RITORNO = 3
- Capitolo 1° -
MIa primissima fiction!!!! Spero vivamente (cm sn intellettuale hi hi ^-^) Spero ke capirete che se fa skifo è colpa mia e non del caldo ke mi sta uccidendo in qst giorni... Please, mieie eroi aiutatemi! No, dai skerzo, spero davvero ke vi piaccia. L'ho ambientata nel nostro mondo perchè adoro le fiction così e ne leggerei a valanghe... Ora vi lascio perchè so quanto stufano queste presentazioni, anke perchè sn la prima a saltarle e andare a leggere il chappy (^///^ hihi) cmq tanti kissoli commentate che mi servono consigli, sn alle prime armi!!! Aiutatemi! *chu *chu
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Capitolo 1
RITORNO
Lo riconobbe.
Gli stivali neri lunghi fin sotto al ginocchio, allacciati stretti con delle stringhe. I pantaloni neri aderenti ma larghi poco prima di essere infilati negli stivali. I numerosi lacci, cinghie aperte e chiuse, le borchie sulla cintura. L’enorme buco sul pantalone sinistro che lasciava vedere la carnagione bianca. La canotta a rete coperta da un giubbino senza maniche stretto come gli stivali, senza la cerniera ma con tre enormi cinghie che stringevano il busto. I muscoli poco accennati delle braccia si vedevano fino agli avambracci, perché coperti da lunghi polsini neri e rossi, la mano destra coperta da un guanto nero di pelle che finiva poco dopo l’inizio delle dita. I buchi sulle nocche e sopra il palmo che gli permettevano di stringere la mano in un pugno. I capelli poco gellati, avevano un taglio corto dietro al collo, le ciocche davanti cadevano dritte fino sotto il mento. La matita sotto gli occhi, tre orecchini d’argento e uno nero gli conferivano un aria vissuta, ma anche di moda.
Sakura, la ragazza dietro a lui, avanzò di poco. Quasi intimorita dal suo strano modo di fare che aveva contagiato pure il suo migliore amico, Sai. Anche lui era vestito in quello stile nero molto misterioso, lui però non aveva ricoperte le orecchie di argento e ferro, come invece aveva fatto l’altro. Sai si girò guardandosi abbattuto il dito sporco di matita nera.
-Vado in bagno- si allontanò dall’altro diretto agli specchi mezzi rotti dei bagni.
Sakura intimidita si morse l’interno della guancia per non mostrare il suo nervoso. Aveva indosso un bel vestito leggero e largo, a righe grigie e verdi accompagnato da un paio di orecchini a cerchio. Ai piedi un paio di sandali con il tacco color prugna. Aveva un buon gusto.
Mancavano pochi passi, ma poi di corsa scappò impaurita dalla probabile risposta del ragazzo. Aveva già pianto troppo in quegli ultimi tempi.
Sparì dietro ad una porta, e Naruto non poté andare a cercarla. Una ragazza dal ciuffo biondo gli si era attaccata come la colla.
-Naru-chan! Pensavo non tornassi più… ci ero rimasta male- Ino fece una faccia da cane bastonato e Naruto non poté fare a meno di sorridere. Era bella. Gli occhi azzurri, le labbra carnose sempre più vicine alla sua guancia lo riportarono in sesto. Era bella quella leggerezza dopo tanto tempo. Si lasciò baciare sulla guancia e affettuosamente contraccambiò.
Ino lo portò, poi, dagli altri, impedendogli di continuare ad osservare gli studenti. Il giardino vastissimo fece camminare i due sotto il sole per un po’. Per fortuna che Naruto non aveva scelto la maglia a maniche corte, sarebbe morto di caldo. Si era messo invece una canotta bianca con una scritta rossa davanti: UNKNOWN. Sconosciuto. Non era proprio così. Erano passati tre anni, e Naruto pensava che dopo tutto quel tempo si sarebbero dimenticati tutti di lui. Non fu così.
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Sai che era appena tornato dal bagno con il trucco rifatto si avvicinò a Sasuke ancora pensieroso.
Gli era sembrato che Naruto fosse seduto su quella panchina, ma un attimo di distrazione e non c’era più. Sasuke pensò che si fosse inventato tutto il suo cervello. Impossibile. Naruto era andato in America tre anni prima, e fino ad allora non era mai tornato. Perché avrebbe dovuto farlo ora? Sentì picchiettare sulla spalla.
-Che c’è, Sai?-sbuffò.
-Mancano dei soldi…- fu interrotto dallo sguardo furente di Sasuke. -Allora va tutto al diavolo. Chiama Gaara e digli che la roba non gliela do più.-
-Ma, Sasuke… Va bene.- Tirò fuori il cellulare e chiamò l’impostore. –Gaara? Sì, mancano dei soldi qui… Sono 100, mancano 50. No. Il prezzo è lo stesso, è il trasporto che costa. Mhh. Mh. Sì. Allora oggi.- Chiuse la chiamata un po’ soddisfatto. -Deidara non gli aveva ancora detto che ora il trasporto lo paghiamo, non avresti dovuto picchiarlo. Ci siamo preoccupati per nulla.-
-Non sono cazzi miei se Gaara non viene a saperlo. Non voglio scuse. Ricordati di andare oggi, Sai.- Spense la canna contro il muro e si diresse verso la classe. Penultimo anno, sezione B.
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Shikamaru, Kiba, Tenten, Hinata… i suoi vecchi amici non lo avevano dimenticato. Dopo tutti i saluti, i baci, le pacche sulle spalle Naruto disse: -Ma … gli altri? –
Tutti restarono zitti. Fino a quando Kiba parlò: -Vedi … Sasuke ecco … Non è più fra i nostri. Lui si è fatto una nuova vita, da quando te ne sei andato non ci ha più parlato con noi. Ora è uno dei più popolari della scuola, si veste diversamente, si comporta … diversamente. Beh, poi Neji ci frequenta ancora, ma ha un sacco di impegni e quindi qui non c’è … Rock Lee fa un’altra scuola dove ci si specializza in arti marziali, ma lo vediamo ogni tanto.-
-Ah … Quindi con Sasuke… niente?- Il biondino era deluso.
-Non sai quanto ci dispiace … Eravate molto amici voi due…- rispose con dolcezza Hinata, che fu bruscamente interrotta da Kiba.
-A me non dispiace per niente, quel coglione adesso si atteggia da duro, ci manda a fanculo, non m’importa niente, solo non voglio averlo nei piedi. Ma lo avete visto? Tutto vestito di nero in pelle, con gli orecchini, si trucca anche, si fa le canne e forse si droga pure! E voi state ancora a difenderlo? Tzch … - Arrabbiato se ne andò stringendo i pugni.
Tutti abbassarono il capo.
Hinata con un aria mortificata, come se fosse tutta colpa sua, guardò Naruto.
-Scusalo, ora ci vado a parlare … Kiba! Kiba!-
Lo raggiunse e lo fermò sull’uscio di un aula. Kiba con le spalle al muro e Hinata davanti a lui con le mani sulle spalle del ragazzo. Pian piano cercò di calmarlo, poi lo abbracciò gli diede un bacio e sorrise. Andarono a sedersi in classe.
- E’ proprio una ragazza d’oro, è l’unica che riesce a calmare Kiba. Sono contenta che stiano insieme. Beh, Naruto dopotutto non sono successe solo cose brutte, visto? E non solo loro due…- Ino osservò.
Tenten che fino ad allora era rimasta zitta arrossì violentemente.
Il biondino tutto curioso chiese:-Tenten con chi stai? Daaai…-
-Con Neji, sta questa furbacchiona! Non so come faccia a stare con quel tipo, è troppo serio… Ma forse in intimità … eh, Tenten?-
-INO!!! Stai zitta! Daii, e poi Neji non è così come dici tu. Sa essere dolce.-
-Evidentemente solo con te, perché noi di dolce non ci abbiamo ancora visto niente mia cara Tenten. Vabè ora andiamo in classe che è già suonata.-
Tenten si avviò, come Naruto ed Ino. Shikamaru che era appoggiato al muro non si mosse. Ino tornò indietro e trascinandolo a forza lo fece entrare e lo spinse verso la sua sedia.
-Scansafatiche…- disse Ino in un soffio, poi si sedette di fianco a lui.
-Naruto tu siediti la in fondo, mi dispiace ma è l’unico posto libero.-
Naruto le sorrise. -Non importa.- Andò in fondo e si sedette.
Quando il prof entrò il biondino pregò che non lo chiamasse per presentarsi, ma dovette farlo lo stesso. Umiliante. Troppo.
-Buongiorno, sono Naruto… ehm- si mise una mano fra i capelli e si umettò le labbra, non sapendo che questo faceva arrossire tutte le ragazze -Ho 17 anni ed ehm…- lo fece di nuovo. Di nuovo fece arrossire tutte le ragazze, persino Ino.
Il professore un po’ stufato gli chiese com’era l’America e cosa aveva fatto là, facendo guadagnare a Naruto l’ammirazione di tutta la classe.
-Ehm … ecco, ho vissuto per un po’ a Boston, faceva molto freddo lì, durante l’inverno praticavo pattinaggio, ho fatto dei corsi anche di Basketball e ho praticato anche Volleyball anche se non ero alto come i miei compagni, ma i miei 185 cm bastavano all’allenatore e così… Amo molto lo sport, spero di trovare anche qui qualche squadra che mi voglia. - Sorrise di nuovo un po’ a disagio. Tutti ammiravano il modo in cui dicesse Basketball e Volleyball, aveva un leggero accento americano e questo lo rendeva più attraente. Naturalmente non solo il modo di muoversi e di parlare lo faceva sembrare un bel ragazzo. Aveva dei bei capelli biondi appena un po’ lunghi, quel giorno li aveva lasciati senza gel e quindi gli ricadevano di fianco scalati. Gli occhi azzurri e grandi in cui ti ci potevi perdere, le labbra carnose ma non troppo. La pelle calda e abbronzata ricopriva i muscoli non troppo visibili, da ragazzo. La canottiera bianca lasciava libere le spalle e lasciava poco all’immaginazione. Piaceva proprio tanto, e anche Ino se n’era accorta. L’ultima volta che lo aveva visto era soltanto uno stupido ragazzino nella fase della pubertà, ma ora…
Il professore disse: - Ehm, Uzumaki potresti iscriverti al club di Pallavolo qui a scuola, eh? Ci sono i moduli in segreteria. Ora puoi andare a sederti, grazie.-
Fine della terza ora. Naruto se ne andò subito in bagno. Non sembrava ma era agitato, tutte le persone che aveva lasciato lì ora gli parlavano, volevano stare con lui. Non riusciva più a sopportarlo. Si sentiva oppresso. Così andò in bagno per cercare un po’ di silenzio e solitudine. Quando entrò nei bagni sentì delle voci.
-No, non ha ancora capito quel cazzo di prof, la prossima volta che riprova a dire che sono un incapace gli spacco il culo.- Una voce era molto arrabbiata, mentre l’altra era probabilmente stanca o stufa.
-Sai, stai zitto, se continui vedrai che non sarai tu quello che spaccherà il culo a qualcuno… Uff…- Sbuffò.
-Ehi, tutto bene? Oggi mi sembri strano, ti è successo qualcosa? E’ da prima che sei pensieroso…-
-Non ho nulla, vattene, Sai. Lasciami solo.-
-Va bene… ci vediamo in classe. Ricordati di lanciare la canna fuori dalla finestra e non nel cestino della spazzatura, se no si lamentano.-
-Se se… ciao.-
Il ragazzo di nome Sai uscì dalla stanza dei gabinetti e passò di fianco a Naruto che si trovava in quella dei lavandini. Naruto aprì l’acqua e si lavò la faccia. Venne interrotto da quello che era rimasto in bagno.
-N-naruto?-
Naruto con la testa ancora bagnata si volse a guardare chi lo chiamava. Non lo riconobbe al momento, aveva gli occhi appannati dalle gocce d’acqua. Ma poi quando si passò la maglietta alzandola e scoprendo gli addominali appena scolpiti, sulla faccia, tutto fu chiaro.
Sasuke.
Spero ke vi piaccia, a me sembra corto così. Ditemi se i capitoli dovrebbero essere più lunghi o più corti please.
COMMENTATE!!! kissoli by your sweetcurry
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sweetcurry
yuko-la-strega - Voto:
sweetcurry
yuko-la-strega - Voto:
Comunque molto brava, i capitoli sono sempre più scorrevoli mi piace, e sono curiosa di sapere come finisce.
Ciao ciao Yuko
yuko-la-strega - Voto:
Però sei stata cattiva hai sospeso sul più bello, io ora sono curiosa.
Ciao e continua così che sei bravissima
Yuko
sweetcurry
yuko-la-strega - Voto:
la tua fic è fantastica!!!
scrivi molto bene, lo stile è scorrevole e mi piace molto molto molto molto!!
sopratutto il pezzo finale, l'arrivo di gaara.. davvero coinvolgente!
nn deprimerti e vai avanti cn questa fic perchè anche se ci sarò sl io a leggerla, beh tu dovrai pubblicarla lo stesso altrimenti vengo a casa tua e ti prendo i fogli della "brutta copia" ok?
bene.
ed ora sii felice e positiva, anche perchè + tu continui a dire che nn ti piace, meno piacerà agli altri che la leggono.
dunque, mi piace tantooooo!!!!!!!
alla prossima,
Darkjubi
La fic è molto carina...secondo me è scritta bene...anchio sono alle prima armi con le fic, e non saprei che consigli darti, anche se secondo me non hai bisogno.
Baci^^
yuko-la-strega - Voto:
Per il resto la fic è carina, a me piacerebbe sapere come continua ciao ciao Yuko.....