C'È UN INVITATO IN PIÙ
- Capitolo 1° -
Questo è il seguito di una mia fan-fiction precedente, "Due ladri incorreggibili", con presenti i personaggi di Lupin e Yu-gi-oh!. Mi era piaciuta così tanto che secondo me meritava un seguito...
Finisco questa breve introduzione augurando a chiunque voglia leggere e seguire questa nuova fan-fiction... buona lettura!!!
Come ogni anno Maximilian Pegasus, ideatore del gioco di carte "Duel Monsters" ed eccentrico imprenditore, sta per inaugurare le nuove carte che verranno messe sul mercato. Ma quest'anno ha voluto fare le cose alla grande: non solo ha chiamato a sé Seto Kaiba, socio in affari nonché avversario di sempre a carte, ma anche Yugi Muto, campione in carica di Duel Monsters ed entrambi sono stati invitati a questa presentazione che si terrà all’Illusions, l'azienda di Pegasus. Gli inviti sono stati spediti tramite posta...
Seto ricevette la lettera d'invito nel suo ufficio. Appena lesse chi è il mittente, vorrebbe voluto strapparla in mille pezzi e poi dargli fuoco. In quel momento nel suo ufficio entrò il fratello minore di Seto, Mokuba.
«Ci sono novità?» domandò Mokuba vedendo la lettera in mano a Seto.
«Questa? No, è solo spazzatura...» rispose Seto.
«Chi te la manda?» insistette Mokuba.
«Pegasus...» rispose Seto quasi schifato.
«Perché non provi a leggerla lo stesso?»
Controvoglia Seto decise di aprire la lettera, ma solo per darci un'occhiata, per pura curiosità. Quando scoprì chi era stato invitato da Pegasus assieme a lui, cambiò decisamente opinione sulla lettera...
«Che ti succede fratellone? Perché hai cambiato espressione?» domandò perplesso Mokuba.
«Credo proprio che a breve farò un viaggio negli Stati Uniti... prepara i bagagli Mokuba! Ho deciso di partecipare alla "festa" di Pegasus...» rispose Seto contento.
Più o meno nello stesso momento Yugi ricevette la stessa lettera d'invito da parte di Pegasus. E anche in questo caso ci fu un po' di diffidenza da parte degli amici di Yugi...
«Io se fossi in te non aprirei quella lettera...» affermò Joey visibilmente allarmato.
«E perché?» domandò Yugi.
«Ricordi cos'è successo l'ultima volta che Pegasus ti ha spedito qualcosa? Videocassetta, rapimento di tuo nonno, pericoli a non finire...» spiegò Joey ricordando le precedenti disavventure causate da Pegasus.
«Hai controllato se la lettera non fa uno strano ticchettio, Yugi?» chiese Tristan.
«Ma quanto paurosi siete voi due? E' solo una lettera!» esclamò Tea che francamente aveva ragione.
Una volta letto l'invito ad alta voce, Tristan e Joey tirarono un gran sospiro di sollievo.
«Bhe, credevo andasse peggio...» disse Joey.
«Allora, volete venire con me o no?» chiese Yugi rimettendo l'invito nella busta.
«Come? Credo di non aver capito...» disse Joey.
«Secondo l'invito posso portarmi dietro alcuni accompagnatori...» spiegò Yugi.
«Se vengo? Certamente Yugi!!!» esclamò Joey.
«Vuoi che rinunciamo ad una piccola vacanza negli Stati Uniti?» disse Tristan entusiasta per il viaggio.
La festa per la presentazione delle nuove carte create da Pegasus è programmata fra tre giorni, ma gli invitati dovevano presentarsi due giorni prima se volevano partecipare al ricevimento. I primi ad arrivare furono i fratelli Kaiba che a bordo del jet privato di Seto ci impiegarono pochissimo ad attraversare l'Atlantico. Appena arrivati, i due si diressero nel luogo in cui si terrà la festa, un'ala dell'azienda di Pegasus che sarà interamente usata per intrattenere i suoi ospiti.
Tutto era ancora in fase di lavorazione: alcuni operai stavano ancora montando delle strutture, tra cui il palco, mentre altri stavano portando dentro l'edificio i materiali necessari per completarle. In mezzo a tutto questo movimento c'era Pegasus che con tanto di casco di protezione stava seguendo tutto quello che succedeva fino a che non vide arrivare Seto...
«Ah! Siete già arrivati!» esclamò Pegasus sorridendo.
«Fammi la cortesia di non fare il simpatico con me... lo sai benissimo che non sarei mai venuto qui se non fosse per Yugi!» rispose freddamente Seto.
«E' per questo motivo che ho invitato anche lui...» ammise Pegasus.
«Ehi fratellone!» richiamò Mokuba.
«Cosa vuoi?»
«Sono arrivati Yugi e i suoi amici...»
Dopo averlo cercato in giro con lo sguardo, Seto e Yugi versione Yami si fissarono qualche secondo prima di rompere il ghiaccio.
«E' da un po' che non ci vediamo Seto...»
«Salve Yugi. Credo che tu sappia benissimo che io mi trovo qui solo per la nostra rivincita rimasta in sospeso...» affermò Seto senza fare troppi giri di parole.
«Lo avevo intuito Seto...» rispose Yami. Ma prima che Seto potesse aggiungere altro, Pegasus si inserì nella loro conversazione.
«Un momento ragazzi! Questo non è il momento di dare sfogo alle vostre rivalità!»
«E quando sarebbe il momento buono secondo te? Guarda che ci metto due minuti per andarmene e tornare ai miei affari...» affermò Seto.
«Almeno abbiate la pazienza di aspettare la fine della mia presentazione! Dopo potete anche scannarvi a vicenda, se volete...» rispose Pegasus.
«Se devo aspettare un po' prima della mia rivincita, in questo caso ci sto. Userò questo tempo libero per ripassare le mie strategie!» disse Seto accentando l'idea proposta di Pegasus.
«Anch'io ci sto, Seto!» disse Yami accentando a sua volta.
«Ottimo! Ma ora che ne dite di riposarvi nell'albergo che ho prenotato per i miei ospiti? Sareste stanchi dopo un lungo viaggio aereo...» propose Pegasus.
Ma proprio in quel momento un fattorino entrò nella sala per consegnare un pacco il cui destinatario fu Pegasus. Incuriosito l'americano decise di aprirlo subito. Nel vedere Pegasus che scartava il pacco, Seto ebbe una strana sensazione e raccomandò a suo fratello minore di fare un passo indietro. Aveva come il presentimento che stava per succedere qualcosa...
Come aveva intuito Seto, il pacco esplose nelle mani di Pegasus facendo spaventare tutti i presenti, tranne Seto naturalmente. Per fortuna di Pegasus il pacco era stato confezionato "a salve", nel senso che erano esplosi coriandoli e stelle filanti di mille colori che erano finiti dappertutto e in parte anche sulla testa di Pegasus.
«Bhe, come scherzo non era male...» commentò Pegasus.
«Guardate! C'è un biglietto per terra, ai piedi di Pegasus!» osservò Tea.
«Forse è caduto dal pacco quando è esploso» ipotizzò Joey.
Una volta preso il biglietto in mano, Pegasus capii chi glielo aveva spedito: si tratta del noto ladro Lupin III che aveva deciso di sfidare apertamente l'americano! Pegasus rimase perplesso e con gli occhi spalancati davanti a quel nome!
«Dannato Lupin... è ancora vivo quel maledetto?!?» affermò arrabbiato Seto. Non aveva ancora digerito il fatto che Lupin gli avesse rubato qualcosa nella sua amata azienda e che gli era sfuggito per ben due volte...
Ancora un po' stordito per il contenuto a sorpresa del pacco, Pegasus lesse ad alta voce il messaggio di Lupin:
"Caro Maximilian Pegasus,
con questo messaggio ho deciso di autoinvitarmi alla tua bella festa che si svolgerà tra due giorni... ti chiedi per quale motivo verrò? Semplice! Ho l'intenzione di rubare il tuo tesoro personale proprio durante la festa!
Come si dice nel gergo del gioco di carte che hai fondato, "questa è la mia prima mossa!". Ora aspetto le tue contromosse...
Un caloroso saluto da vostro amico Lupin III
P.S. Il casco da operaio non ti dona!"
Continua...
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bordeaux
Ovviamente ringrazio tutti per i commenti!!!
Au revoir, monsieur Bordeaux
rubber-96 - Voto:
killkenny84 - Voto:
Prevedo Guai. Con la maiuscola iniziale, in grassetto e sottolineato.
Voto: 9
falcediluna - Voto:
killkenny84 - Voto:
Prevedo grane grosse come il Titanic...
Voto: 10
come al solito mitica la ficcy, anche se ti devo dire la verità, mi sarei aspettata una reazione diversa da Seto alla vista di Zenigata, comunque troppo forte per il resto.
bravo come sempre.
bye bye
Lee
kiarily - Voto: