IMPRONTE SULLA NEVE - Capitolo 1° -
Il silenzio copriva tutto... La neve scendeva ovattando ogni suono e una bambina dagli occhi scuri e i capelli corvini camminava sulla neve senza lasciare impronte... Un uomo seduto su un tronco d' albero guardava il cielo con le lacrime agli occhi. Piangeva dal dolore per aver perso ciò che piu amava al mondo, la sua piccola Alice, sua figlia. Nel suo dolore era indifeso come un neonato, aveva scelto di farla finita... non voleva piu soffrire in quel modo: ormai era solo, aveva perso la moglie, morta nel dare alla luce la piccola Alice, e ora sua figlia in quel dannato incidente; ne era convinto il suicidio era l' ultima cosa che gli era rimasta! Nessuno l' avrebbe riconosciuto, il dolore aveva trasfigurato i suoi lineamenti, gli occhi azzurri che rilevavano un mare dolcissimo ora erano spenti, arrossati dalle innumerevoli lacrime versate. Le sue labbra carnose in genere piegate in un sorriso erano costrette in una smorfia densa di tristezza. Quel viso che pur mostrando i primi segni dell invecchiamento grazie al sorriso sembrava quello di un ventenne era ora una maschera di dolore. già nessuno avrebbe detto che quell' uomo così inquietante fosse la stessa persona che tutti conoscevano. Nel suo vagare nella neve aveva perso le forze e si era addormentato sulla neve gelida.La bambina che già da prima lo seguiva guardandolo con gli occhi sofferenti pieni di lacrime che ormai nn poteva più versare gli si avvicinò con dolcezza. Sfiorandogli il viso gelido inizio a cantare una canzone dolcissima, una melodia che sembrava una ninna nanna,una nenia così dolce che ebbe il potere di svegliarlo. La bimba era così eterea e così familiare da riuscire solo momentaneamente a placare il suo dolore. "Chi sei bambina" Chiese con voce tremante "Nessuno" Mormorò la bimba: "Che ci fai qui?" "Sono qui per portarti lontano" "Dove?" chiese l'uomo "Da un'altra parte..." L'uomo ricominciò a piangere, poi prese per mano quella bambina e si lasciò guidare, in uno stato di semi-incoscenza. Dopo alcune ore passate a camminare trovarono una baita. "Che strano," Pensò l'uomo, "mi sembra così familiare, come se fossi tornato a casa..." Mentre lui era immerso nei suoi pensieri la bambina lasciò la sua mano e si allontanò di qualche passo, mentre spariva pian piano sorrideva indicando la baia e susurrando:"Il tuo posto è tra i vivi papà". Luomo la guardò e mentre perdeva i sensi disse " Addio piccola mia, addio Alice...". Lui non capì se fu sogno o realtà, ma sapeva di avere avuto un altra possibilità, possibilità datagli da Alice e che avrebbe dovuto vivere anche per lei...
La vita continua, basta dargli una possibilità.
Lui sorrideva con dolcezza, era tornato a essere l' uomo che era, accarezzava il venre della sua seconda moglie ora incinta al ottavo mese. Sorrideva pensando al futuro che gli era stato donato dalla sua piccola Alice. SI! Ne era sicuro perchè sulla neve l'aveva viste quelle piccole impronte he non potevano essere che le sue...
oddio spero non sia troppo strana come storia però era un secolo che volevo scriverla... siate clementi che è la prima che scrivo ^^
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Chiedo venia!!
Ho provato a sistemarla un pò, xò più di tanto non sono riuscita a fare, sarebbe da riscriverla da capo!!
Cmq era baita non baia!!
(accidenti alla mia distraziane!!)
Grazie infinite per i consigli...
ho scriito una nuova ff spero sia meno incasinata XD
lungo il testo, sebbene corto, rincorrono soventi errori di battitura che io voglio sperare siano dovuti più dalla distrazione chè dall'impreparazione di chi scrive. ricontrollare la punteggiatura che qui è usata in un modo molto artificioso ed atipico. inoltre l'uso ripetitivo di aggettivi, del nome Alice,del termine "uomo" -io darei un nome proprio al protagonista!- sovracaricano il testo rendendolo rindondante e difficile da leggere.
spero di non averti demoralizzato con i miei consigli.
credo che con i più dovuti accorgimenti la storia possa diventare eccelsa.
Sono presenti numerose sviste grammaticali, probabilmente non hai controllato per bene prima di postare.
Hai inoltre completamente ignorato le lettere maiuscole, addirittura quelle destinate a segnalare i nomi propri, e la punteggiatura è misteriosamente scarsa, come del resto gli apostrofi e le virgole segnate al punto sbagliato.
L'andamento degli eventi è troppo precipitoso, non permette in alcun modo di coinvolgere con il giusto pathos il lettore.
Il finale con "Tre anni dopo" scritto numericamente è piuttosto triste, oltre che scarno. E non ritengo affatto che tu volessi parlare di una baia, non sotto la neve!
Mi dispiace doverti segnalare questi errori, abbastanza pesanti in certi casi, ma ugualmente non mi astengo dal dirti la mia, perchè tu possa pubblicare qualcosa di degno un giorno.
Correggi questa fic, mi raccomando!
Buona fortuna, una bacio.
princess21ssj