- Capitolo 1° -
Disclaimer:i personaggi non mi appartengono,nulla di quanto scritto è reale,se non nella mia testolina,e qualunque riferimento a luoghi e avvenimenti realmente esistiti o esistenti è del tutto casuale.
Sei seduto su quel pontile da almeno mezz’ora,i piedi nell’acqua che disegnano piccoli cerchi facendo increspare la superficie. Ogni tanto volti il viso pulito verso il cielo,che è più terso che mai,non una nuvoletta a rompere l’armonia di quell’azzurro così profondo.
Ti sostieni all’indietro poggiandoti sui gomiti,sorridendo quando uno sbuffo di vento ti fa sollevare i capelli,facendoli volteggiare nell’aria limpida,accarezzandoti la pelle arrossata dalla calura di maggio.
Ti giri.
Mi guardi.
Ti guardo.
Mi sorridi.
Gli occhi brillano di una felicità che non ti vedevo da tanto tempo,da quando dopo il discorso ai Goldene Kamera non ti sei voltato verso di me…avevi fiamme che ti avvolgevano,ardevi.
-Sei fiero di me,Tomi?ci ho difesi. Nessuno potrà avere più nulla da dire.-
Non avesti bisogno di parole.
Di nessuna stupida frase fatta.
Per te sono sempre stato come un libro aperto,mi hai sempre letto dentro,ti è bastato,anche quella volta,come sempre,guardarmi dritto nell’anima.
Per scioglierti in quei meravigliosi sorrisi che ci riempiono.
Che riservi solo a me.
Mi abbracciasti stretto,come se non mi vedessi da secoli,e mi posasti le labbra sul lobo dell’orecchio,facendomi rabbrividire.
È stato il contatto più intimo che noi due abbiamo mai avuto.
Sfoglio il giornale sul tavolo di quercia distrattamente,senza guardare realmente ciò che mi sta davanti…per lo più vengo assalito dai ricordi.
Di te.
Di me.
Di noi.
Dei ragazzi e della band.
I Tokio Hotel.
Continueremo a cavalcare le onde del successo,fratellino,te l’ho giurato quella lontana mattina di tre anni fa,stretti nel tuo letto,a sfiorarci le punte della dita,solo i polpastrelli,a farci venire i brividi e a non capire perché.
-Promettimi che saremo sempre famosi Tomi…..promettimelo perché se lo dici tu allora vuol dire che sarà davvero così.-
Avevi degli occhi così scuri,Bill;così grandi e fiduciosi,nonostante tutto quello che il mondo ti ha fatto passare.
-Te lo prometto fratellino…saremo famosi per sempre.-
-E così sia.-
Ridesti.
Oh come ridesti….una risata cristallina che sento ancora oggi,se solo chiudo gli occhi. Ne vengo letteralmente investito,brutalmente,stordito.
Ti rivedo piccolo in un attimo,chiuso nel bagno della scuola,le ginocchia strette al petto,lacrime salate che ti bagnavano le guance per le stupide prese in giro di quelli che non ti conoscevano,e non ti conoscono tutt’ora,ma ti prendevano in giro per il tuo modo di essere.
Unicamente tu.
Unicamente mio.
Ti correvo dietro,accoccolandomi accanto a te,prendendoti fra le mie braccia e sussurrandoti nell’orecchio di smetterla di piangere,che dovevi essere sempre fiero di te stesso,perché io lo ero e lo sarei sempre stato. Saresti cresciuto e tutti sarebbero stati invidiosi di te.
E i tuoi occhi….oh così belli e sgranati,che si perdevano nei miei mentre smettevi di perdere lacrime di frustrazione.
E guardati ora….sei un uomo,alto e forte,orgoglioso,in mille e più pagherebbero anche solo per poterti respirare vicino.
Alzo lo sguardo verso di te,di nuovo,verso il pontile sul lago.
Ti sei alzato,i jeans arrotolati alla peggio sulle gambe lunghissime e magre,i piedi nudi.
Nonostante tutto sembri proprio un bambino….piccolo e bisognoso di protezione. Cammini fra l’erba alta cantando strofe di una nuova canzone che stai componendo. Hai detto che parla di noi.
Ancora.
Sorriso piano passandomi una mano fra i dread troppo lunghi,lasciati liberi dalla fascia e dal cappellino,annusando l’aria estiva che fa vibrare le tendine colorate che hai preteso di mettere alle finestre.
-Fanno allegria Tomi,non si discute,le tende restano qui.-
Avrei potuto perdere ore a parlare.
A dirti che sembrano le tendine del set di Desperate Housewives.
Ma tanto l’avresti vinta tu quest’ennesima piccola battaglia.
Come sempre.
Cogli una piccola margherita e ti incammini verso casa correndo,apri la porta e invadi tutto con la tua allegria. Ti avvicini e mi sfiori una guancia con le nocche delle dita,facendomi passare il piccolo fiore sotto al naso,facendomi il solletico.
-Ultimo giorno di vacanza Tomi…da domani si ricomincia…-sbuffi e ti siedi sul tavolo,rannicchiando le gambe sotto al tuo corpo.
Mi avvicino a te e poso una mano sulla tua,intrecciando le nostre dita insieme,facendoti chiudere gli occhi e fremere appena fra le labbra schiuse.
-Ma saremo sempre noi…-
-Sempre insieme…-
Sorridi.
Sorrido.
Lentamente sento di perdermi nello sguardo ambrato speculare al mio,lentamente sento di sciogliermi nel tuo sorriso dolce,nei tratti forse troppo femminili del tuo viso. Ma così perfetto.
Mi sciolgo nella perfezione.
Ti amo.
Mi ami.
Ma resisteremo.
Possiamo farcela.
Il destino ci ha voluti amanti utopici,ha voluto chiudere due metà identiche in due corpi gemelli,ha voluto farci assaporare il paradiso e l’inferno di questo amore che nono potrà mai nascere.
Ma ci apparterremo.
Per tutta l’eternità.
FINE.
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Romantica e tremendamente pucciosa^-^
Complimenti!!!