.
Pure noi ci unimmo a loro, freschi di una battaglia mai finita, avevamo delle speranze di sopravvivere.
Il nemico si fece avanti, avanzando velocemente nella nostra direzione… la cosa che ci sciocco di più era quella di vedere varie specie di Hiraku e Mikaze che ci stavano attaccando. Ma come? Dei ribelli in queste terre non c'e n'erano da secoli, e allora come mai questi ci stavano attaccando? Impugnate le armi, ci avviammo per quella sconosciuta battaglia.
Come previsto la vittoria non era difficile da raggiungere, anche se eravamo in leggero svantaggio numerico riuscimmo a mettere K.O. molti dei nostri aggressori.
Ma adesso eravamo stanchi, e continuare sarebbe stato fatale per molti di noi.
Stranamente i nostri nemici cominciarono a ritirarsi, per lasciare spazio ai loro comandanti, che passarono in mezzo al loro esercito con superiorità. Uno dei due aveva un'armatura scusa, finemente decorata ai bordi, il petto era quello più protetto, le braccia e le gambe erano state lasciate prevalentemente libere, sicuramente per facilitare i movimenti, dalla parte destra c'era la sua spada, segno che evidentemente era mancino, l'altro… o forse meglio dire l'altra era vestita in un'altrettanto simile armatura, chiara pero, e con la spada posta dalla parte sinistra del corpo. Entrambi i volti erano nascosti dall'elmo che portavano.
Impugnarono le spade, e le puntarono contro di noi, noi facemmo altrettanto.
Non bisogna essere sicuramente dei geni per capire che questo scontro avrebbe deciso l'esito di ''quel imboscata, poiché entrambi i schieramenti si erano ritirati per lasciarti lo spazio necessario per combattere.
Silenzio… pace e tranquillità, non c'e sensazione migliore, nulla intorno non si muoveva, solo il vento, che come una mano gentile accarezzava i nostri volti, procurandoci una sensazione di sicurezza. Ma questo momento non duro per molto, i due si lanciarono all'attacco, incrociarono le loro spade con le nostre.
Mi allontanai leggermente dal mio avversario per poter contrattaccare, ma lei schivo il colpo con gran facilita, spostandosi leggermente a destra, arrivando cosi alle mie spalle. Per non essere colpita mi alzai da terra, ma non immaginavo minimamente che anche lei era dotata della capacita di volare, e pur non aveva le ali… non mi lascio neanche il tempo per pensare quando ancora una volta me la ritrovai dietro, e con l'impugnatura della spada mi colpi alla spalla. Caddi a terra, leggermente frastornata, e ricomincia a combattere dopo essermi rialzata da terra. La battaglia era lunga e interminabile, le ferite che ci procurammo non si contavano più, eravamo tutti e quattro stanchi, non sarebbe durato ancora molto, fra poco si sarebbe scoperto il vincitore…
Riuscii a scoprire un punto debole della mia avversaria, lasciava scoperta molto la paste sinistra del corpo. Questo sarebbe stata un ottima occasione per terminare l'incontro… pero, mi era sfuggito un piccolo particolare…
Attaccai, ma la mia mossa era stata gia prevista prima dell'inizio dello scontro, nella mano destra c'era ben nascosto un pugnale, il quale blocco la spada, impedendole di penetrare nella sua carne. Incapace di difendermi, mi feri con la spada alla vita, mi accasciai di nuovo a terra per il dolore, la ferita era profonda, stavo perdendo molto sangue, troppo sangue, oramai era finita per me non avrei più potuto combattere. Fece un ghigno di soddisfazione, era snervante, ma non mi importava, volevo solo che la facesse finita, quella ferita faceva un mal del diavolo… non c'e la facevo più a sopportare la vista del mio sangue che abbandonava il mio corpo.
Si posiziono alla mia destra, chinandosi leggermente per spostarmi i capelli…. Oh fantastico, decapitata, meglio di cosi non potevo chiedere, un colpo secco, e la facevamo finita. Ma la sua mano non si limito solo a spostare i capelli, scivolo dolcemente sulla mia schiena, fermandosi dopo non molto per accarezzare le ali bianche che uscivano fuori dalla schiena. Afferro con rabbia una, e comincio a tirare leggermente, poi con la mano sinistra afferro anche l’altra ala, tenendo sempre impugnata la sua spada, e continuo a tirare, insistentemente e con rabbia. Non faceva male, o almeno non più di quello che mi faceva male la ferita che avevo gia, pero sopportavo il dolore, ma non capivo che voleva fare, voleva che mi alzassi? O che altro?
Impugno nuovamente la spada… la mia spada, e me la punto alla gola…
-non voglio che tu muoia, voglio umiliarti ancora una volta, in una battaglia che vera ricordata nella storia… pero in quella battaglia… tu non avrai la possibilità di sfuggirmi, tu sarai ad un livello inferiore al mio… cosi mi potrò divertire come si deve con te…-
Dicendo cosi, agito le mani, facendo scivolare la lama della spada sulla mia schiena. Non mi tocco, non mi feri, non ne aveva nessuna intenzione, l'unica cosa che fece, era quella di togliermi tutto quello che mi distingueva da un comune mortale…
Mi taglio le mie ali…
-ora sei solo un insetto, un insetto che deve strisciare a terra… -
-aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-

-aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhh!!!!!!! Stupida sveglia!!! Ma perchè non lavori!?!?!?!?-
Era ricominciato l'anno scolastico, l'ultimo per Elice… o almeno, si spera che sia l'ultimo
-mamma!!! ma non avevi portato a riparare la sveglia?!?!?- urlo la ragazza mentre correva par tutta la casa, impegnata a prepararsi e pettinarsi
- si, ma il signore ha detto di non aver il pezzo di ricambio, cosi ha detto che oggi se lo sarebbe procurato e che glielo potevo portare… ah, gia che ci sei… perc…??? Elice… ci sei???-
La ragazza era gia corsa fuori casa, con lo zaino e un panino in bocca per colazione, era gia tardi, doveva sbrigarsi, era inaudito fare tardi il primo giorno di scuola, e per lei che l'aveva fatto cosi poche volte era una cosa inconcepibile avere per primo giorno un mucchio di compiti da fare.
-diamine!!! Ma non poteva guastarsi prima quella stupida sveglia!!!- disse la ragazza pettinando i capelli, ancora pieni di nodi.
-Elice!!!-
-???…Ry…- inghiotti il panino- Ryoo, ma che ci fai qui?-
-se facessi la stessa domanda a te, tu che mi risponderesti?- disse sarcasticamente il ragazzo
-…. Dubito che tu abbia la sveglia rotta …- rispose scocciata la ragazza
- no… ma sono comunque in ritardo come te…- il ragazzo stava per ridere alla sfortuna che aveva la sua compagna, ma si trattenne, poiché non aveva molta voglia di essere preso a schiaffi
- … ah….-
Driiiiiiiiin!!!
- aahhh!! Diamine!! E cominciata l'ora di lezione!! Muoviti pigrone… o arriverai in ritardo pure tu!!- disse la ragazza accelerando il passo, inseguita dal suo inseparabile amico d'infanzia.

 
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