Film, Serie, Teatro
creata dalla serie "BUFFY L'AMMAZZAVAMPIRI" (BUFFY THE VAMPIRE SLAYER)
e crossover Il gobbo di Notre Dame:
"IL MOSTRO DI SAINT PAUL"
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Romantico - Drammatico - Dark - Azione
Avvisi:
OOC - AU - What if? (E se...) - CrossOver
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Tratto da uno dei racconti più belli del mondo

Conclusa: No

Fanfiction pubblicata il 15/06/2008 16:45:24 - Ultimo inserimento 22/08/2008
 
ABC ABC ABC ABC



 IL RACCONTO DI UN UOMO E DI UN MOSTRO


<b>CIAO RAGA! ECCOMI CON UNA NUOVA FF TRATTA DA BUFFY. TROVERETE QUASI TUTTI I PERSONAGGI! SPERO CHE VI PIACCIA!</b>

********************************************************************

Un giovane di nome Jonathan stava suonando la sua chitarra sui gradini della Chiesa di Saint Paul, ma non riusciva a trovare le parole giuste per fare una canzone.

... - Qualche problema, amico?

Il giovane alzò lo sguardo e vide una giovane donna bionda.

J - Non riesco a trovare l'ispirazione.

... - Forse io posso aiutarti.

E si sedette vicino a lui.

... - Hai ascoltato le campane di Saint Paul? Non sono bellissime? Pensa che tanto tempo fa, nell'oscuro campanile, viveva un misterioso campanaro.

J - Un misterioso campanaro? Chi era? O che cos'era? E perché stava lì?

La donna gli mise una mano sugli occhi.

... - Sei sicuro di voler sapere perché?

Jonathan annuì.

A - Allora Anya ti dirà tutto. E' un racconto. Di un uomo... e di un mostro.

<hr>

<b>1462</b>

Una barca, con a bordo tre zingari, stava attraversando il Tamigi cercando di non fare rumore.
Erano un marito, Hank, con la moglie Joyce e il figlio Angel, nato da pochi giorni.
Il piccolo Angel, avvolto in un fagottino, continuava a piangere per il freddo.
Quando Hank arrivò a riva, legò una corda ad una pietra per tenere ferma la barca ed aiutò Joyce, con Angel tra le braccia, a scendere.

J - Hank, cosa facciamo adesso?

Invece di suo marito, le rispose una freccia, che si conficcò nella barca.
Hank vide delle guardie e strinse a sè sua moglie per proteggerla.
Le guardie li circondarono.
Poi arrivò, su un cavallo nero...

H - Il giudice Rupert Giles!

Esattamente!
Il giudice Rupert Giles era famoso per il suo odio per gli zingari.
Secondo lui, dovevano essere condannati a morte solo per quello che erano, non per quello che facevano.
Per colpa sua, molti zingari erano finiti sul rogo, accusati di stregoneria.
Giles guardò Hank e Joyce con assoluto disgusto, poi una guardia afferrò Hank e lo incatenò ai piedi e alle mani.

G - Portateli subito al Palazzo di Giustizia!

H - Joyce, mettiti in salvo!

E Joyce corse via, senza mollare Angel.
Giles s'infuriò e diede un calcio al suo cavallo per inseguire la zingara, intanto che le guardie portavano via Hank.
Joyce correva più veloce che poteva.
Giles era sempre più furioso.
Quando arrivò alla Cattedrale di Saint Paul, la zingara bussò forte.

J - Asilo! Vi prego, asilo!

Ma Giles era dietro di lei.
Joyce provò a scappare di nuovo, ma il giudice riuscì a strapparle di mano il fagottino con tutta la forza che aveva.
Joyce perse l'equilibrio, cadde all'indietro, sugli scalini della Chiesa.
Prese una botta sul capo che la uccise.

G - Uno in meno!

Ang - Uaah! Uaah!

G - Un bambino?

Gli scoprì il viso.

G - Aaah! E' un mostro!

Infatti, Angel era nato con il viso pieno di rughe tirate in sù, gli occhi gialli e i denti appuntiti.
Giles era pronto a buttarlo sugli scalini per fargli fare la stessa fine della madre, ma...

... - FERMO!

Era l'arcidiacono di Saint Paul, Caleb, che aveva sentito bussare.
Guardò il corpo senza vita di Joyce e poi guardò Giles con in braccio Angel.

G - Stavo solo rispedendo un demone all'Inferno!

C - Lei sta sanguinando sangue innocente!

G - Ha fatto tutto da sola! Io ho la coscienza pulita!

Caleb prese in braccio Joyce e guardò Giles arrabbiato.

C - Mentite pure a voi e ai vostri servi! Ma cosa mi dite di...

Aprì il portone della Chiesa con un calcio e Giles vide, da lontano, la Croce.
Improvvisamente, il suo coraggio e il suo orgoglio svanirono e dentro il suo cuore sentì... paura... per Dio.

G - Che cosa posso fare?

C - Crescete il piccino come se fosse vostro!

G - Cosa? Io, crescere il figlio di uno zingaro?... E va bene. Ma voi dovrete farlo vivere con voi, nella vostra Chiesa.

C - E dove?

Giles scese da cavallo ed osservò la Chiesa.

G - Credo che il campanile sia il posto adatto. Nessuno lo vedrà. Sono sicuro che il Signore accoglierà anche i mostri. Ma come lo posso chiamare questo piccolo mostro?

Notò che sul fagottino c'era ricamato il nome del piccolo.

G - Angel? Un nome femminile adatto ad un mostro che porterà solo paura.

E sorrise ad Angel.

<hr>

Any - E ora, amico, mentre ti racconto tutta la storia, prova a scoprire chi è il vero mostro: Giles o Angel?




...Continua nel prossimo capitolo


 
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