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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Persone famose e TV
Dalla Serie: Tokio Hotel
Titolo Fanfic: THE GAME.
Genere: Erotico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: One Shot, Lemon, Slash
Autore: ritina88 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/06/2008 17:09:56

in ognuno di noi c'è un lato perverso...ma siamo sicuri che,alla fine,non sia solo una forma differente di amore?(Twincest)
 
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- Capitolo 1° -

Declaimer:l'argomento trattato non risponde a realtà,è pura e semplice finzione letteraria. I personaggi (Bill e Tom Kaulitz) non mi appartengono,sono maggiorenni tanto nella realtà quanto in ciò che vi apprestate a leggere. Se trovate l'argomento dell'incesto(che nella realtà dei gemelli non esiste,tra di loro c'è solo legame fraterno),volgare o non adatto alla vostra sensibiltà,non leggete quanto segue. Il linguaggio è estremamente erotico.
Buona lettura.





The Game.
Based On dark-bill's on DeviantArt Manga






Una stanza d’hotel immersa nella semioscurità,un silenzio quasi polveroso,fino a che un ragazzo dai lunghi rasta biondi non prese un dado dal comodino.
Suo fratello se ne stava disteso svogliatamente sul grande letto matrimoniale della suite che avevano deciso di condividere,torturandosi una ciocca dei lunghi capelli corvini,arrotolandosela sul dito.
Ogni tanto si studiava le unghie e cercava di non sbuffare per la noia,nell’attesa spasmodica che qualche novità li scuotesse.
Il loro manager gli aveva concesso la giornata libera,ma era uno di quei giorni in cui le cose da fare si potevano benissimo contare sulle punte delle dita,non aveva voglia di camuffarsi per non essere riconosciuto e uscire per le strada di quella Roma troppo caotica.
E poi non sapeva una parola di italiano,non gli andava di doversi portare la traduttrice per chiedere anche solo il prezzo di un caffè.
Continuava a guardare fuori dalla finestra,il Colosseo si stagliava nel cielo nuvoloso di Marzo,sembrava stesse sorreggendo la volta celeste prima che questa si infrangesse sulle teste dei passanti ignari.
Ognuno aveva qualcosa da fare.
Chi uscire a fare commissioni.
Chi incontrare un amore segreto,lontano da sguardi indiscreti.
Chi aveva voglia di camminare.
E basta.
Perdersi fra i proprio pensieri e camminare per quelle stradine,alcune delle quali troppo strette.
E poi i soliti turisti.
I fan che assediavano l’albergo per riuscire a scorgere almeno uno dei componenti della band più famosa del momento.
I Tokio Hotel.
Sua gioia e sua maledizione.
Gabbia dorata.
Ambito plauso ai loro sforzi.
Il moro si riscosse dai propri pensieri e si volse a guardare il gemello,che si rigirava un cubetto fra le dita della mano sinistra…un bicchiere stretto in quella destra.
Un sorrisetto soddisfatto dipinto sulle belle labbra carnose,ornate da un piercing metallico a forma di cerchietto.
-Che cos’è?-
Magari un modo di rompere la monotonia,si ritrovò a pensare.
-E’ un nuovo gioco,Bill…lo adorerai stanne certo….fammi posto….-
Gli si sedette accanto con le gambe incrociate,a petto nudo,addosso ancora il profumo del bagnoschiuma alla menta che gli inebriava le narici e gli faceva contorcere un po’ lo stomaco.
-Cos’è?-
-Un dado non vedi?-
Tom inarcò il sopracciglio e guardò suo fratello inclinando la testa a lato…possibile che fosse così poco saccente?
-Tomi lo vedo che è un dado…ma che dovremmo farci?-
Incrociò le braccia al petto in attesa di una risposta,che arrivò sotto forma di dimostrazione…il gemello infilò il dado nel bicchiere e prese ad agitarlo,stringendolo fra le dita lunghe e ruvide,così abituate a far nascere melodie e accordi puliti dalle corde che pizzicava con maestria.
Erano come una canzone,loro due.
Bill era la voce.
Tom la musica.
-Aspetta e vedrai….-
Scecherò ancora un po’ il bicchiere e lo capovolse sul copriletto color crema,scoprendolo pian piano…entrambi si avvicinarono per leggere la scritta…era “bacio”.
-Mmmm questo si che è un bell’nizio…-il biondino si leccò le labbra maliziosamente,soffermandosi a giocare con il piercing,muovendolo appena,come sapeva faceva impazzire il fratello….
-Andiamo Bill,è solo per gioco…-
Si avvicinò piano a lui,assaporando quell’attimo prima del bacio,quell’attimo che è denso di scariche elettriche…sentì i battiti del cuore accelerare improvvisamente,man mano che si avvicinava alla bocca di Bill…se ne impossessò quasi furiosamente,tenendo gli occhi fissi in quelli del gemello,vagamente sgranati.
Era un pugno dritto nei sensi,assaggiare quelle labbra così uguali alle proprie,ritrarsi appena e poi rituffarvisi.
Appena si staccarono,il moro si sfiorò piano la bocca ancora gonfia e rossa,il sapore del fratello ancora impresso su di se,si passò la lingua sul contorno delle labbra…
-Tom perché compri cazzate come queste?se vuoi fare sesso possiamo fare qualunque cosa vogliamo…-
Battiti.
Battiti.
Battiti.
Erano così rumorosi che si sarebbero quasi potuti udire nel silenzio di quelle quattro mura…improvvisamente troppo piccole per contenere tutte le emozioni che si rincorrevano furiose,come i giochi di luce che una lampada fa nascere spontanei.
Tom lo guardò intensamente…riusciva a leggere negli occhi di Bill tutti i sentimenti contrastanti che provavano entrambi a reprimere da circa un anno a quella parte…non era più lo stesso fra loro,non c’era più l’intimità fraterna che avavano sempre condiviso…si era sentito anche sporco per quello che aveva sentito nei confronti del gemello…ma poi….che andasse tutto a fanculo.
Vergognarsi di che?
Di cosa?
Di voler essere se stesso e di volersi sentire di nuovo completo?
Loro due erano le due parti di una stessa anima.
Molto più che fratelli.
Molto più che amanti.
Lo stesso cuore e la stessa mente.
Accarezzò le sue guance morbide e lisce,ne percepì il profumo attraverso il tatto,chiuse gli occhi e cercò ancora la bocca del moro.
Di nuovo l’una sull’altra,a giocare il limbo infernale di quella passione carnale e inconcepibile.
Protagoniste ne furono non più solo le labbra,che si ritraevano quasi timide e poi si scontravano ancora,vogliose e passionali….Bill schiuse la bocca e lasciò che la lingua di suo fratello incontrasse la propria,lasciò che si muovesse cauta in volute e spirali che gli facevano salire i brividi,che gli facevano aggrovigliare le viscere.
-Mmmh…-
La mano di Tom sul suo mento,che lo accarezzava dolcemente,che lo faceva eccitare almeno quanto la sua vicinanza.
Con la punta della lingua gli sfiorò il labbro inferiore,abbandonandolo poi definitivamente con un’ultima carezza…il moro aprì gli occhi,ansimava rumorosamente,i jeans che erano diventati inspiegabilmente troppo stretti sulla sua eccitazione,talmente tanto che avrebbe voluto contorcersi sul materasso fino a venire,fino a non dover più sentire l’inguine così tanto accaldata.
Si portò una mano sul membro,stringendolo appena,sotto lo sguardo divertito del biondino,che si morse il labbro inferiore,e prese a parlargli a fior di labbra.
-Vorrei assaggiarti ancora,Bill…ma non sarebbe divertente se venissi solo con un bacio…-
Tom lo vide ansimare ancora alle sue parole,e gli scostò la mano che aveva portato al membro duro,che premeva contro il denim.
Prese il dado fra le mani,osservandolo a lungo con gli occhi castani spalancati,che si riempivano di mille pagliuzze dorate per la sorpresa…ne graffiò la superficie con le unghie lunghe e Tom rabbrividì,immaginando quelle stesse unghie viaggiare per il proprio corpo….un ultimo sguardo e lo ripose nel bicchiere,cominciando ad agitarlo piano,sempre tenendo lo sguardo fisso su di lui.
Poi lo capovolse,avvicinandosi.
Poi lo scoprì,e sgranò nuovamente quei pozzi scuri nei quali si sarebbe volentieri perso.
Lui sorrise sornione,prendendo il cubo e rigirandoselo davanti al viso….
-mmmm dalla tua espressione direi che non te l’aspettavi,vero?beh….questo è forte…credo che dovresti preparati fratellino….-
Bill gli si avvicinò carponi,con le movenze sinuose di un gatto,afferrandolo per il bordo dei jeans,e con il palmo della mano gli premette sul petto,facendolo stendere…poi gli si mise a cavalcioni,continuando a sorridere maliziosamente…no…non era decisamente l’idea di pomeriggio tranquillo che aveva in mente,ma poteva andar bene comunque…
Il petto del rasta che si alzava e abbassava furiosamente mentre con i polpastrelli gli tracciava scie sullo stomaco piatto e tonico…afferrò la cintura e la slacciò con una lentezza esasperante,mentre Tom continuava ad ansimare pregustando il caldo rifugio di quella bocca che aveva desiderato per troppo tempo.
E ora suo fratello se ne stava tranquillamente su di lui a torturarlo,abbassandogli prima i jeans oversize e poi i boxer,tirandoli giù prendendoli con i denti…
Sentì le sue mani caldissime stringere il proprio membro già turgido,le sentì muoversi troppo piano,con molta dimestichezza,con voglia,come se stesse aspettando da sempre quel momento…poi quella bocca.
La sentì stringersi su di se e iniziare a succhiare con forza…la sua lingua che si muoveva attorno alla propria lunghezza,dall’alto verso il basso,il piercing che lo faceva impazzire dal piacere,che gli faceva perdere i sensi,che lo mandava completamente in estasi.
Piccole gocce di sudore gli imperlavano la fronte mentre lui non poteva far altro che gemere e stringere la coperta fra le mani,con forza,cercando di fermare lì almeno un’emozione di troppo che lo avrebbe fatto venire troppo presto.
Voleva gustarselo,quel momento…voleva gemere sotto il tocco di suo fratello e voleva sentirsi esplodere…voleva godere.
-Ah….Bill….nnnnnnnnhhhhhh-
La sua lingua era ambrosia pura,lo torturava di piacere,lo faceva sentire a un passo dal paradiso,gli faceva venire i brividi,sentiva le viscere accartocciarsi man mano che Bill continuava a succhiare avidamente lungo la sua eccitazione gonfia e pulsante….la palina metallica che gli solleticava la punta,e poi i suoi denti che graffiarono la pelle ipersensibile.
Lo stava portando al limite,stava muovendosi in basso e in alto senza pietà….Tom spalancò gli occhi non appena sentì un’ondata di calore invadergli il corpo,e strinse fra le mani la testa del moro,spingendosi in lui sollevano il bacino,sentendo la sua gola che gli si premeva attorno e venendo rumorosamente….crollò all’indietro sprofondando nel cuscino,i rasta che sfuggivano a quella coda maldestra nella quale li aveva legati.
Suo fratello si sollevò pulendosi la bocca con il dorso della mano,un sorriso soddisfatto dipinto sul viso,mentre guardava Tom boccheggiare,cercando di riprendersi da quell’orgasmo travolgente….
-Credo che tocchi a te…adesso…-
Il biondino si rimise a sedere,reggendosi sui gomiti e allungò la mano per farsi passare il dado…agitò il contenitore ancora un po’ stravolto,le labbra schiuse e il fiato corto…lasciò cadere il cubo sul materasso e vi si avvicinò lentamente,mettendosi a gattoni e guardando la faccia del dado che gli era esposta….”leccare”….si leccò,infatti,le labbra avidamente,cominciando ad accarezzare le braccia,le spalle,lo stomaco,le gambe lunghissime del suo bellissimo fratellino che aveva già cominciato a sospirare.
Leccò ogni singolo centimetro di quelle gambe,assaggiò la sua pelle che sapeva di buono,di pulito,ascoltando i respiri smorzati di Bill,che era poggiato al letto solo con le palme delle mani e le ginocchia….con le dita esplorava il suo corpo perfetto e longilineo,gli accarezzò le natiche tonde,stringendole appena.
-Ohhhhhh….-
Era un invito a continuare,a non fermarsi proprio a pochi centimetri dal punto nevralgico del suo piacere….Tom si insinuò con la lingua sull’apertura del gemello che non riuscì a trattenere un grido strozzato,non appena entrò in profondità,per poi tornare a leccare tutt’attorno….avrebbe voluto sfregarsi contro il piumone,sfregarsi fino a venire di nuovo…sentiva l’eccitazione rimontargli nelle carni,la sentiva dura e insistente nel suo membro che era tornato ad inturgidirsi….e sempre di più,d ogni gemito del moro,che spingeva il bacino contro la sua bocca,contro la sua lingua.
Si accarezzò da solo lo stomaco,scendendo a sfiorarsi l’erezione e ne toccò la punta con il dito,rabbrividendo…solo Bill riusciva a farlo eccitare tanto e così bene,nessuna ci era mai riuscita così…in confronto le sue reazioni con le altre ragazze erano state molto tiepide.
Smise di assaggiare l’essenza del fratello e si inginocchiò…il moro lo guardò da dietro le spalle,le guance rosse e accaldate,i capelli umidi appiccicati alla fronte madida di sudore…gli occhi sgranati…gli passò un dito fra la linea delle natiche…molto pianto….avrebbe voluto baciarlo in quel momento…avrebbe voluto averlo sotto di se e accarezzarlo mentre gli sfiorava la bocca con la propria…ma le regole del gioco devono essere rispettate.
All’improvviso si inoltrò dentro al fratello con le dita,forte,senza preavviso,lo sentì irrigidirsi e contorcersi…
-Tom…tu…tu stai…le regole…ahhhhhhhhhhh…Tom….-
Si sentivano solo gli schiocchi bagnati delle dita del rasta che entravano e uscivano dal corpo del gemello,con movimenti secchi e veloci che lo stavano facendo impazzire…che lo stavano preparando al momento in cui si sarebbero uniti,al momento in cui sarebbero stati ancora un corpo solo.
Al momento in cui avrebbero sfidato la natura ritornando ad essere la creatura unica che erano destinati ad essere.
Quella era la parte che preferiva…l’aveva preparata per bene,ne aveva fantasticato per tutta la serata precedente….abbandonò quel mondo stretto e fantastico che era il corpo di Bill,e lo vide cercare di farsi indietro,per accoglierlo di nuovo dentro se….scosse la testa e riprese il dado fra le mani,mettendosi a sedere,mentre il moro si rigirava e si spostava i capelli che gli cadevano scomposti davanti al viso.
-Abbiamo a disposizione un ultimo tiro….ah comunque…hai passato il tuo corso….-
Lui lo guardò con aria interrogativa,osservando il cubo che era caduto sulle lenzuola…il simbolo “?” che sembrava sfidarli con aria beffarda.
-Cosa???perchè??non hai detto nulla sul punto interrogativo…che vuol dire…?-
Il rasta se ne stava tranquillo,un’espressione divertita sul volto,si attorcigliò un dread sul dito e sembrò trafiggere suo fratello solo guardandolo negli occhi…gli si avvicinò molto piano,mettendolo sotto di se,facendosi largo fra le sue gambe.
Uno sull’altro.
Gli occhi in costante contatto.
Le mani che si intrecciarono in un attimo.
Il viso di Tom che si avvicinava all’orecchio di Bill e sussurrava.
-E’ il mio turno….-
Gli occhi del moro che si sgranavano.
-Tooooooooooom!non è divertente….-
Un sorriso divertito su quelle labbra peccatrici.
-Ho detto che è il mio turno….-
Tom fece scontrare le loro erezioni con molta calma,beandosi del contatto con la pelle del fratello,assaporando ogni attimo di quel paradiso infernale che li aveva avvolti,sibilando fra i denti a ogni ansimo del moro…
-Vieni qui,Bill….-
Con la mano circondò entrambi i membri e li fece aderire l’uno all’altro,sospirando forte e stringendosi ancora di più al gemello,inerme sotto di se….prese a muovere piano la mano,con delicatezza,sentendosi collassare mentre il liquidi caldo cominciava a fuoriuscire dai loro corpi.
Poi.
Poi lo prese.
Lasciandosi avvolgere dalle gambe di Bill che lo stringevano e affondando in lui.
Non ci sarebbe voluto molto.
Sarebbe venuto quasi subito.
Ancora una o due spinte.
Ma ora.
In quello stesso momento che precede l’abbandono totale ai sensi.
Furono di nuovo la stessa entità.
Per quella sola infinita giornata.
Erano solo Bill.
E Tom.
Non sforzatevi di capire.
Voi non ci siete dentro.





Fine.

 
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VOTO: (3 voti, 6 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 6 commenti
lu3 19/06/08 21:37
Davvero bella...é un concentrato mozzafiato di eros e passione allo stato puro...ma non è volgare,anzi...è scritta davvero molto bene e scende giù come l olio!
Complimenti^-^
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bill89 - Voto: 14/06/08 15:19
ciao è belliximaaaaXDXD
sei davvero brava
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ritina88 13/06/08 19:55
graaaaaaaaaaaazie ragazze!!!!*_*
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helen89 - Voto: 13/06/08 19:38
Bella! Complimenti ^__^
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evekanzaki - Voto: 13/06/08 18:40
wow bellissima...poi la frase finale è assolutamente stupenda..!
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ko-ko 13/06/08 18:36
Finalmente qualcuna che conosce il gioco dei dadi!! Graaaaaaande!! ^-^
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